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Autore: zenzero    01/12/2012    1 recensioni
Due anni dopo gli avvenimenti accaduti ne 'The Last Guardian', Spinella si ritrova da sola durante le vacanze di Natale e cerca un amico con cui stare. Anche Artemis è rimasto da solo, e i due si ritroveranno a passare la vigilia di Natale insieme...
OOC per Artemis, un po' troppo impacciato, forse...
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angeline Fowl, Artemis Fowl, Domovoi Leale, Spinella Tappo
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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2. Vecchi incontri, e succo d'arancia.
Tara la accolse con una raffica di vento gelido e neve. La tuta termica la proteggeva dal freddo ma era comunque terribile volare in tali condizioni. Era mattino quando raggiunse Casa fowl. La magione era addobbata con gusto, anche se forse le decorazioni luminose sarebbero state maggiormente apprezzabili di notte.
Sorrise nel vedere i coniugi Fowl all’ingresso della loro Magione. Artemis I stava finendo di costruire una cappella sistina fatta di neve. Alle sue spalle, Angeline stava invece preparando una gran quantità di palle di neve. Spinella capì cosa sarebbe accaduto di lì a poco ma preferì non soffermarsi.
Juliet si stava avvicinando ai due, portando un enorme tronco di pino sulle spalle, che probabilmente avrebbe fatto a pezzi a mani nude per alimentare il camino. Artemis Junior doveva trovarsi in casa, poiché non era da lui apprezzare l’attività con la neve.
Il portone d’ingresso poi si aprì e Myles sgattaiolo’ fuori con fare furtivo. Prima che la porta si richiudesse Spinella era già volata all’ingresso. Si sentiva un pochino una ladra, a entrare così furtivamente, ma dopotutto aveva avuto, anni prima, un invito a entrare. E stava violando il domicilio di ex ladri.
Svolazzò per tutto il soggiorno e anche nei piani superiori ma non vide anima viva. Forse sarebbe stato meglio avvertirlo prima.
Avvertì un forte profumo di cibo e del calore nei piani inferiori. Il suo stomaco a digiuno protestò, ma Spinella cercò di ignorarlo. Si rese conto di chi stesse cucinando. Entrò silenziosamente nelle cucine. Erano grandi come quelle di un ristorante, anche se i Fowl non erano poi tanti. Sui banconi d’acciaio era disposto ogni ben di dio. In mezzo a tutto questo, c’era un omone grosso come un gorilla, con una divisa da cuoco, che mescolava energicamente un’enorme scodella piena di quel che sembravano dei componenti per un dolce, di un colore giallo intenso. Spinella era molto felice di rivedere il vecchio Leale. Voleva avvicinarsi e coglierlo di sorpresa ma fu lui a stupirla, lasciando la ciotola, voltandosi ed estraendo la pistola in una frazione di secondo.
- Resta dove sei. – le intimò il guardaspalle puntando l’arma nella sua direzione.
-Sempre sul chi vive, eh, omone?- scherzò Spinella spegnendo lo scudo.
Leale strabuzzò gli occhi, sorpreso e felice allo stesso tempo.
-Quanto tempo!- esclamò, riponendo l’arma e abbracciandola. Spinella fu avvolta dal tepore e dall’odore dei dolci e si sentì a casa.
- Davvero tanto.
- Perdona il mio abbigliamento, ma devo preparare la cena per tutta la famiglia Fowl- disse Leale, togliendosi il cappello da chef.
- Sembri un orso polare, - ridacchiò l’elfa. Tossì un poco. – Potrei... avere qualcosa da bere?
-Ma certo!- esclamo’ il guardaspalle, indicandogli una bottiglia di vetro color blu mare. –Prendi pure, è del succo d’arancia. Lo avevo preparato a Beckett, che ha la febbre, ma dopo averla portata in camera ho notato che non ne aveva preso neanche un bicchiere, e mi dispiacerebbe sprecarla.
-Ti ringrazio, - fece Spinella, sorseggiando il succo.
- Cosa ti porta qui? Chi, o cosa minaccia il mondo questa volta?
- Stavolta, solamente il riscaldamento globale e qualche profezia strampalata. Sono passata solo a trovarvi.. e perché volevo restare un pochino.
Leale notò il bagaglio dell’elfa e annui’ comprensivo.
 - Problemi di convivenza..
- Già, una brutta storia.
- Pultroppo i fowl stavolta hanno intenzione di rimanere nella Magione per le vacanze. Per me non è un problema se tu restassi, ma dovresti cancellare la memoria all’intera famiglia.
Spinella scosse la testa, l’idea non le sorrideva.
 -Altrimenti, beh, potresti… andare da Artemis, non credo avrebbe problemi a ospitarti.
- Come, andare da Artemis?- chiese lei, confusa, - ha sempre vissuto qui, no?
- Non più, - disse l’uomo scuotendo il capo, - i genitori l’hanno spinto a frequentare il college. Oxford. E così è andato a vivere in una piccola casa in campagna, ed io con lui. Ovviamente la sua è solo una copertura, poiché potrebbe benissimo insegnare ai professori, a Oxford. Non mi dice mai niente, ma sono sicuro che stia progettando qualcosa di grosso.
-Come sempre. Ma quindi tu, cosa ci fai qui? Non eri con lui?
- Avevamo intenzione di tornare insieme a casa per le vacanze, solo lui che si è ammalato pochi giorni prima di partire e mi ha chiesto di precederlo. Sfortunatamente però non ha fatto che nevicare e così le linee aeree si sono interrotte, e ci vorrà un po’ prima che possa venire.
- Quindi è rimasto da solo.- rifletté l’elfa, dispiaciuta per lui.
- E’ per questo motivo che è meglio se tu vada da lui, per lo meno sarà al sicuro. E poi anche se non lo da a vedere, non gli piace restare da solo.
- Non lo avrei mai detto.
Leale le scrisse l’indirizzo su un foglietto e le augurò un buon viaggio.
Spinella tornò invisibile e ripartì velocemente.

Nelle ore successive il clima divenne molto più pesante rispetto alla mattina.
Spinella spinse i motori  al massimo. Riusciva a orientarsi grazie alle istruzioni che le dava il gps del suo elmetto, impostate in direzione dell’indirizzo che Leale le aveva dato. Raggiunse Londra nel primo pomeriggio.

Beckett raggiunse le cucine, sbadigliando. Si era appena svegliato da un riposino.
Leale stava sfornando le ciambelle.
-Beckett, ben svegliato - gli disse, abbassandosi per parlargli più da vicino, -Vedo che ti è tornato l’appetito, un buon segno. Ma è meglio se rimani a letto.
Il bambino scosse la testa. – Devo solo controllare i germi.
- Germi? Quali germi?
-Quelli dell’aranciata, - spiegò il piccolo, indicando la bottiglia.- Ho condotto un esperimento per testare la capacità di sopravvivenza dei germi contenuti nella mia saliva in un ambiente acido come questo, adesso devo vederne i risultati. E poi, non mi piacciono gli agrumi.
Leale sbarrò  gli occhi. – Germi nell’aranciata. Oddio.. speriamo che abbia preso antibiotici, di recente.
   
 
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