Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: PolvereVolante    28/11/2012    7 recensioni
TITOLO MODIFICATO DA "sesto anno e tutto sembra diverso ..."
In tutte le storie dei Malandrini, James è pazzamente innamorato di Lily, ma lei rifiuta ogni suo invito ad uscire. E se la storia non fosse andata così ?Se Lily e James si fossero sempre detestati a vicenda, ma al sesto anno Lily cambiasse idea su di lui perchè diventato suo amico ?
Questa fanfic racconterà l' era dei padroni di Howgarts e di Lily, il giglio rosso dagli occhi verdi.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi fido di te ?


Flash Back

Il sole era allo zenit quel calmo, ma ancora per poco, 15 Novembre.
Io, Alice e Celeste stavamo aspettando i ragazzi e Mary da più di mezz’ ora.
Rem ed io avevamo convinto tutti a fare un ripasso generale in sala comune prima del compito che si sarebbe svolto quel giorno stesso, anche se per farlo avremo dovuto saltare il pranzo.
Dovevo immaginare che il concetto  saltare l’ ingozzamento giornaliero  non sarebbe andato a genio a Mary e ai Malandrini, ma Remus … che delusione ...
Le mie supposizioni sul motivo del ritardo dei ragazzi divennero certezza, dopo che il passaggio si aprì lasciando entrare Mary, James, Pater e Remus carichi di cibo impacchettato, tutti in fila indiana, quasi a formare un corteo.
Vedendo la cioccolata in grembo a Remus e il suo sorrisone (identico a quelli dei suoi compagni), non riuscii a trattenere un sospiro sconsolato.
“Per il piacere dei vostri stomachi siamo arrivati !” annuncia Mary saltellando.
"Mary si c' è il cibo, ma il vero piacere è vedere me, scusate ..." l' affermazione di Potter viene seguita da un coro di fischi.
Avevano tutti un’ aria sorridente ma stanca di portare tutti quei pacchi e si sbarazzarono di essi non molto delicatamente, buttandoli sul tavolino di fronte alla nostra postazione.
“Dov’ è finito Sirius ?” chiese James, dopo aver esaminato attentamente la stanza.
“Non era con voi ?” inizia subito ad indagare Celeste.
James sbuffa alzando platealmente gli occhi al cielo, prima di correre nella sua camera e tornare poco dopo ancora più annoiato, mentre noi avevamo già iniziato ad ingozzarci.
“Ragazzi mangiate anche per me … Quel cretino di Sirius si è preso una fattura e non vuole uscire da un ‘ aula del settimo piano per la vergogna !Devo cercare la contro fattura .” annuncia sbrigativo, correndo via senza darmi il tempo di chiedergli come abbia fatto a comunicare con il suo amico se si trovava al settimo piano.
Dopo aver superato lo stupore io, le ragazze e i due Malandrini rimasti avevamo fatto il ripasso come previsto, per poi andare in classe a svolgere il compito, volenti o nolenti.
La scusa che inventò Remus per quei due screanzati fu talmente fantasiosa, elaborata e detta con talmente tanta faccia tosta, che capii perché facesse parte dei Malandrini.
Fortunatamente il compito fu abbastanza facile e mi destreggiai egregiamente fra le definizioni di Avvincini, Lupi Mannari e Goblin di montagna.
“Compito, lo hanno chiamato Compito. Non sarebbe stato più appropriato dire tortura di massa o … o quarta maledizione senza perdono ... ?” come sempre dopo un compito o come lo volete chiamare, Mary aveva iniziato le sue imprecazioni contro il sistema.
Per una volta non ero sola almeno, dopo il compito ci eravamo riuniti tutti nella sala comune, per poi andare alle altre lezioni del pomeriggio.
Ci tengo a precisare che Mary ha continuato i sui sproloqui sotto forma di bigliettino …
Ero abbastanza preoccupata per James e Sirius, e lo divenni ancora di più quando la squadra di Quiddich tornò zuppa e infreddolita dagli allenamenti, senza il capitano.
James Potter non salta mai, neanche sotto tortura, un allenamento di Quiddich.
Dovetti aspettare fino alle nove di sera per tranquillizzarmi, grazie ai toni  soavi di Potter che invasero la sala comune.
Tutti ammutolirono immediatamente, curiosi di sentire chi fosse la causa di tanta ira.
I due ragazzi più popolari e più belli della scuola a detta della comunità fanno la loro entrata nella sala.
“Ho saltato il compito, L’ ALLENAMENTO DI QUIDDICH, il pranzo e la cena, e tu non mi vuoi dire come ti sei procurato quella fattura ?” sbraita James, rosso come un peperone.
“Jamie non te lo posso dire … Comunque ora vado a prenderti da mangiare dove sai tu, va bene ?” risponde Sirius cautamente, cercando di limitare i danni ed evitare il pugno che l' amico sembra in vena di dargli.
La sala comune era ancora in religioso silenzio e tutti avevano le orecchie protese.
“Va bene, ma voglio tu sai cosa … !” risponde tranquillamente con un’ alzata di spalle, mutando la sua espressione inun attimo, come se non fosse successo niente.
Tutti ricominciarono a fare trambusto, dato che lo spettacolino era terminato e Sirius stava uscendo dal ritratto.
Dovevo avere un’ espressione davvero ridicola dopo la stramba conclusione del dibattito fra i re di Hagwarts, perché James mi viene incontro e cerca di trattenere le risate.
“Tutto bene Evans ?” rettifico, non si trattiene neanche per non ridere.
“Fammi capire bene … Tu hai appena passato tutto il giorno ad aiutare Black a eliminare un certo incantesimo e non ti sei fatto dire come l’ ha procurato ?Tutto qui, lo aiuti e non chiedi niente, è finita, STOP !” gli faccio notare perplessa.
“Cos’ altro avrei dovuto fare ?” – Non si risponde ad una domanda con un’ altra domanda – gli avrei voluto ricordare.
“Forse tenergli il muso, o semplicemente rimanere arrabbiato più di qualche secondo.” o picchiarlo magari.
Io lo avrei fatto se qualcuno non mi degnasse di spiegazioni dopo avermi fatto saltare un compito.
“Non mi ha voluto dire cosa è successo e ci sarà un motivo. Mi fido completamente di Sirius e non ho bisogno di spiegazioni, la fiducia è alla base dell’ amicizia …” James versione saccente era ridicola, ma aveva detto qualcosa di sensato.
Anche io mi fidavo pienamente delle mie amiche, ma ugualmente non ero sicura che mi sarei comportata come lui.
“Comunque adesso i nostri rapporti sono migliorati e posso considerarti mia amica. QUINDI mi fido di te !” disse tornando serio e facendomi arrossire.
Quele che aveva appena pronunciato non erano parole che si pronunciano tanto per dire, come bere un bicchier d' acqua. James se ne rendeva conto, aveva preso un impegno.
“Anche io mi fido di te, ma togliti quel sorriso maniacale dalla faccia !” mi era sembrato quasi naturale dire quelle parole.

Ritorno al 27 Novembre, Aula vuota !


“Non posso dirtelo, ma ti giuro, ti giuro davvero che non ridevano di te !
Per favore se siamo veramente amici credimi e non farmi più questa domanda. Fra amici si è sinceri e se me la porrai ancora dovrò mentirti !” mi rispose, aspettando una mia risposta. Ero nel panico.
Cosa aveva da nascondere ?
E soprattutto, mi fidavo di lui ?


“Va bene, ti credo, ma elimina quel sorriso maniacale dalla tua faccia !” esclamai, ricordando la promessa che avevo fatto a James il mese prima.
Mi fidavo di lui, mi fidavo completamente !
“Ora che abbiamo chiarito … Dobbiamo immediatamente recuperato il tempo perso” , non sapevo perché, ma avevo un brutto presentimento.
Da un sorriso allegro e sollevato James era passato ad un sorrisino maligno. La mia mente formula automaticamente il pensiero che ogni suo sorriso e bellissimo e anche il fatto che è ridiolo fare certi pensieri ...
Mi si avvicinò ghignando ed io mi facci piccola piccola sul banco dove ero seduta, presumendo cosa stesse per accadere.
“Ti prego, ti prego, n .. on … non oserai …” balbettai isterica, prima di essere presa per le gambe e caricata sulle spalle. Siano ringraziati gli dei che la mia gonna sia rimasta al suo posto.
"Sai Lils, non avevo mai visto questa parte di te !" non poteva mancare la battutina con un trastilione di doppi senzi, che ovviamente mi fa arrossire. Un calcio bene assestato non glielo risparmiò nessuno ...
"Mettimi giù, cosa ti è saltato in testa ?" chiedo arrabbiata ma sotto sotto divertita.
“Allora … Prima andremo nelle cucine che ho fame, poi c’ è la sala comune dei tassi che non ti puoi perdere, per non parlare …” James elencò ogni angolo del castello mentre camminava avanti e idietro con me in spalla, come se non avessi il minimo peso.
"Tu sei assolutamente pazzo, non ci penso neanche ad infrangere ogni regola esistente in un pomeriggio !" dichiaro ferma, consapevole che nella posizione in cui mi trovavo non incutevo molto timore.
"Lo so che non lo faresti mai, per questo ti ho presa in braccio, non puoi scappare ..." così andai in giro per mezzo castello sulle spalle del cercatore di Grifondoro che credevo di odiare, ma che in realtà adoravo.
Fortunatamente gran parte degli studenti era in vacanza e non mi videro in tali contizioni, la mia autorità da Caposcuola avrebbe potuto risentirne …




Note dell' autrice

Possibile recensione che stò per ricevere :

Il ritardo era clamoroso, il capitolo orribile e hai scritto malissimo.
Non sei in grato di mantenere un impegno ?Sono altamente deluso\a
 
Risposta :

Scusa, scusa , scusa.
Ho avuto il mio primo blocco da scrittrice :(
Il capitolo è il prodotto di tale momento di smarrimento, ma sappi che è solo un capitolo di passaggio e che il prossimo sarà migliore.
Gli orriri so che ci sono, ma non riesco a vederli, perchè so il testo a memoria e quando rileggo salto involontariamente le parole.





  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: PolvereVolante