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Autore: BekySmile97    18/12/2012    1 recensioni
- Eccolo il nostro re! Camminava beffardo davanti alle quindici ragazze considerate idonee per partire con lui.
...
Alla fine si ferma e urla al popolo: "Sudditi! Ho scelto quale tra queste ragazze sarà la fortunata che mi seguirà fino a Classem!"
Detto questo, con una lentezzza esasperante, punta il suo dito ossuto contro di me, condannandomi per sempre. -
Vi avverto che la storia è ancora in fase di lavorazione, quindi accetto molto volentieri critiche di qualsiasi tipo.
ATTENZIONE!
La storia è attualmente impegnata in una massiccia fase di revisione, quindi non so quando tornerò nuovamente a pubblicare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Storie da Hydus '
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VI: La scelta

 
“Nives, svegliati…” sento qualcuno che sussurra, destandomi dai miei sogni.
“No, lasciami sognare ancora un po’…” biascico.
“Perché, cosa stai sognando di così bello?” mi domanda la voce sconosciuta.
“Una cosa bellissima: ero con mia mamma e mio papà al Nord, correvamo su prati di erba verde e soffice e di nontiscordardime profumati. Poi tornavamo a casa assieme per mangiare e per poi andare a dormire tutti e tre abbracciati…” dico assaporandomi ancora la dolcezza e la semplicità di quel sogno.
Lo sconosciuto inizia a giocare con i miei capelli e mi da un bacio ispido sulla fronte dicendomi: “Per fortuna riesci ancora a rifugiarti nei sogni, io è da tempo che non ci riesco…”
Poi sento che si alza. Non faccio in tempo a veder chi era, perché quando apro gli occhi è già sparito.
Mi guardo in giro confusa e esco di casa. Sotto la luce del sole quello che mi è successo ieri sera sembra solo un grande incubo.
Mi incammino di corsa verso la Città Vecchia, anche se nella mia testa ronzano tantissime domande. Come mai ci sono dei mutaforma in città? Perché il lupo mi ha detto che sarei dovuta scappare? Chi era l’uomo che mi ha svegliato?
Anche se la cosa che momentaneamente mi preoccupa di più è sapere come reagirà Raven vedendomi arrivare in questo stato…
 
“Sei orribile, indescrivibilmente sporca e, soprattutto, in ritardo! Corri dalle altre per prepararti! Non voglio fare brutta figura con il Governatore per la tua scempiaggine!” strilla come un aquila vedendomi.
Ubbidisco prontamente. Anche se in testa continua a ronzarmi insistentemente una domanda: “Cosa farò se Everett mi sceglierà?”
 
 
“Benvenuta Misty, benvenuta… spero che il viaggio non sia stato troppo faticoso per voi.” dice mio padre alla nuova arrivata, una ragazza di dodici anni con la pelle di porcellana, i capelli castani con alcune ciocche color miele e due occhi neri come pozzi.
“E’ di una bellezza quasi inquietante…” sussurro a Blas mentre la vedo entrare e sedersi con grazia su una sedia.
“Abbastanza, signorino… abbastanza…” mi replica Blas sottovoce.
“Dunque, per quanto ne so, voi provenite da una delle province di confine. Mi sbaglio?” chiede mio padre alla ragazza.
“No, non si sbaglia. C’è sempre un gran tumulto in quella zona. Sa, alcuni villaggi si sono ribellati e hanno dichiarato apertamente guerra ad Everett… ma sono stati subito sconfitti… da un esercito di mutaforma… solo che…” spiega quest’ultima con una voce melodiosa, anche se all’ultimo momento sento una punta quasi d’irritazione. Come se l’epilogo di questa storiella non sia uno dei migliori.
“Solo che?” domanda mio padre curioso.
“Ecco… sembra che alcuni ribelli siano stati visti fuggire con…” sussurra turbata “ecco… con un Dragon Lords!”
“Con chi?” chiede mio padre allo stesso tempo sorpreso e infuriato.
“Pensavo che fossero stati uccisi tutti durante la guerra dei Dragon Lords…” intervengo io pensieroso. Di colpo mi tornano in mente le ultime parole che mi disse il mutaforma prima che io uscissi dalla cella. “E’ un incrocio tra un elfo e un Dragon Lords…” mi aveva sibilato.
“Infatti… è quello che mi ha detto mio padre! E’ assolutamente improbabile che ne esistano ancora! Quegli scellerati dei mutaforma se lo saranno solamente immaginato!” strepita Misty indignata.
“Signorino Taron… ma i mutaforma non volevano uccidere Nives…” mi sussurra Blas in un orecchio, interrompendo il flusso continuo dei miei pensieri su quanto fosse maligna e pettegola la mia promessa sposa.
“Comunque ormai siete in un posto sicuro e tranquillo. Non dovrete più preoccuparvi di questi affari.” afferma mio padre alla ragazza in un modo premuroso, ma anche falso.
“Piuttosto, Taron!” sbotta mio padre “Perché non porti Misty a fare un giro per la Città Vecchia? Magari alla finestra sulla Cittadella?” mi domanda mio padre con un tono indifferente. Anche se l’accenno quasi casuale alla vetrata mi fa intendere che ormai non riuscirò più a incontrare Nives.
Così, mentre esco accompagnato da Misty capisco che la peggiore delle mie ipotesi si sarebbe avverata.


“E’ una bellissima città la vostra! Si nota proprio che gli architetti erano degli umani!” esclama Misty.
“Scusami, ma credo di non comprendere…” biascico annoiato. Mio padre a trattenuto Blas con una scusa ben poco plausibile e mi ha scaricato la responsabilità di tenere d’occhio questa.
“Ma è così semplice! La mia città è stata fondata degli elfi, per il semplice motivo che tutta la sua struttura si proietta verso il cielo. Invece alcune città del Sud sono state edificate da alcune creature sconosciute, che avevano la strana mania di fare ogni cupola a forma di cipolla! D’altro canto, alcune città del Nord sono state costruite dai dragon Lords: hanno delle grandi mura difensive e sono tutte costruite con una pietra solida ma che non dà la sensazione di essere rinchiusi sottoterra. Oltretutto ci sono, solitamente, un cinque o sei torri che servivano come punto di partenza e di atterraggio dei draghi! Ovviamente il fatto che siano tutte di pietra è che non abbiano neanche una costruzione in legno è dovuto al fatto che i draghi incendierebbero tutto con un solo soffio!” spiega tutta d’un fiato, annoiandomi a morte.
“Ma ormai quelle piattaforme sono assolutamente inutilizzabili, visto la scarsità di draghi…” continua a blaterare a ruota libera, ma io non la ascolto più… infatti la comparsa di Nives mi distrae da ogni evento che mi accade intorno.
Posa per un secondo il suo sguardo su di me, poi mi sorride e segue le sue compagne.
“Ma… ma mi stai ascoltando?” mi chiede Misty svegliandomi dalle mie fantasie.
Mentre penso a una  risposta beneducata che le faccia chiudere la bocca lo scampanio delle campane del palazzo ci avverte che l’arrivo di Everett è imminente e che la cerimonia sta per iniziare, con mio grande sollievo e con un’enorme stizza della dodicenne.
Ora arrivava il momento più difficile da sopportare: la scelta di Everett.
 
 
“Posso morire?” mi chiede Lyla mentre aspettiamo pazientemente che Raven ci venga a chiamare per la cerimonia.
“Meglio di no, altrimenti la cornacchia ti ucciderà per la mancata presenza alla cerimonia.” le rispondo.
“E’ una battuta?” mi chiede speranzosa.
Scuoto la testa e mi preparo mentalmente ai minuti d’inferno che precederanno la scelta.
“Pronte ragazze? Se una di voi farà anche un qualsiasi e infinitesimale errore, speri vivamente di venire scelta da Everett, altrimenti vi faccio passare a miglior vita!” stilla con tono autorevole.
Ci mettiamo tutte quindici in fila indiana e usciamo sorridendo nella piazza addobbata a festa, la quale è stracolma di uomini e donne e, su un palco riservato agli abitanti della Città Vecchia, noto Taron con la sua famiglia e una bambina.
Ma dov’è Everett?
 
Non faccio in tempo a scoprirlo che inizia la musica, delle note leggere e tranquille rompono il silenzio, facendo iniziare la coreografia che ci accompagnerà al fino al palco. Inizialmente è solo il suono di un flauto che ci accompagna, le sue note leggere ci guidano in alcune piroette e graziosi inchini. Piccoli passi in avanti e un ultimo inchino segnano la fine del flauto.
Infatti attaccano con una velocità impressionate a suonare un tamburello, un flauto traverso e una trombetta: un ritmo veloce e continuo ci trascina in una danza sfrenata, con giravolte, ruote, passi fatti ad una velocità impressionante. In certi momenti non mi sembra neanche di toccare il suolo.
Quando, con gran dispiacere del pubblico, la musica si ferma, degli applausi scroscianti ci avvertono che lo spettacolo ha avuto un gran successo.  
Il padre di Taron, nonché il nostro Governatore, si muove pesantemente verso il centro della piazza, dove abbiamo avuto la premura di sistemarci in linea e di stare perfettamente immobili e silenziose.
“Signori e signore… uomini e donne di tutte le età, ecco a voi Everett, il nostro ed unico sovrano!” urla al pubblico ormai ammutolito.                            

Eccolo il nostro re! Cammina beffardo davanti alle quindici ragazze considerate idonee per partire con lui.
I suoi occhi color ghiaccio guizzano alla ricerca di una minima imperfezione, i capelli bianchi e unti gli ricadono sul volto ossuto e pallido e lo fan sembrar ancor più vecchio di quel che è.
Tutta la piazza sta trattenendo il fiato, un silenzio innaturale sembra essersi impossessato della città... fa paura... è la calma innaturale prima della tempesta.
Everett sembra non notare questa calma surreale, infatti continua a camminare davanti a noi quindici con molta calma, osservandoci quasi distrattamente. Sembra crogiolarsi nell'impazienza dei cittadini, quasi sorride vedendo le nostre facce preoccupate durante la sua passeggiata trionfale e ammicca a tutte le ragazze che osano guardarlo negli occhi.
Per una frazione di secondo i suoi occhi incontrano i miei e non riesco a trattenermi dal dimostrare la mia forza d'animo sostenendo il suo sguardo tagliente e freddo. Un brivido mi attraversa la schiena e mi viene la pelle d'oca, perché ormai ho capito che tutte le storie che mi ha raccontato il lupo sono la pura verità... una spaventosa ed orribile realtà...
Alla fine si ferma e urla al popolo: "Sudditi! Ho scelto quale tra queste ragazze sarà la fortunata che mi seguirà fino a Classem!"
Detto questo, con una lentezza esasperante, punta il suo dito ossuto contro di me, condannandomi per sempre.



"No... non lei... per favore, tutte tranne lei..." è l'unica cosa che riesco a pensare dopo la scelta di Everett.
Parte un lungo applauso e le tocca seguire il re fino al centro della piazza, dove viene mostrata in tutta la sua bellezza e la sua paura. I suoi occhi guizzano da ogni parte alla ricerca di una faccia amica.
Vorrei correre da lei, abbraccia la e urlare ad Everett di non portarmela via. Di non osare neanche lontanamente sfiorarla con le sue mani secche e unte.
Inizio a correre tra la folla, sotto lo sguardo inferocito di mio padre, che mi urla qualcosa che non riesco a comprendere.
Alla fine Blas mi afferra la manica e mi trattiene dalle pazzia che stavo per compiere. Sento lo sguardo di Nives trapassarmi da parte a parte, sembra volermi dire che l'ho molto delusa...
Intanto Misty mi raggiunge e mi sussurra nell'orecchio: "Questo lo dirò a mio padre... vedrai che non ne sarà per niente felice..." per poi scappar via.
Ma non mi importa niente di suo padre, del mio o di qualsiasi altra persona di questo universo diversa da Nives.
Perché non sopporterei di starle lontano, perché non riesco a vederla camminare al fianco di un altro uomo diverso da me, perché io la amo. 




Angolo Autrice:

Sono in ritardo.
In ritardissimo.
Mi sento in colpa!
Comunque, che ne dite del capitolo? Dal prossimo si inizia a muoversi!
Finalmente i nostri protagonisti inizieranno a girare per Hydus :D
Poi... chi credete che sia l'uomo che sveglia Nives?
E... che ne dite di Misty? A me ricorda un po' Hermione nei primi capitoli di Harry Potter... ma è solo una mia idea (certo che se non so neanch'io a chi somiglia sono messa male).
Vabbè, sparisco :*

BekySmile97

 

 
  
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