Red

 

Camminavo lungo i corridoi del campus per raggiungere la biblioteca, trascinando un piede dopo l’altro , sentendo le goccioline d’acqua solcarmi il viso per poi cadere sul pavimento appena pulito.

Ora capisco perché la donna delle pulizie mi stava praticamente uccidendo con lo sguardo reggendo forte il manico della scopa . Le feci un sorriso imbarazzato che ricambiò stringendo ancora di più gli occhi. 

Quando finalmente arrivai davanti alla stanza aprii velocemente la porta e la richiusi altrettanto velocemente. Feci vagare il mio sguardo per tutta la stanza, ma vidi solo studenti che alzavano lo sguardo su di me e mi guardavano come se fossi un alieno.

Decisi di fare un passo avanti, Taylor era sicuramente seduta vicino ai classici inglesi.

“Eccoti! Finalm…” mi girai e la trovai in piedi dietro di me con le braccia incrociate. “ Ma che…?” mi chiese facendomi la radiografia dalla testa ai piedi.

“Non.Chiedere” le risposi fermandola con il palmo della mano alzato verso l’alto.

“Ok, tanto posso immaginare… e comunque non c’è tempo da perdere! Dobbiamo fare la ricerca di storia per domani, o il professore questa volta mi imbavaglia e mi da in pasto alle tigri” disse rabbrividendo al pensiero.

“Forza allora, iniziamo”

Dopo un’ora spesa a scrivere vita, morte e miracoli di Luigi xIV , decisi di alzarmi per chiedere alla signora bibliotecaria, che io chiamavo molto affettuosamente “Vecchia rimbambita”, di poter scendere nei sotterranei per prendere un testo antico , non più antico di mio nonno però.

“Vecchia…? Ehm, signora?” 

La nonnetta mi squadrò da dietro ai suoi occhiali spessi mezzo metro e chiuse con un tonfo il libro che stava leggendo. Feci in tempo di leggere il titolo prima che lo riponesse dentro al cassetto della scrivania. Sgranai gli occhi, ok probabilmente la vecchia non era ancora entrata nel periodo di “Oggi potrebbe essere il mio ultimo giorno” , ma alcuni libri si sa, non sono adatti a tutte le fasce di età . 

Per farla breve il titolo era : “ 100 modi per far impazzire un uomo sotto le lenzuola”.

La vecchia si schiarì la voce, facendomi tornare al presente.

“Di cosa hai bisogno cara?”

“Io… dovrei scendere nei sotterranei per prendere un testo…”

“Oh! Ma certo!Aspetta la chiave…” si guardò in torno sollevando vari fogli e libri per cercare la chiave , poi si mise una mano sulla fronte.

“Oh, che sbadata…” infilò due dita nella scollatura della maglia e ricacciò magicamente una chiave minuscola . “Ecco qui” mi disse porgendomela. 

Feci una faccia disgustata, indecisa se prendere o meno la chiave insudiciata che la vecchia mi tendeva.

Ma il lavoro è sempre lavoro, e il fatto che Taylor  iniziava a spazientirsi guardandomi ansiosamente e facendo un cenno con la testa di prendere la chiave, non mi aiutava di certo.

Chiusi gli occhi, serrai le labbra e presi quella cosa viscida tra le mani.

Gli rivolsi un saluto con un cenno del capo e mi avviai per le scale, ricordandomi la prossima volta di mandarci Taylor a parlare con la vecchia pervertita.

 

Inserii la chiave nella serratura e fui invasa da polvere e da un odore sgradevole di chiuso. 

Richiusi la porta e mi guardai attorno : ora capivo perché nessuno scendeva lì sotto, più che sotterranei sembravano dei veri e propri labirinti , con lunghe file di scaffali dei quali non si intravedeva la fine. 

Camminai dritto, superando vari libri ingialliti e non in ottime condizioni, fino a ritrovarmi davanti a dei volumi storici. 

La fortuna, mia grandissima amica, volle che il libro fosse posto in cima a tutti gli altri, e per una di un metro e cinquantacinque di altezza , non era il massimo. 

Saltai più volte, con scarsi risultati , fino a quando ebbi un’idea brillante.

Misi un piede sul primo scaffale, scalciando un libro e l’altro sullo scaffale superiore , facendo volare via un altro libro.

Appoggiai entrambe le mani su una mensola e mi feci leva , arrampicandomi sullo scaffale. Continuai in questo modo fino a ritrovarmi quasi all’altezza dell’ultimo scaffale. Ok, un’ultimo sforzo e ce l’avrei fatta… ma…. Ho già detto che sono una tipa molto fortunata? 

Sentii dei scricchiolii e lo scaffale iniziò ad inclinarsi verso la mia parte.

“No… No…!”

Successe tutto in pochi secondi : lo scaffale mi cadde addosso, rovesciando tutti i libri su di me.

“Questo non è piacevole” sussurrai a me stessa. 

La porta si spalancò facendomi ritrovare davanti ad una Taylor spaventata.

“Ness… sei tutta intera?”

Mi alzai facendomi scivolare di dosso i libri .

“Trovato” dissi ridendo nervosamente e porgendole il libro.

“Sei un disastro”  mi rispose prendendo il libro e guardandomi affettuosamente.

Miss luci rossi fece il suo rientro nella scena , cacciando un urlo pari a quello di zia Rose ogni volta che Jake le rovinava i suoi rossetti color fuoco (resistenti a baci focosi), usandoli per scrivere segni utili  per la caccia sulle cortecce degli alberi.

“Dio mio, sto… sto per svenire… chiamate un’ambulanza…presto….”

Balbettava sventolandosi davanti al viso la sua mano tozza.

Poi, improvvisamente si riprese, girando la testa molto lentamente verso di me , guardandomi ad occhi serrati. 

Puntò il suo dito con la sua unghia laccata di rosso verso il mio dolcissimo visino.

“Tu! Ragazzina… guarda che hai combinato a uno degli archivi più antichi e preziosi del mondo!”  “Ma non la passerai liscia… eh no! Ora tu e la tua amichetta metterete apposto tutto! Ordinando  tutti i libbri in ordine alfabetico , e non mi intessa se dovrete stare qui tutta la notte, domani mattina voglio questo posto come era dieci minuti fa. Chiaro?”

“Si,signora” rispondemmo in coro. 

“Cavolo! Stasera devo andare a una conferenza… Ness come diavolo faccio?”

“Non ti preoccupare, faccio da sola…”

“Ti posso dare una mano io, se vuoi” ci girammo entrambe verso verso la porta, e Lucas apparve con in mano un portatile.

Poi aggiunse : “Tanto, non avevo nient’altro da fare” 

Tay applaudì allegramente, prendendo Lucas per un gomito e trascinandolo al posto suo.

“Senti, non so neanche come ti chiami, ma ti adoro già” gli disse per poi sparire velocemente con il libro assassino fra le mani. 

“No, davvero non ce ne bisogno, posso fare tutto da sola”

“No, insisto” mi rispose sorridendomi.

Perché? 

Perché per una volta che posso fare tutto a velocità supersonica ci deve essere qualcuno che mi porta molto vicino ad uno schieramento post-caduta? 

Semplice : la fortuna mi aveva lasciato un biglietto nel quale c’era scritto sei bella,intelligente e con un fidanzato “da paura “… ora ci penso io a renderti la vita incasinata muahahah. 

“Ok, se proprio insisti …”  

La tasca dei Jeans vibrò , facendomi fare un piccolo sussulto.

Lessi il numero e ruotai gli occhi al cielo.

“Non ruotare gli occhi al cielo con me,signorina”

“Ciao anche a te papà”

“Ma come è potuto succedere?”

“Papà, non infilarti nella mia testa per favore”

“Ma non l’ho fatto… ho appena chiamato Taylor”

“E sei entrato dentro la sua di testa” conclusi.

“Sì, lo ammetto , ma almeno ho fatto quello che volevi tu : non ascoltare i tuoi pensieri”

“Già…non so, a quanto pare gli scaffali qui hanno la tua stessa età” 

Sentii una risata cristallina dall’altra parte del telefono.

“Ti sei fatta male?”

Ecco. Ci risiamo. Per loro resterò sempre e comunque una bambina.

Abbassai la voce prima di rispondere, per paura che lucas potesse sentire tutto.

“Ho paura che dovrai pagare i danni per rifare il pavimento”

“Come immaginavo… cos… aspetta, ti vuole parlare un attimo tua madre”

Si, visto che c’eravamo potevano passarmi  tutta la famiglia Cullen al completo.

“Ness? Tesoro? Va tutto bene?” 

“Mamma, tranquillizzati, quando fai tre domande di fila mi spaventi”

“Devi stare più attenta, altrimenti potrebbero accorgersi di qualcosa”

“Va bene.. ora devo scappare che devo fare una cosa.. Ciao mamma salutami tutti come sempre” e chiusi la conversazione. 

“Bene, iniziamo?” chiesi a Lucas che nel frattempo stava dando un’occhiata a un libro.

“Aspetta, questo libro è molto interessante”

Alzai un sopraciglio e gli chiesi:

“Ah si? Di cosa parla? “

“Mah, in generale delle creature della notte e nello specifico di… vampiri”

Smisi di respirare. 

“S-sembra bello, ma dobbiamo metterci al lavoro se vogliamo finire entro sta sera.

Quindi metti via il libro” gli dissi forzando un sorriso. 

Lucas lo chiuse piano e lo appoggio su una mensola, andando in fondo alla stanza per raccogliere i libri. Approfittai  della sua minima distrazione per prendere il libro e metterlo in borsa. 

“Quindi…” iniziò lui.

“Quindi…” continuai io.

“Che ne dici di parlare un po’?”

“Di cosa precisamente?” gli chiesi sperando che la risposta non fosse stata di vampiri. 

“Di te, di me … mi rendo conto che non ti conosco affatto” menomale pensai.

“ Di me?! Nah, non sono così interessante.. ”

“Sì che lo sei” mi rispose avvicinandosi.

Ok , eccoci giunti al quinto capitolo.
So che avrei dovuto pubblicare molto prima *schivaipomodori* ma la scuola è... beh è scuola, lo sapete meglio di me.
A questo proposito pubblicherò ogni due settimane cercando di fare i capitoli più lunghi possibile

Ringrazio di cuore tutte le ragazze che hanno commentato lo scorso capitolo e anche quelle che hanno messo la mia storia tra i preferiti/ricordati/seguiti.
e naturalmente anche alle lettrici silenziose .
Recensite in tante e ditemi cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo,
Bacii 
D.T