Caro diario, mio padre vuole che io mi sposi.
Vuole che strisci via e mi sposi con uno dei suoi uomini ?ebbene non lo farò,vuole che menta davanti a Dio e dica che giuro di amarlo in eterno finchè morte non ci separi ? ebbene non lo farò mai. Vuole che io mi allontani da mio fratello e rinunci al diritto di avere una mia indipendenza e di decidere per me ?
ebbene non lo farò mai.
neanche tra un migliaio di anni.
Nemmeno se mi torturerà fino a strapparmi la vita.
Io sono Virgina Amantato, decido io per la mia vita, e per il mio futuro, lui non è nessuno, non farà con me come ha fatto con mio fratello. Non deciderà per me come ha fatto con lui, se mai mi sposerò deciderò io con chi e quando.
Lo detesto, caro diario, non so cosa devo fare e nessuno mi aiuterà. Mio fratello per quanto cercherà di parlarci non è dio, non ha il potere di fargli cambiare idea.
L'unica cosa che mi consola è che tra poco ci sarà il mio debutto in società, è la mia grande occasione per farmi notare, per farmi conoscere, devo essere perfetta e irresistibile. Sarò semplicemente divina.
Ora caro diario, devo lasciarti e me ne dispiace, sento dei rumori, temo che sia mio padre, spero di no.
Se mi trova ancora alzata a quest'ora mi ammazza.
A presto cario diario tua
- Virginia Amantato.