Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: doublefire    14/11/2012    4 recensioni
Kurt dubita di Blaine riguardo al suo amore, pensando ad un tradimento e Blaine se ne va di casa. Rachel arriva a casa di Kurt, il quale, dopo un'abbraccio con l'amica, riceve un messaggio. Kurt è pentito e ha provato in tutti i modi di farsi perdonare, purtroppo senza risultati. Aspetta solo Blaine.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Di caffè e lacrime amare. 

 

Benissimo, non so come introdurvi questo capitolo. Solo che è molto buttato già a caso. 
Per gli errori, mi scuso in precedenza. c: 
Buona lettura!

 




La porta del Lima Bean si aprì, e Blaine intravide il ciuffo di Kurt, il suo gilè e.. le lacrime. Non aveva smesso di piangere dal giorno precedente e il suo cuscino era come una valle di lacrime, tutto bagnato. Rachel era restata addirittura a casa sua per consolarlo, lasciando Finn per una notte da solo.

Kurt non aveva nemmeno cambiato vestiti, ciò dimostrava quanto era depresso e triste per la 'pausa' che Blaine gli aveva chiesto.

«Ciao, Kurt.» disse freddamente il Warbler, guardando negli occhi il suo ragazzo. Kurt, d'altronde, sentendo il tono con cui aveva parlato e anche come lo aveva chiamato, si pietrificò. Si tratteneva dal piangere come un bambino piccolo non voleva andare a letto la notte.

Sì, soffriva, e sperava tanto che Blaine lo perdonasse vedendolo in quello stato, ma non sembrava incline al perdono.

«C-ciao..» rispose con voce tremante, sedendosi davanti al suo ragazzo; sperando di poterlo chiamare ancora così.

Blaine, prima di ordinare due caffè, guardò negli occhi il ragazzo che amava e che non riusciva ancora a perdonare per quello che aveva fatto: dubitare del proprio amore per Kurt. Era strano, ma non riusciva a dimenticare le parole di Kurt quando glielo disse. ''Pensavo mi stessi tradendo, Blaine.'' era la frase che lo tormentava giorno e notte e ogni volta che era sul punto di perdonarlo.. cambiava idea.

Era come in una catena, non riusciva a dimenticarsi quelle parole.

 

«Kurt.. ti ho chiamato qui per..» Blaine si spostò per far mettere i due caffè sul tavolino, e ringraziando con un sorriso falso la cameriera continuò di nuovo a parlare mentre Kurt lo ascoltava in rispettoso silenzio. «Dicevo, ti ho chiamato qui per dirti alcune cose ma.. stai in silenzio, ti scongiuro.»

Il viso angelico del ragazzo su illuminato da un sorriso di consenso, cercando di mascherare il dolore guardando gli occhi perfetti di Blaine.

«Da.. da dove iniziare. Ecco. Ho lasciato la Dalton per te, sono venuto al McKinley, ricordi? Mi hai abbracciato forte quando mi hai visto senza divisa. Ti ho dedicato canzoni su canzoni, ti ho regalato un anello, dei fiori.. Sei stato anche la mia prima volta. Ma tu.. hai dubitato di me. Hai fatto crollare tutto il mondo che ci eravamo costruiti con quella sola frase. Te la ricordi? Io sì. Mi tormenta ogni giorno, soprattutto quando penso di perdonarti. Ma ora no, non sono qui per perdonarti, non riesco.. a farlo. Anche se però, ti amo. Ti amo Kurt, ma non riesco a perdonarti.» una lacrima rigò la guancia destra di Kurt, proprio quella che il ragazzo adorava mordicchiare nei loro momenti dolci e ora era bagnata da una lacrima.

Kurt era sicuro che con un coltello al cuore, avrebbe provato meno dolore di quello che stava provando in quel momento. Non riusciva a dire nulla, e anche se avesse voluto, non sapeva che dire. Era solo dispiaciuto e stava tremando, addirittura, anche avendo il cappotto ancora addosso. Non si era tolto niente, sapendo che sarebbe successo quello.

Blaine stava guardando in basso, mentre Kurt prese il portafoglio, prese i soldi del suo caffè e li passò al ragazzo che aveva di fronte, tenendo lo sguardo basso, compresa la testa. Non osava nemmeno guardarlo, si vergognava già abbastanza e non voleva peggiorare la situazione vedendo lo sguardo di Blaine nei suoi confronti. Non sapeva cosa fare, cosa dire, cosa pensare, cosa.. sperare. Non sapeva nemmeno se poteva chiamarlo amore ancora una volta. L'ultima volta era stato durante il litigio e non voleva che quella volta fosse stata l'ultima.

«Kurt? Dove vai?» chiese Blaine, vedendo che il ragazzo si era alzato. A dire il vero, lo aveva sentito, visto che guardava il cellulare, aspettando un messaggio. «Ti lascio solo, per ora. Spero che.. mi parlerai ancora un giorno, Blaine Anderson. »

In quelle parole, Kurt, aveva cercato di sembrare il più normale possibile; ma evidentemente non c'era riuscito. Blaine non fece in tempo a rialzarsi che il suo ragazzo era già scappato via piangendo, lasciando anche la tazzina del caffè quasi piena. Non aveva toccato niente, stava veramente male.



 

 

«Blaine, perché mi volevi vedere?» disse una persona, avvicinandosi a Blaine, che nel frattempo si era spostato al parco di Lima, sulla panchina che adorava Kurt, poiché il ragazzo amava dare da mangiare ai piccioni, restando seduto accanto a Blaine su quella panchina.

«Ho bisogno di aiuto, Seb. O meglio, di una distrazione.» Blaine alzò lo sguardo, incontrando il sorriso di Sebastian; il suo migliore amico. Voleva solo distrarsi, e sapeva che Sebastian conosceva più locali possibili, anche fuori da Lima, nelle piccole città attorno. Si affidava a lui quando voleva uscire da solo, e ora era uno di quei momenti.

«Che succede? Qualcosa non va?» a questa domanda, Blaine non potè fare a meno di annuire tristemente, abbassando poco dopo lo sguardo.

«Andiamo in qualche locale? Voglio... distrarmi.» chiese il ragazzo, guardando negli occhi Sebastian. Il bel ragazzo annuì e dando la mano a Sebastian, lo portò verso casa sua. Prese la sua macchina e si dirisse fuori città, in un locale chiamato 'The Club'. Non era tanto conosciuto, ma Sebastian ci andava sempre per rimorchiare qualche ragazzo.

 


 



La musica penetrò nelle orecchie di Blaine, che aveva già bevuto due drink, di fila e anche senza fermarsi. Sebastian, stranamente, era
ancora sobrio, o quasi. Forse perché sapeva che in fin dei conti gli sarebbe toccato il compito di riportare a casa Blaine, che dava i primi segni di cedimento, oppure perché.. no, non c'era un'altra possibilità. I minuti passavano, la gente entrava e usciva, la musica cambiava e Blaine continuava a bere come un forsennato, come se potesse dimenticare le parole di Kurt. In effetti, nessuno sapeva che lo stava facendo apposta per quello. Si dava la colpa di farlo stare così male perché il suo cervello lo tradiva quando voleva perdonarlo; sperava che ubriacandosi si potesse dimenticare tutto quello che era successo la sera precedente.

Ogni tanto Sebastian guardava dove fosse finito Blaine, per poi accorgersi che era ancora lì al bancone mentre l'altro ragazzo era andato a ballare, cercando di rimorchiare qualcuno o semplicemente portare a letto qualche giovane ragazzo, come faceva praticamente ogni volta. Sebastian portò un ragazzo al bancone, facendosi offrire un bicchiere di Vodka e poi si girò verso Blaine, appena in tempo per prenderlo tra le braccia.

«BLAINE! Che ti succede, Blaine?» Sebastian alzò la voce sperando di svegliarlo ma con la musica ad alto volume non lo sentì praticamente nessuno. Tanto meno Blaine che, con i troppi drink assunti, era svenuto tra le braccia di Sebastian.

«Il tuo amico è svenuto, ragazzo. » disse il barista, pulendo un bicchiere. Sebastian lo guardò un po' infastidito, visto che lo vedeva benissimo da solo che Blaine aveva perso i sensi.

Lo riportò in macchina, sdraiandolo sul sedile posteriore e poi cercò il suo cellulare. Rubrica, numero di Kurt, nuovo messaggio:

 

To: Kurt Hummel. Ore: 22:38.

''Sono Sebastian, Blaine è svenuto, lo porto a casa sua. Stai tranquillo, ti ama.''


Inviò il messaggio e entrando in macchina, dopo aver allacciato la cintura, partì. 


 






Tadaaan, ecco il secondo capitolo. Spero vi sia piaciuto e che non sia migliorato dal precedente! Scusate l'attesa ma oltre al vuoto totale nella mia testa (come se fosse una cosa normale), non avevo nemmeno uno spazio di tempo per scrivere anche solo il titolo. 
Spero che il terzo capitolo arrivi al più presto.
Grazie di averla letta. :3
Alla prossima(?),

doublefire. 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: doublefire