Anime & Manga > Pretty Cure
Segui la storia  |       
Autore: drawandwrite    14/12/2012    2 recensioni
Protagoniste di questa storia saranno Nagisa e Honoka, una buona parte sarà assegnata a Shogo Fujimura e farà la sua apparizione anche Hikari.
Dopo un lungo tempo di pace, le amiche sono ormai convinte di aver chiuso con l'esercito del male. Ma un avvenimento inaspettato le costringerà a sfoderare le loro armi migliori per contrastare l'ormai imminente ritorno del male. Per una sfortunata coincidenza Shogo verrà coinvolto e spetterà alle Pretty Cure trarlo in salvo senza farsi smascherare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nagisa e Shogo entrarono in camera, ricongiungendosi a Honoka.
- Ehm.. accomodatevi dove volete- disse Nagisa cercando di mettere in ordine la sua scrivania (anche se si rivelò un futile tentativo) 
Honoka si sedette sul morbido letto di Nagisa, accanto alla finestra aperta. Nagisa si sedette sulla sua sedia, per utilizzare la scrivania al meglio. Credette di svenire quando Shogo le si sedette accanto, su una sedia a rotelle.
Si grattò la fronte con fare imbarazzato e, dopo un attimo di silenzio imbarazzante, intervenne Honoka. 
-Allora, Nagisa? Di cosa hai bisogno?- 
-Eh? ...Ah! be' ...- Nagisa non avrebbe voluto che Shogo conoscesse la sua situazione scolastica, ma si trovò costretta ugualmente a chiedere aiuto all'amica, onde evitare che la madre la scuoiasse viva alla fine del prossimo test di matematica.
-Si, ho qualche problema con le frazioni algebriche- Confessò infine. 
-Ah, matematica?- Domandò Honoka facendo la finta tonta. 
Nagisa la guardò perplessa. Le avevo già detto che ...
-Anche Shogo è molto bravo in matematica! Potrebbe aiutarti lui, se ne ha voglia- continuò Honoka ammiccando all'amica. 
Nagisa sbiancò e le lanciò un'occhiata eloquente.
-Volentieri- Rispose il ragazzo. 
Nagisa cambiò colore: dal bianco passò al rosso.
Shogo si spostò con la sedia, accostandosi a quella di Nagisa. 
-Quali sono gli esercizi che non riesci ad eseguire?- chiese
La ragazza, che era andata completamente in crisi, si limitò a sfogliare il libro e ad indicarli. Era terribilmente consapevole che se avesse aperto bocca avrebbe sfornato solo frasi senza senso.

Nagisa trovò Shogo un ottimo insegnate. E non solo per l'aspetto, che attirava la sua attenzione continuamente, lui era proprio abile nell'esprimersi nel modo giusto. Beato lui! Pensò Nagisa analizzando l'enorme differenza che c'era tra loro. 
La tensione si sciolse pian piano, finché alla ragazza non parve di essere in compagnia di un fratello maggiore.
-Ora ha capito! - esclamò d'un tratto -sei un genio!- si lasciò sfuggire. 
Shogo rise - Non esagerare!- 
Nagisa non stava esagerando affatto. Lo pensava davvero.
-Anche tu lo saresti se a scuola non "perdessi la concentrazione" così facilmente- Le disse Honoka con un sorriso.
probabilmente era un tentativo di incoraggiamento. 
-Hai ragione, come al solito- mormorò Nagisa chiudendo libri e quaderni.

Improvvisamente un tonfo e un forte rumore di vetro infranto fece trasalire tutti. 
-Che cosa...?- Cominciò Shogo.
Nagisa scattò in piedi rovesciando la sedia 
-Ryota!- esclamò. E si precipitò al piano di sotto, percorrendo in tutta fretta le scale.
Shogo e Honoka la seguirono non appena si furono ripresi.
Quando Nagisa aprì la porta della camera e non trovò il fratello si sentì mancare. 
Provò nel soggiorno, e per fortuna lo trovò. 
Era a terra, davanti al lavandino, piangeva sommessamente per non farsi sentire. 
Vicino vi era uno sgabello rovesciato sul fianco e pezzi di vetro sparsi ovunque. 
Nagisa si precipitò dal fratello -Ryota! Stai bene?-
Intanto Honoka e Shogo la raggiunsero e si fermarono sulla soglia.
-Scusa, Nagisa!- implorò prima di scoppiare a piangere. 
-Ehi, ehi ... calmati. Non è successo niente- Disse lei addolcendo i toni.
Si accorse che si stringeva una mano, e dagli incavi delle dita uscì un rivoletto di sangue.
-Ti sei tagliato?- Chiese allarmandosi
Il bambino continuò a piangere e Nagisa fu costretta a fargli allentare la presa a forza:
Niente di grave, per fortuna. Solo un taglio sul palmo della mano.
Lo fece alzare e lo portò sul bordo del lavandino. Lo sistemò su una sedia ben stabile, in modo che arrivasse senza problemi all'acqua. 
Gli lavò il taglio con cura rassicurandolo quando scoppiava a piangere per il bruciore. 
-Adesso passa. Prima però devi lasciare che ti disinfetti la ferita-
Nel frattempo Honoka si mise a raccogliere i frammenti di vetro e ricostruì l'accaduto nella sua testa: 
Molto probabilmente il piccolo era assetato, aveva quindi pianificato di usare lo sgabello come rialzo per poter riempire il bicchiere, ora a terra in frantumi, con comodità. Ryota doveva aver perso l'equilibiro in qualche modo. 
-Rimani qui, vado a prendere il disinfettante- Disse Nagisa.
Quindi fece per andare in bagno a procurarsi il necessario, ma esitò. 
Prese coraggio:
-Shogo, puoi .. puoi aiutarmi a disinfettare la ferita?- Chiese con sguardo basso.
Il ragazzo invece la guardò con un sorriso che Nagisa non riuscì a decifrare -Non devi nemmeno chiedere- 

Nagisa aprì un'armadietto del bagno e allungò le braccia per arrivare al contenitore con le medicine. Si alzò sulle punte ma ancora non riusciva ad afferrarlo.
Shogo intervenne, avvicinandosi per prendere il contenitore.
Nagisa ralizzò che il suo viso era ad un soffio da quello di Shogo e balzò indietro in modo brusco e un pò sospetto.
Shogo inarcò le sopracciglia -Ti senti bene?- Chiese porgendole il contenitore
-Si, si ... ehm grazie- la ragazza prese a frugare tra le medicine.
-Sai, in fondo non sei così dura come dimostri di essere- le disse Shogo
Nagisa alzò lo sguardo e si ritrovò a guardarlo negli occhi.
Subito riprese a frugare, arrossendo vistosamente.
Oddio, cosa voleva dire? pensò in preda al panico.

quando trovò quello che le serviva tornò da Ryota.
Lo trovò al fianco di Honoka, mentre lei gli accarezzava i capelli rassicurandolo.
Prese un fazzoletto, lo stese sul tavolo e vi fece appoggiare sopra il dorso della mano di Ryota.
-Hai bisongo di una mano?- Chiese l'amica
Nagisa aprì la bocca per rispondere, ma Shogo la precedette -Mi dispiace, ma il posto di aiutante è già preso- Disse facendole l'occhiolino.
Honoka scoppiò a ridere e Nagisa arrossì di nuovo. 
-Nagisa, è questo il tuo ragazzo?- Chiese Ryota con aria scaltra
Il suo viso si accese di cinque tonalità diverse di rosso. 
-Ah, vedo che ti stai riprendendo, microbo- Replicò lei, forzando un sorriso.
Il fratellino si rivolse direttamente a Shogo -Sei il suo ragazzo, vero?- 
Nagisa avrebbe potuto disintegrarlo.
Per la prima volta vide Shogo in difficoltà. Sembrava imbarazzato quanto lei.
-Ryota chiudi quella bocca- ringhiò lei.
Insieme, i due disinfettarono il taglio di Ryota, mentre Honoka sogghignava in silenzio.

Il resto della giornata trascorse tranquilla e il primo a dover salutare fu Shogo:
-Devo passare per il campo- Disse 
Nagisa e Honoka lo accompagnarono all'uscita.
- Ci vediamo- sorrise il ragazzo 
-Ciao- salutarono le amiche. 
Honoka le tiro una gomitata ad un fianco.
-Ahi! che c'è?- borbottò Nagisa
-Non vuoi dirlgi nient'altro?- chiese l'amica con fare ammicante
Lei abbassò la sguardo.
-Su, un pò di coraggio-
Nagisa prese un gran respiro. -SHOGO!- chiamò 
Lui si fermò e si voltò. 
-Ecco ... - La ragazza sentì la sua determinazione venirle meno -Torna pure quando vuoi!- urlò 
-Senz'altro!- fu la risposta
Honoka si batté un palmo in fronte. 

-Non guardarmi così! Lo sai che non ci riuscirò mai!- si lamentò Nagisa chiudendo la porta 
-Be' è sempre un passo avanti- Rise Honoka mettendole una mano sulla spalla.
Nagisa stava per lasciare la maniglia quando improvvisamente un urlo le fece sobbalzare. 
Si guardarono: conoscevano quella voce.
Alle ragazze ghiacciò il sangue nelle vene.    
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pretty Cure / Vai alla pagina dell'autore: drawandwrite