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Autore: SofiDubhe94    12/12/2012    8 recensioni
Finnick Odair aveva diciannove anni.
Annie Cresta diciassette, ma Annie Cresta era stata sorteggiata per la Settantesima Edizione degli Hunger Games.
Finnick Odair avrebbe dovuto farle da mentore, riportarla a casa: VIVA.
Questo è Panem. Questo è il Distretto 4.
Questa è la storia di come Annie Cresta tornò a casa.
Felici Hunger Games e che la fortuna possa sempre essere a vostro favore.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANNIE CRESTA. ARENA: SOLITUDINE.
Piove. È buio. Sono ferita. I Favoriti potrebbero essere ovunque. Non ho idea di dove possa essere James invece. Piove. E sono ferita. Ok, Annie, adesso basta. Trova un rifugio e sistema le tue ferite, poi pensa a cercare James.
Il dolore delle ferite è acuto e pulsante e per fortuna ho estratto il coltello. Adesso rimpiango di averlo rilanciato addosso a Royce, se non l’avessi fatto ora avrei un’arma in più, anche se non saprei affatto come usarlo.
Non devo già darmi per vinta, adesso piove, fa freddo, io sono stanca e dolorante. È ovvio che tutto sembra brutto.
Mentre arranco con una mano stringo la lancia, con l’altra tengo premuta la ferita sul fianco, che sanguina, pulsa e brucia.
Devo dirigermi verso il lago, almeno per capire davvero dove mi trovo e decidere il da farsi. Dovrò lavare le mie ferite e poi cercare un rifugio come si deve. Voglio sopravvivere e sono più che decisa a farlo. Per Finnick soprattutto, per tutto ciò che sta facendo per me.
Ci mancava solo la pioggia battente per rendere questa nottata ancora peggiore. Se non altro adesso il livello dell’acqua del lago si alzerà. Meglio per me. Io so nuotare, potrei sempre salvarmi in caso di allagamento. Ma ciò che urge è sopravvivere adesso e soprattutto non farsi ammazzare dai Favoriti rimasti che, a partire da ora, mi daranno la caccia in maniera sempre più agguerrita fino a che il mio sangue non bagnerà loro le mani.
Poi all’improvviso mi trovo immersa nell’acqua fino alle ginocchia. Come è possibile che il livello del lago si sia già alzato tanto? Devo tornare indietro, qui l’acqua è troppo alta e non riuscirò a lavarmi le ferite come si deve.
Questa pioggia mi impedisce persino di vedere bene davanti a me. Mi scosto i capelli fradici dal viso, raccogliendoli su una spalla, stringo i denti, ricaccio indietro lacrime e dolore, quindi tento a fatica di uscire dal lago.
Mi serve un rifugio su un’altura, dove l’acqua non possa raggiungere, o almeno non subito. Affondo nel fango fino alle caviglie ed arranco lontano dall’acqua troppo alta.
Finnick, ti prego, fa qualcosa, mandami un aiuto, un dono, un segno. Sono stremata, frustrata, persino un po’ depressa, per non contare il dolore che mi attanaglia.
Quando riesco a raggiungere quella che è la nuova riva del lago mi lavo le ferite, cercando di mandar via meglio che posso il fango e lo sporco accumulato dalla pioggia. Adesso dovrei applicare la pomata che conservo da una settimana, ma non posso certo farlo qui, sotto la pioggia battente.
Devo salire verso le montagne e trovare una fessura nella roccia dentro la quale accendere un fuoco, asciugarmi, medicarmi ed infine riposarmi un po’. Questa notte sembra infinita, grava sulle mie spalle come il peggiore dei macigni, solo l’alba potrebbe risollevare il mio umore adesso.
Cammino ancora, ma non so per quanto, e continuo ad affondare nel fango e nelle pozzanghere fin quasi alle ginocchia. La pioggia sembra davvero non dover smettere mai. Continua a cadere, sempre più forte, sempre più fitta, impedendomi persino di vedere dove sto andando. Adesso essere con James mi aiuterebbe, perché ci proteggeremmo a vicenda.
Ma lui non è qui, non sa nemmeno che ho lasciato i due Favoriti, ma sicuramente è a conoscenza della tremenda morte di Dux ed Annabel.
Ora che ci penso, questa pioggia mi fa tornare in mente il mio Distretto. Non piove spesso da noi, ma quando accade sono dei veri e propri diluvi. La pioggia nel Distretto 4 è qualcosa di meraviglioso e il mare s’ingrossa tanto che pare debba inghiottirci tutti. Tuttavia non è come questa, non è mai così carica di odio e rabbia.
Ho fame, ma non posso mangiare finché non trovo un rifugio asciutto. Mi passo una mano sul viso, stringo la lancia e continuo a camminare.
Come si staranno divertendo gli Strateghi!
Nessuno quanto loro è capace di gioire delle disgrazie altrui. Li odio. Perché sarà sicuramente un’idea loro questa pioggia infernale.
Poi lo vedo. È assolutamente il rifugio perfetto. Una fenditura nella roccia del basso monte che ho davanti agli occhi, facile da raggiungere, ma decisamente difficile da trovare. Ora non mi resta che sperare che sia abbastanza profonda da potersi nascondere dentro.
Dopo aver fissato la lancia allo zaino mi arrampico per il breve tratto di parete rocciosa, salendo lentamente, posando mani e piedi sulla parete rocciosa quasi con cura maniacale. Tutto è più scivoloso con l’enorme quantità d’acqua che è scesa e sta scendendo.
Finalmente poi riesco ad entrare nella fenditura, che scopro essere piuttosto profonda. Bene. Sarò ulteriormente nascosta da occhi indiscreti.
Mi libero di lancia e zaino e poi mi strizzo abiti e capelli per quello che posso. Un fuoco, mi serve un fuoco o non mi asciugherò mai davvero.
Trovo qualche rametto ancora asciutto, quindi li accatasto da una parte e li faccio ardere con l’aiuto dei fiammiferi che mi sono rimasti nello zaino. Mi tolgo la giacca, la maglia e i pantaloni, poi li stendo accanto al fuoco perché si asciughino e nel frattempo scivolo all’interno dell’impermeabile. Il mio stomaco brontola così decido di mangiare una mela e un po’ di carne essiccata, accompagnando il tutto con l’acqua.
Una volta a pancia piena mi occupo delle mie ferite, spalmando abbondantemente su di essere la pomata di Finnick. Il sollievo arriva quasi subito, placando il bruciore che mi ha accompagnata per tutta la mia fuga.
Sospiro. Fuori piove ancora a dirotto. Ed io voglio Finnick, un suo abbraccio, il suo conforto. Ma io sono qui e lui è lontano, a Capitol City.
Ho freddo, ma i miei vestiti sono ancora troppo zeppi d’acqua perché io possa metterli e dunque indossarli non mi gioverebbe affatto. Mi avvicino al fuoco e mi massaggio le braccia attraverso l’impermeabile. Potrei mettermi a piangere dalla rabbia e dalla frustrazione: mi sono fatta usare dai Favoriti, senza sospettarlo minimamente. Sono stata una stupida. Finnick mi ha faticosamente mandato tutti quei doni che io ho permesso che quegli approfittatori usassero. Sono felice che Annabel e Dux siano morti nelle più atroci torture. Adesso desidero che anche Royce e Clio facciamo la stessa fine. Li ucciderei con le mie stesse mani se sapessi farlo.
Mi servirebbe un bel bagno, ora. L’acqua delle pozzanghere e il fango mi hanno lasciato addosso un senso di appesantimento e sporco. Domani mattina, se il diluvio si sarà placato, andrò giù al lago a lavarmi; domani, dopo aver dormito un po’; domani, quando le mie ferite andranno a posto. Domani andrò anche alla ricerca di James.
Mi accoccolo su me stessa, stesa sul duro pavimento roccioso e cerco di dormire. I miei sensi devono tuttavia rimanere vigili: ho lasciato il fuoco acceso e i Favoriti potrebbero essere davvero ovunque. E se mi stessero cercando io dovrei essere pronta a scattare e fuggire.
Fuori, la pioggia infuria, colpendo il terreno senza alcuna pietà, con la sua forza bruta. Mi fa sentire meno sola il suo scrosciare, mi fa capire che non tutto sta dormendo là fuori.
Talvolta mi giungono alle orecchie i terribili ringhi degli ibridi che perlustrano il proprio territorio in cerca di qualche preda. Spero non incontrino James, perché io ho bisogno di lui.
Ogni volta che tento di assopirmi gli occhi, gli sguardi dei Tributi che ho visto morire mi perseguitano, impedendomi di dormire. Mi giro e mi rigiro, mi siedo a guardare il fuoco, cerco di calmarmi, ma non ci riesco. E nemmeno riesco a dormire.
Mi domando, allora: ci riuscirò mai di nuovo?  



BACHECA DELL'AUTRICE:
Ehilà! E' vero, ho aggiornato abbastanza presto ma... purtroppo sarò così impegnata con la scuola a partire dalla fine della settimana e per tutta la prossima che NON SO DAVVERO quando ci riuscirò di nuovo quindi... spero il capitolo vi piaccia, adesso ce ne saranno due o tre un po' statici, di passaggio, ma poi riprenderà l'azione.
Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate.
E se state leggendo questo grazie per aver letto il capitolo e -magari- per aver recensito :3

-Sofi

 
 
 
 
 
 
  
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