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Autore: Aven90    17/11/2012    3 recensioni
Terzo capitolo della saga di Fred, che quando s'innamora mi da l'occasione di scriverne e riderci sopra! È consigliabile leggere anche le prime due parti, ma non obbligatorio!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Fred Weasley\Astoria Greengrass, George Weasley
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Asteria rivide Fred il 2 gennaio; e la prima cosa che chiese fu “C’è un incontro ad Hogsmeade, vuoi venirci con me?”

Fred si stupì. “Un momento, e mio padre? Non mi chiedi come sta?”

Asteria prese tempo. “Beh, ecco… in realtà, non volevo ferire i tuoi sentimenti, immagino che tu voglia solo dimenticare. Chissà che cosa è successo”. Sapeva che non era morto per il semplice fatto che lo seppe da Malfoy, il quale lo seppe da suo padre, il quale lo seppe da Voldemort che al mercato mio padre comprò.

Fred in ogni caso si sentì urtato “Beh, sta bene.”, ma poi si riprese perché non poteva tenere il broncio ad Asteria. “Ad Hogsmeade ci andrò sicuramente con te!”

Al che si abbracciarono appassionatamente davanti a tutti, poi fu difficile separarli per farli andare a lezione, ma fortunatamente George e Daphne (mi sa che c’è una complicità fra loro, ndr) li presero di peso e li portarono in classe.

Daphne naturalmente aveva il corso del suo anno da seguire, certo.

Il giorno di San Valentino, Asteria propose a Fred “Perché non andiamo da Madama Piediburro? È un posto che già conoscevi?”

Fred scosse la testa. “A parte Zonko, non conosco Hogsmeade” e così andarono.

Il locale era addobbato per il 14 febbraio, coi putti e i nastrini rosa, tipicamente femminile.

Cose che piacciono alle femmine.

Le femmine vanno pazze per questo genere di cose.

Le femmine ne vanno matte, streghe o Babbane e di qualunque età.

Fred commentò “M-ma è fantastico!”, sinceramente colpito.

Ah, già: anche gli uomini/zerbino.

“Cosa prendiamo?” chiese Madama Piediburro in persona, col suo tono colloquiale.

“Due caffè, grazie” ordinò Asteria, con la professionalità che si addice ad una Serpeverde.

Qualche secondo dopo, anche Cho Chang ed Harry Potter entrarono nello stesso locale.

“Cosa vi porto?” chiese la proprietaria del locale.

Cho rispose “Due caffè”.

Evidentemente gli uomini non avevano diritto di parola.

I caffè arrivarono, e con loro i putti appositi per”riempire” di carta rosa i tavolini su cui si stava consumando il pasto.

Asteria chiese “Qui è molto romantico, no? Mi aspetto che tu mi baciassi”

Cho chiese ad Harry (Word, è vero che Cho Chang sopravvive solo per due libri su sette, però correggermelo con Chi mi sembra un po’ troppo, ndr) “Ooooh, è molto romantico, no?”

Harry la stava squadrando con sospetto, piuttosto che con desiderio.

Al che rispose “Beh, io poi devo andare da Hermione che forse ha scoperto un complotto per uccidermi”

Cho sospirò “E allora io non conto niente?”

“No, ma…” rispose Harry, un po’ nel panico.

“Forse mi trovi brutta?”

“No, ma…” rispose Harry, sospettando che Cho avesse della dinamite sotto il vestito.

“O grassa? VOI UOMINI SIETE TUTTI UGUALIIII! Cedric aveva detto “Sei la mia droga preferita” e tu mi metti le corna?” e si mise a piangere, fuggendo via.

Asteria chiese a Fred “Weasley… con te mi sento benissimo”

“Ma?” Fred temeva tutti gli incipit.

“Ma? Ma, niente. È solo un dato di fatto” concluse lei.

“Senti, io sto per lasciare Hogwarts. Non prenderò il MAGO”. Fred lo aveva deciso di comune accordo con George, ma quest’ultimo voleva che il fratello tornasse in sé stesso e, accampando la scusa di aver trovato il locale per il negozio, ne approfittava per aiutarlo a dimenticare la ragazzina.

Asteria capì le sue intenzioni. “Stai per aprire il negozio di scherzi e vuoi che io scappi con te lasciando l’onore e la gloria della famiglia Greengrass come nelle migliori fuitine?”

Fred annuì. “Sì. Amami, dunque”

Asteria arrossì, e visto che teneva molto alla sua dignità, cercò di cambiare argomento.

“Hai visto Potter? Ha fatto scappare la Chang! Non è repellente?”

Fred si sentì spiazzato. “Forse stava cercando di ucciderlo”, e alla fine ne risero.

Una risata un po’ malinconica, dopo quella informazione i due ragazzi non sapevano quale sarebbe stato il loro destino.

Ma non vi era tempo di pensare.

Lo strapotere della professoressa Umbridge era noto ormai anche alla polvere ad Hogwarts, e nonostante Silente facesse finta di niente non licenziandola, aveva preso anche il suo posto.

Dolores era dunque divenuta Preside a tutti gli effetti.

Il giorno stesso dell’uscita del Decreto Didattico numero Ventotto, Draco Malfoy fece vedere la sua nuova spilla a tutti. In Sala Comune.

“Bella, vero? Solo i migliori studenti vengono ammessi alla Squadra d’Inquisizione!”

Asteria posò il suo libro. “Beh, l’importante è che non mettiate al rogo chi vi scoccia!”

“Purtroppo non ci ispiriamo all’Inquisizione Babbana, spiacente” la liquidò Malfoy. “E, a proposito, mio padre lo sa”

“Cosa sa?” Asteria era sconvolta ogni volta che il suo “promesso” citava suo padre.

Malfoy sbuffò e uscì dalla Sala, seguito a ruota dalla sua Squadra, che comprendeva anche Pansy Parkinson.

Al che Asteria pensò una cosa malvagia.

“Weasley” gli chiese trovandolo fortuitamente nel corridoio “devi assolutamente creare un parapiglia che la Umbridge non sa gestire!”

“Ci stavamo già pensando” annuì Fred entusiasta.” Vedrai”

E in effetti quel primo pomeriggio da Preside ad Hogwarts non studiò nessuno. Ed Harry trovò la scusa per fare i sogni erotici su Voldemort.

Vedere il Signore Oscuro punire un suo Mangiamorte era qualcosa che nemmeno quell’attrice famosa.

Asteria ringraziò Fred con un altro bacio appassionato, mentre la W di Weasley campeggiava come una stella nuova.

Se quello era stato un momento indimenticabile, lo era stato altrettanto l’ultimo momento dei Weasley ad Hogwarts.

“Siete stati incastrati” dichiarò perfida Dolores. “Adesso non avete più dove andare. Provate a discolparvi, se ci riuscite”

Fred e George si guardarono per nulla  intimoriti.

“Sai una cosa, George? Credo che abbiamo acquisito l’età per mettere in pratica i nostri studi accademici nella vita reale”

“Concordo con te, fratello” rispose l’altro, ed entrambi dichiararono “ACCIO SCOPE!”

Asteria ebbe un flash violento su quello che stava per accadere, così si attacco al ciuffo della Comet Duecentosessanta, ma quella di George.

Quest’ultimo urlò. “AAAH! Umbridge, ma perché hai messo un membro della Squadra d’Inquisizione anche sulle nostre scope? Credevo non vedessi l’ora di liberarti di noi!”

Fred si meravigliò “È Asteria! Che ci fai qui?”

“Voglio venire con te” disse lei, implorandolo.

Daphne si intromise nella calca, coprendo la bocca di Asteria con una delle sue mani. “No, non è vero”

Harry disse “Stanno cercando di uccidermi! Ehi!”

Nessuno lo ascoltò, era più importante Fred.

Fred abbracciò Asteria. “Se vuoi venire a trovarmi, bussa al numero novantatré di Diagon Alley, la nostra nuova dimora”

George si rivolse alla scuola “Se volete liberarvi di questa megera, tutto è gratis”

“George! non faremo un soldo così!” protestò Fred.

L’altro fece spallucce. “È solo un comunicato commerciale. Marketing, questa sconosciuta!” concluse seccato.

E scapparono, davanti agli sguardi ammirati di tutti, anche della Umbridge, che decise di prendersela con Asteria.

Epilogo.

Nessuno ripensò più alla complicata vita di Asteria e Fred, i quali rimasero pur sempre ottimi amici, almeno finché il rosso rimase in vita. La ragazza non riuscì ad approvare i Tiri Vispi Weasley (“Troppo fuori dalle regole per i miei gusti”), e fu questo il motivo finale della loro rottura.

Quando Fred morì per fare da comparsa ai miei Crossover, però, la ragazza non fu più la stessa.

Si rese conto di averlo amato da sempre, costringendomi anche a farmi cambiare titolo: “Quando Asteria s’innamora”.

In conclusione:

Quando Fred s’innamora, anche Asteria s’innamora.

E come una novella Penelope, aspettava il ricongiungimento con l’amato mentre Malfoy la sposava come progettato, dopo essersela spassata con la Parkinson, vera madre del bambino, Scorpius, quello che poi si metterà con Rose Weasley.

Harry Potter venne considerato un eroe dalla comunità magica e fu assunto a tempo pieno come Capo dell’Ufficio Auror, alla faccia dei choosy.

E visto che Ron divenne il suo braccio destro, si prospettava un futuro di coprifuoco per i civili.

Hermione divenne qualcosa, Neville a forza di bacchette nel naso divenne professore di Erbologia e Cho sposò un Babbano Dudley.

E Daphne?

Beh, lei avrebbe voluto passare una notte con George, ma alla fine quest’ultimo con un colpo di mano sposò Angelina, anche perché Lee prese bene questa batosta e andò a confondersi coi Babbani in Jamaica a vivere di reggae.

Tanto i capelli li aveva. Ha trovato la sua vocazione.

E questo è tutto! Ringrazio tutti quello che sono passati, stanno passando e passeranno, e vi consiglio di leggere tutti gli altri miei lavori! Fatemi sapere che cosa ne pensate!

   
 
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