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Autore: la luna nera    18/12/2012    1 recensioni
Un gruppo affiatato di amici cresciuti in un minuscolo paese, si trova ad affrontare un enorme ostacolo. Solo sentimenti come l'amore e l'amicizia saranno in grado di dar loro la forza necessaria.....
Una storia che si sviluppa a metà degli anni 90, in un passato non tanto remoto, ma per certi aspetti lontanissimo dai giorni nostri....
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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10. IO E TE…. COSA!?
 
Un miracolo, un autentico miracolo! Sembra che tutto stia tornando alla normalità. Fabio sta cercando di recuperare il tempo perso con la scuola ed ora frequenta di nuovo le lezioni. E’ seguito da vicino da molte persone, Fabrizio in particolare essendo suo compagno di classe. Per  fortuna la sua permanenza in quell’ambiente si è protratta solo per alcune settimane, ma il rischio di una ricaduta è sempre alto. Come se non bastasse, “quelli” potrebbero farsi di nuovo vivi. E senza le migliori intenzioni.
 
Oggi pomeriggio abbiamo un incontro con una psicologa dei servizi sociali… Finalmente qualcosa si è mosso!  Fabio non se la sente di andare da solo per la prima seduta. Mi chiede di accompagnarlo. Ma ceeeeeerto!!!! Più che volentieri!
Alle 16:00 sono sotto casa sua ad attenderlo. Scende dopo qualche minuto. Mi sorride…. Aiuto! Qualcuno mi tenga…. Sto per svenire!!!! Indossa quell’impermeabile nero modello “Brandon Lee” nel film “Il corvo” che mi manda fuori di testa…. Sto cominciando a vacillare…..
“Ehi, ci sei?”
“Si…si….”
“Cosa c’è? Ti senti male?”
“No, ehm…. Va tutto bene… Sul serio!”
“Sicura?”
“Si-si! Dai, che perdiamo l’autobus!” La mia consueta micro-sbavata…… Spero solo non se ne sia accorto! Sai che figuraaaaa!!!
Lo prendo per mano e lo trascino verso la fermata. Durante il tragitto tutti gli occhi delle persone presenti sono puntati su di noi. Passiamo davanti alla chiesa. Tre signore sono appena uscite e noto il loro sguardo disapprovante….
“Buonasera.” Le saluto. Vediamo se hanno il coraggio di dirci qualcosa.
“….Buonasera.” Ce n’è voluto di tempo per rispondere!
Continuano a fissarci. “Beh? Qualcosa non va, signore?”
Quelle, senza degnarci di una risposta, se ne vanno velocemente per fatti loro. Mamma mia! Facciamo veramente paura!!!!
Fabio sghignazza divertito mentre raggiungiamo la fermata. Non siamo degli appestati! Comodo criticare tutto e tutti senza muovere un dito per aiutare chi ha bisogno! Quelle vanno in chiesa solo per far credere agli altri di essere buone Cristiane, ma dentro sono dei serpenti a sonagli!
 
L’autobus ci porta in città. Sento nervosismo…. Non vorrei che Fabio stesse per avere una di quelle piccole crisi di astinenza da fumo….. E’ già capitato altre volte. Sappiamo entrambi cosa fare: il medico ci ha consigliato delle gomme da masticare particolari o le care vecchie caramelle, preferibilmente alla menta. Che ovviamente non abbiamo preso.
Con quelle per ora siamo sempre riusciti a superare l’ostacolo. Qualche sigaretta ancora se la fuma, ma ci ha ripromesso di smettere del tutto. Ed io so che ce la farà.
 
Scendiamo dall’autobus…. Ci sono alcune persone che stanno fumando lì vicino….
 
“Bianca….. Ne ho bisogno……”
“Resisti, Fabio…..”
“Voglio una sigaretta….” Il suo viso sta diventando strano….
“Vieni con me.” Sto per essere colta da un attacco di panico anche io. “Che ne dici invece di un gelato al pistacchio? Ne sei sempre andato matto!!”
“No, niente di quella roba…. Ho bisogno di fumare!!!!”
“E dove diavolo la trovi quella robaccia?!” Tento di trattenerlo.
“Levati di mezzo!!!” Mi dà uno spintone e si dirige verso una tabaccheria.
Poco dopo lo vedo uscire con uno di quei pacchetti in mano.
Si sta accendendo una sigaretta. E’ tutta colpa mia. Non sono stata capace di fermarlo….. Sono una frana…..
 
In un tempo da record fa sparire quella sigaretta. Butta la cicca nel cestino dopo averla spenta per bene con la punta del piede. Sta venendo verso di me…..
“Scusa…..” Mi accarezza una guancia. “Non volevo farti quello che ti ho fatto….”
“Dai, andiamo. Siamo in ritardo…..” Non mi va di parlarne….
Ci incamminiamo verso la struttura sanitaria dove Fabio ha appuntamento con una certa dottoressa Verrazzano. Non dice una parola, né mi guarda in faccia. Rispetto il suo silenzio. Ci sentiamo entrambi amareggiati, ma la colpa è solo di quelle sostanze infernali che ti rendono dipendente e ti distruggono lentamente il cervello. Quelle sostanze da cui ora lui si deve allontanare ad ogni costo.
Troviamo velocemente lo studio della dottoressa. Credo sia meglio che Fabio vada da solo, forse si sentirà più libero di parlare e tirare fuori tutti i problemi che lo attanagliano. La mia presenza potrebbe essere di intralcio. Un’ultima occhiata e la porta si chiude alle sue spalle. Il mio occhio nota che in uno dei fogli appesi in bacheca sono riportati tutti i nomi del personale addetto ai servizi sociali…. La dottoressa Neri non compare…. Come responsabile vedo un certo dottor Cavoto…. Vuoi vedere che…..? Devo chiedere a Saverio e Andrea di indagare…. Hanno fiuto per certe cose!
Mi siedo in una poltroncina ed attendo in compagnia del libro di storia…. Approfitterò per studiare un po’.
 
Dopo un’ora Fabio esce, dietro di lui c’è la dottoressa Verrazzano, una signora sulla quarantina. Mi sembra sereno e tranquillo, speriamo questa terapia serva davvero… Mi alzo in piedi, vedo che entrambi vengono verso di me…
“Tu devi essere Bianca, la ragazza di Fabio….”
Eh?!  I miei occhi quasi escono dalle orbite. Lui mi fa cenno di stare al gioco…. “Ehm, si….. piacere…” Poi facciamo i conti!
“Bene, lieta di conoscerti. Se non ti dispiace, la prossima volta vorrei scambiare due parole anche con te.”
“Ah-ehm… si, ok…..” Fabio mi guarda sorridente. Ma cosa cavolo le ha raccontato?! Hanno fatto terapia o hanno fumato qualcosa insieme?!
 
Ci incamminiamo verso l’autostazione, tenendoci per mano come due fidanzatini…. Beh, in fondo la cosa non mi dispiace più di tanto….
Ma voglio delle spiegazioni!!!!!! Cavolo se le voglio!!!!!!!
Seduti sull’autobus che ci riporta verso casa, Fabio tiene il suo braccio sulle mie spalle. Sono un po’stanca e piano piano la mia testa va ad appoggiarsi a lui. E’ una sensazione bellissima, non posso dire altro….. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti…. Il dondolìo dell’autobus ed il calore di lui che mi tiene vicina a sé mi stanno cullando…..
“Vedo che tutto sommato ti sei calata bene nella parte della mia ragazza.”
Le sue parole hanno l’effetto della sveglia delle 6:45…. “Eh? Cosa…. Cosa dicevi?”
“Sembri davvero la mia ragazza.”
Adesso mi sento sveglia. E mi torna in mente quella faccenda…. “Fermo lì! Ora mi spieghi questa storia della fidanzata!”
“Un’innocente bugia…. Voleva sapere se ero venuto da solo, se oltre alla mia famiglia… o ciò che ne rimane, ho altre persone attorno a me…. E mi sei venuta in mente tu!”
“E dovevi proprio dirle che stiamo insieme?! Un’amica no?!”
“Ti farebbe così schifo essere la mia ragazza?”
O mamma…. E ora che gli rispondo? Farei carte false per esserlo!!!!! Ma non dovrebbe accadere così! Non per assecondare una psicologa! Non seduti su di un autobus in mezzo ad altri passeggeri!
Mi aspettavo un contesto più romantico! Certo non le classiche candele e la musica dei violini, ma almeno non le luci di un autobus ed il motore come sottofondo!!!!!
 
 
 
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Che dite? La storia inizia a farsi più interessante?!
Cosa fareste voi al posto di Bianca se la persona che vi fa battere il cuore si rivolgesse a voi in quel modo?! E in quel contesto?!
 
Se avete voglia, recensite!!! Anche per suggerirmi di darmi all’ippica!!!
 
“Il Corvo” è un film del 1994 con protagonista Brandon Lee. Questi è deceduto proprio durante le riprese del film in circostanze non del tutto chiare. Molti attribuiscono la sua prematura scomparsa (aveva solo 28 anni) ad una tragica fatalità…..
L’impermeabile a cui faccio riferimento ad inizio capitolo potete vederlo indosso a Brandon nella locandina del film. E’ un impermeabile nero, lungo, presumibilmente di pelle che secondo me dipinge perfettamente l’idea del “bel tenebroso” per eccellenza…..
 
Ripensando agli autobus…. Ai giorni nostri ci sono un sacco di persone che, mentre viaggiano, hanno le cuffiette collegate a lettori musicali…. Una volta era leggermente diverso. Negli anni ’80 potevi incontrare ragazzi con lo stereo sulla spalla, specie in estate, con la musica a tutto volume o i signori con le radioline che ascoltavano “Tutto il calcio minuto per minuto”…. Poi iniziarono a comparire gli walkman, dei lettori per musicassette sicuramente meno ingombranti e più pratici. A metà anni ’90 si diffusero anche i lettori CD portatili che sono poi andati in pensione con l’avvento degli MP3….
  
 

  
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