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Autore: Pando91    16/06/2007    5 recensioni


[Fanfiction interrotta, perchè non trovo il tempo necessario, mi scuso...!]

Si sedette sul divano, piangendo tra le braccia di Hermione....
E lei che lo accolse, con le lacrime che le rigavano incessantemente il viso.
Gli accarezzò i capelli, e gli diede un bacio sulla fronte.
Lui continuò ad essere scosso da piccoli singhiozzi..stettero lì per circa un'ora...poi Harry si staccò dal suo abbraccio.
"Scusa.." disse lui, guardandola fissa negli occhi
"E di cosa? Harry, era questo che volevo. Volevo farti capire che ne valeva ancora la pena di piangere, che vale ancora la pena di vivere e di combattere...Non servirebbe a niente nascondersi dietro a una porta di legno per restarci per tutta la vita..." concluse lei, un piccolo sorriso increspò le labbra della ragazza
"Grazie..." rispose lui.

Nuova fan fiction..spero vi piaccia...vi prego...lasciate delle recensioni..mi servono per sapere come sono andata..grazie!^^
Genere: Romantico, Triste, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ok, spero che non mi uccidete

Ok, spero che non mi uccidete. So che ho fatto un ritardo assurdo. Ma da pochi giorni è arrivato un mio amico francese quindi non ho potuto scrivere. Questo capitolo non mi inspira, l’ ho scritto troppo di fretta. Spero comunque che un po’ vi piaccia. Per l’altro credo che bisognerà aspettare fino a dopo il 23..quando il mio amico ritorna in Francia. Per oggi è tutto.

 

 

Ringraziamenti:

 

 

Argentlam: Si è un passo avanti, che però porta ad una cosa non proprio bella! Spero che questo capitolo ti piaccia, scusa per il ritardo!!

 

Giorgia: É vero, il capitolo del bacio! Infatti le donne danno solo, difficilmente ricevono. Ed Hermione non è in questi tipi di donne! Scusa per il ritardo, e spero che questo ti piaccia!

 

emma: Grazie per i complimenti. Comunque già bè succede facilmente che tutto si creda sbagliato, anche se in verità è la cosa più giusta che si possa fare!! Spero che questo capitolo ti piaccia, e scusa anche a te per il ritardo!

 

Dreamer1989: Ti dico solo che puoi stare più che tranquilla. Comunque ho ricevuto la tua e-mail. Grazie ancora. Spero che questo capitolo ti piaccia! Scusa per il ritardo!

 

granger90: Nel senso della “guerra”, che non avrebbe ceduto ai suoi sentimenti, per esempio piangendo! Spero che questo capitolo ti piaccia. Scusa anche a te per il ritardo!

 

 

Ora vorrei ringraziare le persone che leggono e che non recensiscono! Spero che prima o poi lascerete qualche segno del vostro passaggio..please!!

 

 

Nono capitolo:

 

 

 

A causa di quell’ “inconveniente” riuscirono solo più tardi a recuperare le tracce di Lumacorno, il quale si trovava nella Torre di Astronomia.

 

Harry e Hermione non avevano parlato dell’accaduto, erano rimasti in silenzio lasciandosi trasportare dall’oscurità dei corridoi che ora occupava Hogwarts.

Il moro continuava a pensare e ripensare a quel bacio. Ripercorreva, senza volerlo, quei pochi secondi dove le sue labbra si erano posate su quelle di Hermione. Era stato maledettamente stupido. Perché sparare quella grandissima cavolata?

 

//Io, non volevo. È stato uno sbaglio//

 

Si continuava a maledire. Sentiva però che ora non poteva più tornare indietro. Lei aveva annuito, aveva accettato le sue parole. Harry però aveva capito che il sentimento che provava non era univoco. Lui l’amava, questo era certo. Aveva scorto nei suoi occhi tristezza, quasi disperazione. Non era ancora sicuro dei suoi sentimenti, ma se c’era una cosa che loro due erano tanto bravi a fare, era il fatto di capirsi subito. Attraverso uno sguardo, loro potevano fare un intero discorso, potevano intuire ed affermare tante cose. Per questo Harry l’aveva capito.

 

Era stato contento di quella scoperta, ma si era sentito talmente stupido che sarebbe tornato indietro nel tempo, per rimediare al tremendo errore fatto.

Comunque ormai si trovavano davanti alla porta dell’Aula di Astronomia.

Hermione si mosse verso il muro. Si accorse che la porta era stata lasciata aperta per sbaglio. Harry non ne era ancora al corrente perché stava guardando in tutt’altra direzione. Con difficoltà lo prese per un braccio e lo avvicinò a sé. La loro vicinanza la fece star male. Dovette sforzarsi di non stringere la presa perché se no, tanta era la sua rabbia, gli avrebbe sicuramente rotto il braccio. Lui non poteva capire il male che Hermione provava. Era questo che si continuava a ripetere la bruna.

Comunque si sforzò di rimanere calma, lasciandogli l’arto. Gli indicò, alzando il braccio, lo spiraglio della porta lasciata aperta. Harry sorrise, soddisfatto. Almeno avrebbero scoperto cosa succedeva in quell’aula, la sera.

 

Aprirono lentamente la porta. Ad ogni cigolio, il cuore di Hermione mancava un battito. Erano sotto il Mantello dell’Invisibilità, ma aveva lo stesso paura. Senza neanche accorgersene, prese una mano di Harry, facendolo sobbalzare. Lui fissò la stretta e la guardò quasi sorpreso. Il contatto gli fece venire dei brividi. La sua mano, nonostante facesse freddo, era calda e morbida. Aveva una stretta debole. Lei lo fissò per capire cosa avesse da guardare. Poi volse lo sguardo verso il punto che lui osservava con tanto interesse. Lasciò in fretta la mano di Harry, scusandosi, imbarazzata. A quella mancanza il moro ebbe un tuffo al cuore. Poi si riprese, continuando ad aprire lentamente la porta. Lo spettacolo che i due ebbero davanti non si poteva proprio definire “spettacolare”. Lumacorno e la professoressa di Aritmanzia stavano, diciamo, giocando al medico e il paziente. A quella visione Harry ed Hermione si ritrasse e quasi stettero per cadere. Sentirono dei rumori quando si stavano accingendo a scappare via. Presero un corridoio, senza pensare a dove andare. Risero di cuore per tutto il tragitto. Si scordarono del precedente bacio. Harry le prese la mano, e continuarono a correre. Arrivarono fino alla Sala Comune e ansimanti si sedettero sulle poltrone, ridendo come pazzi. Quando i loro cuori ebbero ripreso a battere regolarmente, si guardarono. Niente esisteva più. Nessuna poltrona, nessun fuoco, nessun corridoio. Esistevano solo loro due. Harry incapace di trattenersi si avvicinò al viso di Hermione. Erano sul punto di baciarsi quando la bruna girò la testa da un’altra parte per evitare di fare lo stesso errore.

 

“Harry, non possiamo. Come hai detto te prima abbiamo fatto uno sbaglio, non rifacciamolo adesso”

 

Si alzò e si diresse con passo svelto verso il dormitorio femminile. Prima di salire le scale, si voltò verso il moro e con lo sguardo gli diede la buona notte.

 

Harry rimase seduto sulla poltrona fino al mattino presto, a pensare.

 

Giunse ad una conclusione: l’amava troppo per lasciarla andare via.

 

****

 

“Hermione, dobbiamo parlare”

 

Sala Grande. Harry era in piedi davanti alla bruna, che attendeva una risposta da questa.

 

Sembrava agitato.

 

Lei era seduta sulla panca e stava facendo colazione.

 

Lo guardò incerta, poi si alzò e si diresse con lui verso il portone della Sala.

 

Il viso serio di Harry non le diede una buona impressione.

 

Si incominciò ad agitare anche lei.

 

“Cos’è successo?”

 

Quando ebbero varcato la porta, il moro si fermò.

 

Non disse niente.

 

Hermione cercò di incalzarlo a parlare.

 

“Cosa c’è? È successo qualcosa?”

 

La guardò con uno sguardo duro, quasi stesse imitando Draco.

 

Barcollò un po’, prima di rispondere.

 

“Io..non è successo niente”

 

La tranquillizzò scotendo la testa.

 

“E allora perché siamo qui?”

 

Non sembrava molto sicuro della risposta da dare.

 

Rispose comunque.

 

“Vedi…io ieri ho pensato a quello che è successo tra noi due”

 

Hermione trattenne poco un “Ohh” di esclamazione.

 

“Quindi?”

 

Abbassò lo sguardo, non aveva il coraggio.

 

“Io penso che..bè insomma..non ci sia niente di male in quello che è successo..”

 

“Si..”

 

Fu più che un sospiro.

 

“E pensavo che noi potremmo provare..a vederci”

 

Hermione capì dove voleva arrivare, ma fece comunque la difficile.

 

“Ci vediamo tutti i giorni”

 

“Non intendevo questo..vedi per me quel bacio è stato importante, anche per te?”

 

Hermione non rispose, ma si girò e si andò a sedere su uno dei gradini delle scale che portavano alle varie aule e Sale Comuni.

 

Harry la seguì.

 

“Non rispondi?”

 

“Io, vedi..non possiamo farlo”

 

“C-come?”

 

La sua voce si fece più sottile. Era convinto che avrebbe ricevuto una risposta positiva.

 

“Ieri hai detto che era stato uno sbaglio, o no?”

 

Si riprese e si fregò le mani sui pantaloni della divisa.

 

“Si, ma ci ho pensato tutta la notte, e adesso credo che sia stato solo quello che ci diceva il cuore”

 

La sua voce era dolce. Hermione non sapeva cosa rispondere.

 

“Per me è stata solo attrazione fisica”

 

Quell’affermazione lasciò di stucco Harry. Abbassò lo sguardo. Si irritò.

 

“Pensavo non fosse così”

 

“Invece lo è”

 

Si alzò.

 

“Non è vero, lo so, Hermione. Ti conosco da troppo tempo per non capire una cosa così semplice.”

Lo disse con convizione.

 

“Mi dispiace Harry, ma è così e basta. Ci sono mille altre ragazza, io non sarò né la prima né l’ultima”

 

“Ma cosa stai dicendo?”

 

Lo urlò, non lo fece apposta.

 

“Calmati. Quando lo avrai fatto allora potrai parlarmi”

 

Si girò e si diresse verso la Sala Grande

.

Hermione si maledisse da sola. L’aveva ferito, ma lei non poteva permettersi di innamorarsi e lui lo stesso, sarebbe stato tutto uno sbaglio.

 

****

 

 

  
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