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Autore: CathCarey    30/11/2012    3 recensioni
Firenze 1775
Virginia ha sedici Anni e si ritrova ad affrontare un matrimonio dettato dal volere di suo padre.
Virginia data in sposa al libertino Andrea Corsi scopre che il matrimonio non è dei più piacevoli , ma il destino per ironia della sorte le farà conoscere i piaceri e l'amore con il suo Amante Christian Ristori.
Tutto questo scritto in delle pagine di diario.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Non avrei mai dimenticato quella mano su di me.
" Scusate Contessina, non volevo assolutamente spaventarvi, ma vi ho visto qua da sola e mi sono preoccupato, questa è la vostra serata"
Lo guardavo, e dio non volevo ammerlo a me stessa, ma era tremendamente Affascinante, più bello di Andrea Corsi, più bello di tutti i maschi della nobiltà di Firenze, era splendido. 
Ma poi la ragione mi chiamò.
" Non mi avete spaventata Mio signore, avevo semplicemente bisogno di prendere una boccata d'aria, sapete queste serate stancano molto."
" Nessuno può capirvi meglio di me, Anche se la festa è molto Gradevole"
" Non ho detto che la festa non è di mio gradimento solo che.."
Quando All'improvviso Andrea Corsi mi stava cercando, avrei voluto non farmi vedere.
" Vi prego, non vi girate, non voglio essere trovata da quell'uomo"
Lui rise leggermente
" Perchè mai dovreste nascondervi da uno Come Andrea Corsi Contessina ? "
" E' il mio futuro sposo, lo detesto , Restate in silenzio, e non vi voltate"
Quando finalmente dopo due minuti Andrea rientrò di nuovo dentro, io sospirai sollevata.
" La faccenda è grave, se dovete nascondervi dal vostro futuro marito, voi siete strana"
Io lo guardai male.
" Io strana, perchè mai ? "
" Potreste avere una sfilza di uomini intorno a voi, eppure scegliete la solitudine"
" Ci vuole coraggio per la solitudine, e io sono in grado di sopportarla, sapete preferisco rimanere sola piuttosto che essere circondata da inutili damerini. Io non sono strana, semplicemente sono realista, non credo nel matrimonio. Io penso che il matrimonio  sia un sacrificio sociale. E voi potete dirmi che non è vero, ma questo è quello che ho visto. Mi guardo intorno ed è pieno di persone  intenti a chiudere un divorzio,  io come posso sposarmi con la consapevolezza che un giorno potrei finire anche io come loro?"
" Non approvo il vostro ragionamento Contessina , sono sempre stato  convinto  che il matrimonio fosse l’eterna unione di due anime una promessa"
" Le promesse vengono sempre infrante , abbiamo opinioni diverse su questo argomento"
Rimanemmo in silenzio per molti minuti, era bellissimo, non lo guardavo, ma sapevo che lui guardava me, non avevo mai provato un emozione così forte in vita mia. Ma cosa mi stava succedendo?
" Il gatto vi ha mangiato la lingua? "
" Mi piace il silenzio"
" Vorrà dire che rimarremo in silenzio"
Va bene. Ma adesso quel silenzio era tremendamente Imbarazzante, e lui mi guardava.
" Si può sapere cosa avete da guardare? "
" Siete molto bella"
Io non arrossì non era mio solito farlo.
" Vi ringrazio"
" Si è fatto molto tardi contessina, io rientro dentro" Mi prese delicatamente la mano e la baciò.
Quando le sue labbra sfiorarono la mia mano il mio cuore andò in tumulto per qualche secondo, anche se cercavo di tenerlo nascosto a me stessa.
Lui se ne andò. 
E io dissi " Aspettate non mi avete detto il vostro nome"
" Che importanza ha ? "
" Per me ha importanza"
Christian Ristori"
" Christian Ristori " sussurrai, non avrei mai dimenticato il suo nome. Mai.
  
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