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Autore: MYH and ONE    12/12/2012    0 recensioni
Con un gesto della bacchetta fece apparire un calderone per banco.
"UNO SOLO!!????- pensai - Questo vecchio pazzo vuole che io lavori in coppia con Malfoy, nello stesso calderone!?!?"
Il Furetto parve capire il mio pensiero perché ghignò.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Origin Of Love'
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Alessia Mary Honson
 
<< Lelè, vieni? Ho voglia di fare una bella chiacchierata solo noi due. >> Le dissi.
<< Ok, arrivo … >> E detto questo Alessia prese la sua rivista, la sua borsa e salì le sale per il dormitorio.
 
Avevamo parlato molto quella sera, io le avevo raccontato dello sgabuzzino e della Stanza, di come Malfoy fosse odioso e subdolo e lei mi aveva raccontato della sua giornata e del modo in cui il “suo Louis” la aveva guardata, di come il "suo Louis" le aveva sorriso e bla bla bla. Ok, veniamo alla storia del “suo Louis”. Louis e Ale non si conoscevano ma li ho presentati io. E’ stato un grande errore: il più grande colpo di fulmine che io abbia mai visto. Da quel fatale giorno Louis mi parlava di Ale e di come era bella ogni santissimo giorno. Ale mi parlava di Louis e di come era bravo a quidditch e come erano profondi i suoi occhi, ogni giorno. Ale quando vedeva il "suo Louis" diventava tutta rossa e iniziava a balbettare. Louis quando vedeva Ale iniziava a fare lo stronzetto per provare a farla ingelosire e per mantenere la sua reputazione da Louis-"rosso&figo"-Weasley.
Io da brava amica e cugina avevo cercato ti fargli capire che erano ricambiati ma, si sa, l’amore è ceco e, con lui, anche gli innamorati. 
 
Io e Alessia, invece, ci eravamo conosciute due mesi dopo il primo giorno di scuola ad Hogwarts. Ok, adesso qualcuno con un minimo di cervello chiederà: 
“Ma come avete fatto? E’ impossibile non conoscersi se si è nella stessa stanza e si frequentano tutte le lezioni insieme!” 
Lo so, lo so. Me lo sono chiesto anche io, sta di fatto che è successo proprio così. Un giorno ero proprio stanchissima e non avevo che fare, quindi salutai i miei nuovi e vecchi amici e salii in camera. Dopo aver aperto la porta mi ritrovai di fronte a uno spettacolo pietoso: c’era quella ragazzina che fino al giorno prima avevo visto solo di striscio, senza mai rivolgerle la parola, che piangeva con la faccia affondata nel cuscino. Mi avvicinai e cercai di calmarla.
<< Hei, va tutto bene, calmati adesso! >>
La sconosciuta sollevò la testa e mi guardò con quello che poteva sembrare uno sguardo di supplica.
<< Vattene! Tu non mi conosci, non mi puoi dire cosa devo fare! >> Voleva parlare con un tono autoritario e rabbioso ma quello che le uscì fu semplicemente un sussurro strozzato dal pianto.
<< No. non ti conosco, ma vorrei conoscerti e essere tua amica. >> Avevo capito che non voleva che nessuno provasse pietà per lei quindi avevo optato per un’altra strategia: far finta di non essermi accorta di niente, parlare come se l'avessi incontrata giocando a Quidditch nel parco. Lei alzò un poco il viso. Lo presi come un segno di assenso e quindi continuai il mio discorso.
<< Piacere, io sono Rose Weasley e tu devi essere Alessia ma... il tuo cognome non lo so. >> Le tesi una mano e lei si mise a sedere tirando su col naso. Mi tese una mano e accennando un sorriso rispose:
<< Alessia Mary Honson, piacere. >>
<< Allora, Alessia Mary, mi vuoi dire perché stavi piangendo? >>
<< Se te lo dico giuri che non dici a nessuno che mi hai vista piangere? >> Disse rizzando le spalle e asciugandosi le guance bagnate.
<< Certo, siamo amiche adesso, no? >>
<< Ecco, appunto. Io da quando sono arrivata non sono riuscita a parlare con nessuno e nessuno mi si è avvicinato, mi ignorano tutti e io non so che fare. Ma adesso non mi devo più preoccupare, vero? Tu sei mia amica e adesso non sono più sola. >> Il suo viso fu inghiottito dal sorriso più grande che io avessi mai visto. Un sorriso a 32 denti, un sorriso di chi ha appena trovato un amico. Da quel momento capii che sarebbe stata mia amica per sempre e che ero legata a lei da qualcosa, la sua fragilità era palese ma il suo orgoglio e la sua determinazione che le impedivano di mostrare le sue lacrime a chicchessia avevano ceduto di fronte a me e questa era tutt’altro che cosa da niente per lei e per chiunque. Da quel giorno siamo inseparabili e qualunque cosa succeda succede ad entrambe, compresi i numerosi guai in cui ci cacciamo ogni giorno.
 
Camminavo di fianco a  Alessia, come sempre del resto,  verso le serre di Erbologia, l’ultima lezione prima del pranzo. Stavamo chiacchierando di sciocchezze e di com'erano messi male i miei capelli quella mattina.
D’un tratto una scena mi saltò all’occhio. Una morettina con la coda di cavallo si avvicinava a Malfoy con fare allegro e pimpante. L'ho già detto che sono un'impicciona di prima categoria? Tirai Alessia per una manica e le feci segno verso quella direzione. 
<< Hei Scorp! >> 
<> Scorpius con chi non lo conosceva non parlava molto e parlava in modo formale, da vero aristocratico, facendo in modo che il mondo pensasse fosse un Corvonero mancato: secchioncello e con la puzza sotto il naso. Asociale tranne che con la sua cerchia di amici. Ma in realtà non era così, era solo troppo orgoglioso per aprirsi a tutti.
<< Abbiamo cura insieme adesso? >>
<< Si, penso di si. >>
<< Oh, bene. Cosa fai a S. Valentino? >>  Era lievemente arrossita o sbaglio? D'altronde che ci si può aspettare da una quindicenne che ti chiede una cosa del genere?
<< Niente, tu? >> 
<< Hem, mi chiedevo se volessi venire ad Hogsmeade con me... >> Lui scrollò le spalle e poi rispose: 
<< Perché no? Allora... ci vediamo in sala grande alle tre e mezza ok? >> Lei sorrise, gli stampò un bacio sulla guancia e si avviò verso la lezione e, soprattutto, verso le sue amiche. 
“ Un problema in meno!  Adesso se Al mi chiede cosa farò a S. Valentino saprò che rispondere. Infondo non avevo una cotta per la Nott? ” pensò Scorp.
Mi allontanai dalla scenetta insieme alla mia fidata gemellina siamese perchè tanto ormai il divertimento era finito.
Dopo la lezione tornavo indietro con Al e Mary (nda: sempre lei, Alessia Mary ma era brutto dire con Al e Ale). Tutto d'un tratto Scorpius gli si avvicinò salutando con un cenno del capo. Non fece in tempo a proferir parola che Al incominciò a blaterare.
<< Bel modo di trattare il tuo migliore amico! Sei fuggito come se io fossi un appestato! >>
<< Hem dovevo andare in bagno. - mentì il biondo -Fratello, non volevo farti sentire un appestato! >>
Al fece finta di crederci perchè non gli andava di discutere ma qualcosa gli puzzava. Glielo si leggeva negli occhi. Perché, infondo, era un Serpeverde ed era il figlio di Ginevra Weasley. 
<< Beh comunque non mi hai ancora detto con chi esci a S.Valentino. >>
<< Con Elisabeth.>> Rispose semplicemente Malfoy pensando a che colpo di culo aveva avuto poco prima.
<< Elisabeth Nott? Beh, bella conquista, complimenti. Non le avevi chiesto di uscire al terzo anno e... non ti aveva forse rifiutato? >> Eccolo, Al doveva sempre infierire.
<< Beh sì, ma avrà cambiato idea. Sai, con un figo come me! >> Al gli diede una pacca e lo prese in giro
<< Se se, figo, come no! >> Scorp aveva volutamente evitato di dirgli che lui non aveva fatto praticamente niente, era tutto merito della Nott ma... Al non doveva sapere tutto della sua vita no?
<< Comunque non sei l'unico che oggi mi ha trattato da appestato sai? Anche la qui presente Rosie mi ha altamente evitato... chissà perchè? >> A Scorpius scappò un ghigno: moriva dalla voglia di dirgli perchè mi ero comportata così ma preferiva che lo scoprisse da solo. Allora si che sarebbero state risate!
<< Al, te lo ho detto: avevo scordato i libri in dormitorio. >>
<< Si, ok, ok. Farò finta di credere a entrambi. Comunque...> 
Fortunatamente il nostro discorso cambiò direzione e ci ritrovammo a parlare di G.U.F.O. e di quanto erano terrorizzati loro due dagli esami. 
Io, visto che avevo scampato il pericolo, presi la mia strada con la mia fidata compagna di chiacchiere. Stavamo quasi per arrivare alla Sala Grande quando ci imbattemmo molto casualmente in mio cugino. Louis. Lui era un Corvonero ma non faceva Erbologia perché era troppo impegnato con il Quidditch e con la sua aspirazione di diventare un domatore di draghi per occuparsi “delle stupide piantine”. Alessia diventò del colore delle viole e si nascose dietro la mia spalla. Io sorrisi e cercai di spostarmi per non coprirla ma...
 
Et voilà! Un nuovo capitolo!!!!
Era ora :)
Ma si! Le feste si avvicinano e noi abbiamo più tempo, senza contare che...
Che...??
Che deve succedere una cosa moooooolto importante...
Si, si tu parla pure... io mi concentro sulla cioccolata calda *w*
Guarda che fra pochi giorni è il mio compleanno!!!!
Oh cacchio è vero D:
C'E' CRISI! non posso farti il regalo T.T
Ma come dici tu: Don't you worry child! Basta che qualcuno di voi mi lasci una recensione e sarà il regalo più bello!!!
Ceeeeeeeeerto!!! Quindi recensite o questa mi rompe le palle fino a Natale dell'anno prossimo!!! :D
 
P.S: Questo è un aggiornamento straordinario, è la prima e credo ultima volta che aggiorniamo dopo un giorno ma, il capitolo era pronto e quindiiiiiii....
   
 
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