Andrew + Griffin
< Non ce la faccio! > dice
Andrew, alzandosi in piedi all’improvviso e camminando svelto verso la sua
stanza, probabilmente con l’intenzione di rinchiudersi là dentro ed ascoltare
musica a volume altissimo fino a morirne.
Lo fa sempre quando vuole scappare
dai problemi e lascia tutti fuori.
Lascia lui
fuori.
Alec però lo afferra per un polso,
bloccando la sua fuga. Non lo considera un vigliacco, ma non vuole neanche
vederlo fare marcia indietro…
< Andrà tutto bene… > cerca
di sorridere.
Suo fratello lo guarda fisso, con
gli occhi scuri ed ombrosi, le sopracciglia bionde corrugate, ed è come se gli
dicesse che non ha capito niente, che non può andar bene, che, anzi!, le cose
non fanno che peggiorare.
< Lasciami! > ringhia.
Riesce a sembrare veramente minaccioso, certe volte quel ragazzino, ma lui non
lo lascia, al contrario, stringe più forte, gli afferra anche una
spalla.
Il corpo di Andrew trema sotto il
suo tocco - non mi sopporta… - e
cerca di indietreggiare, senza smettere di guardarlo in quel modo, come se ne
fosse spaventato, come se stesse per scoppiare a piangere da un momento
all’altro.
Di colpo smette di divincolarsi,
scuote la testa un paio di volte, come per schiarirsi le idee, per riprendersi,
ma poi si porta una mano alla bocca, l’altra allo stomaco.
Ad Alec sembra di nuovo quel
bambino biondo che aveva tanta paura andare in campeggio senza di lui, ma che
non voleva ammetterlo, e la notte prima della partenza era stato tutto il tempo
a reggergli la testa sul water mentre vomitava.
Suo fratello minore corre in bagno
e dà di stomaco, può sentirne i conati, ed ha paura anche lui come
allora.
Paura di vederlo allontanarsi, di
non poterlo proteggere là dove sta andando.
Si avvicina alla porta, si
appoggia contro lo stipite mentre Andrew si sciacqua e pensa che nonostante
tutto non è cresciuto poi molto: è sempre lo stesso testardo che fa finta di
niente, accetta tutto, finché non ne può più, finché si sente schiacciare,
finché preferirebbe morire piuttosto che fare ciò che deve.
In campeggio quel anno non c’è
andato.
< Non risolvi niente così… >
sospira, guardandolo.
Il più giovane sputa un po’
d’acqua e si asciuga con la manica in un gesto brusco.
< Credi che non lo sappia? >
ringhia, ma si vede che è sconvolto, deve pur urlare contro
qualcuno.
< Stavo solo cercando di
aiutarti. > risponde serio, incrociando le braccia sul
petto.
< Beh, non farlo allora!
Nessuno te l’ha chiesto e stai solo peggiorando le cose! > ansima Andrew.
Stringe le nocche fino a sbiancarle e spinge giù i pugni, lungo il suo corpo,
tremando per la tensione.
Alec è un elastico. Lo è nel modo
di camminare, di parlare, di conquistarti con quella sua molle
perseveranza.
È un muro di gomma, su di lui
tutto rimbalza, e quindi rimane immobile, resta lì pronto ad ingoiare altri
insulti.
< Cos’è che ti fa tanta paura?
> gli chiede. Un leggero sorriso sulle labbra, segno che ha intuito benissimo
che c’è qualcosa che gli sfugge.
< Sto per dire al mio migliore
amico qualcosa che lo sconvolgerà e che probabilmente rovinerà per sempre la
nostra amicizia! > urla l’altro esasperato, chiedendosi se le crisi isteriche
sono così quando ti vengono.
Il moro sorride, alzando appena le
spalle, < Per amore bisogna pur correre qualche rischio. >
Drew gli lancia un’occhiata di
traverso ed afferra lo spazzolino, spremendoci su un po’ di dentifricio, < E
se non fosse amore? - dice guardando il suo riflesso nello specchio - Se mi
fossi sbagliato avrei rovinato tutto per niente… >
< Non ti preoccupare, se la
vostra amicizia è sincera reggerà. > lo rassicura, stringendogli appena le
spalle e comparendo dietro di lui nello specchio, prima di tornare nel
soggiorno.
Il campanello suona ed Alec va ad
aprire, trovandosi davanti ad un ragazzo dai capelli neri con i riflessi blu
notte, lo stesso che ha visto quella mattina.
< Ciao, tu devi essere il
fratello di Andrew. - sorride, tendendogli la mano - Io sono Griffin Bradford.
>
< Alec. - si presenta a sua
volta, invitandolo ad entrare - Andy arriva subito. >
< Andy? - chiede l’altro
divertito - Credevo odiasse essere chiamato in quel modo!
>
< Sì, infatti… - ridacchia lui
- somiglia troppo a Mandy. >
Griffin fa una strana smorfia,
arricciando il naso a metà tra un sorriso ed un rimprovero, ed Alec suo malgrado
si ritrova a pensare che ha un’aria simpatica, che è proprio il tipo di persona
che vorrebbe vedere accanto al suo irascibile fratellino.
È vivace, di bel aspetto ma senza
essere appariscente, ed a giudicare dal modo in cui la sua carnagione rosea e
punteggiata di nei stona con i capelli deduce che quello non è il suo colore, ma
solo un’altre di quelle manie da corvo.
< Grif! > fa sorpreso Andrew
entrando nella stanza e, prima che possa fermarlo, suo fratello maggiore ha già
afferrato le chiavi e la giacca, salutando in fretta con un < Ciao, io esco.
>
< Stronzo! > mormora a denti
stretti, non abbastanza da non farsi sentire da suo ospite, che sorride vedendo
che sembra lo stesso di sempre e chiede un po’ più rilassato < Beh, di che
volevi parlarmi? >
Il biondino si copre gli occhi con
una mano e sospira < Sono nei guai, Grif. Sono veramente nei guai.
>
Il suo amico si morde una guancia
e si avvicina a lui preoccupato, < Cos’è successo? > dice, pronto ad
ascoltare e consigliare o a sfotterlo fino alla nausea, dipende dai
casi.
Andrew si fa dare la giacca ed
entrambi si siedono al tavolo della cucina, una birra ciascuno per farsi
coraggio.
< Da dove comincio? - sbuffa,
senza incrociare il suo sguardo e bevendo un sorso per farsi coraggio - Mio
fratello oggi mi ha chiesto se sono gay. >
< Cosa? E tu cosa gli hai
risposto? > sbotta l’altro con un sorriso malizioso sulle labbra, sporgendosi
da sopra il tavolo in un misto di sorpresa e curiosità, ma ricomponendosi subito
davanti a all’occhiataccia che
riceve in risposta.
< Guarda che è colpa tua! - lo
rimprovera con enfasi, ma senza una reale convinzione - Non so cos’ha visto, o
cos’ha creduto di vedere… ma i dubbi gli sono venuti dopo che ci ha visto
insieme… >
< Oh… > fa solo Griffin,
ravviandosi una ciocca corvina lasciando che si arricci appena sotto l’orecchio,
forse aspettandosi una qualche specie di sfuriata, ma l’altro continua
tranquillo.
Se c’è una persona che può
ascoltare un discorso del genere e consigliarti senza giudicare, quello è
proprio Grif. Dopo una prima timidezza iniziale, non ha mai avuto problemi a
dire di essere gay, nonostante questo gli abbia causato non pochi problemi a
scuola, tra insulti e scherzi pesanti che talvolta erano finiti in
zuffa.
< Gli ho detto che non lo so,
che credo di essermi semplicemente innamorato della persona sbagliata… > dice
pensieroso.
< E…? > incalza sorridendo.
Nuova occhiataccia che lo gela.
< E quel idiota di mio fratello
ha fatto due più due, deducendo che la persona in questione sia il qui presente
mio migliore amico e spingendomi a dichiararmi. > spiega d’un fiato e gli rimane sulla
bocca un sorriso scettico, mentre Griffin scoppia a
ridere.
< Ommioddio! Pensa che tu… che
io… - fa ridendo ed indicando prima se stesso e poi il biondo - Dimmi che è uno
scherzo, ti prego! >
< Non ho finito. - ribatte
semiserio con lo stesso sorriso - Ti informo che, sempre secondo Alec, anche tu
hai una cotta per me. >
< Eh beh… - si sgonfia l’altro,
improvvisamente meno ilare - in effetti… >
Andrew sbianca < In effetti cosa?!?
>
Griffin riscoppia a ridere <
Tzé! Dovevi vedere la tua faccia! >
< Ma io ti ammazzo! >
esclama avventandosi su di lui e trascinandolo sul pavimento per strofinargli la
testa con le nocche mentre quello si divincola ridendo.
Quando finalmente hanno smesso di
fare gli scemi, le risate gli tremano ancora sulle labbra, lasciando quella
sensazione di stanchezza e nostalgia sulle guance.
< Secondo te dovrei davvero
dirglielo? > chiede Andrew, appoggiando la schiena al frigorifero ed i gomiti
sopra le ginocchia.
< Questo tipo ti piace da
tanto, vero? - chiede e continua vedendolo annuire - E sei sicuro di non avere
nessuna possibilità? >
< Nessuna… > conferma,
prendendosi la testa fra le mani.
< Però se non riesci proprio a
fartela passare, un tentativo dovresti farlo… - obietta lui - anche solo per
realizzare quanto è stronzo ed andare avanti con la tua vita.
>
< Non è così semplice… >
soffia il biondo.
< Magari se mi dici chi è
riesco a darti consigli più concreti, eh? Che dici? Ti fidi? > lo squadra
l’altro, sollevando un sopracciglio e guardandolo con un sorriso
complice.
< Quanto sei perverso, Grif?
> gli chiede studiandolo, con gli occhi socchiusi.
< Ok… se ora mi proponi di fare
sesso spinto incatenato ad un letto giuro che me ne vado…! > risponde,
strisciando sul pavimento facendo finta di allontanarsi.
< Smettila di far lo scemo,
parlo seriamente. - concede con un sorriso - Non scherzavo quando ti ho detto
che non so più cosa fare… >
Il moro torna serio e si mette a
gambe incrociate davanti a lui, < Siamo solo alle idee, leggi anche come mene
mentali, o stiamo già passando ai fatti? >
È il turno di Andrew di sollevare
un sopracciglio.
< No perché se sei diventato lo
schiavo del sesso di qualche professionista, non credo di poterti essere molto
d’aiuto… >
< Idee, testa di cazzo, idee!
> gli risponde afferrandolo con una presa da wrestling e cercando di
soffocarlo.
< Ok, ok… era solo per…
sdrammatizzare! > ansima Grif a
sua discolpa, cercando di liberarsi.
Da un lato Andrew vorrebbe che
fosse preoccupato quanto lui, dall’altro invece è felice che non lo prenda molto
sul serio. Ridimensiona tutta la cosa.
< Mi vuoi dire chi è? >
ripete, incrociando le braccia e gonfiando le guance in un espressione
buffissima.
Drew sorride un attimo poi lascia
cadere, < è Alec… mio fratello… >
< Tuo… tuo fratello? -
farfuglia Griffin, tornando con la mente al gran pezzo di figo che l’ha invitato
ad entrare, e poi aggiunge mortalmente serio - Cazzo…!
>
< Già. > concorda
lui.
< Però c’è da dire che hai buon
gusto… > commenta.
< Già. > si trova nuovamente
d’accordo.
< E l’hai visto nudo? >
s’informa il moro, con apparente nonchalanche.
< Ma che razza di domande sono,
cretino! - lo rimprovera arrossendo vistosamente - Certo che l’ho visto nudo, è
mio fratello! Sarebbe strano il contrario! >
< Io mio fratello non l’ho mai
visto nudo… > riflette Grif, picchiettandosi l’indice sul mento e guardando
in alto.
< Ci credo e, a parte che
quello non è davvero tuo fratello, è comunque terrorizzato da te… - commenta
acido, prima di riprendere il discorso, chiedendogli spazientito - Ora hai
finito con le cretinate? Così passiamo alla parte importante: quella in cui tu
mi aiuti! >
< E cosa dovrei fare?! > fa
stupito.
< Ho un piano. - dice con fare
concentrato. - L’ho pensato mentre vomitavo. >
Grif perde subito la sua
espressione risoluta, < Questo potevi anche evitare di dirmelo… >
commenta, ma il biondo è troppo lanciato ormai.
< Alec pensa che tu ed io ci
metteremo insieme, giusto? > spiega.
< Giusto! > conferma l’altro
con fare cospiratore.
< E noi glielo faremo credere!
> esclama, battendo il pugno sulla mano aperta.
< E… perché? > cerca di
sapere Griffin.
< Perché così lo farò
ingelosire. > afferma sicuro, assottigliando gli occhi e sorridendo
calcolatore.
< C’è solo un piccolo problema,
Drew… > si oppone l’amico.
< Cosa? > sbuffa
lui.
< Tuo fratello non è gay… >
dice con un sorriso scettico reggendosi la faccia con la
mano.
< Dettagli. > risponde
alzando il mento sdegnoso.
Grif soffoca una risata pensando
che se la situazione fosse ribaltata direbbe esattamente la stessa cosa, poi
chiede < E se invece non è geloso? >
< Si passa al piano B. >
sogghigna il biondo.
< Spero che sia più sensato del
piano A. >
< Fingerò che ci siamo lasciati
così lui consolerà me ed odierà a morte te! > sorride convinto
Andrew.
< Lascia perdere… - si arrende
Griffin - Credo che la mia compagnia causi danni cerebrali… speriamo solo siano
reversibili. >
< Allora, mi aiuterai? > lo
prende per le spalle, scuotendolo leggermente e guardandolo
implorante.
L’altro sorride volpino e si
scosta, arricciandosi una ciocca corvina attorno ad un dito per poi ravviarla
dietro l’orecchio.
< Sai che questo significherà
baciarmi in pubblico e sembrare anche convincente, vero? >
Drew annuisce determinato,
incollando i suoi occhi scuri a quelli verdi e vagamente dorati dell’amico. Non
gli fa schifo l’idea di baciarlo, oggettivamente è un bel
ragazzo.
< Ok, - accetta finalmente il
moro - ma ad una sola condizione. >
< Cosa? > chiede lui,
conscio di chiedere un enorme favore e quindi ben disposto alla trattativa.
Grif ghigna < La cosa deve
funzionare anche al contrario: voglio che anche Tyron creda che stiamo insieme.
>
Tipico. Griffin è il classico lupo
travestito da agnello. Anzi, diciamo più una volpe.
A volte sembra quasi di vedere
delle piume di gallina spuntare all’angolo della sua bocca, mentre sorride
serafico, con quell’espressione innocente dipinta sulla faccina pulita e
quell’aria da bravo ragazzo che lo segue ovunque come un aura
ingombrante.
All’inizio la odiava, ma poi aveva
capito come sfruttarla a suo vantaggio.
Nei momenti di noia si diverte
addirittura causare dei veri e propri shock alla gente che gli stava intorno. Si
sente come una specie Dorian Gray, gli altri proprio non si capacitano che non
sia puro come il suo aspetto lascia ad intendere.
< Quindi dovremo fingere anche
a scuola… - riflette un attimo il biondo, sapendo che questo non solo vuol dire
recitare a tempo pieno la parte dei piccioncini, ma anche dichiarasi gay agli
occhi del mondo. Deglutisce, - Ok, mi sembra ragionevole. >
< Se ti stanchi o ci ripensi
però dimmelo subito… > aggiunge a mezza voce l’altro, vergognandosi quasi
della sua stessa preoccupazione ma pensando comunque che sarà più difficile per
Andrew che per se stesso.
< Guarda che questo era
sottinteso… > lo fulmina alzando un sopracciglio, offeso da tutta quella
premura nei suoi confronti.
< Vuoi… vuoi che proviamo? >
chiede poi, leggermente titubante, senza trovare il coraggio di guardare negli
occhi il suo amico.
Griffin si concede un sorrisetto
famelico, prima di fingere completa indifferenza. < Per me non c’è problema,
come vuoi. > dice scrollando le spalle.
Drew si fa piccolo piccolo. Ora
capisce perché Alec lo chiama Andy-Mandy e trova adorabile il modo in cui si
raggomitola su se stesso, annuendo appena e bisbigliando imbarazzato < Beh…
forse è meglio… cioè… >
< Stai cercando di sedurmi?
> ammicca l’altro, senza riuscire a trattenersi, spezzando inevitabilmente
tutta la tensione e l’aspettativa che si era creata.
No, decisamente tra loro due non
potrebbe mai esserci qualcosa di serio: Grif è troppo
deficiente!
< Scemo! > esclama,
mollandogli scandalizzato un pugno sulla spalla.
< Ahio! - fa il moro,
massaggiandosi la parte lesa, prima di agguantarlo per un braccio e dicendogli -
Dai, Drama Queen, non farla tanto lunga e vieni qua… >
< Ehi!, cos’è sta storia che
tutti i miei soprannomi devono essere sempre prettamente femminili? > si
lamenta ancora, prima che il suo migliore amico copra la poca distanza che li
separa appoggiando la bocca alla sua e provocandogli un inatteso formicolio
all’altezza della nuca.
Le labbra di Griffin non hanno mai
avuto un grande peso per lui, le ha sempre considerate parte integrante del suo
sorriso, come se non potessero fare nient’altro, neanche mangiare. Lui ai suoi
occhi è come acqua che scorre, non ha bisogno di niente, non ha paura di
nessuno, non si fa problemi inutili.
E invece ora le scopre tenere,
attente, ma non riesce a corrisponderle. Rimane lì inerte, mentre l’altro cerca
di coinvolgerlo e quel bacio sembra sempre meno giusto, assume una consistenza
quasi gommosa.
Grif si stanca, si stacca, e
sbuffa guardando in basso, con il sorriso che ha sempre quando sta per dare una
cattiva notizia.
< Scusa! - piagnucola Andrew -
Mi dispiace… >
Merda!, cosa c’è di sbagliato in
me?!, pensa
guardandolo mentre si massaggia la fronte con due dita e trova che il suo amico
sia di una dolcezza straziante quando è così paziente.
Grif non ha i tratti sottili ed
affilati che hanno lui e suo fratello, i suoi lineamenti sono più morbidi,
arrotondati, più infantili anche se ormai ha smesso di crescere, quasi femminili
per certi versi, forse per via degli occhi grandi e luminosi, o delle labbra
piene e da mordere.
Deglutisce e, sull’ondata
d’affetto che lo travolge, allunga una mano verso di lui accarezzandogli una
guancia e facendogli alzare lo sguardo stupito.
Passa delicatamente il pollice sul
neo che ha sotto l’occhio sinistro e nota vagamente il rossore che si è diffuso
sulle sue gote, sperando che ora non spari una delle sue cazzate rovinando tutto
come al solito.
Grif non lo fa. Forse perché lo ha
colto di sorpresa, forse perché l’imbarazzo gli ha svuotato la
mente.
Riesce solo ad afferrargli
distrattamente la manica della maglietta del braccio teso nella sua direzione ed
è Andrew a sporgersi sopra di lui, baciandolo.
Lo lascia entrare, accarezzandogli
la lingua solo con piccoli tocchi veloci, ed avere tutta questa iniziativa
sembra metterlo a suo agio, sembra si trovi meglio quando è lui a dirigere il
gioco.
Resta comunque un bacio
tranquillo, dal sapore di aurora, di aria fresca dopo la pioggia, completamente
privo di passione, troppo chiaro ed acerbo per essere un vero bacio, ma non per
questo meno bello…
Solo… diverso, ecco.
Come ordinare una pizza ai frutti
di mare e vedersi servire una capricciosa, scoprendo che ti piace lo stesso,
anche se non è quello che avevi in mente.
Si meravigliano entrambi di quanto
il secondo tentativo sia andato bene ed il moro sorride scanzonato, dicendo <
Sai, stavo per dirti che mi sembrava di baciare mio fratello, ma devi averlo
pensato anche tu a giudicare dal modo in cui mi sei saltato addosso…!
>
< Io non ti sono affatto
saltato addosso…! > fa tutto d’un fiato l’altro, facendolo scoppiare a ridere
mentre lo afferra di nuovo, e gli sfiora le labbra con un bacio.
Griffin è fatto così, non riesce a
negarsi qualcosa che gli piace e gode del concetto stesso di edonismo,
semplicemente adora quella parola.
Gli sembra così naturale ora
prendersi certe libertà con il suo migliore amico, che anche Andrew a poco a
poco si lascia andare, cercando un equilibrio tra le attenzioni che aveva
riservato alle sue precedenti ragazze e a quelle che ora deve dare a lui,
misurandogliele addosso.
Si sorprende della pacatezza di
Grif, di come lo faccia sentire al sicuro ed a suo agio stringendolo contro di
sé, quando solo quella mattina certi suoi gesti lo avevano messo in imbarazzo.
Andrew lo bacia di nuovo, sempre
lentamente, senza più chiedere il permesso, abbracciandolo, allacciandogli le
braccia intorno al collo mentre sente le sue mani accarezzargli la schiena con
movimenti ampi, quasi cullandolo.
Il moro sorride con le labbra
premute su quelle dell’altro e pensa che il calore di Drew per qualche motivo
non sia neanche paragonabile a quello di un amante.
Gli amanti sono caldi, lui è
tiepido, di quel tepore che non ti scalda, che ti fa solo avvertire più
distintamente il freddo nell’aria.
Eppure va bene così, non importa,
gli vuole bene lo stesso, gli vuole bene di più, perché con nessuno sarà mai
come con lui, anche se lo sanno entrambi che quello non è
amore.
Quando Alec rientra li trova così,
sul pavimento davanti al frigorifero con due birre aperte e bevute a metà
abbandonate sul tavolo, che si stanno ancora baciando.
Gli fa uno strano effetto vederli
abbracciati, - Griffin seduto a terra, con le gambe un po’ piegate e suo
fratello in mezzo, in ginocchio, che gli si arrampica addosso come… beh… un
rampicante - è un pugno nello stomaco, davvero, fa male come
quello.
E si ricorda che non può dare la
colpa a nessuno, che non può vendicarsi, perché è stato lui a convincere Mandy a
dichiararsi, eppure lo sapeva che sarebbe andata bene, che si sarebbero messi
insieme…
Il biondo socchiude per un attimo
gli occhi e lo vede, si stacca subito dall’altro in maniera quasi brusca e lo
guarda, dice solo < Alec, io… > ed improvvisamente lui si ricorda che deve
sorridere.
La sua sembra più una smorfia
dolorante che il sorriso fraterno e superiore che avrebbe voluto. Una paresi
dovuta a ictus, diciamo.
Grif si alza e tira in piedi anche
suo fratello, abbracciandolo da dietro in un modo che ad Alec sembra molto
sfacciato e possessivo e gli dice < Andy mi ha detto tutto, - usa apposta
quel nomignolo perché sa che darà fastidio ad entrambi - non posso fare a meno
di ringraziarti, è tutto merito tuo se finalmente ci siamo trovati. >
Non appena riesce a staccare lo
sguardo da quegli occhi verdi illuminati di furbizia, si rende conto che suo
fratello guarda di lato, forse è ancora impacciato da quella situazione, ma il
modo in cui li ha trovati non lascia spazio a dubbi: Andrew era molto
concentrato e gli piaceva ciò che stava facendo.
< Beh… - dice dopo un tempo che
pare infinito - Congratulazioni ad entrambi! > e cerca di mostrarsi felice,
ma non riconosce la voce che gli esce, così lontana e
debole.
< Vado in camera mia così vi
lascio soli. - dice, pensando che non sopporterà quella vista per un secondo di
più, poi aggiunge - Mamma tornerà per le sette, cercate di non farle venire un
infarto. >
Il moro ridacchia, suo fratello
accenna un sorriso sollevando appena gli occhi su di lui, ed i due lo
rassicurano, invitandolo implicitamente ad andarsene.
Ad Alec, Andrew non è mai sembrato
così distante, così irraggiungibile. Pensa che vorrebbe strappare quelle braccia
che lo stringevano, che vorrebbe cancellare per sempre il sorriso dalle labbra
di chi gli sta portando via Mandy, con i suoi musi lunghi ed i nervi a fior di
pelle.
Pensa che non è quello di cui suo
fratello ha bisogno, che anche se ancora non lo sa, lui vuole qualcuno che gli
permetta di essere fragile, di fare i capricci, di arrabbiarsi, qualcuno che lo
provochi e cerchi il suo perdono senza cattiveria e senza orgoglio, solo per
poter fare la pace, qualcuno che lo conosca bene, che interpreti ogni suo
cocciuto silenzio, ogni paura dietro al veleno delle sue parole, ogni grido
d’aiuto nel momento in cui tradisce.
Si chiede come Andrew possa anche solo credere di trovare tutto questo in Grif, che di sicuro è un bravo ragazzo, un amico sincero, ma che non è certo la persona giusta.
***
Ma che bello! Quante recensioni ^^
Dopo due cambi di titolo spero che la storia continui a piacervi ^__^''
Finalmente conoscete il mio Grif *___* voglio assolutamente sapere cosa ne pensate!
Lui è un mix di più fattori:
c'è dentro il tizio sull'autobus che non so come si chiama ma che tutti chiamavano "l'idraulico" °_° perchè c'è stato un periodo in cui indossava solo salopette larghissime, ma ora si è infighettato e ha pure i capelli a "leccata di mucca" con la graziosa variante del ricciolo finale XD
Il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverlo è "Pulito", cioè uno che si veste da B-boy ed ancora ha l'aria tutta ordinata ha qualcosa di veramente strano, no?
Poi l'ho fatto corvo e allora doveva avere i capelli neri, che si arricciano un po' in punta, ma disegnandolo mi è venuto con un'aria da furbo che è adorabile e con quel taglio ricordava vagamente il Brian Molko dei tempi andati... quindi ha assorbito anche da lì.
Per il titolo invece avevo scelto "Sex, Love & Complications" partendo dalla canzone dei Placebo "Meds", dove dicono "Sex & Drugs & Complications..." però poi di "sex" non ce n'era molto e Luis mi ha fatto notare che faceva troppo manuale d'istruzioni. >.<
Così l'ho cambiato in "Love, Bros & Complications", ma poi mi è venuta questa brillante idea dei segni matematici e ho deciso che dovevo metterceli! è_é
Quindi, se a qualcuno interessasse, "Love+Bros=Complications" nella mia mente bacata si legge "Love & Bros Mean Complications"... ù_ù
Sì, è da pazzi, lo so -.-
Mi scuso anticipatamente perchè probabilmente il terzo capitolo tarderà un po', causa gli esami di maturità che non posso più far finta di evitare ^__^' (ca**o, mi hanno promosso anche quest'anno... e dire che mi ero pure impegnata...! >.< ... No, ovviamente skerzo! XD)
Passiamo ora a rispotere a quelle anime belle che hanno commentato:
Rukachan: ehehe! il seguito? eccolo XD Confermo, il primo capitolo è abbastanza classico x come ruota attorno al tema dell'incesto ma poi s'incasina, come è tipico di tutte le mie storie >.<
L_Yasha Shaman Slayer: wah! che nick lungo °_° Grazie per i complimenti ^__^ spero che la storia continui a piacerti!
Obsession: sì, sì! Mene mentali ed Head-trip intrippanti a 1000! *__* I fogli di Word sono magichissimi XD Avevi recensito la mia storia di vampiri, vero? Credo che comunque il mio stile da allora si sia evoluto un bel po' (schizofrenia acuta permettedo -.-') soprattutto in vista del fatto che ultimamente non riuscivo neanche più a leggerlo senza pensare "eeeew! che kifo!"
Tutta la mia devota ossessione questa volta va a Grif, come si sarà già capito ^_^'' fammi sapere se ti prende! XD
ka_chan91: "La bellezza è negli occhi di chi guarda!" dice la bibbia. Ora, non che io sia molto religiosa (anzi per nulla XD) ma credo che cmq ci sia qualcosa di vero nascosto in quelle pagine dall'aria così noiosa. Come quando sei depressa e ti sembra che il mondo faccia schifo e che la tua città sia la più grigia e noiosa della terra, e quando invece sei felice che senti gli uccellini fischiettare e sei contenta che ci sia il sole anche se fa caldo e tutti invocano la pioggia così il livello delle polveri sottili si abbassa, ma tu pensi che è per via dell'inquinamento se il cielo ha quel azzurro così brillante e terso...
troppo intrippante? decisamente sì XD
Era per dire che dietro a facce che magari alla maggior parte della gente non dicono niente, io cerco il bello (che nel mio vocabolario ha un significato molto particolare ^^ ): quella cosa che li rende speciali, diversi da tutti gli altri, che mi colpisce o s'insinua lentamente sottopelle.
Devi solo osservarli e chiederti che storia c'è dietro i loro volti: cos'hanno mangiato a colazione, com'è la loro camera da letto, quanti fratelli hanno, vanno d'accordo con i loro genitori? di che tipo potrebbero innamorarsi? Ehi!, ma sono solo amici o...? *__*
(sempre per la serie: I'M THE HEAD-TRIP'S QUEEN!!! XD)
Non è che i ragazzi che prendono il mio autobus sono più belli o più interessanti o più speciali di quelli che prendono il tuo, è solo che per me lo sono, perchè mi ci sono affezionata, perchè vedendoli tutti i giorni ho cominciato ad amarli di un amore distratto e ho cominciato a "guardarli" davvero (dato che oltre ad ascoltare la musica non c'avevo nient'altro da fare in quella mezz'ora obbligatoria che mi faccio -sigh! ormai mi facevo! ç_ç - tutti i giorni per andare e tornare da scuola XD)
Se ti va provaci e dimmi se funziona, così brevetto il metodo! XD
Jesus: Il mio beta del cuore! (che non becco più da nessuna parte! ç_ç)
Ma dai, qualcuno dei miei personaggi l'hai già visto in carne ed ossa! Tipo Jake e Franky alla festa dell'arte, Lloyd te lo sei fatto scappare per un pelo! >.<
L'inizio ti è piaciuto, ora dimmi del capitolo 2 e poi vedremo di pensare al roseo futuro di qualcuno! XD
Il mio qua non è neanche nero, è marrone! (x non dire di pupù... é_è)
*me canta* I LOOK SOOOOOOO BROWN! -.-"
Tesi del caz... I hate esami di maturità >.<
vabbeh...
Grazie per aver letto e lasciatemi un commento se vi va (ma anche se non vi va, dai! fatelo per il mio già precario equilibrio mentale... °u° Non vorrete avermi sulla coscienza, VERO? è_é )
*baci*
Lem