Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: FireMC    26/11/2012    6 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, la protagonista è Lydia che notando uno strano comportamento di Derek nei suoi confronti, cercherà di scoprire che cosa può aver irritato così tanto l'Alpha. Si tratta di una Sterek e spero vi piaccia, saranno presenti tutti i personaggi delle due stagioni, tranne Erica e Boyd.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'About a Sourwolf and a hyper kid'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti!! Ecco qui il nuovo capitolo della storia, chiedo scusa per il leggero ritardo. Avevo lasciato in sospeso il precedente capitolo con il faccia a faccia tra il nostro Alpha e Lydia. Derek si lascerà aiutare dalla ragazza?
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e mi recensiscono. Spero che anche questo capitolo possa piacervi. Buona lettura!

 

Indecision

 

Dove il caro vecchio zio Peter si preoccupa per il nipote,

Derek e Lydia sembrano essere giunti ad un accordo

e Stiles inizia ad avere seriamente paura.

 

 

Jackson lanciò uno sguardo preoccupato alla sua ragazza, seduta sul sedile del passeggero della Porsche, che ridacchiava ininterrottamente tra sé da almeno dieci minuti.
Di certo non lo avrebbe mai detto, ma Lydia era davvero terrificante con quell'espressione da psicopatica dipinta in viso, ma ci teneva davvero a restare vivo, perciò si sarebbe assicurato che la sua dolce metà non venisse mai a conoscenza di questo suo pensiero.
Scrollando il capo e riportando la propria attenzione sulla strada, ripensò a ciò che era successo nemmeno due ore prima.
Aveva avuto paura. Una fottutissima paura del diavolo.
Quando aveva udito il ringhio furioso di Derek si era sentito gelare il sangue nelle vene, così come i suoi compagni attorno a lui, persino Peter non era stato in grado di nascondere il leggero tremore che gli aveva attraversato il corpo, mentre le sue iridi cristalline saettavano preoccupate nella direzione dove avevano visto sparire l'Alpha e la ragazza nemmeno quindici minuti prima.
Terrorizzato aveva iniziato a correre guidato dall'istinto e seguendo le tracce di chanel n°5 che portava Lydia, ma la sua corsa era stata piuttosto breve, dato che dopo poca strada si era dovuto improvvisamente fermare per non investire violentemente la sua ragazza, che saltellava contenta sfoggiando un'enorme sorriso vittorioso. Piuttosto stordito, Jackson aveva sollevato lo sguardo, puntandolo sul suo capobranco ad una decina di metri di distanza che procedeva nella loro direzione con molta calma. Il biondo si era aspettato di vederlo arrabbiato, infastidito o quantomeno con la sua solita espressione torva, non era certamente preparato alla visione di un Derek combattuto e vagamente preoccupato. Il licantropo non li aveva degnati di uno sguardo e aveva proseguito verso lo spiazzo dove gli altri erano ancora in fermento.
-Che diavolo hai combinato?-aveva chiesto alla sua ragazza, che per tutta risposta gli aveva depositato un leggero bacio a stampo sulle labbra prima di continuare a saltellare come il coniglietto di Pasqua a poca distanza dall'Alpha.
Raggiunti gli altri, tutti avevano sgranato gli occhi all'inverosimile vedendo Lydia ancora viva, ma soprattutto il pietoso stato emotivo in cui versava il loro capo, che senza proferir verbo si era rifugiato dentro casa, lontano da occhi indiscreti.
Peter aveva lanciato una lunga ed indecifrabile occhiata alla ragazza dai capelli ramati, ma non aveva aperto bocca, preferendo riportare tutti all'ordine e proseguire con l'allenamento, anche se moriva dalla curiosità di sapere anche il più piccolo dettaglio della conversazione avvenuta tra lei e il nipote, ma ci sarebbe stato tempo per i chiarimenti, intanto doveva pensare ai cuccioli, dato che Derek gli era sembrato momentaneamente impossibilitato a farlo.
-Puoi spiegarmi?-chiese cauto Jackson, fermando la macchina davanti al vialetto di casa della sua ragazza.
Lydia gli sorrise angelicamente negando silenziosamente, prima di scendere dall'auto.
Il ragazzo la seguì dopo qualche secondo fino alla porta di ingresso.
La rossa lo salutò con un bacio, donandogli una leggera carezza sulla guancia, prima di aprire la porta.
-Mi prometti una cosa?-domandò il biondo afferrandola delicatamente per un polso e attirandola verso di sé, intrappolando il corpo minuto della ragazza tra le sue braccia muscolose.
Lydia sembrò pensarci su.-Dipende...-rispose infine.
-Non metterti nei guai con Derek, è l'Alpha e io sono ancora troppo debole per poter anche solo pensare di riuscire ad affrontarlo...non saprei difenderti se perdesse il controllo.-spiegò, la voce quasi supplicante che andò via via affievolendosi.
-Ti preoccupi per me Whittemore?-chiese sorniona la ragazza.
Il licantropo aggrottò la fronte in modo buffo, aprendo e chiudendo più volte la bocca cercando di trovare una risposta abbastanza tagliente da rifilare alla compagna, ma questa lo anticipò poggiando dolcemente le labbra sulle sue.
-Tranquillo, ho tutto sotto controllo.-lo rassicurò non appena ebbe allontanato il viso dal suo.

 

Non c'era proprio alcun motivo di agitarsi, l'aveva detto a Jackson in fondo no? Lei aveva certamente tutto sotto controllo. Allora perché non riusciva a stare ferma un secondo e continuava a misurare la sua camera con ampie falcate nonostante l'ora tarda.
Un leggero picchiettio sul vetro attirò la sua attenzione e affacciandosi alla finestra incontrò il viso sorridente di Peter Hale che la salutava accucciato sul cornicione. Senza alcuna esitazione aprì le ante e con un piccolo balzo vide il lupo entrare nella sua stanza e guardarsi attorno con una leggera punta di imbarazzo.
-Non ti ha detto nulla.-constatò la ragazza, sicura del motivo che aveva portato l'uomo lì, in casa sua.
Peter prese un profondo respiro.-No, non ha aperto bocca nemmeno per mangiare.-ammise l'ex Alpha e la rossa poté notare distintamente una leggera nota di apprensione nella sua voce. Dopotutto quell'uomo che tutti consideravano psicopatico, e probabilmente anche lei, doveva tenere almeno un po' a suo nipote.
-Devo averlo sconvolto più di quanto mi aspettassi allora.-mormorò riprendendo a muoversi compiendo piccoli cerchi sul tappeto bianco.
-Cosa gli hai detto esattamente?-domandò il licantropo posandosi alla scrivania e incrociando le braccia al petto, ansioso di poter comprendere finalmente la situazione.
-Solo che lo avrei aiutato a conquistare Stiles, mi sarei aspettata una sfuriata o qualcosa del genere, ma non ha reagito.-spiegò all'uomo, il quale inarcò un sopracciglio, nello stesso identico modo in cui lo faceva Derek. Evidentemente quel gesto e le maniere da prima donna dovevano proprio essere tratti distintivi della famiglia Hale.
Lydia si fermò di colpo e con un gesto scocciato della mano si spostò una ciocca di capelli fulvi dietro le spalle.-Non ha accettato il mio aiuto, ma sa perfettamente che ha bisogno di me.-concluse con un'alzata di spalle.
Peter le rivolse uno sguardo scettico.-Sei davvero certa che cederà?-
La ragazza si prese qualche secondo in più per soppesare con cura la risposta da dare al licantropo, poi alla fine annuì convinta, alzando una mano e mostrando tre dita.
-Gli do tre giorni al massimo.-esclamò con sicurezza facendo sorridere l'uomo.
-Spero proprio tu abbia ragione.-sospirò lui dirigendosi verso la finestra-Buonanotte Lydia.-le augurò prima di scomparire nel buio.

 

Il mattino seguente Lydia si svegliò di buon umore, un bel sonno ristoratore aveva fatto sparire tutte le sue preoccupazioni e aveva rafforzato in lei la convinzione che presto Derek sarebbe corso a chiedere il suo aiuto. Quel giorno a scuola non badò affatto agli sguardi smarriti dei suoi amici, che morivano dalla voglia di sapere che cosa succedeva tra lei e il loro capobranco. Persino Allison era allo scuro del contenuto della chiacchierata avvenuta il giorno prima e lei non aveva alcuna intenzione di informare il resto del gruppo delle pene amorose dell'Alpha e della sua ritrosia ad accettare la mano che lei gli stava offrendo. Si sarebbe comportata normalmente attendendo una mossa di Derek, senza forzarlo in alcun modo, o almeno questo era ciò che si era ripromessa di fare, ma con il suo carattere impulsivo non era affatto sicura di riuscire a starsene buona in disparte, infatti dopo i primi due giorni trascorsi in modo piuttosto tranquillo, il terzo fu proprio lei a cedere e ad andare a cercare il lupo.
Approfittando dell'assenza di sua madre, decise di fare una piacevole passeggiata fino a casa Stilinski. Come aveva immaginato, trovò Derek accucciato sul tetto, sopra a quella che doveva certamente essere la finestra delle stanza di Stiles.
Il lupo la individuò subito ferma sul marciapiede, ma non si mosse di un millimetro, facendo sbuffare sonoramente la ragazza.
-Dovresti smetterla con questo comportamento scontroso, non ti rende affatto simpatico.-esclamò Lydia, sapendo bene che il licantropo l'avrebbe sentita ugualmente nonostante la distanza.
-Sei un sociopatico te ne rendi conto vero?-l'inquietante scintillio rosso nell'oscurità non fece desistere la ragazza, che continuò imperterrita, ormai aveva capito di non dover prendere sul serio le minacce dell'Alpha.-Tu non sei cattivo, puoi fare il duro e comportarti da stronzo finché vuoi, ma con me non attacca più...lascia solo che ti aiuti Derek.-
Con un leggero spostamento d'aria si ritrovò il mannaro a pochi centimetri da lei, le zanne e gli artigli in bella mostra.
-Mi sembra di averti già detto che non ho bisogno di te.-pronunciò l'Alpha con la voce distorta dal ringhiò che vibrava nel suo petto, ma Lydia non si scompose, anzi, gli rivolse uno sguardo di sfida alzando il mento con arroganza.
-Perché mai dovrei aver bisogno del tuo aiuto?-domandò, non nascondendo il disprezzo nella sua voce.
Lydia spalancò la bocca esterrefatta.-Cioè...tu pensi davvero di farcela da solo?-un ringhio da parte dell'altro la fece ridere. Avvicinandosi al lupo senza provare la benché minima traccia di paura, iniziò a girargli intorno studiandolo, ottenendo solo di farlo innervosire ulteriormente.-Lo vedi? Sei troppo aggressivo. Pensi di entrare nelle grazie di Stiles spaventandolo a morte?-gli chiese l'umana.
-Lui non ha paura di me.-ribatté prontamente Derek.
-Certo, ma non è nemmeno un tuo fan...che cosa c'è che non va in te esattamente?-proseguì la rossa puntando il l'indice verso l'intera figura del licantropo.
-La mia famiglia è bruciata in un incendio appiccato dalla ragazza che mi scopavo, lo zio psicopatico con cui vivo ha ucciso mia sorella, ogni giorno faccio da babysitter ad un branco di mocciosi irritanti ed ora pure la storica ossessione del ragazzo che mi piace è qui a darmi il tormento.-disse il moro con sarcasmo misto ad una leggera vena di isteria, lasciando basita la ragazza. Questa ci mise qualche secondo per riprendersi.-Wow...sei più disturbato di quanto pensassi...-un'occhiataccia le fece alzare gli occhi al cielo-...ok, in ogni caso non è questo il problema.-Con cautela si avvicinò ulteriormente all'Alpha.
-Devi smetterla di pensare a me come ad una minaccia...non lo sono, tutti e due vogliamo il bene di Stiles no?-chiese cercando conferma nell'espressione impassibile del lupo, che si trovò costretto ad annuire.-Bene, almeno su questo siamo finalmente d'accordo.-gioì la ragazza battendo le mani e aprendosi in un enorme sorriso soddisfatto, ma con l'ennesimo ringhio di Derek ritornò seria e composta.
-Lo so che ce l'hai con me...credimi, mi odio anche io per aver fatto soffrire Stiles ingiustamente, è un ragazzo speciale e merita di essere felice e sono sicura che dietro a quei modi bruschi tu sia più che in grado di prenderti cura di lui...entrambi meritate qualcuno che vi stia accanto, per questo voglio aiutarti.-terminò Lydia e Derek vide nei suoi occhi una maturità di cui non si era mai accorto.
-Lo fai per levarti un peso dalla coscienza insomma?-chiese sprezzante non volendo ammettere che le parole della ragazza lo avevano scosso più di quanto desse a vedere. Forse si era sbagliato su di lei, era così accecato dalla gelosia e dal risentimento nei suoi confronti a non aver mai pensato che forse, anche lei aveva sofferto. Infondo quell'umana snob e all'apparenza superficiale aveva un cuore.
-Forse hai ragione.-ammise la rossa con un'alzata di spalle.-Allora? Tregua?-domandò porgendo la mano al licantropo. Quello la fissò indeciso, ma alla fine decise di stringerla accettando l'aiuto che gli era sto offerto, facendo esultare interiormente la ragazza.
Nessuno dei due si era accorto della figura che, ferma sulla porta di ingresso si era bloccata sconcertata non appena gli aveva visti.
-E voi due che diavolo state facendo qui fuori?-li sorprese la voce acuta di Stiles.
Si voltarono entrambi allarmati verso il ragazzo, con l'aria di due ladri colti con le mani nel sacco.
-Stiles!!-esclamò Lydia sorridendo tesa.
Il ragazzo squadrò prima una e poi l'altro, sentendo già le prime ondate di panico attraversargli il corpo.
-Oh mio Dio, che diavolo state combinando? Siete strani ultimamente, mi sono ripetuto un'infinità di volte di non impicciarmi, ma non vi capisco, che cosa state nascondendo? Oddio Jackson lo sa? E perchè proprio davanti a casa mia?-finì per urlare il ragazzo, passandosi le mani tra i capelli, finchè non si ritrovò schiacciato tra la porta di casa e il corpo dell'Alpha.
In quel momento Lydia rimase incantata dal modo in cui Derek riuscì ad incatenare lo sguardo di Stiles al suo, imponendogli silenziosamente di darsi una calmata. C'era un'innegabile tensione sessuale, dietro al ringhio intimidatorio del licantropo e al mugolio spaventato dell'umano. Si sentì quasi in imbarazzo quando vide per un secondo gli occhi di Stiles posarsi sulla bocca tesa in una linea sottile dell'uomo davanti a lui per poi ritornare velocemente a specchiarsi nelle iridi chiare, mentre le sue guance si imporporavano leggermente quasi si sentisse in colpa per aver fatto pensieri sbagliati e Lydia era più che sicura di aver intuito che cosa fosse passato per la testa all'amico.
Derek, forse ricordandosi della sua presenza, indietreggiò con un ultimo ruggito che fece tremare le gambe all'umano.-Non una parola Stiles...altrimenti ti sbrano.-gli intimò allontanandosi velocemente da lui e dirigersi a passo svelto lontano da lì.
Lydia fece appena in tempo a salutare con un gesto frettoloso della mano uno sbigottito Stiles ancora immobile davanti all'entrata di casa, prima di correre dietro al lupo.
-Ti sbrano? Non sei stato affatto carino...per niente.-gli fece notare con disapprovazione quando si furono allontanati abbastanza. Il licantropo non diede risposta continuando a camminare.
Lydia sospirò.
-Mi aspetta un lungo e duro lavoro, non c'è dubbio.-

 

 

Continua...

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: FireMC