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Autore: ValeryJackson    04/12/2012    2 recensioni
Avete presente la saga "Percy Jackson"? Bene, scordatevela. Anzi no! Scordatela in parte, perchè questa è una storia (quasi) totalmente diversa. Il protagonista non è più solo il nostro amato Percy, bensì tre ragazze.
Tutti noi sappiamo che il Campo Mezzosangue ospita giovani semidei. Ma se non fosse solo questo? Se fosse un rifugio anche per altri componenti della magia? come maghi, o supereroi? In tal caso la storia sarebbe totalmente diversa.
Alex, Bella ed Emma sono ragazze apparentemente normali. Vestono come noi. Parlano come noi. Vivono come noi. Ma non sono affatto come noi. Loro, infatti, sono in grado di fare cose che noi non possiamo neanche sognare. Hanno poteri che noi non riusciamo neanche a immaginare. Bella riesce a diventare invisibile. Alex può prendere fuoco e può volare. Emma sa allungarsi in maniera smisurata. Insieme lottano per difendere il mondo dal male. Ma nessuno deve scoprire la loro vera identità. O saranno guai. Avete presente i supereroi dei fumetti e dei film? Una cosa del genere, ma loro sono reali.
Ovviamente, però, la mia storia fa riferimento anche alla fantastica saga quale è "Percy Jackson", presentandovi una rivisitazione della storia e riportando molti dei suoi personaggi, tra cui Percy!
Sperovipiacciaa!Commentatee! :*
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Ok. Ora tocca a me.
Mi chiamo Isabella Hartley. Per gli amici Bella. Sono nata a New York, e vivo in una casa normale, con una famiglia normale.
O almeno è quello che credevo.
I miei genitori si sono sposati giovanissimi, e pochi anni dopo hanno avuto me. Ero sempre stata la "cocca" di casa, finche non arrivò mia sorella, Ginger, a stravolgermi la vita. Ha solo dodici anni, ma è dispettosa e infantile, adora attirare le attenzioni dei ragazzi mettendoli in competizione per lei e apparire più grande della sua età. Ficca sempre il naso nelle mie cose, suscitando la mia ira. Una volta ha persino letto il mio diario e scoperto il mio segreto. Pensa di essere più matura di me, ma non si accorge di essere ancora una bambina. Quando litigavamo era mia madre a ristabilire la pace tra noi.
Sapeva sempre cosa dire e quando dirlo.
Era fantastica.
Bastava che mi guardasse con quei suoi occhioni marroni per farmi calmare. La sua voce era sempre calma e pacata e riusciva a tranquillizzarmi come non mai.
Le cose sono cambiate molto da quando se ne andata. I miei hanno divorziato circa un anno fa. Mia madre si è trasferita in Canada, ma noi siamo rimaste a New York, dato che frequentavamo la scuola qui. Mio padre ci prova, non dico di no, ma non ci riesce. Tenta di fare il Mammo, ma occupare entrambi i ruoli non è facile, soprattutto quando entrambe sappiamo che la mamma ci ha abbandonate. Apprezzo però lo sforzo. Da tre mesi a questa parte mio padre ha conosciuto una persona. Si chiama Samantha Roberts, e fa parte della Commissione Parchi Nazionali. Era venuta a sbrigare alcune formalità per la licenza commerciale di pesca richiesta da mio padre. Ginger la fece cadere in acqua, lei si arrabbiò e se ne andò. Mio padre si scusò, costringendo anche Ginger a farlo (scena impagabile!) e poi le offrì una cena per ripagare. Lei ovviamente accettò, e fu durante quella cena che scattò la scintilla. Sam (come la chiamo io) fa parte della nostra famiglia ormai da tre mesi. È una brava persona, gentile e simpatica, ma Ginger non la sopporta. Sono sicura che sia uno dei suoi soliti capricci, ma a volte la capisco. Non è facile accettare una nuova “mamma” nella tua vita, soprattutto quando hai dodici anni e speri ancora che i tuoi tornino insieme. A me Sam non dispiace, e sono contenta se mio padre è felice.
Concludiamo il discorso famiglia e iniziamo quello amici. Inutile dire che le mie amiche per eccellenza sono Alex ed Emma, ma c’è un’altra persona molto importante. E questa persona è Zane.
Zane ed io ci conosciamo dall’età di cinque anni. Abbiamo frequentato tutte le scuole insieme e per un periodo siamo stati anche vicini di casa. È un bravo scienziato ed un ottimo disegnatore, ed è stato lui il primo a scoprire e custodire il nostro segreto. È gentile e generoso e ha tre fratelli e una sorella maggiori e una sorella minore. Gli piacciono gli hamburger. Il suo passatempo preferito è nuotare. Ed è anche per questo che è il mio migliore amico. Insieme facciamo lunghe gare di apnea, immersioni e qualunque altra cosa si possa fare in acqua. Mi piace tantissimo stare con lui. [Smettetela di fare quelle facce, sembrate delle oche.]
Comunque, stavo dicendo, mi piace tanto stare con lui. È un buon amico e un ottimo ascoltatore. E poi gli voglio bene.
Sapete, mi sono accorta che non vi ho ancora parlato di me. Abbiamo detto che sono nata a New York e che i miei sono separati. Bene. Sono sempre stata una ragazza riservata; sensibile, insicura, paurosa e impacciata quando si ritrova in situazioni imbarazzanti. Ero una campionessa di nuoto. Dico ero, perché dopo la mia trasformazione dovetti rinunciare a molte cose. Ma ci arriveremo con calma.
Colleziono pesci tropicali e vendo gelati al parco marino. Odio pescare e sono allergica al lattosio. Sono una ragazza socievole e, non per vantarmi, piaccio a tutti. Odio le liti e sono sempre io a fermare Alex ed Emma un minuto prima che si scannino. Sono un bersaglio facile per i bulli, ecco perché, quando Justin mi ha chiesto di salire sul suo gommone per aiutarlo mi sono fatta ingannare, e lui mi ha spinto in acqua. Per fortuna c’era Alex nei paraggi, che con la sua candela (rubata!) mi ha aiutato a rimetterlo in moto e ad avventurarci in mare aperto.
Pessima idea!
Fu li che ci perdemmo e che fummo costrette ad andare sull’isola Mako, inconsapevoli della magia che abitava quel posto. Nella piscina naturale, all’interno del vulcano, mi sembrava tutto un’illusione. Guardavo quell’acqua e non riuscivo a capire da dove provenisse, e perché non fosse salata. Fui io la prima ad entrarci per cercare una via d’uscita. Era innaturalmente calda, come fosse un bagno termale. Cercai di non pensarci troppo, presi un bel respiro e mi immersi. La sensazione era piacevole e stranamente familiare. Mi sentivo bene e avrei voluto restare lì a tempo indeterminato; stavo quasi per farlo, ma poi mi ricordai di non avere molto tempo prima di finire il fiato e che dovevo cercare un’uscita. Finalmente la trovai. Era a circa venti secondi sott’acqua e portava direttamente al mare aperto. Tornai indietro e diedi la notizia alle ragazze. Loro, con riluttanza, si immersero e fu allora che successe. Dalla piscina iniziarono ad uscire numerose bollicine. Alzai lo sguardo e notai la luna piena, grande e luminosa, che dominava il cielo. Mi domandai quanto tempo fosse passato da quando eravamo finite lì dentro, ma non feci in tempo a darmi una risposta, perché una luce fortissima piombò su di noi e ci investì. Mi sembrò di essere morta.
Era una sensazione stranissima.
Hai presente quello che si prova quando dopo dieci giri della morte sulle montagne russe ti senti lo stomaco vuoto e inesistente? Ora moltiplicalo per tre.
Non raggiunge ciò che sentivo. Era come se tutto il mio corpo fosse diventato inconsistente, quasi inesistente. Fu quando guardai le mie mani che mi venne un tuffo al cuore, perché le mie mani non c’erano! Erano invisibili! Pian piano anche il resto del mio carpo iniziò a sparire, a tratti prendendo la consistenza dell’acqua. Guardai le mie amiche. Accanto a me Alex sembrava una torcia. Il suo corpo era in fiamme e sembrava essersi alzata di qualche centimetro. Accanto ad Alex, invece, Emma sembrava una massa informe. Intorno a noi una luce fortissima mi bruciava gli occhi. Poi si spense ed io svenni. Il mattino dopo mi ritrovai a casa mia, senza capire niente.
Non sapevo cosa fosse successo, se era successo!
Provai a credere che fosse stato tutto frutto della mia immaginazione, ma quando lo raccontai ad Emma dalla sua faccia capii che non era così. Il mio DNA, infatti, durante l’esplosione, era davvero mutato. Riuscivo a fare cose impossibili, come render il mio corpo invisibile o creare capi di forza. Ma non era tutto. Ben presto imparai a manipolare l’acqua liquida, modellandola come volevo e a trasformarla in gelatina, per poi cristallizzarla. Ma la cosa più straordinaria era un’altra. Non so bene come definirla, perché fu sia un bene che un male. Entrando in acqua (o semplicemente entrandoci in contatto in qualunque modo) le mie gambe spariscono, il mio corpo si tramuta momentaneamente in una marea di bollicine, i miei vestiti e i mei gioielli svaniscono, i miei capelli si sciolgono, ed io mi tramuto in una bellissima sirena, che riesce a nuotare sott’acqua e a parlare con i pesci. La sensazione è strana, ma bellissima. Il problema è che a causa di questo potere dovetti abbandonare il nuoto, senza poter dare spiegazioni a nessuno.
È stato terribile! Ma alla fine ho imparato a conviverci, ed ora posso nuotare sott’acqua per ore ed ore.
Comunque in questa nuova avventura non ero sola, oltre le mie amiche e Zane, corse in nostro aiuto anche Maria, una donna tanto saggia quanto scaltra, che ci ha aiutato e ci ha addestrato rendendoci le macchine da guerra che siamo oggi. Grazie a questa avventura sono più determinata e testarda. Non ho paura di niente e ora è difficile che qualcuno mi metta i piedi in testa. Non temo il confronto con qualcuno di più forte e sono pronta a tutto pur di combattere il male.
Con Alex ed Emma siamo un trio affiatato, legate da una grande amicizia ma anche da un grande segreto, lottiamo contro il male e siamo come i “tre moschettieri”. Tutte per una, una per tutte! E spero che questo non cambierà mai.
  
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