Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Em Potter    22/11/2012    7 recensioni
Questa è la storia di una ragazza che subisce un profondo cambiamento, che da ragazzina timida e profondamente infantile diventa una donna forte e coraggiosa.
Lei è Ginny Weasley, e questa è la sua storia.
Dalla storia:
«Ho detto la pura verità a tutti gli studenti della mia scuola.» disse Silente serio. «E la verità è che tu sei un'innocente capitata a favore di Lord Voldemort al momento giusto e proprio come voleva e sperava lui.»
«Sono una debole e T-Tom R-R-Riddle ha sfruttato la mia debolezza...»
«Lord Voldemort ha sfruttato il tuo coraggio. E solamente un atto di coraggio del genere poteva garantirgli la rinascita, solamente il tuo coraggio, Ginny Weasley. Fidati, Voldemort è abilmente furbo nel scovare le sue vittime e non avrebbe continuato con te se non fosse assolutamente certo di che persona sei. Ha cercato di scoprire tutto di te, proprio per questo.»
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PETTEGOLEZZI E INCIDENTI DI PERCORSO.


"Avete sentito del messaggio di ribellione dell'Esercito di Silente?" 
"Come hanno fatto a liberare i ragazzini senza venire catturati?" 
"Sapete che cosa è successo ieri notte?" 
"Che forza, quell'Esercito di Silente!" 
La Sala Grande, il mattino successivo a colazione, fu più agitata del solito, dato che tutti quanti gli studenti avevano saputo cos'era successo nei sotterranei quella stessa notte, mentre tutti dormivano beati. I ragazzi della scuola continuavano a porsi domande senza risposta su chi ci fosse dietro a tutto quello, su cosa stesse accadendo ad Hogwarts e su come avessero fatto i membri di quell'esercito a riuscire a creare tutto quel caos senza venire catturati. Di conseguenza, avevano anche saputo dei bambini del primo anno imprigionati lì sotto, cosa che comportò una specie di piccola rivolta in tutta Hogwarts: tutti sembravano approvare le maniere del tanto famoso Esercito di Silente, tutti tranne i Serpeverde e i Mangiamorte, naturalmente. 
I ragazzini del primo anno erano sotto le cure di Madama Chips: avevano fatto un ottimo lavoro con la storia di essere Confusi, i Carrow e Piton ci erano cascati in pieno e li avevano condotti dalla Guaritrice, che si bevve quella storia solo per proteggere gli studenti. Ginny si chiedeva come mai Piton non dicesse ai Carrow chi fosse dietro a tutto quello (anche se i Carrow parevano averlo intuito) e non facesse pagare i ragazzi per la loro rivoluzione. Cosa alquanto strana. 
"Non dobbiamo preoccuparci" stava dicendo Neville ai membri dell'ES di Grifondoro, quella mattina. "Se Piton non ha spifferato tutto, e sono sicuro che non l'ha fatto anche se non so il perchè, i Carrow staranno addosso come Asticelli sulle uova di Doxy solamente a coloro che li fanno perdere sempre le staffe. Quindi, voi che riuscite bene o male a controllarvi non sarete calcolati da quei due caproni" concluse, facendo un gran sorriso a Calì, Lavanda e Seamus. 
Luna succhiò il suo latte con la cannuccia e sorrise: anche lei si era seduta al tavolo di Grifondoro. "Oh, sono così contenta per i ragazzini" disse, sognante. 
"Sì, ma da ora in poi ci impegneremo molto di più. Non possiamo mollare proprio adesso che abbiamo la vittoria in tasca, no? Avete visto che facce hanno?" rise Seamus, premendosi le mani sulla bocca per soffocare il riso. "Stanno andando fuori di testa a causa nostra!" 
A Ginny parve che lo sguardo severo della McGranitt fosse puntato proprio su di loro e non le piacque moltissimo. La ragazza distolse in fretta il suo dalla donna, tossicchiando. 
"Giusto! Non possiamo mollare proprio adesso che Luna ha suggerito il modo per farli andare ancora più fuori di testa, con la benedizione di Neville" ribattè la ragazza, sorridendo ai due amici, dimenticata ogni ostilità che aveva portato il pomeriggio precedente. Era il piano più ingegnoso mai elaborato da Luna: quello di far impazzire i Carrow usando i galeoni per mandarsi i messaggi in aula era il massimo, sarebbero diventati matti quando avrebbero scoperto di non riuscire a capire in che modo stessero in contatto. 
I ragazzi scoppiarono a ridere; lo sguardo della McGranitt si fece più intenso ma loro lo ignorarono. Poi Seamus sospirò. 
"Qualcosa non va?" chiese Ginny al ragazzo, che sembrava d'un tratto malinconico. 
"No, è che... stavo pensando... a Dean sarebbe piaciuto..." mormorò Seamus, con gli occhi lucidi. "Mi manca. Tu puoi capirmi" aggiunse. 
Ginny annuì: lo capiva perfettamente. Anche lei ogni notte pensava a Dean e a tutte le persone che più amava al mondo, tutte le sante volte si chiedeva se stessero pensando a lei, tutte le volte si chiedeva dove fossero e cosa stessero facendo. Ma non lo sapeva, non sapeva proprio nulla di loro. 
Luna coprì la mano di Seamus con la propria. "Loro lottano per noi e noi per loro: ce la faremo" disse, con tono così tranquillo e rassicurante che Ginny credette sul serio che le parole dell'amica fossero parole vere e che alla fine sarebbe andata esattamente in quel modo. 
"Sì, l'hai detto tu stesso, Seamus" le diede man forte Neville. "Non possiamo mollare adesso" 
Seamus sorrise, e così fecero anche gli altri. 
DRRRRRIN. 
"Ohhw" fece Neville deliziato, non appena la campanella finì di trillare. "Sento odore di... vittoria!" aggiunse, scoppiando a ridere. 
"Al segnale di Neville... scateniamo l'inferno!" rise Ginny agguerrita, mulinando i lunghi capelli rossi e balzando in piedi, pronta all'attacco e lasciando che la roba nei piatti d'oro si dissolvesse nel nulla. "Scherzavo, eh. Noi siamo bravi ragazzi, non ci permetteremmo mai di rovinare un'altra lezione" 
"Infatti" convenne Neville, stando al gioco dell'amica. "Come potremmo mai farlo?" 
"Giusto... per chi ci hanno presi?" fece Seamus, ridacchiando. 
Ginny rise e, facendo un cenno di saluto a tutti e un occhilino malandrino, uscì dalla Sala Grande e si diresse a passo svelto verso l'aula di Arti Oscure e basta, preparandosi a quello che doveva affrontare con Amycus in quella buia aula. Era così distratta dalla contentezza che, svoltando velocemente l'angolo, si ritrovò tra le braccia di un ragazzo che quasi perse l'equilibrio e rischiò di ritrovarsi steso a terra; i libri che lui aveva tra le mani gli caddero e finirono a terra. 
"Oh, miseriaccia, mi dispiace!" esclamò Ginny senza fiato, ignorando l'ingorgo che si era creato in corridoio a causa dello scontro. 
"Non preoccuparti, non preoccuparti" ribattè in fretta il ragazzo, rassicurandola garbatamente. La fissò a lungo prima di aprirsi in un largo sorriso e aggiungere: "Tu sei Ginny Weasley" e la ragazza seppe che quella non era affatto una domanda, ma un'affermazione. 
Lei annuì e lo aiutò con i libri. "Ecco, tieni... scusa ancora" disse, indugiando a fissare il ragazzo. 
Era un bel ragazzo, non c'era assolutamente niente da dire: sorridente, dalla pelle chiarissima come raggi di luna spenta, capelli biondo cenere e occhi di un castano molto scuro che brillavano dietro gli occhiali quadrati. Sembrava il solito ragazzo di cui le ragazze solitamente si innamoravano, mettendo da parte Harry Potter. 
"Non mi sono presentato. Alan Parker" lui gli tese la mano e lei la strinse. "Sono di Tassorosso, settimo anno" 
"Vorrei potermi presentare ma mi è parso di udire il mio nome, prima" 
"Sì, era dall'inizio dell'anno che volevo conoscerti. Sono nuovo in questa scuola, ma ho sentito parlare di te" 
Ginny fece un piccolo sorriso stiracchiato ma non rispose, perchè non sapeva proprio che dire: da quando in qua le persone parlavano tanto di lei? Per fortuna, una voce richiamò il ragazzo all'attenzione e Ginny riconobbe Romilda Vane e le sue simpatiche amichette oche, cosa che non fece che renderla più annoiata. 
"Alan" esordì nuovamente la Vane, in tono autoritario. "Marie ti sta cercando dappertutto, sai? Non sarebbe felice di rivederti qui in... dolce compagnia" 
Lui sospirò. "Andiamo, forza" fece piuttosto irritato, e sorrise a Ginny in saluto mentre seguiva Romilda e la sua combriccola. 
La ragazza scosse il capo come per liberarsi dai suoi pensieri e, quando si rese conto che probabilmente aveva fatto tardi, corse come una matta e travolse tutte le pettegole che si erano messe ad origliare la conversazione sua e di Alan come se non avessero niente di più importante da fare. Corse, corse e corse come una forsennata, arrivando giusto in tempo per non farsi mettere l'assenza sul registro, e si sedette velocemente accanto a Cassie, che le sussurrò un breve: "Ma dove eri finita?" e alzò il braccio per farsi segnare la presenza. 
Astoria Greengass lanciò un rapido sguardo a Ginny e lei ricambiò, sorridendo lievemente. 
"Ci siete tutti? Perfetto!" disse Amycus con voce rozza, non appena ebbe finito di fare l'appello. "Allora, ragazzi... questa lezione sarà una di quelle lezioni che non scorderete facilmente, per tutto il resto della vostra vita" aggiunse, sfregandosi le mani e guardando con complicità l'eccitato gruppetto Serpeverde. 
Sì che non ce la scorderemo, pensò Ginny divertita. 
"Prima di fare pratica, vorrei parlarvi di un incantesimo che adoro: l'Ardemonio..." 
I ragazzi si accinsero a prendere appunti, prima che Amycus potesse ringhiare contro di loro. 
"... detto anche: fuoco maledetto" concluse l'uomo, che quel giorno sembrava la quintessenza della felicità. 
Ridi, ridi... poi vediamo chi ride alla fine.
"Studieremo davvero questo tipo di incantesimo, professore, signore?" chiese Harper eccitato. 
"Sembra uno spreco non lasciare che i miei studenti non imparino una cosa del genere" disse Amycus sogghignando, lo sguardo puntato malignamente su tutti quanti i Grifondoro. "Bene, naturalmente dovete prendere appunti. Allora, l'Ardemonio è un potente incantesimo che scaturisce un fuoco maledetto capace di distruggere qualsiasi cosa si trovi davanti: a questo incantesimo non si sono scampi. Contrastrarlo è difficile ma non impossibile, basta solo un Protego Horribilis..."
Passarono la maggior parte dell'ora a prendere appunti e Ginny quasi si chiedeva quando Neville si decidesse ad entrare in azione, perchè l'idea di dover sopportare ancora i discorsi del Mangiamorte sul fatto che avrebbe tanto voluto provare quell'incantesimo in una piccola città Babbana per fare fuori tanta povera gente era orribile e decisamente insopportabile all'udito, per non dire altro. 
Poi, finalmente, il galeone nella tasca della ragazza bruciò e lei emise un flebile gemito che passò sotto silenzio da parte di tutti, tranne di Cassie. Ma non importava che Cassie sapesse qualcosa, l'importante era leggere il messaggio di Neville. Il messaggio diceva chiaramente: Alecto sistemata con l'incantesimo Avis. Si sta precipitando da suo fratello. Avvertire immediatamente Amycus. 
A Ginny sfuggì una risatina mentre ficcava di nuovo il galeone nella tasca. 
"... il controincantesimo è complicatissimo ma se va a fuoco una casa Babbana non serve, su questo potete contarci" stava dicendo Amycus, facendo una grossa risatona di gola; i Serpeverde si unirono a lui, tranne Astoria Greengass. 
"Professore!" esordì Ginny velocemente, facendo voltare tutta la classe dalla sua parte. Amycus le puntò gli occhi addosso e ghignò, sicuro che lei volesse contestargli qualche altra cosa come era sempre solita fare durante le sue lezioni. Ma non era quello che lei intendeva fare, non in quel momento così speciale. "Professore, sua sorella è stata aggredita da uno stormo di canarini impazziti mentre era nella classe dei Grifondoro del settimo anno!" aggiunse in modo altrettanto veloce, e sentì le guance ardere, segno che stava per scoppiare a ridere. 
Tutti si scambiarono un'occhiata perplessa; Astoria represse un sorrisino. 
"Che sogno infantile è mai questo?" chiese Amycus, che era confuso al massimo. 
"Le ho detto la verità! La professoressa Alecto è stata aggredita da uno stormo di canarini!" insistette Ginny. 
"M-ma che diav..." 
L'uomo non ebbe finito nemmeno di completare la sua frase che uno sbattere di porta li fece voltare tutti, con perfetto stupore. Con uno strillo spaccatimpani, Alecto Carrow corse sgambettando verso suo fratello, coprendosi con le braccia il corpo che era pieno di graffi e lividi mentre i numerosissimi canarini infuriavano sempre di più su di lei e cercava di beccare ogni centimetro della sua pelle. Ginny pensò che se lo meritava a pieno, quella donna, per tutte le torture che avevano subito gli studenti e i suoi amici a causa sua: cos'era quello che facevano lei e suo fratello in confronto ad uno stormo di graziosi canarini? 
"Amycus, lev... levameli... da do... da dosso!" strillò Alecto nevrotica, mentre i Grifondoro scoppiavano a ridere a crepapelle. Ma i canarini erano più intelligenti di quanto si credeva: in un baleno, si avventarono anche su Amycus, che non riuscì ad afferrare la bacchetta in tempo e fu colto da una crisi di saltelli improvvisi. "Ti ho detto di levarmeli da dosso, non di istigarli e farli piombare anche su di te, idiota!" aggiunse la donna, le grida che rimbombavano nell'aula.
"Io non ho istigato proprio nessuno... sono stati... loro!" esclamò Amycus, urlando a pieni polmoni quanto la sorella. 
Era come assistere ad un saggio di danza classica, solo molto più osceno e divertente. 
"ARRGH! PER TUTTI I GARGOYLE!" gridò nuovamente Amycus agitato, tra l'ilarità dei presenti, agitando le braccia per scacciare i canarini impazziti, senza riuscire a prendere la bacchetta dalla tasca. "La McGranitt... dove diavolo sta? Chiamate... chiamate qualcuno, incapacissimo branco di ingrati!" 
I Serpeverde si agitarono, non sapendo che fare. 
"AMYCUS, FAI QUALCOSA!" 
"COSA DIAVOLO... AHIA... POSSO FARE? ALECTO, VECCHIA CAMPANA!" 
"Ragazzi, chiamiamo qualcuno!" disse Harper in fretta, balzando in piedi e correndo alla porta. Non ci fu alcun bisogno che corresse a chiamare qualcuno: le urla dei due Carrow si erano sentite probabilmente fin sopra alla Torre di Astronomia e il professor Vitius e la professoressa McGranitt erano intervenuti, portandosi con sè l'intera classe di Corvonero e Tassorosso del settimo anno, insieme a tutti i membri dell'Esercito di Silente al completo. 
"Che cosa succede qui?" chiese la vocina del piccolo professor Vitius mentre gli studenti ridevano alla vista di quello spettacolo. 
"COSA POTREBBE MAI SUCCEDERE?" sbottò Alecto inferocita, cercando di mandare ancora via i canarini con le mani. 
"PICCOLO IDIOTA, FERMI QUESTI STRAMALEDETTI UCCELLI!" aggiunse il fratello, che era paonazzo di vergogna e nero di rabbia. 
Vitius, con un rapidissimo colpo di bacchetta, fece esplodere i canarini, che lasciarono piume in giro. I due Carrow sputacchiarono e si massaggiarono gli arti, poi lanciarono uno sguardo severo agli studenti di spettacolo e loro si ritrassero in fretta, probabilmente rientrando nelle rispettive aule. 
"Che cosa è successo qui dentro? Se mi è concesso saperlo" fece la McGranitt, gelida come il ghiaccio. 
"Minerva McGranitt" esordì Alecto furibonda, scostandosi alcune ciocche di capelli dal viso sudato. "Visto che vuole fare tanto la spaccona della situazione... come ce lo spiega questo caos infernale?" aggiunse, avanzando verso la donna e puntandole il dito tozzo contro il petto. 
La professoressa McGranitt fece una specie di scrollata di spalle. "Ditemelo voi" disse, per nulla intimorita. 
"ESERCITO DI SILENTE!" sbottò Amycus, sputacchiando saliva dappertutto. Saliva a cui erano aggiunte piume di uccello, in verità. "Non ha proprio idea di quello che è successo qui dentro, vero, Minevra McGranitt? Esercito di Silente..." sputò a terra. Saliva e piume, ancora. "Sono stati quei mocciosi, ci metto la mano su... sull'Ardemonio! E tu" puntò il dito contro Ginny per poi afferrarla rudemente per un braccio, "tu ci sei dentro fino al collo in questa situazione! T-tu e quel ganzo di Paciock e quella svitata della Lovegood! Chi altrimenti, eh? Come diavolo sapevi che Alecto era stata aggredita? COME? RISPONDI!" 
"Che storia è questa?" chiese Alecto in confusione. 
Le narici di Amycus fremettero. "Questa qui ha interrotto la mia lezione per dirmi che eri stata aggredita, Alecto! Come faceva a saperlo?" chiese indispettito alla sorella. Poi si voltò dalla parte della ragazza e scandì, con voce altissima: "COME-FACEVI-A-SAPERLO? I Grifondoro del settimo anno... è stato quel Paciock ad avvertirti! TU LO SAPEVI CHE ERA STATA AGGREDITA!" 
"Certo che no, come facevo a saperlo?" mentì Ginny innocentemente, aggrottando la fronte per recitare bene la sua parte. "Come può pretendere che sappia qualcosa che è accaduto fuori dalla classe quando io ero effettivamente in classe?" 
"Ma... ma..." balbettò Amycus irato. "Bugiarda! Bugiarda! Lei lo sapeva benissimo!" 
"Si calmi, professor Carrow. Come può essere possibile questo che dice? La ragazza ha ragione" disse il professor Vitius con garbo. 
"Il professor Carrow ha ragione, lei ha interrotto la lezione... lei lo sapeva..." intervenne Selwyn sbruffone, alzando la mano per farsi notare dagli altri insegnanti. 
Amycus si afferrò i capelli. "Il problema non è se lo sapeva, il problema è COME lo sapeva!" gridò, facendo sussultare tutti. "WEASLEY! Rispondimi subito!" 
Ginny rimase in silenzio e scrollò le spalle, non rispondendo alla domanda. 
"Mio fratello ti ha fatto una domanda, rispondi!" Alecto schiaffeggiò la ragazza e il rumore echeggiò nell'aula silenzio; la McGranitt e i Grifondoro trattennero rumorosamente il fiato. "Come avete fatto a comunicare, voi mocciosi dell'Esercito di Silente? Eh? Perquisiamola, vuota le tasche!" 
Ma quel che i fratelli Carrow trovarono fu niente: stavano cominciando a diventare pazzi. 
"C-come è... come è p-possibile..." 
"Suggerisco ad entrambi di prendere una tisana calda e di mettervi a riposo, la vostra mente deve essere esausta" intervenne la McGranitt, con una sorta di gioia repressa mentre faceva apparire i due Carrow infinitamente pazzi e stupidi. "La lezione è finita per tutti" 




Nella settimana che seguì, ad Hogwarts si respirava aria di pettegolezzi, perchè i Carrow erano stati nuovamenti messi nel sacco dal famigerato Esercito di Silente, e aria di eccitazione, perchè quel giorno ci sarebbe stata la prima partita della stagione di Quidditch: finalmente Grifondoro gareggiava contro Serpeverde. 
A Ginny non piacquero per niente le occhiate che i Serpeverde e i Carrow rivolsero a lei e alla sua squadra la mattina della partita e quindi pensò che probabilmente i Serpeverde, su ordine deciso dei due Carrow, avrebbero giocato sporchissimo in quella prima partita della stagione, più sporco di quanto erano soliti giocare non essendoci Silente che aveva il controllo totale di tutto. 
"Ragazzi" esordì Ginny alla squadra, una volta che furono tutti preparati e pronti negli spogliatoi. Erano tutti nervosi ed estremamente verdognoli mentre seguivano il discorso del Capitano di inizio partita, soprattutto coloro che non avevano mai giocato in una partita prima di quel momento. "Abbiamo lavorato duramente in questi giorni, ci siamo allenati con la pioggia, con il vento e con il gelo... non possiamo farci battere dai Serpeverde! Sarà dura vincere, perchè quelli hanno i Carrow dalla loro parte, ma ce la possiamo fare con il gioco leale e con l'impegno" 
Molti annuirono; alcuni si limitarono a fissare il Capitano. 
"Voglio che qualunque cosa vi accada in campo, qualunque cosa strana, la denunciate" continuò la ragazza, decisa a dare ai Serpeverde del filo da torcere. "Praticare magie in campo è davvero pericoloso, potreste distrarvi e farvi male, e io non voglio assolutamente questo... ma se, qualora voi foste costretti ad usare le maniere forti con loro, vi ordino di usarle pure" concluse, e Neville le fece un gran sorriso. 
"Non vedo l'ora di usare le maniere forti" ironizzò Seamus, che era molto agitato. 
I compagni di squadra risero e si dispersero nello spogliatoio, per prepararsi psicologicamente a quella partita che non sarebbe stata uguale alle altre partite giocate lì al castello. Neville si avvicinò all'amica con una grossa barretta di cioccolato, che probabilmente arrivava delle cucine, e continuò a sorriderle. 
"Non hai mangiato nulla stamattina" disse, porgendole il cioccolato con affetto. "Non puoi affrontare una partita senza mandare giù qualcosa. E poi, Lupin diceva sempre di mangiare tanto cioccolato, soprattutto prima di una partita di Quidditch... ricordi?" 
Ginny sorrise di rimando e la prese, ficcandosene un pezzo in bocca. "Grazie" ribattè. "Che cosa hai saputo in giro?" aggiunse. 
"Nulla, ma i Carrow sono arrabbiati" rispose prevedibilmente Neville, sospirando. "La McGranitt ha affidato la cronaca a Smith e Luna, la faranno insieme. Nessuno dei due voleva restarne fuori, così ho proposto una doppia cronaca, in modo da avere bene la situazione sotto controllo in campo. L'idea le è piaciuta non poco"
"Brillante" approvò Ginny entusiasta, battendo una poderosa pacca sulla spalla a Neville. 
Lui sorrise di nuovo, e quando arrivò l'ora di entrare in campo per la partita, corse velocemente via dagli spogliatoi per raggiungere gli spalti insieme agli altri Grifondoro, non dopo averle dato un timido bacio sulla guancia come portafortuna e averle augurato un in bocca al lupo per la partita. Ginny incoraggiò la sua squadra e i Grifondoro uscirono dagli spogliatoi, acclamati dalla folla, proprio nel momento in cui i Serpeverde uscivano dai loro, minacciosi come non mai. 
"Signore e signori, benvenuti alla prima partita della stagione di Quidditch!" una voce sognante echeggiò nello stadio, la voce di Luna Lovegood. "Ed ecco che Grifondoro e Serpeverde entrano in campo, acclamati dalla folla di studenti, pronti a dare il loro appoggio ai giocatori!" 
Era un'emozione incredibile quella di scendere in campo e vedere che il tuo nome era ripetuto così tante volte, come se fossi chissà quale giocatore di Quidditch internazionale: l'atmosfera pre-partita era perfetta, di puro giubilio. Sorridendo, Ginny vide un sacco di striscioni in tribuna ma quello che attirò particolarmente la sua attenzione fu uno con scritto: Grifondor vinci per me, perchè manca il nostro re. Miseriaccia, possibile che un misero striscione simile le facesse venire una malinconia immane e un vuoto nello stomaco dolorosissimo? Quasi si aspettava di vedere Ron raggiungere goffavamente gli anelli e dirigere il coro di canzoni dall'alto, mentre parava con assoluta disinvoluta, dopo che ebbe avuto l'ennesima crisi di nervi, si capisce. Lui doveva essere lì, doveva ancora essere lì... 
"Siamo lieti di presentarvi la squadra che Weasley ha messo su, essendo quest'anno il Capitano" proseguì la voce di Smith, non più altezzosa ma pur sempre non amabile come avrebbe dovuto essere. "Squadra nuovissima ad Hogwarts! Che dire? Siamo tutti curiosi di vedere come se la cava questa nuova squadra. I Capitani precedenti erano più molto in gamba di lei, chissà se sarà all'altezza del suo ruolo" aggiunse, facendo protestare Grifondoro. 
"Ma non facevi che criticarli, i Capitani precedenti!" obiettò Luna, incrociando le braccia al petto, e la folla Grifondoro applaudì. Ginny vide l'amica seduta sul podio e sorrise a vederla con quel ridicolo capello gigante a forma di leone, segno che lei tifava per loro. 
Proprio in quel momento il capello ruggì e la McGranitt trasalì. "Andate avanti con la cronaca!" esclamò, dal megafono. 
"Sì, giusto, professoressa" fece Smith pomposo. "La squadra dei Serpeverde sembra sempre la stessa, ma sono sicuro che saranno tutti molto carichi per questa prima partita della stagione. Un concentrato di forze nuove era proprio quello che ci voleva!" 
"Capitani, stringetevi la mano" disse Madama Bumb, a voce alta per farsi sentire da tutti. 
Tiger fece un ghigno e cercò di stritolare le dita a Ginny, ma lei non battè ciglio e lanciò al ragazzo uno sguardo di sfida. 
"In sella alle scope" ordinò la Bumb autoritaria. "Al mio via in aria. Tre, due, uno... via!" e la squadra si librò in aria. 
"E Weasley si impossessa immediatamente della Pluffa" disse Smith alla folla di tifosi, che acclamarono quella prima azione e cominciarono a gridare il nome della ragazza con tutte le loro forze. "Tuffandosi tra loro in picchiata, schiva contemporaneamente Zabini, Urquhart e Warringhton..." 
"... che avevano formato un triangolino poco raccomandabile attorno a lei..." aggiunse Luna severa, e i Serpeverde fischiarono. 
"... e lancia la palla a Finnigann, che si dirige verso la porta" concluse Smith. 
"Finnigann sfreccia via con la Pluffa ma un Bolide di Tiger gli impedisce di tirare in uno degli anelli" continuò Luna al posto di Smith. "Perde la Pluffa, la prende Urquhart di Serpeverde e... no, la perde anche lui... James Wood, nuovissimo ad Hogwarts e nella squadra, si impossessa della Pluffa... si dirige agli anelli, prova a lanciare e... non-mi-ricordo-il-nome para!" 
"Si chiama Bletchley!" intervenne la McGranitt, che sembrava a disagio con Luna e Smith; la folla rideva e continuava a fare il tifo. 
Ginny si voltò indietro per guardare Urquhart e Warringhton grugnire e puntarle gli occhi addosso, come se avesse fatto chissà che cosa quando li aveva schivati. Già seppe di essere nei guai nell'esatto momento in cui loro le lanciarono quelle occhiatacce di fuoco: di certo, quel che di buono faceva andava solo a discapito suo. Cassie era ancora in cerca del Boccino e si fronteggiava con Astoria Greengass, mentre i due Battitori cercavano in tutti i modi di colpire un giocatore avversario. 
La ragazza afferrò la Pluffa che James le lanciava, ma un Bolide di Tiger quasi le smantellò il braccio. 
"AHIA!" esclamò lei, lacrimando di dolore e massaggiandosi il braccio. Non aveva mai visto dei Bolidi così violenti e agguerriti... 
"Ops" fece Tiger con un ghigno malefico, volteggiandole attorno. "Fatta male, Weasley?" 
"Verme schifoso! E quello che diavolo era?" sbottò la ragazza, col braccio indolenzito.
"Nessuno ti ha informato sui nuovi Bolidi-Spappola-Babbanofili? Che peccato" e sparì via, ridacchiando stupidamente. 
Ginny fece dietrofront e acciuffò la Pluffa lanciatole da Seamus, facendo una picchiata veloce verso il basso in modo che Warringhton non le fosse addosso. Accelerò in modo da seminarlo ma i Serpeverde parevano avercela con lei in tutti i modi: stavano di nuovo iniziando a circondarla. La ragazza sapeva che non si sarebbero arresi perchè i Carrow avevano di sicuro parlato chiaro con loro e di sicuro non avevano buone intenzioni come si sperava. 
"Weasley in possesso della Pluffa... -era ora che si muovesse!- e i tre Cacciatori di Serpeverde la bloccano" disse Smith, continuando con la cronaca. "Sembra un astuto stratagemma, quello dei Serpeverde. Ma perchè Weasley non si decide a fare qualcosa?" 
"L'hanno circondata!" sbottò la voce di Luna; la McGranitt accanto a lei si agitò sulla sedia. 
Un Bolide di Tiger la sfiorò per un pelo e quasi colpì Zabini, che bestemmiò contro il compagno di squadra e contro il mondo intero per la rabbia e la frustazione. La distrazione dei ragazzi fece avvantaggiare Ginny, che corse verso l'anello centrale di Serpeverde, schivò l'ingombrante Goyle e... 
"... GOOOOL!" strillarono Luna e la McGranitt dal megafono; la folla Grifondoro ruggì, e anche il cappello di Luna. 
"Weasley segna!" esclamò Smith, senza l'entusiasmo di tutti i presenti. "Dieci a zero per Grifondoro!" 
La partita andò avanti e accadde proprio quello che Ginny temeva: man mano, i suoi compagni di squadra furono protagonisti di incidenti molto strani. I due battitori erano stati colpiti da un paio di Bolidi che, non si sapeva come, erano riusciti a tornare indietro da chi li aveva lanciati; Cassie era stata spinta da Warringhton e il suo naso sanguinava come non mai; James Wood era rimasto appeso a testa in giù sulla scopa, ma nessuno sapeva come era successo. Intanto, Ginny, che era il Capocannoniere di Grifondoro, era riuscita a segnare tre delle quattro reti di Grifondoro. 
"E Gi... Weasley... ancora con la Pluffa, che bravura!" disse la voce di Luna, affettuosa anche in megafono. "Schiva di nuovo Warringhton, sfreccia via e Zabini quasi le fa perdere l'equilibrio!" la folla Serpeverde fece un grosso applauso. "Lancia a Finnigann, che passa a Wood, che ripassa a Weasley e... ehi, che succede?" 
Ginny si era fermata all'improvviso a mezz'aria sul campo, lo sguardo immensamente vacuo e la mente sgombra da qualsiasi cosa... in confusione netta. Perchè si trovava lì? Che cosa stava facendo? Che ci faceva su un manico di scopa? La testa continuava a girarle e il campo era un vorticare incessante di luci e colori, e lei si trovava proprio al centro di tutto questo. Sentiva grida, esclamazioni... ma era troppo confusaper capire qualcosa. 
D'un tratto, era come svegliarsi da un attimo di sonnolenza: tutto apparve nitido e i Serpeverde avevano segnato due reti e cantavano una canzone. Ginny guardò la squadra e notò che anche loro sembravano incredibilmente confusi, come se avessero fatto loro un incantesimo. Ma certo che l'avevano fatto! La McGranitt stava ancora urlando furibonda contro i Serpeverde, che ghignavano malignamente e avevano l'appoggio dei Carrow, che intimavano alla McGranitt di tacere. 

Babbanofili, Feccia e sporchi Mezzosangue
tremate, tremate:
sono arrivati i Purosangue!

Ehi, Grifondoro, volete veder cosa faremo?
tremate, tremate:
noi vi distruggeremo!


"Ma non è giusto!" sbottò Ginny adirata, puntando il dito contro Tiger mentre Serpeverde segnava un'altra rete. I Grifondoro ancora protestavano contro la squadra avversaria per l'incantesimo ben riuscito e per i versi cattivi con cui i Serpeverde stavano minacciando tutti. "Ci avete Confusi di proposito, fate schifo! Brutti imbroglioni schifosi che non siete altro!" 
Tiger rise. "Vacci piano con le parole, carina" disse, minaccioso. 
"Ma vai al diavolo!" 
"Oh, che caratterino. Te ne pentirai" 
"Ed ecco che i due Capitani discutono animatamente tra di loro e il Capitano di Grifondoro sembra che mandi quasi a quel paese Tiger" stava dicendo Luna, che pure sembrava arrabbiata e sempre incredibilmente sincera. "Ma mi sembra giusto, dopo quello che è appena successo qui in campo. Questa è di sicuro la partita più sporca e disgustosa a cui io abbia mai assistito! E in sei anni ne ho viste moltissime"
"Sicura di aver assistito a qualche partita? Oppure eri in tribuna e guardavi le nuvole?" intervenne Warringhton, scoppiando a ridere; i Serpeverde si rotolarono dalle risate e attaccarono di nuovo quell'odiosa canzoncina minacciosa, mentre i Carrow ghignavano in tribuna e facevano il tifo. 
"Pensate a voi, che solo imbrogliando siete riusciti a segnare due reti!" sbottò Seamus, intervenendo a difesa di Luna. Nel frattempo, James Wood aveva segnato una rete, dando ai tifori rosso-oro qualcosa di cui gioire ma la Pluffa era stata recuperata da Zabini, che in quel momento sfrecciava verso il Portiere di Grifondoro. 
"Seamus, lascia perdere... a loro brucia perchè non sono capaci di distruggerci senza imbrogliare" ribattè Ginny acidamente, voltando le spalle alle serpi. 
"Taci, Babbanofila" intimò Tiger alla ragazza. 
"Taci tu!" ringhiò Mark Stonkes, appoggiato dal fratello. 
"Ragazzi, basta!" esclamò Ginny agitata, afferrando il braccio di Mark. "Continuamo come stiamo continuando, avanti! Forza, la partita non è finita!" aggiunse, arrabbiata con la situazione in cui si era trovata. 
E la partita continuò con dei successi da parte di Grifondoro: Seamus e James fecero un gol a testa, mentre Ginny tentava di contrastare i tre Cacciatori di Serpeverde che le stavano attaccati dietro come delle piovre giganti. Non riusciva a capire perchè ce l'avessero tanto con lei ma tutto quello stare appiccicati a lei gravava la situazione. Ginny non riusciva a concentrarsi, sbagliava in ogni tentativo di gol. 
"Warringhton canzona Weasley per qualcosa, temo la stia distraendo" disse Luna dal megafono, e la sua voce non era pacata come sempre. "Ma Weasley non si arrende... vai così, Gin! Sfreccia via con la Pluffa sottobraccio, lancia a Wood, che la rilancia a lei che... SEGNA!" 
"Sessanta a trenta per Grifondoro!" disse Zacharias Smith, mentre la McGranitt applaudiva con vigore. "E sono quattro le reti che segna il Capitano di Grifondoro... ancora Capocannoniere della squadra come l'anno precedente, vero?" 
"Verissimo!" esclamò Luna serena, battendo le mani mentre il suo cappello ruggiva. "E mentre i Grifondoro festeggiano, credo che Jackson, il Cercatore di Grifondoro, abbia visto qualcosa che a Montague è sfuggito... ma certo! Quelli è il Boccino, signore e signori!" 
"Muoviti, Goyle... ammasso inutile di lardo!" sbottò Tiger, che stava apostrofando malignamente il suo amico. 
Ginny capì le loro cattive intenzioni: volevano colpire Cassie per non farle prendere il Boccino. "Che diavolo credete di fare, eh? Vermi schifosi che non siete altro!" intervenne, ponendosi tra di loro e guardandoli con assoluto disprezzo mentre i due facevano oscillare stupidamente le loro mazze di Battitore. "FERMI!" aggiunse, e si buttò addosso a Tiger proprio nell'esatto momento in cui stava per lanciare il Bolide contro Cassie. 
Il Bolide partì a tutta birra verso i due Cercatori ma Cassie lo evitò facilmente, mentre rischiò quasi di colpire in pieno Astoria. La cosa positiva fu che Cassie non si fece male e che neanche Astoria fu colpita, la cosa negativa fu che il Boccino era sparito nel caos. 
"BRUTTA LENTICCHIA BABBANOFILA!" sbraitò Tiger infiammandosi subito, dato che Ginny gli aveva fatto perdere l'occasione di far fuori il Cercatore di Grifondoro. "Ridi, ridi pure quanto vuoi... tu e il tuo stramaledetto ragazzo siete già morti, capito? Già morti" e accompagnò la frase con il gesto di tagliarsi la testa dal collo. 
Ginny scoppiò a ridere. "Strano... credevo che da morta avrei volato diversamente, mica in sella ad una scopa" 
"Giuro che questa la paghi, e la paghi eccome" Tiger fece dietrofront, mentre la partita infuriava ancora di più. 
Era la partita pessima per eccellenza, Luna aveva ragione: e loro avevano assistito a tante partite! Ginny segnò un'altra rete, proprio per non far prendere le speranze a Grifondoro, ma Serpeverde fece il quarto gol e la folla verde-argento nello stadio cantarono a squarciagola quella canzoncina orribile. Tiger rivolse alla ragazza un ghigno mentre volava con la Pluffa sottobraccio e le spedì un Bolide, scoppiando a ridere per chissà cosa. Ginny evitò con estrema facilità il suo Bolide e fece una smorfia. 
"Credevi di impressionarmi?" rise, mentre lui la inseguiva. "Quel Bolide avrebbe saputo evitarlo anche un bamb..." 
Ma qualcosa non andò: il Bolide sembrava non fermarsi, continuava a tornare indietro da lei, come se fosse attratto da una calamita invisibile, e non faceva altro che distrarla e tentare di disarcionarla dalla scopa. Più lei lo evitava, più le rendeva una vita un inferno. E fu così che la ragazza capì che Tiger gliela stava facendo pagare... un Bolide manomesso, ma certo! 
"... professoressa McGranitt faccia qualcosa!" stava strillando Luna dal megafono, mentre Neville scavalcava per raggiungerla. 
"UN CASO LAMPANDE DI MANOMISSIONE!" sbraitava Neville strappando il megafono magico dalle mani di Smith, che stava per dire qualcosa. La McGranitt si stava sgolando e gridava contro i Carrow e contro il Preside, che sedeva impassibile sulla sedia appartenuta a Silente. 
La quarta volta che il Bolide provò a disarcionare la ragazza ci riuscì: Ginny era così confusa che non vide più la palla, e quella spuntò alle spalle e la colpì fortissimo alla testa. L'ultima cosa che la ragazza vide fu il Bolide che la colpiva. Poi, tutto divenne d'un tratto nero e lei precipitò... ancora... e ancora... 




Quando aprì nuovamente gli occhi si trovava nell'Infermeria del castello e i visi preoccupati di Neville e Luna si rilassarono. 
"La partita!" esclamò Ginny agitata, cercando di rimettersi in piedi. "La partit... come... che cosa..." 
Neville la fece stendere e lei ricadde sui cuscini; Luna disse: "Grifondoro ha perso, ovviamente. Cassie aveva visto il Boccino ma era vicina a te ed è corsa a prenderti prima che toccassi terra e Seamus le ha dato una mano. Astoria non si è accorta di nulla, aveva campo libero e ha preso il Boccino. Mi dispiace..." 
Ginny si coprì gli occhi con le mani e constatò che il suo capo era pieno di bende. Avevano perso miseramente a causa dei Serpeverde, che avevano tentato in tutti i modi di battere il record delle partite più sporche al quale tutti avevano mai assistito. Era uno schifo. 
"Che cos'ho?" chiese la ragazza, afflitta e con una faccia da funerale. 
"Frattura cranica e una distorsione al braccio" rispose Neville mesto. "Ci dispiace, Gin... la McGranitt non ha potuto fare nulla. I Carrow torturano gli studenti quando aprono bocca, figuriamoci se a loro importava che Mark e Matt lanciassero Bolidi manomessi e violentissimi che tornavano indietro oppure che il naso di Cassie sanguinasse a causa di una gomitata da parte di Warringhton o ancora che a James è stata fatta una Fattura. E figuriamoci se a loro importava che il Bolide voleva farti fuori... anzi" concluse, piuttosto tristemente. 
"Come hanno fatto a rendere i Bolidi così aggressivi?" insistette Ginny furibonda, che si stava agitando. 
"Incantesimi a noi sconosciuti" disse Luna facendo un sospiro. "Nessuno ha visto una roba simile, quei Bolidi erano violenti il quadruplo, se non peggio" 
"L'ho notato..." replicò la ragazza, con il braccio e la testa dolente come non mai. "Immagino che le serpi siano uscite pulite da quel caos... omettendo la Greengass, ovviamente" 
"Immagini bene, certo che ne uscivano pulite. Avevi dubbi?" chiese Neville con amarezza, accarezzandole una mano. "Tieni, la squadra ti è venuta a trovare e ti ha portato dei dolci. Abbiamo fatto fuori alcune Cioccorane prima che ti svegliassi, sei qui da ore: tra poco scatta il coprifuoco" 
"Non avete mangiato?" domandò Ginny, rimettendosi a sedere. 
"Non importa, aspettavamo te per darci dentro coi dolci" rispose Neville sorridente. 
Un ciabbattio annunciò ai ragazzi che Madama Chips stava arrivando nell'Infermeria, con il solito cipiglio premuroso per i suoi pazienti. Infatti, guardò con sospetto i dolci che i ragazzi stavano facendo fuori e incrociò le braccia al petto, come una ragazzina offesa. 
"Sei sveglia" constatò. 
"Come nuova" rispose la ragazza, allargando le braccia (il sinistro molto meno). "Non mi dica che devo passare la notte qui dentro da sola come un cane, Madama Chips. Non vedo l'ora di alzarmi, di mangiare qualcosa di consistente e di fare qualunque cosa che non sia restare nel letto a..." 
"Passerai la notte qui" disse la donna, intransigente, mentre trafficava con delle ampolle. "I tuoi compagni ti hanno avvertita sulla tue condizioni? Braccio distorto al massimo e una grossa frattura cranica, ma tu guarda questo Quidditch! Tu rimani qui, non devi fare sforzi eccessivi" 
"Ma non posso! Devo correre dai Serpeverde e ammazzarli, quegli schifosi bastardi!" ringhiò la ragazza, facendo schioccare le nocche. 
"Questo rientra nei sforzi eccessivi. E rientra negli sforzi eccessivi anche solo alzarti" 
"Ma Madama Chips! Lei non sarebbe contenta di liberarsi delle serpi? E anche dei Carrow, se ci riesco..." 
"Sssssst... è pericoloso parlare in quel modo! Tu rimani qui, Weasley. Niente storie" 
"La prego, non posso..." 
"Tu rimani qui, Weasley, o chiamo la McGranitt" disse in tono definitivo la Guaritrice, andando via e lasciando da soli i tre ragazzi. 
Ginny sbuffò. "Braccio maciullato, testa spaccata in due... e notte in Infermeria. Il mondo mi vuole male!" 
"Lascia perdere" tagliò corto Neville, mentre Luna sorrideva all'amica. "Piuttosto, mandiamo giù quanti più dolci possibili" 




Il mattino successivo, Ginny si era svegliata con una serenità che non aveva mai provato da quando aveva messo piede ad Hogwarts. Era stata una bella serata piacevole insieme ai suoi amici, nonostante fosse immobile sul letto, e Neville e Luna avevano passato insieme a lei tutta la notte, rimanendo a dormire lì. Luna si era addormentata ai piedi del letto e Neville si era adagiato sul letto accanto, iniziando a russare come era solito fare Ron. 
"Come mai Madama Chips non ha fiatato quando siete rimasti?" chiese Ginny incuriosita, quando ebbero finito di fare colazione in Infermeria. Con gli avanzi dei dolci della sera prima, ovvio. "E io che credevo che vi mandasse a calci nel culo fuori dall'Infermeria" aggiunse, facendo ridacchiare Neville. 
Luna stava canticchiando una canzone, che comprendeva Nargilli impazziti e Gorgosprizzi curiosi. 
"Siamo rimasti dopo il coprifuoco" spiegò invece Neville, che stava intascando la sua figurina della Cioccorana. "Siccome non voleva che ci mettessimo nei guai con i Carrow e tutto il resto, ci ha fatti rimanere qui a dormire. Ci siamo addormentati subito" 
"Il tuo russare è stato tremendo, stamattina mi sono svegliata a causa tua" lo rimbeccò Ginny divertita, facendogli una smorfia e una linguaccia. Poi la sua espressione divenne triste, e aggiunse: "Quasi credevo di essere a casa... intendo dire, insieme a Ron... lui russa quando dorme..." 
"Pensi sempre a lui e a loro, vero?" 
"Sì, Neville... non faccio altro. Mi mancano" 
"Anche tu manchi a loro" intervenne Luna, che aveva finito di canticchiare e adesso sembrava rivolgere agli amici tutta la sua attenzione. "Sono sicura che è così, puoi contarci. Spero solo che tra le loro mani capiti una copia del Cavillo, mio padre sta davvero facendo di tutto per appoggiarli" 
Ginny prese la borsa di Luna e vide che dentro vi era messa la rivista di Xenophilius Lovegood, la rivista che diceva il vero e che sbeffeggiava la Gazzetta del Profeta. Nonostante quella cosa fosse pericolosa, il padre dell'amica non si arrendeva e cercava in tutti i modi di far sapere al mondo magico cosa succedeva. La ragazza sfilò la copia del Cavillo dalla borsa di Luna e lesse: 

IL MINISTERO IN CONTRASTO CON UN RAGAZZO INNOCENTE
COME MAI?

Come ben sappiamo tutti, il Ministero della Magia è in forte contrasto con un ragazzo che è assolutamente innocente. Non ci sono prove sul fatto che Harry Potter, simbolo di speranza e di forza per tutti, c'entrasse davvero qualcosa con la morte di Albus Silente. Non ci sono dubbi sui tanti testimoni oculari che avrebbero visto Harry Potter correre via dal castello subito dopo la morte del più grande mago di tutti i tempi, ma il ragazzo potrebbe essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato e, sebbene anche Severus Piton è stato visto correre via dopo la morte di Silente, inseguito dal ragazzo, di questo il Ministero non ne fa parola. 
Il problema che ci sta divorando è che tutti hanno paura di dire apertamente quel che si pensa e l'unico colpevole è solamente questo ambiguo Ministero della Magia, consapevoli di stare sbagliando nei confronti di Harry Potter ma altrettando propensi a gettare fango su di lui per chissà quale remota ragione. 
Non è strano? Tutte le faccende al quale stiamo assistendo... non sono strane? 
L'aria strana che si respira al Ministero della Magia è nulla in confronto a quello che stanno facendo. Invito, dunque, i lettori ad aiutare Harry Potter e a supportare sempre un ragazzo innocente, ricercato dalle autorità per cose di cui non è affatto colpevole. 
-Xenophilius Lovegood. 

"Mi emoziono ogni volta" disse Ginny felice, tirando su col naso e restituendo la rivista a Luna. 
Neville fece per dire qualcosa quando Hagrid entrò nell'Infermeria, gridando burbero: "Giorno a voi, piccoli fuorilegge che non siete altro!" e diede una grossa pacca sulla spalla di Neville, che quasi cadde in avanti. Il gigante sorrise alle due ragazze e fece per abbracciare la malata, quando si fermò di botto. "Se Madama Chips mi vede abbracciarti sono fritto. Allora, che partitaccia, ieri... ce l'ho io detto alla McGranitt! Quelli stanno prendendo il sopravvento! Ma tu come stai, rossa?" 
"Molto bene, Hagrid" rispose lei, facendogli un gran sorriso. "Ho solo una distorsione al braccio e una frattura cranica... ma tra un paio di giorni posso finalmente uscire da questa Infermeria del cavolo" 
"Non venite mai a trovarmi, eh?" sbottò Hagrid, incrociando le braccia al petto. 
"I Carrow ci stanno impegnando" rispose Neville quasi scusandosi. 
"E voi state impegnando loro, a quanto ne so io... eh, piccoli furilegge?" 
"Che cosa ne sai?" chiese Neville incuriosito. 
"Oh, le voci girano in tutto il maledetto territorio di Hogwarts. Ma speravo che almeno non abbandonavate Cura delle Creature Ma..." 
"Non farci sentire in colpa, non attacca con noi" 
"E va bene!" accordò Hagrid infastidito, che infine sorrise a Neville e aggiunse, cambiando argomento: "Comunque, ho letto l'articolo di tuo padre sul Cavillo. E beh... coraggio da vendere il vecchio Xeno! Proprio come sua figlia... vero, Luna?" aggiunse, il sorriso che si intravedeva tra la barba cespugliosa. 
"Che ne pensi, Hagrid?" volle sapere Luna, pacata e tranquilla. 
"Penso che dovrebbero imparare a essere tutti come lui e non dimostrarsi solamente delle pedine di questo Ministero fetente" rispose il gigante, gonfiando il petto in modo fiero e sorridendo garbato ai ragazzi. "Un pochetto come voi, piccoli fuorilegge. Fategliele vedere delle belle a quegli stramaledetti Mangiamorte" aggiunse, abbassando la voce di tantissimo. "Non fate cose sciocche, come rubare cimeli importanti della scuola nell'ufficio del Preside, ma fategliele vedere delle belle. Perdinci, Mangiamorte nella scuola di Albus Silente! Dateci dentro con l'Esercito di Silente: mi gioco la coda di Thor che quelli non dureranno molto qui" 
I tre ragazzi scoppiarono a ridere e annuirono, scambiandosi un cenno col capo. 
Ginny fece una smorfia e disse: "Tranquillo, Hagrid. Giuriamo solennemente di non avere buone intenzioni" 






Angolo autrice
Dato che Neville dice ai tre ragazzi che i Carrow stavano diventando matti perchè non riuscivano a capire in che modo riuscivano a stare in contatto, mi sembrava giusto scrivere un assaggio di quello che i Carrow erano disposti a sopportare. Spero che vi abbia divertito la prima parte perchè io mi sono divertita tanto a raccontare di quella lezione: l'ES non può starsene con le mani in mano. Per quanto riguarda la partita, gli insegnanti non potevano intervenire come gli altri anni: ad Hogwarts comandano i Carrow e se i Serpeverde manomettono la partita, i Mangiamorte non possono che esserne felici. Ginny finisce in Infermeria a causa di una partita per la prima volta, cosa che ho amato scrivere e non so perchè! 
Un bacione!
Ps: ho amato scrivere i versi dei Serpeverde in rima, spero vi piacciono. 
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Em Potter