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Autore: bulma_89    08/06/2007    7 recensioni
Cosa è successo tra Vegeta e Bulma? Come hanno incominciato ad amarsi? Ennesima fan fiction su loro due...li adoro troppo (è la prima che scrivo...)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza dai capelli turchini vide atterrare l’amico davanti a sé

Questo è il mio ultimo capitolo…così si conclude la mia visione di ciò che successe tra Bulma e Vegeta…Ringrazio ancora una volta tutti quelli che mi hanno seguito!

 

Shari_Aruna,, grazie mille per i tuoi complimenti sul mio Vegeta…

Kikk@93, spero proprio che tu continuerai a seguirmi! 1 bacio

bulma_92, grazie per avermi seguito e incentivato con le tue recensioni!

 

Grazie anche a Elechan86 e a Heleamicachipss

 

Buona lettura, 1 bacio.

 

 

La ragazza dai capelli turchini vide atterrare l’amico davanti a sé. Gli sorrise. “Ciao Crilin!!!” gridò al ragazzo con la testa pelata, lui si fermò al suolo “Ciao Bulma!” poi rimase come pietrificato quando vide la creaturina che la ragazza aveva in braccio. “Bulma e quel bambino chi è?”

Lei osservò divertita il figlioletto di un anno che teneva fra le braccia “E’ mio figlio…si chiama Trunks!”. Crilin la guardò sorpreso “Non sapevo che alla fine tu e Yamcha…”

Yamcha, sentendosi tirato in causa, si avvicinò al gruppetto “Non è mio figlio…io e Bulma ci siamo lasciati da un pezzo ormai” Bulma sorrise “E allora chi è il padre?” “Bè…Vegeta”

Crilin ne rimase di stucco “Veg-eta! E sai per caso ora dove si trovi?” “A dire il vero no…non viviamo più insieme…”

Più di un anno era passato da quando lui era partito, lei non l’aveva più rivisto…ma non si sentiva triste, il suo piccolo bambino la riempiva di gioia. Ma non c’era solo questo, aveva la consapevolezza che lui avrebbe mantenuto le sue ultime parole.

Tre anni erano passati, i guerrieri z si erano ritrovati per combattere i cyborg, si trovano sull’altura che sovrastava la città del nord.

Bulma era curiosa, voleva vedere i cyborg…d’altronde era sempre stata una tipa avventurosa…Ma c’era dell’altro, Vegeta avrebbe sicuramente fatto la sua comparsa. E lei voleva rivederlo e mostragli suo figlio.

Da qui in poi i fatti sono noti, Vegeta arrivò sul campo di battaglia appena prima che Goku venisse fatto fuori, il ragazzo venuto dal futuro riapparve, Bulma scoprì una navicella abbandonata identica a quella che il figlio aveva usato per viaggiare nel futuro.

Cell propose il cell game, i guerrieri si prepararono ad affrontarlo.

Vegeta tornò con Trunks alla Capsule Corp.

 

Era passato molto tempo, finalmente aveva raggiunto i suoi obbiettivi, era diventato un super saiyan! Si era allenato duramente…impedendosi di pensare a qualcos’altro. Ma a volte era difficile fingere di avere dimenticato. Fingere che lei non fosse mai esistita.

Una volta, una sola però, si era concesso il lusso di tornare.

Era notte, lei aveva lasciato come sempre la finestra spalancata. Lui era entrato, lei dormiva profondamente, l’aveva osservata lungo. Non aveva neppure provato a svegliarla. Poi aveva dato un’occhiata all’esserino che dormiva in una culla. Aveva i capelli viola, assomigliava a sua madre.

E se ne era andato e poi non si era più concesso questo lusso, ed era stata solo debolezza, si disse.

Dieci giorni al torneo, con suo figlio future Trunks era tornato alla Capsule Corp.

Bulma sembrava la solita donna tenace e forte, adorava il ragazzo venuto dal futuro, era sempre li attorno a lui. E Vegeta se ne stava il disparte, sprezzante.

Lei non era corsa da lui…si aspettava forse che fosse lui a farlo? Aveva ben altro da pensare che alla donna con il caschetto azzurro e il moccioso con i capelli viola. Però lei era sempre bellissima.

Pensava che sarebbe potuto finire tutto da li a pochi giorni se non avessero sconfitto Cell. E allora il nulla e basta, e la fine, di loro non sarebbero rimasti neppure i ricordi.

 

Era la sera prima del grande giorno, domani si sarebbe affrontato il grande torneo e in palio c’era tutto.

Vegeta non negava di provare una certa agitazione, era sempre stato sicuro di sé stesso, ma Cell era un avversario formidabile. Si trovava in quel momento nella più completa solitudine, il sole stava tramontando. Improvvisamente sentì che lei gli mancava e che quella poteva essere la loro ultima notte. Quanto tempo era che non stava più con lei? Tantissimo…si era negato tutto per raggiungere il suo scopo, e ora…poteva cedere proprio ora? Ma mettiamo il caso che contro Cell non c’è l’avesse fatta…perché negarsi una notte di pace? Di quiete? Perché non illudersi che la realtà fosse diversa, che lui non fosse ciò che era…

Si elevò in volo, fino a trovarsi davanti alla sua finestra. Lei stava facendo addormentare il bambino, lui entrò, ma lei non lo aveva sentito, non si accorse che era dietro li lei.

Vegeta non sapeva che fare, improvvisamente fece una cosa che non aveva mai fatto, si chiese cosa provasse lei in quel momento. Lui l’aveva abbandonata per tanto tempo, ora se lo sarebbe ritrovato li, sarebbe stato corretto nei suoi confronti? O l’avrebbe solo fatta soffrire di più?

Non era certo che la sua ultima frase le fosse bastata, ma lui non aveva veramente avuto l’intenzione di lasciarla quando era partito, ma lei? Lui aveva ragionato solo dal suo punto di vista.

La ragazza si voltò, un espressione di stupore si dipinse sul suo viso quando lo vide.

“Vegeta…” lui non disse nulla “ Cosa ci fai qui?” Bulma era emozionata, ma non voleva darglielo a vedere “Tu non hai preso sul serio le mie parole, vero?” chiese lui, di getto “Quali parole?”

“Quando sono partito, ti ho detto che me ne sarei andato, non che ti avrei lasciata…”

Bulma si strinse nelle spalle “Non c’è mai nulla di certo con te, Vegeta. Ora non so se crederti o meno, non so perché sei qui…Non so se è perché senti qualcosa per me o perché avevi bisogno di qualcuno che ti scaldasse il letto in questa ultima notte. Da domani sarà tutto in forse”

Lei parlava così per contenere i salti che faceva il suo cuore dentro di lei…lo aveva aspettato per così tanto tempo! Ma la ragione…

Il principe aveva capito, lei non si fidava di lui, d’altronde non era niente di meno che un bastardo… “Non riuscirai mai a dirmi ciò che provi realmente, vero Vegeta?” riprese Bulma, avvicinandosi a lui “Ormai dovresti conoscermi…Un tempo mi capivi” “No, io non ti ho mai capito! Mi sono sempre sforzata di farlo ma…Credevo che a modo tuo, tu mi amassi…ma come posso essere certa di questo?” “Se ora io ti dicessi che ti amo, cambierebbe qualcosa?” le disse lui “No, non cambierebbe nulla…non avrei mai la certezza della sincerità delle tue parole…” “Senti Bulma, basta. Questa potrebbe essere l’ultima notte che noi passiamo insieme, l’ultima notte per tutti, vuoi veramente sprecarla a litigare?” Lei scosse la testa “Qualunque cosa tu mi chiedessi ora, non potrei mai dirti di no, Vegeta. Io t i amo ancora”

Lui la baciò, senza lasciarle aggiungere niente. Lei aveva sognato quel bacio per notti intere…lui la desiderava ancora, forse più di prima.

Fare l’amore dopo tutto quel tempo fu meraviglioso, si amarono come se non dovessero farlo più, con la disperazione di un destino incerto.

E il nuovo giorno nacque, Vegeta si svegliò prestissimo, come era sua abitudine, ma questa volta si svegliò anche lei. Non voleva vederlo partire senza averlo prima salutato.

Il principe scese silenziosamente dal letto e indossò la sua tuta blu da combattimento, sotto lo sguardo apprensivo di Bulma, “Ti preparo qualcosa da mangiare” disse la ragazza, scendendo dal letto.

C’era imbarazzo fra di loro e lei si sentiva il cuor pesante nel petto…se lui non fosse più tornato…Non sapeva come comportarsi. Lui mangiò silenziosamente, lei non toccò cibo.

Poi uscirono entrambi dalla Capsule corp. Lui aveva deciso di arrivare prima di tutti gli altri.

Bulma stringeva a sé il piccolo Trunks…quella poteva essere l’ultima volta che vedeva la sua famiglia tutta riunita. Che terrore perderlo subito dopo averlo ritrovato!

“Io vado” disse lui, semplicemente. Bulma annui “Certo”

Avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma le parole le morirono in gola “Ti prego, sconfiggi Cell”

Lui si allontanò a piccoli passi, poi si voltò e improvvisamente ritornò accanto al lei “Volevo dirti che…” Bulma era tutta orecchie “Se io non dovessi tornare sappi che sei stata l’unica” lei non voleva piangere, non voleva però… “No ti prego, odio la gente che frigna. Non c’è bisogno, io sconfiggerò Cell e tornerò. Da te” Poi gettò uno sguardo sul bambino che lei teneva in braccio. Avrebbe voluto aggiungere “Anche da te” ma non ci riuscì.

Incrociò gli occhi di lei per un istante solo…poi si levò in volo.

Bulma lo seguì con lo sguardo fino a che lui divenne solo un pallino blu lontano.

Il resto è noto.

 

                                                           THE END

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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