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Autore: la luna nera    28/11/2012    2 recensioni
Un gruppo affiatato di amici cresciuti in un minuscolo paese, si trova ad affrontare un enorme ostacolo. Solo sentimenti come l'amore e l'amicizia saranno in grado di dar loro la forza necessaria.....
Una storia che si sviluppa a metà degli anni 90, in un passato non tanto remoto, ma per certi aspetti lontanissimo dai giorni nostri....
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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1. IL NOSTRO MONDO
 
 
Viviamo in un piccolo paese in campagna, non particolarmente distante dalla città, un paese di quasi mille anime che più o meno si conoscono tutte. I ritmi scorrono lenti e sono scanditi quotidianamente dai rintocchi della vecchia campana della chiesa, all’ombra della quale molte persone sono solite intrattenersi a parlare del più e del meno. Ci conosciamo praticamente tutti e tutti conoscono i fatti del proprio vicino. E’ così da sempre e sempre sarà così.
Eccomi qua: mi chiamo Bianca e compirò 17 anni il prossimo 7 marzo. Sono nata e cresciuta in questa realtà con i miei amici che ora vi presento: Elisa, sognatrice incallita in perenne attesa del principe azzurro, Nicoletta, per metà italiana e per metà spagnola (sua madre è originaria di Oviedo), Annalisa, che riempirebbe tutto con i suoi adorati fiori, Fabrizio, che ha iniziato a giocare a calcio prima di imparare  a camminare, Saverio, il poeta del gruppo, Luca, l’aspirante DJ, Fabio, il bel tenebroso e Andrea che sogna di volare a New York per fare il reporter.
Per quanto riguarda me, beh, non ho aspirazioni particolari per il mio futuro. Voglio solo terminare la scuola superiore e trovarmi un lavoretto per guadagnare qualche soldino….. Il resto verrà da sé.
 
A molte persone potrà sembrare noioso vivere in un paese minuscolo, ma vi posso assicurare che non è così. Intanto non rischiamo di finire sotto qualche auto se usciamo per strada e non ne respiriamo i gas di scarico. E poi quando eravamo piccoli, avevamo tutti gli spazi possibili ed immaginabili per giocare all’aria aperta. Ne abbiamo combinate di tutti i colori, cose non particolarmente gravi, ok, ma abbiamo procurato buone preoccupazioni ai nostri genitori. Una volta, circa sette anni fa, una sera d’estate ci siamo avventurati in un campo di grano con lo scopo di acchiappare le lucciole e rinchiuderle in un barattolo perché, secondo alcuni, ci avrebbero regalato una moneta. Ebbene, con tutte le corse nel buio, ci eravamo strappati gli abiti e, peggio ancora, avevamo rovinato gran parte del grano che dovevano mietere a giorni!
Un’altra volta avevamo preso tutte le candele della chiesa per giocare ai fantasmi e spaventare le vecchiette che si recavano in visita al cimitero! O quella volta che facevamo le corse con le biciclette attorno alla fontana nella piazza principale! Io, Fabrizio e Luca siamo caduti…. Annalisa finì nell’acqua e sua madre la chiuse in casa per una settimana! Sono tutti ricordi che conservo dentro di me…. E che mi aiutano ad andare avanti.
Poi si inizia a crescere. Arrivano le prime simpatie, le prime cotte, i primi crucci…. Si comincia a frequentare altra gente cresciuta in città e a notare le differenze…. Si entra in contatto con delle realtà molto diverse dalla nostra: vieni considerato di “serie B” se non indossi certi abiti griffati, se non hai gli occhiali da sole di quello stilista, se non frequenti certo locali o certe persone…. La nostra vita è sempre stata monotona per alcuni, ma non credo di volerla cambiare…. A me ed ai miei amici bastava poco per trascorrere piacevolmente una serata…. Un tavolino al bar, delle bibite fresche, magari un mazzo di carte e poi tutto veniva da sé. Iniziavi a parlare delle cose più assurde, buffe, inaspettate e il tempo scorreva così, fra due risate e un mare di spensieratezza. Poi, cominciando appunto a crescere, certe cose vanno sempre più strette, si ha voglia di qualcosa di diverso, ci si perde un po’ di vista, ci si ritrova, si ricomincia a parlare…. E’ un cerchio che gira!
 
E con il crescere si scopre anche che gli adulti sono capaci di creare dei casini enormemente più grandi di noi le cui conseguenze, molto spesso, ricadono sui figli…..
 
 
 
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Ciao a tutti! Sono di nuovo ad occupare spazio con un’altra storia!
Questa tratterà di un argomento un po’ particolare che per il momento non vi anticipo…..
La vicenda si colloca a metà degli anni novanta, in un paese di campagna da qualche parte in Italia. (Sulla località ho preferito restare sul vago, magari ognuno la può identificare con una realtà che conosce…..). Un periodo in cui non c’erano Facebook né Twitter, cellulari ed internet erano per pochi, i film si registravano su videocassetta…..
Buffo, no? Eppure si viveva anche così. E non sono passati tantissimi anni!
 
Tutto inizia con una flash-back di Bianca, la protagonista, che continuerà anche nel prossimo capitolo. Sarà utile per comprendere i motivi che porteranno ai fatti che si sviluppano in seguito.
Spero che qualcuno apprezzi!!
Ciaooooo!
  
 

  
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