"Sono Chris, ma il mio nome non vi dirà mai nulla su di me, come non lo faranno i miei capelli stinti o le mie camicie a quadri.
Mi piacerebbe potervi dire di essere un ragazzo come tanti, ma non voglio mentirvi."
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Le luci natalizie facevano da stelle in quella città di merda.
Erano ore che guardavo i passanti correre da un negozio ad un altro, disperarsi per non aver trovato ancora il regalo giusto, oppure imbottirsi di dolci con la scusa che fosse festa.
Non capivo perché la gente aspettasse con tanta foga quel fatidico venticinque dicembre, ho sempre pensato che il Natale fosse una festa consumistica, dove la gente approfitta della nascita del loro inesistente Dio per soddisfare i propri vizi.
Mi affascinava l’idea di essere invisibile ai loro occhi, posati sulle vetrine offuscate dalla nebbia, mi piaceva non dover essere - almeno per una volta - l’oggetto delle chiacchiere di tutti.
La mia nominata non era mai stata una delle migliori, perché alla gente non interessava la mia personalità: per loro sarei sempre stato il tipo strano.
Per loro sarei sempre stato il figlio di mia madre, mi ripetevo.
Eppure, per quanto provassi a convincermi che la causa di tutto fosse lei, le mie accuse scivolavano sulla mia insanità mentale.
Era tutta colpa mia e dei miei stupidi attacchi.
Era tutta colpa mia e dei miei stupidi attacchi.
E’ colpa mia, mi crolla il mondo addosso e se ci penso, non me ne frega niente.