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Autore: darkroxas92    20/12/2012    4 recensioni
E se Harry Potter fosse finito per sbaglio nel mondo di Fairy Tail durante la sua infanzia? E se fosse stato accolto proprio nella gilda numero uno di Fiore? E se un giorno Albus Silente riuscisse a ritracciarlo, chiedendogli di tornare nel suo mondo d’origine? Come si svilupperà la storia del mago più famoso della comunità magica con queste premesse?
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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14: La riunione di Fairy Tail! Il drago! Ed eccomi qui, in quello che secondo alcuni è il penultimo giorno di vita di questo pianeta!
E data l'occasione speciale (e visto che se dopodomani ci saremo ancora, sarà quasi Natale XD) ecco il primo dei miei due aggiornamenti (non so se ce ne saranno altri per quest'anno, ma se sì al massimo solo per questa fiction XD).
Allora, eravamo rimasti al ritorno a scuola e alla ripresa delle lezioni, oltre al pugno che passera alla storia XD. Ditelo, tutti avete sognato che Malfoy prima o poi lo prendesse così, vero? XD
Ordunque, ringrazio Fly89 per avermi betato il capitolo e... direi di passare alle recensioni!

@ fria: Eh, i miei progetti si estendono per molto, molto tempo... e diciamo che ci saranno avvenimenti del tutto nuovi, sia per i maghi di Hogwarts sia per quelli di Fairy Tail. Ma dovrete aspettare ancora un po', mi spiace XD. Per Zeref... vedrai, vedrai...
@ midori no yume: Prima di tutto, benvenuta anche a te tra i recensori! Ti ringrazio, e spero di riuscire a continuare così con questo crossover (che, al momento, è il più lungo e svillupato al mondo tra questi due fandom XD). Eh già, Malfoy si è cacciato in qualcosa di ben più grosso di fare la spia... ma vedrai, per lui ho progetti ben precisi. Per la tua domanda, questa fan fiction ripercorerrà gli eventi di HP e FT, perciò apparirano tutti i personaggi più qualcuno esterno... Che ruolo avranno e se faranno parte della sezione scolastica di Fairy Tail... questo è ancora presto per dirlo. Posso solo anticiparti... che ci sarà una sorpresa al secondo smistamento XD
@ ganduil: Ormai dovresti conoscermi, il tempo per me è decisamente facile da far sottostare ai miei voleri XD. Ma tranquillo, è tutto perfettamente calcolato. E la torre arriverà presto... ma non prima di qualche altro avvenimento, forse anche non previsto... eheheh... L'idea di far arrivare Makarov e gli altri a scuola non so nemmeno io come mi è venuta XD *finge di non vedere Makarov in piedi dietro di lui con sguardo minaccioso*. Per Ron e Hermione... posso solo dirti che la verità ha il suo prezzo... e loro potrebbero fare non poca fatica per raggiungerla.
@ Fly89: Eh già, non hanno ancora la più pallida idea di cosa stanno cercando di fare... mi fanno quasi pena XD. Un Malfoy meno rompiscatole? Uhm... chissà, forse lo sarà ancora di più, o forse non sarà più il Malfoy che conosciamo noi... di certo, l'incontro che è avvenuto avrà pesanti ripercursioni sul futuro della trama. Poi... *rivolta calza di Natale* Questo è solo l'inizio, mia cara Fly89! Il meglio deve ancora venire... e qualcun altro potrebbe decidere di mettersi in mezzo. E Elfman... come direbbe lui, era suo dovere portare un po' di sana allegria a Grifondoro, e il naso rotto di Malfoy passera senza dubbio alla storia XD. Makarov e gli altri hanno così avuto il loro primo contatto con l'altro mondo e Piton... minaccia Raptor XD.

Perfetto, e ora... è il momento che un certo Dragon Slayer incontri un suo (?) possibile parente XD. Buona lettura e Buon Natale a tutti!

Capitolo 14: La riunione di Fairy Tail! Il drago!

Quella sera, Harry e gli altri maghi della gilda uscirono dalla sala del Grifondoro prima dei loro compagni. Davanti al quadro della Signora Grassa li aspettavano Mira e Elfman.
“Yo!” fece Gray.
“È stata una vera e propria sorpresa trovarvi qua! Credevo non poteste venire.” Disse Fred, salutandoli.
“Silente ci ha fatti venire per aiutarvi. Abbiamo saputo dell’attacco che c’è stato qualche settimana fa e così ha approfittato della partita per portarci qui con la scusa di vedervi.” Rispose Mira.
“Questo posto è enorme!” esclamò Elfman. “La nostra gilda in confronto era minuscola!”
“Elfman, non urlare, ti potrebbe sentire qualcuno. E qui, oltre a noi e a Silente, nessuno sa dell’esistenza di Fairy Tail.” Disse Erza. “E così deve continuare a essere.”
“Allora, dov’è il ritrovo?” chiese Lucy.
“Ecco… Silente ha detto qualcosa su una stanza vicino alla Sala Grande… Ma non abbiamo idea di che cosa stesse parlando…”
“Seguiteci, vi facciamo strada.” Ridacchiò Harry. “Questo castello è troppo complicato per imparare a memoria tutti i vari passaggi. A proposito, come siete arrivati qui?”
“Ci ha accompagnato una signora… La vicepreside, se abbiamo capito bene…”
“Allora era la McGranitt. La nostra professoressa di Trasfigurazione.”
“Trasfigurazione? Come la magia di trasformazione?” chiese Mira.
“Più o meno, anche se un po’ più complessa. E comunque, al momento ci limitiamo a trasformare oggetti in altri oggetti. Siamo ancora lontani dal poter trasformare animali o umani.”
“Cose che per noi sono elementari insomma.” Continuò Natsu, sbadigliando.
“Beh, dopo aver visto Elfman combattere, non posso di certo contestare. Cavoli, quell’aspetto era veramente mostruoso!” commentò Fred.
“Fred!” lo riprese Harry.
“Ops… Scusa.”
“Aspetta finché non ci saremo riuniti, poi potrai parlare liberamente. Se ci sentisse qualcuno, sarebbe difficile giustificarci.”
Gli altri annuirono, dopodiché si allontanarono.
Per loro sfortuna, poco lontano, Hermione e Ron avevano sentito tutto.
“Quell’aspetto? Cosa intendeva mio fratello con ‘quell’aspetto era veramente mostruoso’?!”
“E perché parlava di combattere? Okay che ha sistemato Malfoy con un solo pugno, però… Inoltre, dicevano che per loro è elementare la trasfigurazione.”
“E hanno parlato di una gilda, che a quanto pare è la famosa Fairy Tail…” continuò Ron, deglutendo. “Hermione, temo stiamo andando a ficcare il naso in qualcosa di grosso. Dovremo lasciar perdere.”
“Hai sentito, no? Sono venuti qui dopo che quella ragazza ha tentato di colpirci. Devono essere coinvolti in tutto ciò.”
“Ma se le cose stanno così, vuol dire che sanno che siamo noi gli studenti che sono stati aggrediti. Silente lo avrà riferito a quello che loro chiamano Master!”
“Appunto, perciò abbiamo già tutti i loro sospetti su di noi. E inoltre… non so perché, ma quando ho visto quel signore ho avuto una sensazione… nostalgica, non saprei dire.”
“Vuoi dire che l’hai già visto?”
“No, non l’ho mai visto prima… o almeno, non credo… Ogni volta che provo a ricordare mi viene un gran mal di testa.”
“Cosa facciamo? Li seguiamo o torniamo indietro?”
“Torniamo indietro per ora. Si accorgerebbero subito di noi.”
La cena dei componenti di Fairy Tail quella sera fu fantastica.
Silente aveva allestito una stanza solo per loro, facendo sì che nessuno potesse avvicinarsi ad esclusione dei membri della gilda, e proprio come la Sala Grande, i piatti si riempirono da soli.
“Fantastico!” esclamò Levy, guardando il suo piatto nuovamente rifornito di cibarie. “Questo posto è impregnato di magia ovunque!”
“E questo è il minimo.” Fece Natsu, ingoiando un pezzo di pollo. “C’è pure un’enorme cane a tre teste qualche piano più in su.”
“Davvero? E lo tengono qui dentro?
“Be’, è chiuso in una stanza vietata agli studenti, aye.” Rispose Happy, mordendo un pesce due volte più grande di lui.
“Noi ci siamo finiti per colpa di Malfoy. Il ragazzo che Elfman ha, con la soddisfazione di tutti i Grifondoro e non, mandato in infermeria con il naso rotto.”
“Sapevo che quel ragazzo aveva qualcosa che non andava.” Fece Mira. “Speriamo non vi infastidisca più.”
“Io non ci spero troppo… ma chissà! Magari avverrà un miracolo!”
“Ehm, Ehm…” attirò l’attenzione Makarov. “Allora, dopo questa cena, che direi ottima, è arrivato il momento di parlare un po’.”
“Ehi, non puoi interrompere così la nostra cena!” si lamentarono insieme i due gemelli, per poi farsi comunque seri.
“Immagino che non ci siano più dubbi su ciò che è successo in questo castello qualche settimana fa: un seguace di Zeref è riuscito ad arrivare in questo mondo, e ha attaccato degli studenti. Questo non è un buon segno.”
“Tutto quello che ha a che fare con Zeref non è mai positivo.” Disse seria Erza, tenendo lo sguardo basso.
“Inoltre, c’è la questione della Pietra Filosofale.” Continuò il Master. “Ne ho parlato con Silente, il quale mi ha confermato che hanno già tentato di rubarla, sebbene abbiano fallito tutte e due le volte.”
“Lo sospettavo.” Fece Harry. “Allora che cosa dobbiamo fare?”
“Silente è a conoscenza che voi sapete la verità, e mi ha chiesto di riferirvi di non farne parola con nessuno. Io gli ho proposto di lasciare qui Mira e gli altri che mi hanno accompagnato, ma mi ha detto che ha già faticato a tenere lontano il Ministero, avvertito da vari studenti per un certo episodio.” E qui guardò Elfman, che si grattò la testa nervoso.
“Domani dovremo andarcene, perciò devo lasciare tutto nelle vostre mani. Intervenite immediatamente non appena doveste scoprire che la pietra è in pericolo. Ovviamente senza farvi scoprire da nessuno.”
“La fai facile, aye… Con Gazza e quella sua strana gatta, non è affatto facile, neppure per me…” commentò Happy.
“Lo so, ma avete i mantelli dell’invisibilità e la mappa del castello. Con quei due oggetti non dovreste avere difficoltà.”
“E nel caso ci fosse qualche emergenza, noi torneremo qui immediatamente!” esclamò Levy. “Potete stare tranquilli!”
“Non ce ne sarà bisogno! Sono abbastanza forte per gestire qualsiasi nemico! Siamo senza dubbio i maghi più forti presenti in questo castello!” urlò Natsu, sputando una piccola fiammata.
“Speriamo bene…” fece Lucy, sospirando, mentre Erza colpiva con un calcio un Gray che aveva iniziato a spogliarsi.
La mattina dopo, i maghi di Fairy Tail si salutarono nella stanza dove avevano cenato.
“Allora ci vediamo durante le prossime vacanze.” Fece Mira.
“Certo! Contiamo di tornare con Harry e gli altri a Magnolia anche quest’estate. Di sicuro sarà una vacanza estiva molto più movimenta di quanto potrà mai esserlo qui!” esclamò George.
“Sarà una vacanza da veri uomini!” urlò Elfman, mentre Silente si avvicinava a loro con Fanny appollaiata su una spalla.
“Se siete pronti, è ora.” Disse pacatamente.
“Va bene.” Fece Makarov, mentre lui e gli altri maghi si avvicinavano alla fenice. “Allora alla prossima ragazzi.”
“D’accordo. E grazie ancora per la visita!” rispose Erza, salutandoli con un cenno.
Poi, senza alcun preavviso, Fanny li avvolse con le sue fiamme, scomparendo, per poi riapparire pochi secondi dopo da sola.
“Allora direi che è ora di lasciarvi alle vostre lezioni.” Fece Silente, sorridendo. “Buona giornata.” Aggiunse congedandoli, per poi avviarsi altrove.
Nelle settimane a seguire, con grande sorpresa di Harry e dei suoi amici, Raptor sembrò riuscire a resistere alla paura della minaccia di Piton.
Hermione abbandonò temporaneamente i suoi ‘progetti di spionaggio’, decidendo di cominciare a studiare per gli esami che avrebbero sostenuto tra dieci settimane, con grande disappunto di Ron, che tuttavia la seguiva in biblioteca ogni giorno senza ribattere.
Fu proprio lì che, una mattina, incontrarono Hagrid.
“Ciao Hagrid!” lo salutarono tutti.
Il guardiacaccia sussultò, nascondendo velocemente un libro dietro la schiena.
“C-Ciao!” replicò, cercando di nascondere il suo timore.
“Che cosa ci fai in biblioteca? Credevo ti interessassero di più gli animali che la lettura.” Fece Natsu, per poi cominciare ad annusare l’aria, spalancando gli occhi.
“Dove sei stato?” chiese subito dopo, mentre un sorriso furbo compariva sul suo volto.
“Sono solo venuto qui a dare un’occhiata…” rispose lui, guardando incuriosito il Dragon Slayer, come anche gli altri.
“Davvero? E da quando ci sono draghi in biblioteca?” continuò il rosa, avvicinandosi a Hagrid in modo che solo l’uomo potesse sentirlo.
Il guardiacaccia sgranò gli occhi.
“E tu come-”
“Ho un buon olfatto.” Si limitò a rispondere lui, sempre sorridendo. “Dimmi, dove posso vederlo? Sai, potrei aiutarti, se ti serve una mano. So più cose di quante possa dirtene uno stupido libro!” disse, alzando la voce all’ultima frase.
A quel commento, Lucy e Hermione, che si trovava poco lontano, gli lanciarono un’occhiataccia.
“Puoi venire da me più tardi… dopo le lezioni…” disse ancora confuso Hagrid.
“Perfetto! Allora ci vediamo dopo!” lo salutò Natsu, per poi allontanarsi di corsa, lasciando indietro gli altri maghi di Fairy Tail, seguito poco dopo dal guardiacaccia.
“Pessimo segno…” esordì Gray. “Quando Natsu è così motivato in qualcosa, non possono che nascere guai…”
“Io sarei più preoccupato per Hagrid.” Commentò Ron, emergendo da un corridoio. “Da quel che so, il fatto che stia guardando libri sui draghi non è positivo.”
A quella parola, tutti i membri della gilda si guardarono tra di loro.
“Draghi?” ripeté Lucy, per poi girarsi lentamente verso Erza.
“Quell’idiota…” fece lei, mentre i suoi capelli cominciavano ad alzarsi da soli verso l’alto, come sospinti da un vento invisibile. “Che cos’ha in mente di fare?!”
“Calmati Erza.” La riprese Harry. “Non puoi perdere il controllo della tua magia così.” E con uno sguardo indicò Hermione e Ron, che la stavano guardando increduli.
Vedendoli, la rossa si calmò subito.
“E poi, direi che non c’è da preoccuparsi con Natsu. Non è stupido come sembra.”
“Vero.” fece Fred. “E poi, che cosa c’è di male in un innocuo animaletto domestico?”
“Immagino che tu ti stia dimenticando della scottature che Charlie si è procurato in Romania con i draghi selvatici, vero?” disse Ron.
“Senza contare che è contro le nostre leggi dal 1709. È troppo pericoloso e troppo difficile nasconderli ai Babbani.” Aggiunse Hermione.
“Voi non conoscete Natsu… Questa è senza dubbio la cosa peggiore che poteva capitare…” sospirò il mago del ghiaccio, portandosi una mano sulla fronte.
La giornata proseguì tranquilla, finché non giunse la fine dell’ultima ora.
“Allora io vado da Hagrid.” Disse Natsu, alzandosi immediatamente e raccogliendo i libri. “Forse farò un po’ tardi a cena, non aspettatemi.”
“Natsu.” Lo chiamò Harry. “Vedi di ricordarti di non fare nulla di avventato. Sappiamo che cos’ha Hagrid.”
“Allora sapete anche perché non posso starmene zitto. So meglio di chiunque altro quanto possa essere pericoloso, e a Hagrid serve qualcuno che sappia come occuparsene, e direi che l’unico presente in tutta la scuola sia io.”
“D’accordo, ma poi dovrai riferirci tutto.” Concesse Harry.
“Va bene.” Rispose lui, per poi correre via.
Poco lontano, Ron e Hermione erano rimasti in ascolto, fingendo di star sistemando le proprie cose.
“Di cosa diamine stanno parlando?” mormorò il rosso. “Sembra quasi che Natsu sappia come gestire un drago…”
Natsu raggiunse di corsa la capanna di Hagrid, dove entrò subito, chiudendosi la porta alle spalle. Non risentì minimamente dell’aumento di temperatura dovuto a un fuoco che ardeva nel camino. Lì dentro, sotto il bollitore, c’era un enorme uovo nero.
“Quello…” fece incredulo, mentre Hagrid si lisciava nervoso la barba. “Dove l’hai trovato?”
“L’ho vinto ieri sera al pub.” Rispose lui. “Ho giocato a carte con uno straniero, che sembrava piuttosto felice di liberarsene.”
“Povero piccolo.” Commentò il Dragon Slayer, per poi mettere le mani nel fuoco.
“Ehi, attento!” esclamò Hagrid.
Ma quando vide il ragazzo prendere l’uovo senza essersi procurato alcuna bruciatura restò a guardarlo incredulo.
“Non credevo avrei mai visto davvero un uovo di drago.” Fece lui, per poi appoggiare l’orecchio all’uovo. “E direi che il piccolo sta crescendo bene.”
“Come hai fatto? Insomma, sei riuscito a capire dall’odore che avevo un drago, anche se ancora uovo, hai messo le mani nel fuoco per prenderlo e non ti sei scottato…”
“Vedi, ho a che fare con i draghi fin da piccolo. Per me è normale. Anche se devo ammettere che è la prima volta che vedo un uovo. L’ultima volta ho preso un granchio enorme, ho confuso le uova e non è nato un drago.” Spiegò.
“Davvero hai avuto a che fare con i draghi?”
“Potrei dire… di essere cresciuto con loro. È stato prima di incontrare Erza, Gray, Harry e Lucy.” Rispose, con gli occhi che si perdevano nei ricordi di Igneel.
“Quindi sai come crescerne uno?”
“Crescerne uno? Direi che è impossibile.” Rispose schietto il mago del fuoco. “A essere sincero, credo sia più facile che sia un drago a crescere un umano. Sono creature fiere, non si abbasserebbero mai a essere aiutati da un umano. Collaborare sì, ma non dipendere.”
“Vedrai che con lui sarà diverso. Ne avrò cura finché potrò!”
Natsu lo guardò, per poi sorridere.
“Allora ti darò una mano. Ho avuto a che fare con un drago adulto, mentre di cuccioli… Beh, non credo sia lo stesso…” fece, ripensando a Gajil.
“Harry e gli altri lo sanno?”
“Del fatto che ho avuto a che fare con un drago? Oh, sì che lo sanno. Solo, fingono di non saperlo, come d’altronde faccio anch’io.”
“Sapete, mi incuriosisce il vostro gruppo. Siete ragazzi fuori dal comune anche per dei maghi.”
“Ce lo dicono spesso.” Ridacchiò il Dragon Slayer, rimettendo l’uovo nel fuoco.
“Sono contento che Harry sia finito con voi. Quando l’ho portato dai Dursley, la cosa non mi era andata giù, ma era un ordine di Silente e non potevo rifiutarmi.”
“Vuoi dire che sei stato tu?!” chiese sorpreso Natsu.
Il guardiacaccia annuì, mentre assumeva un’espressione triste.
“L’ho preso tra le macerie di ciò che restava della sua casa. Una… persona mi prestò una moto per poter portare via Harry… giusto in tempo, dato che poco dopo giunsero i primi seguaci di Tu-Sai-Chi, intenzionati a vendicarlo e a portare a termine la sua opera.”
“Capisco…” fece il rosa, abbassando lo sguardo verso il fuoco. “Non mi sorprende che Harry odi così tanto la magia oscura… Dev’essergli rimasto dentro.”
“Dimmi Natsu… Com’è stare da voi? Insomma, da quel che ho capito siete tutti maghi da dove venite, no? Una specie di Hogwarts.”
“Sì, potremmo definirla così… Solo, ognuno di noi, in un modo o nell’altro, ha vissuto un’esperienza simile a quella di Harry. Non ho mai chiesto i dettagli. Nel mio caso, non ho mai conosciuto i miei veri genitori. Sono stato cresciuto da Igneel, e io lo considero come il mio unico padre.”
“E che fine ha fatto?”
“Scomparso nel nulla. Lo sto cercando da anni, ma senza successo. E dire che non è neppure uno che può passare inosservato.” Sghignazzò.
“Ti capisco. Anch’io ho perso il mio papà che ero giovane. Ero ancora a scuola, prima di essere espulso.”
“Espulso?” ripeté Natsu.
“Una lunga storia… è stato grazie a Silente se sono rimasto qui come guardiacaccia, ma la mia bacchetta è stata spaccata a metà.”
“E non si può fare nulla?”
Hagrid scosse la testa. “Ormai non ha più importanza. È successo cinquant’anni fa.”
“A proposito di anni, abbiamo scoperto tutto.” Disse Natsu, sorridendo.
“Tutto cosa?”
“Nicolas Flamel, la pietra filosofale…”
Hagrid sgranò gli occhi.
“Vi avevo detto di non indagare oltre!” esclamò, preoccupato.
“Tranquillo, ci fermeremo qui. Eravamo solo curiosi.”
Hagrid lo guardò sospettoso, ma infine annuì.
“Meglio così. Ma ora dimmi… Harry com’è stato da voi? Non ho avuto modo di chiederglielo direttamente, anche perché non saprei come dirglielo…”
“Oh, non ti preoccupare. Basta che non gli fai sapere che sono stato io a dirti tutto quanto. Non gli piace ricordare il passato.”
“Sarò muto come un pesce.”
Natsu rise, associando per un istante l’uomo a Happy.
“Beh, eravamo tutti riuniti. Io e Gray, come al solito, stavamo… pacificamente discutendo. Ed è stato allora che Harry è apparso dal nulla. Abbiamo scoperto subito che non era a conoscenza dell’esistenza della magia, ma il nostro vecchio l’ha preso sotto la sua guida.” Disse, alzando una manica e mostrando il marchio di Fairy Tail. “Ci ha messo un anno per riuscire a fargli controllare la magia, dato che sembrava soggetto a usarla quando non se ne rendeva nemmeno conto. Mi ricordo quella volta che dopo essere stato preso in pieno da un pugno, gli stavo volando contro. L’abbiamo dovuto recuperare dal tetto della casa.” Disse, ridendo al ricordo.
Anche Hagrid sorrise.
“Capisco perfettamente. I maghi finché non ricevono la bacchetta spesso non hanno il controllo della propria magia.”
“Beh, per i suoi capelli, non c’è stato molto da fare. Non so le volte che glieli abbiamo tagliati, anche su sua richiesta, ma niente, tornavano identici a prima nel giro di poche ore.”
“E vi divertivate?”
“Oh, sì. Da noi non si ci annoia mai. Anche Fred e George, che come avrai saputo, sono venuti con noi, ne sono rimasti affascinati.”
“E anche feriti, se non sbaglio. Cosa diamine avete combinato? Una battaglia?”
“Beh, solo un… incidente…” rispose, portandosi una mano dietro la testa.
“Non avrete incontrato un simile di Fuffi, vero?”
“No… Se proprio devo dirlo, potrei dire che abbiamo incontrato un drago…” commentò. “Ma comunque, stiamo tutti bene, ed è questo l’importante, no?”
“Concordo.”
“Beh, ora mi conviene andare, o rischio di venire rimproverato. Fammi sapere quando l’uovo è sul punto di schiudersi. Non voglio perdermi per nulla al mondo la nascita di un drago.”
“D’accordo, ti manderò un messaggio per gufo.”
Natsu annuì, per poi salutarlo e uscire.
Si allontanò a sufficienza dalla capanna per non essere visto e tirò fuori il suo mantello dell’invisibilità.
“Ormai è tardi per la cena… Ma non per fare un salto alle cucine.” Ridacchiò, per poi scomparire sotto il mantello.
Tuttavia, nella sua fretta, non si accorse della presenza di Ron e Hermione, che si erano nascosti dietro la capanna di Hagrid, ed erano rimasti in ascolto.
Attesero qualche minuto che Natsu si allontanasse per poi tornare a loro volta verso il castello.
“Che cosa ne dici?” chiese il rosso all’amica.
“Per la prima volta, non so proprio cosa pensare… Com’è possibile che sia cresciuto assieme ai draghi? È praticamente impossibile per un mago diplomato tenere testa a una di quelle creature… e lui era solo un bambino. Il suo padre adottivo era uno completamente pazzo, se è andata veramente così…”
“Confermo. Charlie ce l’ha detto più volte che è pericoloso. Eppure… Natsu ne parlava entusiasta. Inoltre hai visto cos’ha fatto? Ha messo le mani nel fuoco senza scottarsi!”
“Per quello basta usare una magia, che potrebbe aver imparato per conto suo, però non l’ho visto usare la bacchetta… Inoltre, come sarebbe a dire che lui, Fred, George e gli altri hanno incontrato un drago?”
“Non lo so… ma la cosa mi piace sempre di meno. Che cosa nascondono davvero?”
“Lo scopriremo… a costo di doverne diventare l’ombra. Ma questo dopo gli esami.” Sentenziò lei.
Ron sospirò. “Sapevo l’avresti detto…”
Nei giorni seguenti, Natsu andava quasi ogni giorno da Hagrid per vedere se l’uovo stava bene.
Harry e gli altri si erano arresi alla cosa, e anche loro, a turni, lo accompagnarono per vedere l’uovo.
Fred e George lo avevano guardato ammirati, immaginandosi già che cosa avrebbero potuto combinare con l’aiuto di un drago, ma non avevano fatto in tempo a proferire parola che Natsu, Harry e Erza li avevano fulminati con lo sguardo.
Poi, un mattino, il gufo di Natsu, che aveva chiamato Kasai, gli recapitò il messaggio che stava aspettando da giorni.
“L’uovo si sta schiudendo!” esclamò a bassa voce.
“Davvero? Credevo ci sarebbe voluto più tempo.” Fece Erza.
“Beh, con Happy non c’è voluto tanto…” disse Natsu.
“Sì, ma eri insieme a…” ma Gray con concluse la frase, zittendosi prima e distogliendo lo sguardo, come fecero anche i due maghi di classe S, mentre Natsu spostava lo sguardo.
“Scusa.” Fece il mago del ghiaccio.
“Ehm… Ci siamo persi qualcosa…?” mormorò Fred.
“Non siete gli unici.” Aggiunse Lucy, guardando sorpresa e un po’ preoccupata quel cambiamento d’umore dei loro amici.
“Beh, prima abbiamo le lezioni.” Disse Harry, alzandosi. “Poi potrai andare.”
“Non se ne parla, io vado subito!”
“Ci vorrà ancora qualche ora. Puoi tranquillamente aspettare.”
Natsu lo guardò in cagnesco, pronto già a colpirlo con un pugno, ma poi vide il moro sospirare.
“Non c’è niente da fare con te, eh?” fece, portandosi una mano sulla fronte, rassegnato. “E va bene, per oggi ti copriremo noi, però sappi che non accadrà più, chiaro?”
Natsu sorrise a trentadue denti, per poi annuire e correre via.
“Passo prima nella Sala Comune!” urlò, attirandosi gli sguardi straniti degli altri studenti.
“Immagino per prendere qualcuno…” sospirò Lucy.
“E chi, se possiamo chiederlo?” fece Hermione, facendo sussultare i maghi.
“Q-Quanto hai sentito?” chiese George.
“Abbastanza per sapere che cosa deve andare a fare da Hagrid. E sappiate che non sono assolutamente d’accordo con il fatto che abbiate deciso di coprirlo.”
“Non oserai...”
“No, tranquilli, non avvertirò nessuno, ma se posso darvi un consiglio, è meglio che ci abbiate a che fare il meno possibile.”
“E non rompere per una volta! Hai visto quanto era felice Natsu?” intervenne l’altro gemello.
“Io vi ho avvertito.” Concluse la ragazza, per poi andarsene.
Natsu aprì di botto la porta del dormitorio.
“Happy, preparati!” urlò, mentre il gatto blu tirava fuori la testa da sotto le coperte dove si era rifugiato non appena era rimasto solo.
“Ancora cinque minuti… aye…” disse ancora mezzo addormentato.
Tuttavia non ebbe il tempo di dire altro che il Dragon Slayer lo prese di forza e lo cacciò nello zaino.
“Non c’è tempo per dormire! L’uovo sta per schiudersi!” esclamò, per poi correre giù dalle scale e indossando il mantello per non farsi vedere.
“Che cosa?!” gridò Happy, non appena realizzò che cosa gli aveva detto l’amico.
“Già! Ci sta aspettando! Non vedo l’ora di vederlo nascere!”
Il Dragon Slayer corse il più velocemente possibile, attraversando in pochi minuti l’intero parco del castello, raggiungendo la capanna di Hagrid.
Natsu bussò forte, e pochi secondi dopo la porta si aprì, lasciando intravedere un agitatissimo Hagrid.
“Sei stato veloce!” disse, lasciandolo entrare. “Le lezioni?”
“Per oggi Harry e gli altri mi copriranno.” Disse, per poi appoggiare a terra lo zaino, lasciandolo aperto in modo che anche Happy potesse vedere.
“Ha già cominciato a rompere il guscio.” Continuò il guardiacaccia, indicando l’uovo, ora appoggiato sul tavolo e pieno di crepe.
“Fantastico!” esclamò Natsu, avvicinandosi.
Stettero ad osservarlo per qualche minuto in silenzio, finché non si sentì un rumore secco, e l’uovo si divise a metà, rivelando il cucciolo di drago: era nero, con le ali coperte da aculei che erano più grandi di lui. Aveva il muso allungato, narici larghe, due corna appena accennate e sporgenti occhi arancioni.
Il cucciolo rimase sdraiato per qualche secondo, per poi alzarsi e guardare i due di fronte a lui.
“Non è adorabile? È proprio un bel cucciolo!” fece Hagrid, cercando di accarezzarlo sulla testa, ma ottenendo un morso su un dito.
Natsu ridacchiò.
“Se continui a chiamarla al maschile, potrebbe continuare ad aggredirti.” Disse divertito.
“Uh?” fece sorpreso il guardiacaccia.
“È una femmina. L’odore è diverso da quello dei draghi maschi.” Spiegò il Dragon Slayer, per poi avvicinarsi anche lui al drago e riuscendo ad accarezzarle la testa.
Pochi secondi dopo, il draghetto sputò una piccola fiammata che investì in pieno il volto di Natsu.
Hagrid si girò e prese immediatamente un secchio d’acqua, ma con sua grande sorpresa, quando tornò a guardare Natsu, il fuoco era scomparso senza lasciare alcuna traccia sul volto del ragazzo.
“Eh eh…” fece lui. “Ottime fiamme, piccola.”
“Ma come…? Il fuoco ti ha preso in pieno…” balbettò Hagrid, incredulo.
“È ancora debole come fiamma. Questo fuoco non potrà mai scottarmi.” Rispose semplicemente Natsu.
Nessuno dei due si era accorto che fuori dalla capanna, Ron aveva visto tutto quanto, e ora stava indietreggiando spaventato.
“H-Ha… Ha mangiato le fiamme… L’ho visto mangiarsi il fuoco!” riferì a Hermione pochi minuti dopo, raggiungendola di corsa in biblioteca e portandola in un corridoio vuoto.
“Eh?” fece lei, non riuscendo a capire di cosa stesse parlando.
“Natsu… Ho visto Natsu mangiare il fuoco del drago!” disse Ron, riprendendo fiato.
“Non dire assurdità. Non esiste una magia per mangiare il fuoco. Al massimo per diventarne immuni.”
“Hermione, l’ho visto masticare le fiamme! Non posso essermi sbagliato, s’è pure leccato le labbra!”
La ragazza lo guardò sempre più sorpresa.
“E Hagrid non ha detto nulla?”
“Non l’ha visto… si era girato un attimo.”
“Forse hai visto male…”
“Hermione, si è preso una fiammata in pieno volto e non si è procurato nemmeno una piccola bruciatura!”
La studentessa a quel punto rimase in silenzio.
“Capisco… vorrà dire che cercherò qualche informazione su una magia del genere. Se esiste, qui la troverò di certo.” Sentenziò, per poi dirigersi a passo affrettato verso un altro corridoio.
“Ma che cosa sta succedendo qui?!” sbottò il rosso, seguendola.
Poco lontano, appoggiato a uno scaffale, Draco Malfoy sogghignava divertito.
“Oh, questo è solo l’inizio, Weasley…” mormorò, per poi allontanarsi.
   
 
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