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Autore: Alyx    12/11/2012    8 recensioni
La scintilla è scoccata quando parecchi mesi fa ho rivisto su Italia Uno, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.
E una domanda mi è sorta in un angolino del mio piccolo cervellino.
Perchè i Gemelli Weasley avevano la mappa? Possibile che i mitici Malandrini l'avessero abbandonata lì apposta? O è stato solo un incidente?
Ebbene, io ho cercato di rispondermi. E questo è quello che è venuto fuori...
***
-Sei un idiota!- inveì Sirius contro James.
-Non l'ho fatto apposta!- pigolò lui scusandosi.
-Ti sei fatto fregare la Mappa da Gazza!
(...)
-Sirius. Cosa stai facendo?
-Mi sto impegnando! Sai, scriverò un libro. Si intitolerà "I travagli del giovane Potter - e tutti i consigli per non finire come lui".
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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 MISSION IMPOSSIBLE 

Capitolo 3
Game Over 

 


 

-James?
Il diretto interessato sobbalzò e si girò verso la fonte della voce, poco dietro di lui, nella penombra del corridoio.
-Che ci fai qui a quest'ora?
Potter cercò inutilmente una buona scusa. 
Lily, vedendolo boccheggiare, alzò una mano e chiuse gli occhi. 
-Lascia perdere. Non voglio saperlo a pensarci bene. Ora corri a dormire se non vuoi che ti porti dalla vicepreside. È quasi mezzanotte. Non puoi girare per il castello a quest'ora. E lo sai bene...
James, non vedendo altra soluzione, si buttò ai piedi della rossa congiungendo le mani con aria melodrammatica. 
Lily lo fissò sconvolta. 
Nonostante lo avesse evitato come la peste per sei anni, nonostante gli avesse dato una possibilità solo qualche mese prima, e nonostante fossero a un passo dall'uscire insieme, Lily non poté evitare di chiedersi cosa ci fosse che non andasse in lui.
Eppure la domenica precedente quando l'aveva portata a fare un picnic gli era sembrato relativamente sano di mente. 
-Lily, ti scongiuro, aiutami!- la invocò disperato. 
Lei sbatté le palpebre più volte, ritrovandomi a considerare che non era il sonno che le stava giocando un brutto scherzo. 
-James?
-Devi chiedere a Gazza della pergamena. Ti scongiuro. Quella che porta in tasca da settimane ormai. È mia! È speciale! E me l'ha requisita. 
Lily aggrottò le sopracciglia. 
-E come faccio?
-Fai finta di dover scrivere il mio nome su una lista da consegnare alla McGranitt e chiedigliela. Aiutami ti prego!- piagnucolò ancora. 
Lily era sempre più confusa. 
-Ehm...
-Ti scongiuro!
La rossa si guardò un attimo intorno. 
-Mi prometti che poi fili a letto?
James scattò in piedi. -Sì. Sì. Sì. Te lo prometto. Grazie Lily! Grazie!
E così dicendo le stampò un bacio sulla guancia. 
Lily arrossì leggermente e fissando il pavimento bofonchiò un flebile -Seguimi. 
Se avesse saputo prima in che guaio si stava cacciando, non avrebbe assecondato James così facilmente. 



Lily batté tre volte il pugno sulla porta dell'ufficio del custode senza smettere di tenere d'occhio James. 
La voce assonnata di Gazza le disse di entrare. 
-Mi scusi se la disturbo, signore, ma dovrei chiederle un favore, non è che...
-AHHH!- strillò Argus. 
-Che succede?!
-Lui no! Non di nuovo nel mio ufficio! Nelle ultime due settimane continua a combinarne una dietro l'altra e si fa acciuffare troppo facilmente! Fuori di qui, teppista! 
Lily guardò confusa James, poi tornò a parlare al custode. 
-Sarà una cosa veloce, signore. Se lo lascio fuori da solo potrebbe svignarsela e non trova che sia ingiusto che rimanga impunito? Ho bisogno di un pezzo di pergamena. Sarebbe così gentile da...
-Laggiù, ragazzina. In quel cassetto. - tagliò corto Gazza.
Lily si girò dove egli aveva indicato e si avvicinò al bancone mentre James faceva segno di no con la testa e le indicava non troppo discretamente quella che sporgeva dalla tasca dell'uomo. 
Lily aprì il cassetto. -Queste sono molto umide. E se si rovina? La McGranitt...
-Senta signorina, cosa vuole di più? Le occorre un pezzo di pergamena non un regalo di matrimonio...
-Che ne dice di quella nella sua tasca? Mi sembra in buono stato... Poi gliela posso riportare, se vuole... 
-No! Questa no! L'ho requisita proprio a Potter! È intrisa di magia oscura!
Lily rise aspramente. -Oh, signor Gazza! Concordo con lei sul fatto che Potter sia un arrogante ragazzino pieno di se' ma la magia più oscura che è in grado di fare sarebbe tingere i miei capelli di nero! 
-Oh, signorina. Lei non sa. Lei non capisce. Questa pergamena è stata requisita con una ragione, e presto il preside in persona la ispezionerà e vedrà con i suoi occhi quali oggetti malvagi i suoi studenti usano con regolarità.
Lily sentì a mala pena il debole gemito di James. 
-Potrei portarla alla professoressa McGranitt, quando domani gliela consegnerò per punire Potter...- tentò ancora Lily. 
-Mi creda signorina. Non ha bisogno di questa pergamena. Quelle laggiù vanno benissimo. 
-Odio essere imprecisa con i professori, signor Gazza. Se mi desse quella pergamena mi farebbe un enorme favore. Gliela riporterò domani, glielo prometto. 
-Si fidi, signorina. Minerva non le darà un brutto voto per una pergamena sciupata. 
-La prego. È importante per me. I miei doveri da Caposcuola...
-I miei doveri come custode sono maggiori! Niente storie, signorina. Esca di qui immediatamente se non vuole che la faccia richiamare dal preside! È tardi e lei irrompe nel mio ufficio con delle pretese da bambina viziata! 
Lily boccheggiò. 
-Come osa...
-La smetta e esca subito. Lei e quel teppista di Potter! Fuori dal mio ufficio! ORA!
Lily batté la mano sulla cattedra del custode. 
-Non sarà così contento il preside domani quando gli spiegherò che non è stato affatto disponibile nei confronti di una studente che svolge il suo dovere e che ritiene che mancare di rispetto ad un insegnate in qualsiasi modo anche in casi non scolastici sia scorretto! 
-Non vincerà anche questa battaglia, signorina. Nemmeno se c'è Potter a fronteggiarla!- James aggrottò le sopracciglia sentendomi chiamato in causa nonostante non avesse aperto bocca. 
-Potter non c'entra nulla! Sono sempre stata la prima a denunciare i suoi misfatti! Ho sempre cercato di aiutarvi a punirlo a dovere! Ed è così che mi ripaga, Gazza! 
Il custode ciabattò fino alla porta e la aprì. 
-Se ne vada signorina. Immediatamente! 
Lily era ormai paonazza, talmente era convinta che le sue impeccabili attitudini scolastiche l'avrebbero aiutata ad avere tutto, che il solo pensiero di sconfitta era improponibile.
-Con molto piacere! Ho sonno! Me ne vado subito a dormire! E domani la prima cosa che farò, sarà esporre una critica al preside! Nei vostri confronti!
Facendo svolazzare la sua coda di capelli rossi infuocati come il suo animo, Lily marciò fuori dalla stanza. 
-Anche te, Potter.- sibilò Gazza. -FUORI!
James sobbalzò e corse fuori rincorrendo Lily. 
-Ehm... Lily.- la chiamò cauto. Lei non diede segno di averlo sentito. -Il dormitorio è dall'altra parte...- continuò allora. 
La rossa fece un immediato retro front e afferrandolo per il polso, si avviò sbuffando di rabbia verso le scale per il settimo piano 



La ragazza stava risistemando velocemente una sedia rovesciata in Sala Comune quando James passò il dipinto dopo una breve sosta in bagno.
-Ehm, Lily.- La chiamò cauto, come se fosse capace di scoppiare come una bomba ad orologeria da un momento all'altro.- Scusa. 
Nessun segno di risposta. La rossa non lo stava degnando di uno sguardo. James prese un bel respiro. 
-Io non... Volevo metterti nei pasticci. 
Lily si immobilizzò, mezza piegata, dandogli le spalle. 
-Nessun problema, James. 
Scese il silenzio. 
-Pensi davvero che io sia un arrogante ragazzino pieno di me?- borbottò a mezza voce il cercatore, riprendendo le parole che aveva pronunciato la ragazza pochi minuti prima.
Lily si voltò. -No... Io... Certo che no... Stavo solo cercando di aiutarti. 
Lui sorrise. - Grazie... Davvero. Ma credo che non rivedrò mai più quella pergamena...
La rossa ricambiò il sorriso. 
-Perchè è così importante per te quel foglio?
James scosse le spalle, affondando le mani nelle tasche. -C'è sopra un disegnino opera di noi Malandrini. Quando ancora eravamo ai primi anni. Ma niente di che. 
-Deve significare molto per voi, però. Non ti sei fatto acciuffare facilmente in questi anni e in questi ultimi giorni sembravi sempre essere in mezzo. Sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. 
-Era di noi ragazzi. E per colpa mia quello là non la molla più. 
I ragazzi si ritrovarono uno di fronte all'altra, a pochi passi dalle scale dei dormitori, le punte delle scarpe che si sfioravano.
-Mi dispiace non aver guardato più a fondo in te in questi anni. Sei un amico fantastico. Leale. Moriresti per le persone che ami. 
-E la trovi una cosa bella?
-Stupenda. 
I due sorrisero. -Grazie.- disse James.
-Lo penso davvero. È difficile trovare delle persone come te.- la ragazza alzò gli occhi al cielo. -Sai essere terribilmente irritante e cocciuto, eppure sono proprio queste le caratteristiche che più mi piacciono di te. 
-Perchè sono... duro di testa?- chiese confuso il ragazzo.
Lily alzò le spalle. -Perchè sai cosa vuoi. Perché quando hai un'idea in quella testa scompigliata la devi ottenere. Perché non ti arrendi facilmente. Sai, Potter. Siamo più simili di quanto tu non creda. 
James poté quasi sentire il respiro di Lily vicino al suo. 
-Oh, Evans.- borbottò fissando la bocca della ragazza. -Lo so eccome. 
Fu un piccolo bacio.
Le loro labbra si sfiorarono appena. 
Poi Lily strofinò il suo naso contro quello di James, gli occhi ancora chiusi. 
Un attimo dopo era sparita su per le scale.
Il ragazzo sorrise al muro, le gambe che gli tremavano, lo stomaco che ancora faceva le fusa, mentre si rendeva conto di quello che era appena successo.
Il suo primo bacio. 
Be', il suo primo bacio con la Evans. 
E sì, lei aveva ragione. 
Lui non si arrendeva facilmente. E dopo quasi sette anni, poté dire che ne era valsa la pena. 



Lily si sporse verso James e lo baciò sulla bocca. 
-Oh ti prego, Evans. Non ricominciare! Se avete bisogno di un attimo di sfogo vi consiglio il bagno. Sembra piccolo, ma...
-Sirius, smettila. Lasciali stare.- interruppe Remus. 
-Ma non fanno altro che sbaciucchiarsi davanti a noi!
Remus lo guardò male, mentre Peter scoppiava in una risatina acuta. 
Lily si staccò allontanando la testa. 
-Black, sei proprio insopportabile. Quante te ne sei sbaciucchiate tu in bagno? Sai io ne avrei bisogno ora ma dopo questa tua affermazione credo che non ci andrò. 
-Povera innocente Evans. 
-Hai usato quello di destra o quello di sinistra?- chiese Lily alzandosi e sistemandosi il vestito. 
-Entrambi. 
-Sei disgustoso. 
-Andiamo! Lo sappiamo tutti che l'avete già fatto te e James! Non fare la Maria Vergine!
James diventò tutto rosso mentre Remus tirava uno scappellotto sul collo di Sirius. Peter scoppiò definitivamente a ridere mentre Lily lo guardava impassibile e scuoteva la testa. 
-Sirius sei impossibile.- sbuffò lei. 
-Bello e impossibile, Lily. Bello e impossibile. - la corresse Black. 
-Come vuoi. Torno tra cinque minuti. Spero solo che abbiano pulito quei bagni molto a fondo...- concluse Lily sciogliendo l'intreccio della sua mano da quella di James e uscendo dallo scompartimento. 
-Devo dire che la tua donna ha un ottimo lato B, Ramoso. 
-Smettila di guardarla in quel modo, Sirius! E non farti scappare certe frasi! Sono imbarazzanti!
-Ma tanto l'avete già fatto, no? Sono quasi tre mesi che state ufficialmente insieme! No?
James stette zitto. 
-Visto? Non è imbarazzante, è la realtà. 
-Non ricordo di aver risposto di sì...
Sirius si strinse nelle spalle. -Chi tace acconsente, vecchio mio. 
James si voltò a guardare fuori dal finestrino, pensieroso. 
-James?- lo richiamò dopo poco Remus, alzata la testa dal libro che stava leggendo, notando che non aveva ancora fiatato. 
Peter e Sirius stavano intanto litigando per l'ultima Cioccorana. 
-Stavo pensando alla Mappa...
-Ormai sono mesi che non la vediamo. Gazza potrebbe pure averla stracciata... Tanto studio buttato al vento...- pigolò Sirius afflosciandosi addosso Remus.
Il lupo mannaro lo respinse. 
-Credo l'abbia tenuta. Era così convinto che fosse un oggetto oscuro... È solo una sensazione. 
-Vedrai che ne verranno altri dopo di noi, James.- disse Remus chiudendo il naso di Sirius nel libro. -Certo, non saranno mai alla nostra altezza, ma quando Gazza si sarà dimenticato di quella vecchia pergamena, rubarla sarà un gioco da ragazzi. Da ragazzini. 
-Mi sarebbe piaciuto dalla a mio figlio. Passargliela da mano a mano e raccontargli un pezzo di storia...
-Sei troppo sentimentale, Ramoso.- commentò Sirius sgranocchiando rumorosamente un pezzo di cioccolato strappato di mano a Remus. -Non sarebbe una giusta tradizione. Il tuo figlioccio se ne sarà in grado, la recupererà come i grandi maestri avrebbero fatto. Con l'inganno
James scosse la testa. -Tu invece i sentimenti li metti proprio in posti non anatomicamente raggiungibili, vero Felpato?
-È solo la legge della supremazia del più forte, amico mio. Se nascesse una femminuccia rammollita e perfettina come la Evans? Dedita ai suoi doveri assoluti di Caposcuola?
James fece una smorfia. 
-A parte il fatto che mi sembra un po' presto di parlare di figli con Lily, sarebbe sicuramente maschio. 
-Oh be'. Se tu sei capace di assicurarti che il tuo girino porti un cromosoma Y nella pancia di tua moglie, ti credo. 
-Lo sarò.- disse convinto James. 
-Sei un mago, James, non un illusionista!
-Ma...
-E smettetela! Sta tornando Lily!- disse Remus. -E non credo le piacerà sapere che state parlando di girini dentro la sua pancia...
La porta dello scompartimento infatti si aprì cigolando un attimo dopo. 
-Sono tornata. Adesso potete anche smetterla di fare osservazioni sul mio fondoschiena. Molto in fondo.
James fulminò Sirius che ne uscì con un -Ooops. 
La ragazza si rimise a sedere accanto al cercatore e riprese la sua mano tra la propria, appoggiando la testa alla spalla del ragazzo. 
-Mi mancherà Hogwarts.- sussurrò alzando la bocca all'orecchio di James, dopo alcuni minuti di assoluta normalità. 
-A tutti mancherà.- rispose sempre in un sussurro James cercando le labbra di Lily.
-Ma a me di più.
-E perché?
-Perchè è stata la mia prima casa, la mia prima scuola, ho conosciuto la mia prima migliore amica, ho fatto il mio primo incantesimo, ho dato il mio primo bacio, ha visto il mio primo litigio con un ragazzo, la mia prima volta...
-Per tutti Hogwarts è stata importante. 
-Ci pensi che ha visto crescere noi due? Ci ha visti litigate, parlare, diventare amici, uscire insieme e fidanzarci. Ha visto tutto.
James le lasciò un bacio sulle labbra. 
-Hogwarts è stata, è, e sarà sempre una parte importante della nostra vita. Ma sai una cosa, Lil? Lei è noi. Lei è dentro di noi. Quindi, ovunque noi saremo, ovunque noi andremo, ci sarà sempre. Perché noi staremo insieme, qualunque cosa accada. Hogwarts sarà la nostra colla. Che ci terrà uniti anche nei momenti più difficili, testimone di tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per arrivare a questo. Te lo prometto, Lily. 
La rossa chiuse gli occhi e strinse di più la mano di James. 
-Ti amo.- sussurrò. 
James noto come ancora, come ogni volta che glielo diceva, le budella gli si attorcigliavano e lo stomaco andava in fiamme. 
Potter chiuse gli occhi e baciò sulla fronte la sua Lily. 
-Ti amo.- le rispose. 
Quasi gli parve di vedere nel riflesso dello specchio un ragazzo come lui, esattamente come lui, ma con gli occhi verdi come quelli di Lily. 
E teneva in grembo la Mappa del Malandrino. 
Sorrise nonostante fosse convito di esserselo immaginato. 
Ma una cosa la sapeva.
Sarebbe sopravvissuto benissimo senza la loro Mappa. 
Non si poteva dire lo stesso della sua Lily.






«Adesso Harry vieni, unisciti ai grandi.» 
«Che state facendo? Cos'è questa robaccia?»
«Cos'è questa robaccia, dice lui! Quella la è il segreto del nostro successo.» 
«È una sofferenza dartela credimi.» 
«Ma abbiamo deciso che ne hai bisogno più di noi. George, a te l'onore.» 
«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.»
«Monsieur Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, sono fieri di presentarvi La Mappa Del Malandrino.» 
(...)
«Insomma questa mappa...» 
«Mostra tutti quanti.»
«Tutti quanti?» 
«Tutti quanti. Dove sono, cosa fanno, ogni minuto, e ogni giorno!»
«Magnifico! Dove stava?» 
«Fregata dall'ufficio di Gazza, chiaro. Il primo anno!»
(...)

«Oh Harry, ricordati, quando hai finito dalle un colpetto e di: Fatto Il Misfatto. Altrimenti può leggerla chiunque!»
{Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban - Il film}*


 

Angolo dell'Autrice

Sappiate che questa è la prima volta che seleziono il quadratino accanto a ''Completa?''.
:')
Cacchio, che emozione. 
Ahahahahah. 
Sono solo 3 capitoli, quindi non credo possa contare piu di tanto. :3

Be', questo è l'ultimo capitolo.
Era solo una piccola storiella, una mia piccola spiegazione a questo piccolo grande mistero che ci ha lasciato zia Row insieme a una montagna di altri miseri. 

Non so che altro dire oltre a un enormissimo grazie a tutti coloro che l'hanno letta, e uno ancora più enorme a quelli che l'hanno recensita. 
Grazie mille :)

DracoLikesHamsters
EmmaStar
Sheireen_Black 22
Writer96

e il mio gufo. (sono pigra. ma mi sforzerò... The_OwL_Gandalf. yeeeeah!)

Mi ero sempre immaginata la fine di una storia come un Angolo dell'autrice infinito, commuovente e strappalacrime, ma il mio sembra solo stupido. :)
Ahahaha. 
Quindi, niente. 
Spero vi sia piaciuta e bho... alla prossima. 
Tanto non vi libererete di me tanto facilmente. :3

Alice (:



*Sì. tutto questo è partito da quel minuscolo dialogo tra Harry e i Gemelli Weasley, una sera. Quando hanno dato il terzo film su Italia Uno. 

   
 
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