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Autore: nobodyishopeless    09/11/2012    5 recensioni
Vanessa ha 16 anni non è una ragazza seria non è una ragazza popolare, non ha mai avuto un ragazzo, ma non è sprovveduta vive la vita come viene vivendo esperienze sessuali senza coinvolgimenti emotivi, non ha rapporti completi è vergine e l'idea del sesso la blocca.
Harry ha 18 anni ed è ossessionato dalle donne più grandi, fa sesso frequentemente, quando Katie lo lascia dopo 1 anno crolla in crisi di rabbia e frustrazione. Queste due persone hanno una sola cosa in comune, prendono lo stesso autobus per tornare a casa, non si sono mai rivolti la parola, ma le cose cambiano e il sesso può essere un modo per crescere per vivere in modo diverso e per evitare di pensare che un rapporto può anche coinvolgere emozionare. Forse Harry anche solo urtando Vanessa per sbaglio riuscirà a farle perdere quella sua freddezza! Le strade del destino sono intricate, impulsive e decise all'ultimo minuto... Il destino per loro non cambierà.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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(2).Ferita ancora.

VANESSA’S POV.
Il giorno dopo mi svegliai nella mia stanza con un gran mal di testa, mi vestii in fretta e scesi a bere un caffè e prendere un analgesico per combattere il dopo sbronza e sopravvivere alla giornata, Eugenia a quanto pare aveva avuto la mia stessa idea perché stava buttando giù un’aspirina. Poi ci avviammo alla fermata con le mie cuffiette che cantavano Perfect dei Simple plan il mio gruppo preferito, salutai i miei amici tra cui c’erano anche i compagni d’avventura della sera prima, Gabe era per mano a Judy , mi trattenni dal riderle in faccia , pensavo a quanto stronza ero stata a fare sesso orale col suo ragazzo , poi alzai le spalle tra me e me pensando che in fondo non me ne fregava niente , ero una persona molto egoista, ma non me ne sono mai vergognata, il mio carattere non è mai stato dei migliori, ma è quanto basta per tutelarmi, è la mia corazza, per impedire a certe persone di ferirmi ancora. E parlando del diavolo
- Ciao Vane! Come stai?- chiese Sarah, con il suo sorriso  falso da  ragazza perfetta.
– Una favola streg..ehm Sarah a te come va?- chiesi con un sorriso Altrettanto fasullo.  
–Bene ricordati che abbiamo recitazione oggi pomeriggio!- mi ricordò come un’agenda
– Oh sì me lo ricordo bene! Non vedo l’ora di cominciare a provare, hai imparato le tue due battute?- domandai proprio da stronza
– Certo.. tu le tue?- mi chiese con una smorfia schifata sul viso
–Beh ce l’ho fatta alla fine ma quel monologo di 52 righe è stato duro!- dissi, adoravo rinfacciarle il fatto che fossi io la protagonista. Poi arrivò l’autobus “Grazie al cielo” pensai in autobus riflettei riguardo teatro, ero la protagonista di Romeo e Giulietta, la celebre opera Shakespeariana che avremmo messo in scena da lì a tre mesi, a giugno. Sarah era la classica ragazza perfetta sapeva ballare, cantare, recitare perfettamente. Ma sapete come la vedo io? Se una persona sa fare tutto alla fine è come se non fosse in grado di fare niente, il mio insegnante di teatro quando assegnò il ruolo della protagonista a me spiegò a Sarah che il suo provino era stato impeccabile oggettivamente ma non aveva anima, non trasmetteva emozioni. Io adoravo recitare, era tutto il mio mondo. Mi piaceva di più il teatro rispetto al cinema, a teatro hai più contatto col pubblico ed è difficile da ingannare .
Scesi dall’autobus e incontrai Lauren e Melody una mia cara amica non chè compagna di scuola, abbiamo tempo per una sigaretta
 -Come è andata a casa di Gabe?- mi chiese Lauren
–Ecco.. è capitata una cosa..- comincia introducendo quello che era successo con Gabe
 -Non l’avrai fatto di nuovo vero?- domandò Melody con aria critica
– Anche se fosse.. comunque abbiamo usato la bocca niente di più..- esclamai
–Oddio!- Lauren isterica
 –Tu sei fuori!Quello ha la morosa!- disse Melody
-A quanto pare non gli basta..- dissi con tono ovvio
–Voglio dire che lui non ci tiene a te..- specificò Melody
– Cosa ti fa pensare che io ci tenga?Di lui non mi importa niente!- replicai buttando a terra la sigaretta.
– Ok ma stai attenta che se Judy lo scopre ti ammazza!- la mise in guardi Lauren , io alzai le spalle e seguita da loro mi diressi verso la classe.
Dopo 5 ore suonò la campanella che decretò la fine delle lezioni, solita routine , fermata dell’autobus con Marco, Angie e Alexandra , Euge era uscita prima come ogni martedì, entrammo nell’autobus e ci sedemmo , guardai di fronte a me, pochi metri più in là erano seduti i ragazzi visti il giorno prima, ma non vidi il ricciolino , sbuffai un po’ delusa mi misi le cuffiette e un attimo prima che l’autobus partisse il riccio occhi di smeraldo saltò sul mezzo , sorrisi involontariamente abbassando lo sguardo, avevo pensato a lui ieri sera, scossi la testa imbarazzata e scacciai via quel pensiero. Il pomeriggio andai a teatro, il mio insegnante Andres è davvero un gran figo! Ventidue anni alto, moro e abbronzato con addominali scolpiti, braccia muscolose e pettorali che farebbero sbavare anche una suora. Provammo lo spettacolo e mi assegnò una poesia da amore su cui esercitarmi come compito per casa.

HARRY’S POV.
Dovevo chiudere definitivamente con Katie, avevo un suo perizoma quindi le massaggiai di incontrarci al “Just a moove” un bar vicino al teatro locale, arrivai lì e lei era già ad un tavolo all’angolo, mi avviai verso di lei con passo deciso.. Cazzo quant’era bella,  ma non dovevo pensarci.
-Ciao Harry- mi salutò con voce neutra, aveva poco da fare l’offesa, mi ero sempre comportato bene nei suoi confronti a volte perdendo la mia dignità, che stavo ricostruendo.
- Devo darti una cosa tua!- le dissi posando il suo intimo sul tavolo lei fulminea lo prese e lo mise in borsa, mi alzai dovevo uscire di lì.
–Harry.. se io qualche volta ti chiamassi..- cominciò lei, mi controllai dall’implorarla di farlo.
–Ti auguro una vita felice Katie ma io non voglio averci più nulla a che fare!- dissi con voce ferma prima di fare la mia grande drammatica uscita.
“Harry sei un grande!” non feci che ripetermi orgoglioso di me stesso mentre quasi correvo per raggiungere la mia moto prima di sbattere violentemente contro qualcuno che andava alla mia stessa andatura ma dalla parte opposta. Una decina di fogli volarono per strada e la ragazza contro cui ero andato a sbattere finì col culo per terra imprecando con qualche parolaccia , era molto magra avrà avuto la mia età forse un anno in meno.
–Scusa.. scusa io non ti avevo vista..- dissi porgendole un foglio, lei lo prese raccolse le sue cose, mi ignorò del tutto fece decisa due passi e poi si fermo di colpo.
–NO! Merda..- imprecò guardando un autobus partire
– Grazie! Il prossimo passa fra 3 ore!- disse lei con una nota di sarcasmo, rimasi spiazzato
– Scusa.. ma anche tu però potevi stare attenta..- dissi
– Io ero attenta.. a non perdere l’autobus..- sbraitò lei, mentre parlava mi soffermai sull’aspetto, sui suoi occhi color oceano così espressivi e luminosi, i capelli neri lisci un po’ in disordine con dei riflessi blu appena visibili, il corpo molto magro, le gambe lunghe e slanciate, non più di una seconda di seno, la pelle bianca sembrava di origini slave; poi passò un ragazzo sui 20’anni abbronzato e muscoloso la squadrò a me rivolse un’occhiataccia e poi le disse
- Bella vuoi un passaggio?- lei fece per andargli dietro. Ma era scema? La trattenni per il polso.
-Ma sei matta ti fidi del primo che passa?- chiesi con voce sconvolta, lei mi guardò con disprezzo.


VANESSA’S POV.
Ma chi si credeva questo? Era il ragazzo con gli smeraldi, lo avevo riconosciuto dopo un po’, non subito. Prima mi era venuto addosso, mi aveva fatto perdere l’autobus e ora mi stringeva il polso. Lo fulminai con lo sguardo.
–Senti io non so chi sei e non mi importa ma toglimi le mani di dosso o ti faccio pentire di avermi incontrato..- gli ringhiai aggressiva pronta a sferrargli una mossa di lotta libera, lui mi lasciò.
- Vanessa vieni o no?- mi domandò Andres mentre abbassava il finestrino della sua smart nera.­
- Conosci questo tizio?- mi domandò il ragazzo con gli occhi verdi
–E’ il mio insegnante di recitazione! E comunque non ti riguarda! Ma chi cazzo ti credi di essere?- gli domandai esterrefatta e io che gli davo anche spiegazioni.
–Harry Styles niente di più, niente di meno!- disse porgendomi la mano con un sorriso beffardo ma bellissimo sul volto
–Puoi anche andartene a fanculo Harry Styles!- esclamai mentre salivo in auto con Andres.
Durante il tragitto avevo il broncio.
–Chi era quello?- mi chiese Andres
– Non lo conosco.- risposi alzando le spalle
- Sarà ma ti stava mangiando con gli occhi!- disse ridendo il mio maturo e serio insegnante.
–Non essere sciocco!- esclamai mentre pensavo “Davvero?”
–Piuttosto, credo che avrò difficoltà a interpretare quella poesia!- confidai tanto per cambiare argomento e non pensare al ragazzo che la sera precedente mi aveva fatto arrivare ad un orgasmo da panico. Andres mi guardò storto, io lo adoro questo ragazzo, è il mio angelo custode è come un fratello maggiore che mi comprende sempre, si interessa di come sto, se sto bene o sto soffrendo.
 – Insomma leggi le parole parla di un amore così passionale… così.. così..- cominciò Andres parlando della mia poesia
– Fisico?- provai ad aggiungere
 – Non voglio sapere, non voglio sapere!- esclamò agitando le mani e chiudendo gli occhi, scoppiai a ridere alla sua reazione proprio da fratello maggiore
- Insomma io non so cos’è l’amore, non ho neanche mai avuto un ragazzo..- mi lasciai sfuggire, solo mia sorella lo sapeva.
–Ma che stai dicendo se su face book è pieno di foto tue mentre baci ragazzi!E non sono baci amichevoli, sono baci FISICI!- disse marcando la parola fisici che mi fece scoppiare a ridere
- Solo perché li bacio non vuol dire che ci stia insieme!- spiegai
–Oh quindi sei il classico tipo: Tutti la vogliono, nessuno la prende?- mi chiese, non ci avevo mai riflettuto ma era proprio così, i ragazzi che avevo baciato o altro mi reputavano sexy ma non abbastanza da avere una relazione seria.. la cosa mi rattristò. Cosa avevano le altre ragazze più di me?Perchè anch’io non potevo avere una storia da favola come le mie amiche? Come mia sorella con Carl o Kellie con Ronnie. Perché ero sempre la ruota di scorta?
Senza che me ne accorgessi delle lacrime fecero capilinea sulle mie guance , Andres se ne accorse subito.
- Ehi Vane che ti succede? Dai non piangere.. in fondo io non so nulla potrei aver detto una cavolata..- mi sussurrò pentito
- No hai detto la verità… E’ per questo che fa male.- confessai cercando di soffocare le lacrime , lui accostò ormai eravamo arrivati a casa mia non mi diede tempo di scendere e mi abbracciò in auto io nascosi la testa nel suo petto mentre lui mi sussurrava
–Troverai un ragazzo un giorno che subirà le pene dell’inferno per stare con te!- io mi tranquillizzai, mi asciugai le lacrime :- Perché le pene dell’inferno?- domandai
 – Gliele farò passare io per verificare che non sia un bastardo e alla tua altezza..- scherzò lui io risi, gli scoccai un bacio sulla guancia e dopo aver chiuso lo sportello mi avviai verso casa.
 
HARRY’S POV.
Ero a casa da due ore ormai e avevo finito di studiare Economia, non riuscivo a togliermi dalla testa quella ragazza.. come l’aveva chiamata il tipo lampadato? A sì.. Vanessa! Sorrisi rivedendola a terra fra i fogli volanti, quel broncio, quelle labbra era stata così aggressiva- Puoi anche andartene a fanculo Harry Styles-mi aveva detto, che caratterino. Beh almeno non avevo più pensato a Katie, era riuscita a farmela scordare. Suonarono alla porta, sentii mia madre aprire e poco dopo vidi Louis entrare in camera mia.
–Ciao fratello! Come è andata con Katie?- domandò il mio migliore amico
– Non esiste più per me!- annunciai
–Bravo così ti voglio!- commentò Louis entusiasta , rimasi in silenzio un attimo pensando a Vanessa in fondo era una depravata ma mi farebbe piacere rivederla magari mi avrebbe chiesto scusa io avrei potuto invitarla a uscire con me… ok troppe seghe mentali! Da quel che ne sapevo poteva anche essere fidanzata, o essere lesbica e comunque non credo di esserle piaciuto molto.
–Pronto!- urlò Louis schioccandomi le dita davanti alla faccia, mi ripresi
– Mi piace una ragazza!- dissi diretto.


Melody
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Vanessa
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Eugenia
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Lauren
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Alexandra

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