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Autore: danyazzurra    07/12/2012    8 recensioni
Ennesima Lily / Scorpius...ormai per me sono una droga !! dopo " non dimenticare " torno ad affrontare un tema difficile e complicato...spero che leggerete e recensirete !! un bacione a tutte !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Quando Draco arrivò davanti alla casa di Albus Potter, capì subito che qualcosa non andava.
La porta era aperta e il caos sembrava regnare dentro quelle mura.
Sentì Astoria irrigidirsi accanto a sé. Sicuramente anche lei aveva notato che dovevano esserci dei problemi.
“ Scorpius. Albus” chiamò appena ebbe messo piede dentro la casa, stringendo la mano della moglie per infonderle coraggio.
Sentì una risposta distratta provenire dalla cucina e senza neanche rendersene conto, le sue membra si rilassarsarono. Era la voce di suo figlio.
Non fece in tempo neanche a fare un passo che il rumore di una smaterializzazione, lo bloccò sul posto.
Subito dopo ne avvenne una seconda e infine una terza.
Incrociò i suoi occhi con quelli verdi di Harry Potter e vi lesse il terrore.
Harry lo guardò soltanto un secondo, prima di seguire la moglie e il suo primogenito e precipitarsi in cucina.
“ Come stai ? “ vide Ginny, correre ad abbracciare Albus, accarezzargli i capelli, come se fosse un bambino e aggrottò le sopracciglia.
Non capiva.
Guardò suo figlio, ma lui non lo guardava.
Aveva la testa tra le mani e i gomiti poggiati sopra al tavolo. La sua espressione sembrava di sofferenza pura.
Avvertì impercettibilmente la mano di Astoria lasciare la sua e la vide andare da Scorpius e circondarla con le braccia.
Spostò lo sguardo sulle altre persone presenti nella cucina.
Alice era seduta accanto ad Albus e fissava la sua bacchetta, continuando ad accarezzarsi la pancia, sembrava scioccata.
James e Harry sembravano dei leoni in gabbia e…
Mancava Lily.
Ecco il problema. Lily Potter non era nella cucina e con tutta probabilità non era neanche in casa.
“ Dov’ è Lily ? “ chiese, guadagnandosi un’ occhiata di suo figlio.
“ Si è smaterializzata” disse e sembrava che quelle parole avessero faticato molto per uscire.
Assottigliò gli occhi, cercando di mettere insieme i pezzi.
Si era sempre chiesto in quale spiacevole situazione si fosse infilata Lily Potter e qualcosa gli diceva che stava per scoprirlo.
Quando Lily era tornata nella vita di suo figlio, Draco non aveva chiesto niente e Scorpius non aveva spiegato.
Quando Scorpius era stato attaccato, lui era troppo arrabbiato, per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Adesso Lily era sparita. Smaterializzata gli avevano detto, ma perché ?
“ Il bastardo mi ha attaccato alle spalle” spiegò Albus “ e mi ha recapitato come un pacco postale, qua davanti, con un giglio ed un biglietto” continuò, stringendo i pugni.
“ E tu l’ hai lasciata andare ?” chiese rabbioso, James.
Parlava ad Albus, ma Scorpius non ci vide più.
Alzò il viso fissando James con rabbia e scostando le mani della madre che gli accarezzavano i capelli.
Era già arrabbiato, preoccupato e adesso James li accusava, per la seconda volta, di averla lasciata andare ?
Cosa pensava, che le avessero aperto la porta e le avessero intimato di non tornare tardi ?
Lily era una donna adulta. Aveva i suoi pensieri e le sue idee.
“ Nessuno la lascia andare. Lei doveva restare. Lei lo aveva promesso” si arrabbiò a sua volta.
James e Scorpius si fissarono con rabbia per qualche secondo.
“ Non le abbiamo dato il permesso” rimarcò sarcastico.
“ Lui la ucciderà “ ribattè James in un moto di rabbia.
Tutti lo guardarono a bocca aperta, senza avere il coraggio di contraddirlo.
“ Forse non...” provò Astoria, sentendo il corpo di Scorpius divenire rigido come un legno.
“ Jamie smettila “ la interruppe Albus, concentrandosi sul fratello.
“ Se devi cercare qualcuno con cui prendertela, prenditela con lui “ disse con altrettanta rabbia.
“ L’ ha perseguitata” disse in un sospiro e senza togliere i suoi occhi da quelli del fratello.
“ Prima Alice, poi i nonni, poi Scorpius e infine me e nel biglietto c’ era scritto che sarebbe stata l’ ultima possibilità “ gli disse, porgendogli il biglietto che era accartocciato dentro il suo pugno.
“ Non ci vuole un genio per capirlo. La prossima volta avrebbe ucciso qualcuno di noi” gli spiegò.
James stava per ribattere ma Harry gli posò una mano sopra il braccio.
“ Adesso basta” disse e la sua mascella era così contratta e la sua voce era così impostata che Draco si chiese per quanto ancora, sarebbe riuscito a  trattenere le sue emozioni.
“ Dobbiamo trovarla, per cui andremo in tutti i luoghi che…”
“ Le ho fatto un incantesimo”
La voce di Alice era poco più di un sussurro, ma tutte le teste si voltarono verso di lei.
Scorpius si alzò in piedi di scatto, mal celando l’ espressione sofferente sul suo volto.
“ Perché non l’ hai detto subito ?” le chiese, piuttosto arrabbiato.
“ Sai dov’ è ?”  chiese Ginny, cercando di restare razionale.
Alice si morse il labbro inferiore nervosamente “ io non lo so…vorrei aver avuto più tempo…lei si stava smaterializzando…Albus era…io ero…”
“ Alice” Scorpius la interruppe.
Capiva la sua confusione e il suo stato di shock, ma dovevano trovare Lily e subito.
“ Scorpius” lo interruppe a sua volta Ginny, guardandolo con occhi pieni di rimprovero.
Si avvicinò ad Alice e le pose una mano sulle proprie “ Alice, so che sei sotto shock, ma dobbiamo sapere tutto” le disse, accarezzandole la mano.
Draco guardò Ginny e poi Astoria, erano due mamme preoccupate.
Ma mentre Astoria, non riusciva ad occuparsi di nessuno al di fuori del figlio, Ginny cercava di esserci per tutti.
Storse il naso. Decisamente Grifondoro.
“ Quando ero bambina, mia madre, mi ha insegnato ad effettuare la traccia” disse, guardando Ginny, con gli occhi pieni di lacrime.
“ La traccia ?” chiese Harry stupito.
Quella che il ministero effettuava sui maghi minorenni ?
Sembrava una compensazione Karmica. Per lui, la traccia era stata soltanto una condanna, forse per Lily, poteva essere una fortuna.
Alice annuì “ Mia madre sapeva farla, lavorava nel reparto del Ministero dove le effettuavano ed io…”
Si fermò un secondo puntando gli occhi su Harry.
“ Non so se ho fatto in tempo” gli disse.
Harry accennò un sorriso verso la nuora “ quindi se farà un incantesimo…” disse, come se stesse seguendo il filo logico dei suoi pensieri.
“ E se non lo fa?” chiese James e per una volta Scorpius non si oppose.
Forse perché anche lui era pieno di quei pensieri in testa.
E se Lily non avesse fatto magie ? e se, quando fosse stata davanti a lui, tutto fosse tornato come prima e lei non avesse avuto il coraggio di opporglisi ?
“ Intanto andiamo a vedere tutti i luoghi che lei ci aveva elencato” disse Harry.
I suoi occhi non avevano quasi più traccia del suo tipico verde.
Erano così adombrati che quasi spaventavano.
Draco lo guardò. Sapeva cosa stava pensando il suo antico rivale.
Lily aveva creduto che non ci fosse soluzione. Che l’ unica maniera fosse sacrificarsi per porre fine alla pazzia di quell’ uomo.
Anche Harry l’ aveva fatto. Non aveva esitato.
Era sicuramente una situazione diversa, ma purtroppo, era più simile di quello che sembrava.
“ Vengo anch’ io” disse Draco.
Scorpius alzò gli occhi su di lui e Draco gli lesse tutta la tristezza e l’ angoscia che stava provando in quel momento.
Draco gli sorrise debolmente. In fondo se Lily era in quella situazione, era anche colpa sua.
Ancora non aveva capito fino in fondo la sua situazione, ma sapeva che quello che stava succedendo non era colpa di Lily Potter.
E lui era stufo di avere colpe inutili.
Si era trascinato dietro per anni, le colpe della guerra, non sarebbe stato complice della disfatta di una povera ragazza innocente, né dell’ infelicità di suo figlio.
Scorpius si alzò “ vado a vestirmi” disse in un fiato.
“ Tu non vai da nessuna parte” si oppose sua madre, preoccupata “ ci penseranno loro” aggiunse, cercando  con gli occhi, un aiuto da qualcuno.
“ Sì, saresti solo un peso “ intervenne James.
Scorpius strinse i pugni “ io non starò qua, ad aspettare che qualcuno di voi mi porti sue notizie” disse e la sua voce seppur debole, era molto decisa.
“ Non ho bisogno del vostro permesso.O vengo con voi, o me ne vado da solo “ continuò.
Harry lo guardò solo un secondo e Draco non ebbe il coraggio di intervenire.
Era suo figlio, ma era anche un uomo innamorato e comunque sarebbe stato più al sicuro con loro che da qualche parte da solo.
“ Corri” disse Harry e Scorpius si districò dalle braccia della madre, per precipitarsi al piano di sopra.
Scorpius si ripresentò in cucina dopo un paio di minuti.
Era stato velocissimo. Draco dubitava seriamente che si fosse cambiato le fasciature o che avesse preso le pozioni, ma sapeva che in quel momento, qualunque protesta sarebbe stata vana.
“ Tu e Albus andrete a vedere alla casa che condivideva con lui” ordinò Harry.
“ Io e Draco andremo al parco e al bar che ci aveva indicato” continuò.
“ James e Ginny, guarderete nei dintorni del cimitero, dove è sepolta Rose” concluse.
Poi voltò lo sguardo verso Alice e Astoria “ Se dovesse tornare o se facesse una magia e la traccia si attivasse, mandateci subito un Patronus” ordinò loro.
Alice annuì e tornò a guardare la bacchetta.
Albus si chinò su di lei “ Aly, io sto bene e anche Lily starà bene te lo prometto” le disse, stampandole un bacio fugace sulle labbra.
“ Stai tranquilla, fallo per il nostro bambino” continuò alzandosi e lasciandole le mani.
Alice strinse le labbra e annuì, guardando Albus smaterializzarsi.
***
Lily si sedette sul tavolino da fumo, prendendosi il viso tra le mani.
Come aveva potuto essere così superba da credere di trovarlo ?
Eppure quando lui, le aveva inviato quel biglietto, lei aveva creduto che l’ avrebbe aspettata nella loro casa.
Sapeva quanto era importante quella casa per lui.
Ma se suo padre e i suoi familiari lo cercavano da mesi e non erano ancora riusciti a trovarlo, perché per lei doveva essere diverso?
Ma doveva esserlo.
Lui voleva essere trovato da lei. Lui voleva che la cosa fosse soltanto tra loro due.
“ FATTI TROVARE, MALEDETTO” urlò e la sua voce rimbombò nella stanza.
Guardò la stanza e gemette. Odiava quel posto.
Era ancora pieno di cose, ma non le aveva mai sentite veramente sue.
Brian aveva sempre avuto il completo monopolio decisionale.
Lui valutava se una cosa era degna di stare in casa, lui decideva se una cosa era abbastanza bella o adatta secondo i suoi canoni.
Non c’ erano foto dei suoi genitori o dei suoi fratelli. Non c’ erano quadri che le piacevano, né parti dell’ arredamento di cui fosse particolarmente orgogliosa.
Nei primi tempi le era sembrata una cosa, quasi, normale.
Gliele dava vinte per compiacerlo e perché non le importava più di tanto, dopo, con il passare del tempo, era diventata la regola.
Lei non aveva voce in capitolo e questo la faceva sentire sempre più stupida o inetta.
Prese una foto appesa alla parete. Erano lei e Brian al mare.
La gettò a terra con forza e osservò il vetro rompersi. La crepa aveva trapassato il volto di Brian, e gli occhi del Brian della foto, continuavano a saettare verso quella rottura.
Li guardò. Come aveva potuto credere a quegli occhi.
La cattiveria e la follia gli si leggeva dentro.
Cominciò a pestarla con forza, godendo di ogni minimo crepitio del vetro.
Poi si spostò. Vide il vaso dove solitamente le faceva trovare i gigli freschi.
Era ormai privo di fiori, ma era pieno di ricordi.
Lo sbattè con violenza contro il muro “ CHE TU SIA MALEDETTO” urlò, con tutta la forza che aveva in gola.
Le lacrime scendevano sulle sue guance.
La rabbia per tutta la sua impotenza, per tutto il suo dolore, cominciò ad invaderla.
Cominciò a prendere qualunque cosa le capitasse tra le mani e a spaccarla con forza.
Il vero amore.
Aveva davvero creduto che l’ amore fosse così ? No, non lo aveva mai creduto.
Quando lei aveva bisogno di essere risollevata, dopo la morte di Rose, Brian l’ aveva soltanto infossata di più.
Le aveva dato ragione, dicendole che era una debole, che non poteva reagire, che aveva bisogno di lui, che sarebbe stata bene solo con lui.
Prese l’ ennesimo soprammobile con le mani e lo frantumò contro il muro.
Non era così l’ amore.
Il vero amore, ti fa’ reagire, non ti permette di scendere in basso, ti dice che devi sopravvivere e a volte ti tratta anche male per spronarti a farcela.
Era quello che aveva fatto Scorpius.
Lily guardò il posacenere che aveva tra le mani. Vetro smerigliato, non le era mai piaciuto. Lo aveva sempre odiato.
Lo lanciò contro il muro, ma in quel momento un forte dolore alla testa, la fece accasciare su se stessa e perdere i sensi.
COMMENTO : OK…NON HO MOLTO DA DIRE…QUESTO E’ UN CAPITOLO DI PREPARAZIONE…NEL PROSSIMO CAPITOLO RIVEDREMO DI NUOVO IL NOSTRO AMATO BRIAN…VI ERA MANCATO ?? NO? IN EFFETTI NEANCHE A ME : )) GRAZIE MILLE DI CUORE A TUTTE LE PERSONE CHE RECENSISCONO E CHE MI SPRONANO CON I LORO COMMENTI A CONTINUARE…SIETE IMPORTANTISSIME PER ME !! OVVERO ICE PRINCESS / ARYELLE / ALWAYS 89 / CESCAPADFOOT/ CE /  CASSIE EDERA / TATA MATTA / ROBY ALADIMPA E FEDE PLUCK 93 !! UN BACIONE A TUTTE !! INOLTRE RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

   
 
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