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Autore: la luna nera    10/12/2012    1 recensioni
Un gruppo affiatato di amici cresciuti in un minuscolo paese, si trova ad affrontare un enorme ostacolo. Solo sentimenti come l'amore e l'amicizia saranno in grado di dar loro la forza necessaria.....
Una storia che si sviluppa a metà degli anni 90, in un passato non tanto remoto, ma per certi aspetti lontanissimo dai giorni nostri....
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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6. ANGELI IN DIVISA –Prima parte-
 
 
Di nuovo in città, ma questa volta con Andrea. E’ l’unico che mi ha voluta accompagnare presso l’azienda sanitaria per segnalare il caso di Fabio e di sua madre….. Ho cercato aiuto anche in paese, ma tutti sono maledettamente schiavi dei pregiudizi ed hanno fatto a gara a tirarsi indietro. Carogne!
Ho chiesto al distretto locale…. Mi hanno dato l’appuntamento a febbraio!!!!!!!
E quindi ho deciso di andare direttamente alla struttura centrale. Non posso aspettare così tanto!
Passiamo per la stazione ferroviaria per raggiungere la fermata dell’autobus che ci porterà direttamente a destinazione. In un angolo, lungo il marciapiede dell’ultimo binario, vediamo un giovane rannicchiato. Somiglia terribilmente a Fabio… Guardo in faccia Andrea. Sembra leggermi nel pensiero. Facciamo qualche passo verso di lui, fra l’indifferenza delle altre persone…. All’improvviso lo vediamo alzare per un attimo la testa prima di cadere disteso per terra. Ed abbiamo la conferma: si tratta proprio del nostro amico.
Senza la minima esitazione mi precipito verso di lui, Andrea mi segue. Credo abbia perso i sensi. Accanto a lui noto i resti dello spinello che ha fumato…. E’ pallidissimo, freddo, sudato, il polso debole….
“Andrea, sta male….. Dobbiamo portarlo al pronto soccorso!!!”
“Cazzo!!”
Si guarda intorno….. Tutte le persone che transitano di lì, ci guardano come degli appestati. Nessuno si degna neanche di chiederci se abbiamo bisogno di aiuto….. Guardo in tutte le direzioni con l’angoscia che mi attanaglia il cuore….. Finalmente il mio occhio cade sull’insegna “Polfer”! Sono la nostra unica speranza! Andrea si precipita da loro e pochi secondi dopo esce seguito da un agente. Anch’esso capisce la gravità della situazione e prontamente chiama i soccorsi. Ho il cuore in gola e le lacrime agli occhi…. Vorrei poter fare di più per lui… Ho paura che subisca danni….
Non so quanti minuti siano passati, ma finalmente sento la sirena dell’ambulanza. L’agente della polizia ferroviaria è stato un angelo! Non lo ringrazierò mai abbastanza……
Lo caricano sull’ambulanza, io e Andrea decidiamo di andare con lui. Appena giunti in ospedale però ci bloccano nell’area di accesso. Il personale sanitario capisce al volo che Fabio è in quello stato per colpa di sostanze stupefacenti ed è costretto ad avvisare i Carabinieri. Noi veniamo trattenuti…. Probabilmente vorranno farci qualche domanda, anche se non sapremmo cosa rispondere…..
Fabio è nelle mani dei medici, prego con tutta me stessa che non gli accada niente….
Ad un tratto vedo entrare una ragazza bionda, magrissima, vestita di nero, con molti orecchini, piercing e tatuaggi…. Si avvicina al bancone e sento che chiede informazioni su Fabio Maggiorani…. Io e Andrea ci guardiamo in faccia…. E quella chi diavolo è?! L’infermiera si limita a confermarne la presenza in pronto soccorso e si rifiuta di farla entrare in reparto…. La biondina insiste, affermando di essere la fidanzata. Ho un fitta al cuore. Anche questo devo subire?! Come se non soffrissi abbastanza per quella situazione così assurda!!!!! La tipa inizia a spazientirsi, vuole portarlo via a tutti i costi. Volano parole grosse. Si volta verso di noi…. Mamma mia! Ha un viso pallido! Sembra un cadavere! Ha una specie di catena-collana con inciso “Linda”…. Dev’essere il suo nome….
Proprio in quel momento, entrano due Carabinieri. Appena li nota, la biondina esce frettolosamente dal pronto soccorso…. La cosa è sospetta……
Riconosco il maresciallo Mineo, è quello intervenuto a casa di Fabio quella famosa sera….. Almeno questo posso tentare di sfruttarlo a mio favore….
Ci accomodiamo in una saletta dell’ospedale. Ancora non abbiamo notizie del nostro amico.
“Allora ragazzi, che ci potete dire?”
“Eravamo alla stazione per caso e ….lo abbiamo notato semi disteso vicino all’ultimo binario…”
“Si. Ci siamo avvicinati a lui….. lo abbiamo riconosciuto…. I soccorsi sono stati chiamati da un agente della polfer….”
“Hm…. Quindi al vostro arrivo Maggiorani già stava male.”
“Si. Ho solo notato il mozzicone dello spinello accanto a lui.”
“Lo avete raccolto?”
“No, ma credo lo abbia fatto quell’agente e dovrebbe averlo consegnato agli operatori del 118….”
“Bene, lo faremo analizzare.” Il maresciallo ci fissa…. “Sentite ragazzi, voi avete idea di chi ci sia dietro a questa faccenda?”
Ci guardiamo in volto….  Mi faccio coraggio… “A dire il vero no. Non abbiamo la minima idea delle persone che frequenta Fabio….. Lei conosce quello che è accaduto ai suoi genitori, ricordo che intervenne quella sera…. Da allora le cose sono precipitate terribilmente. La signora Lorena è caduta in depressione e lui si è trovato da solo a sopportare tutta questa situazione. Si è allontanato da noi ogni giorno di più e probabilmente si è avvicinato alle persone sbagliate. Però purtroppo non abbiamo idea di chi siano….”
 “Aspetta… Forse un nome lo sappiamo!! Quella che si è presentata come la sua fidanzata ed è scappata all’arrivo del maresciallo!”
“Hai ragione!!!!” Andrea è un genio! “Le dice niente il nome Linda?”
“Linda?” Si massaggia il mento… “Per caso ha i capelli biondi e un sacco di buchi nel naso e nelle orecchie?”
“Si!”
“Credo di aver capito…. Rientra fra le nostre conoscenze…. Lei e altra gente….. Bene, grazie per il vostro aiuto!”
“Mi scusi, maresciallo. Non vorrei sembrarle sfacciata, ma anche io ho bisogno del suo aiuto.”
“Che c’è?”
“Almeno lei, mi sa dire a chi posso rivolgermi per tirare fuori Fabio da questo caos? Ho chiesto a destra e a manca e fino ad oggi ho sempre ricevuto risposte vaghe…..”
“Ti sei rivolta ai servizi sociali?”
“Si. Mi avevano proposto un colloquio per febbraio….. Fra quasi quattro mesi uno può anche lasciarci le penne! Maresciallo, mi aiuti lei, la prego! Se ha figli, capisce bene che non si può vedere un ragazzo annientarsi così restandosene con le mani in mano……”
Mi guarda. Sorride. “Ci penso io. Ma state attenti, la faccenda non è così facile come sembra. Se avete qualsiasi informazione o sospetto, comunicatecelo prontamente. Ma non vi venga in mente di intervenire da soli, ragazzi. Quella è gente senza scrupoli, lasciate fare a me e ai miei uomini.”
 
Detto questo, usciamo tutti e tre dalla saletta. E siamo di nuovo nell’area di accesso del pronto soccorso.
Qualcuno ha notizie di Fabio?
 
 
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Salve a tutti! Questa volta c’è poco  da raccontare….. Forse l’unica cosa che mi viene in mente è che in caso di necessità, oggi con i cellulari chiamare i soccorsi è immediato…. Venti anni fa ci si doveva raccomandare a qualcuno o cercare un telefono pubblico (e sperare di trovarlo libero!).
 
A breve sapremo come sta Fabio!
Grazie a tutti!!!!
A presto!!!! 
  
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