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Autore: Gils_Malfoy    21/11/2012    2 recensioni
Sirius Black era bello. Si, sapeva di esserlo. E ne andava anche fiero. Insomma era un Black, mica briciole.
James aveva osato attentare alla sua bellezza. Avrebbe pagato.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Once Upon A Time....The Marauders' Age!'
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Intanto grazie per essere di nuovo qui.
Poi...volevo solo dirvi che quello nella foto è Sirius. Magari non ci credereta ma su qu HarryPotterWikia o meglio qui: http://harrypotter.wikia.com/wiki/Sirius_Black viene detto che lui è Sirius quando viene Smistato. Che sorrisetto malandrino. So che la storia è ambientata al Settimo Anno, ma lui era così carino..
Beh va beh..
BUONA LETTURA! 

Cronaca di Quel Giorno in cui Sirius Black attentò alla vita di James Potter

Sirius Black era bello. Si, sapeva di esserlo. E ne andava anche fiero. Insomma era un Black, mica briciole.
Dopo aver dato un ultima ammiccata al suo riflesso dallo specchio, si decise ad uscire dal bagno.
Un tornado lo travolse una volta aperta la porta e mentre questa si richiudeva, Sirius si trovò scompigliato a ridosso del muro.
Si alzò imprecando contro James che aveva osato travolgerlo e vanificare le due ore spese in bagno a prepararsi. Era anche vero che più volte l'amico lo aveva intimato di uscire perché “la sua vescica non era un container sigillato”. Però poteva almeno evitare di farlo diventare un tutt'uno con il muro.
Guardò con astio la porta del bagno da dove proveniva la squillante voce di James che canticchiava “Un Calderon d'Amor Bollente per Te” di Celestina Warbeck.
Remus dal suo letto, trattene la risatina alla vista dei capelli stile 'presa elettrica' di Sirius.
-Non ti azzardare a fiatare, lupo spelacchiato.- lo avvisò Sirius mentre con uno specchietto tentava di riparare il danno.
-Dai Felpato. Non è mica una trag...- Remus si interruppe. Sirius lo aveva leggermente fulminato. Ok, non era giornata. Preferiva tacere che essere morso dall'amico. Non sapeva nemmeno se aveva fatto l'anti-rabbia.
Quando anche James riemerse dal bagno tutto bello impomatato, i quattro Malandrini (tra cui un Peter che indossava il pigiama sotto la divisa perché si era svegliato tardi) scesero a fare colazione.
James non immaginava nemmeno che qualcuno alle sue spalle tramava vendetta. E se Sirius Black tramava vendetta, c'era veramente da preoccuparsi.
Remus continuava ad osservare Sirius. Era particolarmente silenzioso e calmo. Di solito a colazione ringhiava contro chiunque si avvicinasse al SUO vassoio di bacon. Quel giorno invece aveva addirittura permesso che dei ragazzini del primo anno ne prendessero in abbondanti quantità.
Decisamente c'era qualcosa che non andava. Dopo colazione si diressero verso l'aula di Trasfigurazione. Non mancò il solito teatrino tra la Evans e James e nemmeno il rimprovero della McGranitt che voleva tutti seduti e attenti. Ad un tratto, Sirius ebbe come un'illuminazione e si ridestò dal suo sonnellino. A Remus, accanto a lui, per poco non venne un colpo.
-Felpato? Tutto bene?- domandò cercando di essere il più gentile possibile, memore della tentata azzannata nel dormitorio qualche ora prima.
-Oh si Luna. Tutto benissimo.- sghignazzò Sirius. Remus era seriamente preoccupato. Adesso aveva due opzioni: o far finta di nulla e tornare a seguire Trasfigurazione, cosa che sarebbe stata meglio fare in vista dei M.A.G.O. ; oppure indagare sullo strano comportamento di Sirius.
L'occhiataccia malefica e piena di vendetta che Sirius lanciò a James fece decidere a Remus la prima. Non voleva essere messo in mezzo in scherzi o robe varie. Non voleva finire nei casini, per l'ennesima volta. Ormai erano grandi abbastanza da sapere quando era ora di smettere.
Deciso e compiaciuto di sé stesso, Remus tornò alla lezione.
Peter dall'altra parte di Remus, aveva assistito allo scontro interiore di Remus osservando la faccia dell'amico e giunse alla conclusione che anche lui stava cominciando a mostrare i primi segni di pazzia e che lui, Peter Minus, unico rimasto sano, doveva guidare nella giusta via i suoi amici. Peter impallidì. Lui, il povero piccolo Peter, che guidava loro? No, no. Era troppo per lui.
Remus lo guardò abbastanza male, visto che si stava contorcendo sulla sedia e gli dava fastidio. Peter alzò lo sguardo, impallidì ancora di più e si nascose la faccia tra le braccia. No, Remus non voleva indagare. Voleva arrivare indenne alla fine del settimo anno.
Finita la lezione di Trasfigurazione, dove tre dei Malandrini erano arrivati a sagge e ponderate conclusioni, i Grifondoro si diressero verso il sotterraneo dove li attendeva la lezione di Pozioni con i Serpeverde.
Lumacorno scrisse le istruzioni sulla lavagna alle sue spalle e poi diede loro un'ora.
Era una pozione abbastanza facile, che veniva data al quinto anno per i G.U.F.O. però considerando quelli che erano arrivati fino a lì passando per il buco della serratura, un bel ripasso non faceva che bene a tutti.
Era questo che pensava James mentre guardava il suo Antidoto ai Veleni Comuni che bolliva.
Scorse di nuovo la lista per essere sicuro di aver seguito bene i passaggi. Quattro misurini di Bezoar triturato. Fatto. Due misurini di ingrediente standard. Fatto. Agitare la Bacchetta. Fatto. Lasciar riposare per 40 minuti. Oh si! James allungò la gambe sul tavolo e si stiracchiò. Notò che anche qualche altro studente stava aspettando i quaranta minuti, tra cui Lily e Remus che stavano ripassando sul libro. Sirius accanto a lui era ancora alle prese con il Bezoar. Lanciò un'occhiata ai Serpeverde. Piton, ovviamente, aveva finito la prima parte e stava aiutando Mulciber che stava per far esplodere il calderone. James pensò che era un vero miracolo che fosse arrivato al settimo anno. Sembrava più l'anello mancante tra mago e troll che uno studente. Perso nelle sue considerazioni su quanto fossero brutti e stupidi i Serpeverde, James non si rese conto che Sirius si era avvicinato furtivamente al suo calderone. Con una fiala in mano controllò che Lumacorno non lo guardasse, e poi la vuotò nel calderone del compagno. Stava per rimettersi a lavorare, quando lo sguardo inquisitorio di Remus lo trafisse.
-Ciao Remus!- disse Sirius cercando di apparire innocente. Anche se le parole innocente e Sirius Black non andavano molto d'accordo.
-Sirius! Che cosa hai fatto al calderone di James? Spero nulla di irreparabile!- Remus puntò il suo famoso “dito accusatorio” al petto di Sirius cercando di perforargli la carne.
Prima però che Sirius riuscì a dire qualcosa in sua difesa ci fu uno scoppio alle sue spalle.
Tutti si voltarono in direzione di James che era coperto da un viscidume verdastro. Il calderone era una ammasso di ottone sul pavimento. Sirius cominciò a sghignazzare ma uno scappellotto di Remus lo fece smettere subito.
-Signor Potter. Cosa ha combinato?- domandò Lumacorno tutto scombussolato per lo spavento.
-Eh? Io? Niente! Era tutto perfetto. Stavo aspettando che fermentasse. Poi è esplosa!- si giustificò James cercando di togliere i resti del suo Antidoto dagli occhiali. Come era possibile? Aveva seguito tutti i passaggi. Per una volta non aveva chiesto aiuto a Remus. Cosa era successo?
Lumacorno fece Evanascere i resti del calderone e della pozione e poi mandò James a pulirsi dicendogli che se per il giorno dopo gli avesse portato l'Antidoto avrebbe dimenticato lo spiacevole incidente.
James andò a cambiarsi e quando arrivò a pranzo trovò i suoi amici seduti al solito posto.
-Tutto bene?- domandò Sirius all'amico. Remus lo fulminò.
-Si grazie. Ancora non capisco come sia potuto accadere. Stasera preparerò la pozione per Lumacorno così non prenderò una T.- rispose James servendosi di una bella cucchiaiata di purè.
-Vuoi?- Sirius gli allungò un piatto con sopra una coscia di tacchino.
-Certo!- James cominciò ad azzannarla come un animale non curandosi del ghigno malefico di Sirius.
Remus invece lo vide e sperò che i suoi timori riguardo ad un avvelenamento non si realizzassero. Purtroppo per lui, James cominciò a tossicchiare e diventò di un colorito bluastro. Quando finì di tossire assomigliava ad un mirtillo umano.
Peter, seduto di fronte a lui, alzò lo sguardo e prese paura. Rimase con la forchetta a mezz'aria senza riuscire a dire qualcosa. Anche Remus non sapeva cosa dire e guardava l'amico a bocca aperta. Sirius si fingeva sorpreso.
-Oddio James!- esclamò. Tutto il tavolo guardò James il quale ebbe una strana sensazione di dejà-vu.
-Cosa?- domandò il Grifondoro guardandosi nel riflesso di un cucchiaio.
Un grido immobilizzò la Sala Grande.
-SONO BLU!- urlò James. Si alzò dal tavolo e corse verso l'infermeria.
-Sirius!- ululò Remus -adesso basta! Si può sapere cosa diamine hai in mente?-
-Io? Assolutamente niente. Non so di cosa stai parlando, Remino.- e tornò a mangiare come se niente fosse. Peter intanto non sapeva cosa fare. Nel dubbio, riprese a mangiare.
Il resto della giornata non fu tranquillo come Remus auspicava. James fu bersagliato fino a cena.
Sul viso, ancora leggermente blu, stava l'impronta dello schiaffo che Lily Evans aveva assestato a James urlandogli contro di rivolere indietro la sua biancheria intima. James non ne sapeva niente. E chiunque fosse stato avrebbe fatto un giro nel Lago Nero. Nessuno rubava la biancheria alla sua Lily.
Non era finita. Mentre si dirigeva alle serre una pianta sfuggita al controllo della Sprite lo aveva attaccato e sulle braccia aveva i segni rossi che gli avevano lasciato i rami stringendosi su di lui.
Per fortuna che Remus era al suo fianco e riuscì a liberarlo.
Adesso James cercava di cenare ma aveva paura di cambiare di nuovo colore. Ad ogni minimo movimento della tavola sobbalzava per paura che potesse capitargli qualcos'altro. Remus non poteva vederlo così.
-Adesso basta Sirius! È tutto il giorno che ti osservo. So che ci sei tu dietro alle disgrazie di James. Perché lo fai?- sbottò all'improvviso.
James guardò prima Remus e poi Sirius sperando che non fosse vero. Certo che non era vera. Il suo migliore amico non gli avrebbe mai fatto una cosa del genere. Di certo adesso avrebbe detto a Remus che era un visionario.
-Beh, non volevo poi attentargli così tanto alla vita.- rispose Sirius posando il bicchiere.
James spalancò occhi e bocca assomigliando ad pesce palla. Il suo migliore amico aveva tentato di farlo fuori?
-T..tu?io..rem..cos..- non riusciva a parlare, troppo allibito.
-Scusa James. Dovevano essere degli innocui scherzetti. Però giuro che non c'entro niente con la pianta. Quella non è opera mia. Lo giuro sul mio balsamo per capelli.- Sirius alzò le mani con fare protettivo.
James era ancora pietrificato. Era stato un brutto, bruttissimo colpo. Poi piano piano cominciò a capire.
-TU! Sei stato a farmi esplodere il calderone. E anche a farmi diventare blu. Con il tacchino. E poi...LILY! Tu hai rubato la sua biancheria!- Sirius si fece piccolo piccolo dietro a Peter che a sua volta usava un piatto come scudo. Perché ci finiva sempre in mezzo.
-Vedi di correre e nasconderti bene Sirius Black, perché se ti prendo.- Le orecchie di James fumavano.
-Remino salvami.- pigolò Sirius.
-Ah no! Non ci penso nemmeno te lo meriti. Almeno ci spieghi perché?- Remus stava tenendo fermo James. Non voleva spargimenti di sangue mentre stava mangiando il suo budino al cioccolato.
-Perché stamattina mi ha scombussolato. Io dovevo vedermi con una e lui mi ha tutto scompigliato. Non si fa.- spiegò Sirius incrociando le braccia la petto come un bambino.
-E tu mi hai fatto quasi saltar per aria per qualche capello fuori posto?- sbraitò James.
Sirius non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi.
Poi scattò verso la porta della Sala Grande. Remus lasciò andare James come si fa con i cani quando si va a caccia e poi tornò a dedicarsi al suo budino.
-Remus, ma noi no facciamo niente?- domandò Peter ancora ben nascosto dietro al piatto.
-No, Peter. Noi adesso finiamo di mangiare e poi andiamo a raccogliere i resti di Sirius.- detto questo sottrasse la ciotola di budino dalle mani di uno del secondo anno fulminandolo. Non aveva ancora capito che il SUO budino non si toccava?

 

Qualche giorno dopo...
-Remus dici che me lo sono meritato?-
-Si Felpato.-
Sirius sfoggiava dei bei capelli fuxia, un occhio nero dovuto ad una ragazza a cui era stato detto che Sirius l'aveva diffamata e qualche bolla dovuta alla Piovra del Lago Nero dove James lo aveva quasi annegato.
Ovviamente James non si era risparmiato. Almeno erano pari, pensò Remus che ne aveva abbastanza dei loro scherzi.
Di certo James non avrebbe più scompigliato Sirius e Sirius non si sarebbe più vendicato così pesantemente. 

   
 
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