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Autore: Jecchan92    25/11/2012    1 recensioni
Sequel di "Mi piaci. Così come sei.": qualcosa non va nel rapporto tra James e Lily. Lui, con il suo caratteraccio, non ha permesso a questa storia di decollare. Grazie ai consigli dei suoi amici Malandrini, riuscirà a riconquistare la bella Lily?
Mentre mi da le spalle per andarsene, ricordo le parole di Remus: “usa la forza, se necessario”.
-Petrificus tot..-
-Protego!-
Ora sono nei guai: quella donna ha i riflessi pronti quanto quelli di un’aquila.
E la rabbia di un toro che ha appena visto un drappo rosso.
-Tu.. TU! JAMES POTTER, HAI OSATO LANCIARMI UN INCANTESIMO DELLE PASTOIE TOTAL-BODY? E’ QUESTO IL TUO MODO DI TRATTARE LE DONNE?!-
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Dire che sono furibonda è come dire che sono giusto un po’ alterata.
Quel Potter ha osato puntarmi la bacchetta addosso? Ma crede di avere a che fare con i suoi amici?
Entro in sala comune senza guardare nessuno, anche perché so che lui sarà accasciato sulla poltrona.
-Ehi, Evans, posso parlarti o rischio di saltellare anche io?-
Black mi viene incontro con un sorriso che va da un orecchio all’altro. Con la coda dell’occhio, noto che Potter è assolutamente terrorizzato per il suo amico.
-Il rischio è alto, Black. Usciamo da qui-
E, così come sono entrata, esco di nuovo.
-Signorina Evans, vorrei la smettesse di disturbarmi in continuazione- mi sgrida la Signora Grassa.
-Ha ragione, le prometto che questa sarà l’ultima-
Mi giro verso Sirius, piantando i pugni sui fianchi.
-Bè?-
-Intanto, complimenti per gli eccellenti incantesimi che hai lanciato su James. Sei una tipa tosta! Ed io che ti immaginavo una povera scema che sbavava dietro a lui!-
-Devo considerarlo un complimento Black?-
-Decisamente sì-
Inizia a giocare con la propria cravatta, senza smettere di fissarmi. Sarebbe anche una persona attraente, se non fosse così insopportabile.
-Senti, so che è stato James a iniziare, ma vorrei spezzare una lancia a suo favore. Gli avevamo consigliato di “usare la forza” con te, per costringerti ad ascoltarlo, ma lui deve aver frainteso-
Si ferma, perché vede che tremo. In un attimo capisce che sto cercando di trattenere una fragorosa risata.
-Sì, è divertente. Anche se non sembra, lui con le donne non ci sa proprio fare-
Mi scende una lacrima, cercare di trattenere le risate si sta rivelando più dura del previsto.
-Te lo giuro, vederlo entrare in sala comune saltellando e facendo versi idioti è stata la scena più bella della mia vita-
A quel punto scoppio: mi tengo lo stomaco con le mani, mentre mi piego ed inizio a ridere sguaiatamente, con le lacrime agli occhi.
-Sono contento che ti faccia ridere, Evans-
Potter è appoggiato alla colonna a fianco al quadro, serio.
Faccio fatica a smettere di ridere.
-Bene, vi lascio soli. Attenzione a quello che dici, Ramoso, potresti trovarti la lingua legata!-
La sua frase mi provoca altre convulsioni.
-Ti dispiace smettere di ridere? Non stavamo giocando, prima-
-Scusa, forse ho esagerato. Ma ti prego, eri uno spettacolo!-
-Spero almeno di essere stato un bello spettacolo-
Accade tutto in un attimo: approfittando di una mia distrazione, scatta in avanti, prendendomi i polsi.
Mi spinge verso il muro, facendo aderire il suo corpo al mio.
Inutile dire che smetto di ridere di colpo.
-Non ti è bastata la lezione di prima?- sussurro.
-Questo lo vuoi anche tu. Se tu mi ascoltassi cinque secondi..-
-Non interessa quello che hai da dire. Ho capito come sei-
-No, dannazione!-
Tira un pugno al muro, a fianco alla mia testa.
-Non hai capito niente. Se avessi capito qualcosa, non mi avresti lasciato. Avresti capito che ho un caratteraccio, e che non ci posso fare nulla. Se mi avessi capito, mi saresti stata vicina, ti saresti rimboccata le maniche e avresti iniziato a cercare di cambiarmi. Invece ti sei arresa subito, e non hai capito nulla. Avresti dovuto capire che sono innamorato di te da tanto tempo-
Per poco le gambe non mi cedono: ha detto che è innamorato di me?
-Dimmi qualcosa-
Ma sono assolutamente senza parole, anche se avrei voluto dire tante cose: che sono stufa di stare dietro a ragazzi che non cambiano, che scelgono cattive strade e ti voltano le spalle, come è successo con la mia amicizia con Severus.
Ma vorrei anche dirgli che per lui sarei disposta a fare uno sforzo.
Decido di rimandare tutte le spiegazioni a più tardi, e lo bacio.
Lo bacio dolcemente, godendomi le sue mani sulla mia schiena.
-Dimmi che mi ami-
Appoggia la sua fronte sulla mia, piantandomi i suoi occhi nei miei.
-Ti amo, in un modo così intenso che prima o poi mi farò del male-
-Sposami, Evans-
Mi stacco bruscamente.
-Adesso non esageriamo- ribatto, rovinando tutta l’atmosfera.
-Non esagero! So che non potrei stare con nessun’altra, solo con te. Oggi posso farti solo una promessa a parole, se le cose funzioneranno, perché no?-
Lo fisso, cercando di capire se mi sta prendendo in giro o meno.
Mi prende dolcemente la mano.
-Senti, se quello che ti ho detto ti turba, fai finta di non averlo mai sentito. In realtà l’ho solo pensato. Pensa solo che mi sono appena dichiarato, e ti sto chiedendo una seconda possibilità. Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità-
Tengo lo sguardo fisso sulle nostre mani unite, e per un attimo mi immagino una piccola fedina d’oro sul mio anulare.
-Tu non la meriteresti. Ma io sono stupida, e ho deciso di perdonarti-
E sorride. Il suo sorriso mi ricorda il motivo per il quale mi sono innamorata di lui.
-Ma il testimone sarò io, giusto?-
Ci giriamo di scatto verso il quadro: Sirius Black, anzi, la sua testa, sbuca dal buco del ritratto.
Scoppiamo a ridere, sollevati dal fatto che qualcuno sia arrivato ad alleggerire l’atmosfera.
-Certo Felpato, sarai anche il padrino del nostro primo figlio!-
Ci prende a braccetto mentre rientriamo in sala comune.
-Sapete che nome vorrei dargli? Harry. Mi piace tantissimo!-
Gli sorrido. Forse non è poi così tanto male come persona.
E prepotentemente, mi sale alla mente l’immagine di un bimbo con capelli neri e occhi verdi, che indossa un bavaglino con scritto “Harry”.
“Lily, ma cosa vai pensando!” mi sgrido mentalmente, mentre mi siedo su una poltrona con gli altri Malandrini.

Bene, questa è una piccola storiella di come è nata la splendida storia tra James e Lily!
E poca roba, lo so, ma mi paicerebbe sapere cosa ne pensate.
Anche critiche, eh!
Jecchan
  
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