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Autore: Mei91    24/12/2012    2 recensioni
La vita con Luna non è stata affatto cauta. La soffrenza nella sua vita ha toccato livelli esorbitanti,prima con la morte prematura dei genitori, poi dei nonni, ma si sa alla sofferenza non c'è mai una fine. Luna è convinta che le sue disgrazie siano colpa di Andrè l' angelo della morte e da lui vuole e pretende vendetta. Riuscirà Luna a vendicarsi di Andrè o finirà con l' innamorarsi di lui?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV LUNA


RICONCILIAZIONE


Mi staccai piano da Andrè per voltarmi a guardare un Lucifero in imbarazzo e di conseguenza non riuscii a trattenere una risata, la cui si unì alle risa di tutti i presenti. Lucifero mise un broncio quasi adorabile e con la fronte crucciata si avvicinò a Lilith. Si guardò intorno con aria sospettosa poi esclamò.

“Tu, donna , prima o poi mi farai diventare matto!” Poi la baciò con passione.  Lilith ghinò per  poi sussurrare sulle labbra del marito una frase provocatoria.

“No, Lucy, tu matto lo sei già!” esclamò ridendo mentre lucifero diventava tutto rosso.

Era davvero incredibile, ma sembrava che quella fosse una rimpatriata anziché constatare che in quella casa vi erano angeli e demoni acerrimi nemici da secoli, eppure ora sembrava che in realtà tutti fossero amici. Gabriel, rideva e prendeva in giro Lucifero e Lucifero di rimando gli dava un sonoro scappellotto. Uriel si guardava in giro con un sorriso divertito, Anael, ispezionava e toccava ogni oggetto, mobile, o ornamento presente in quella casa. Raphael, parlava amichevolmente con Kenneth,  Michael si era seduto sul divano a sorseggiare il suo  drink preferito : Il latte. Infine Andrè mi teneva stretta a se e mi carezzava le braccia con fare amorevole, mentre chiedeva informazioni a Lilith su cosa avesse preparato di buono.

I camerieri di casa di Kenneth sembravano possedere le ali tanto correvano qua e la per dedicarsi al meglio alla preparazione e alla presentazione della cena che poco prima Lilith aveva annunciato essere pronta.

La situazione era davvero assurda, ma l’armonia e la felicità che aleggiavano in quella casa mi davano una strana, ma confortante sensazione di famiglia. Quella famiglia, quella felicità di cui ero stata privata in passato. Seguendo un istinto che non sapevo da dove lo avevo tirato fuori, mi staccai da Andrè e mi diressi con le lacrime agli occhi da Lucifero e Lilith e li strinsi quasi in un abbraccio stritolante. Sentii sia Lilith che Lucifero trattenere il fiato sorpresi, poi mi staccai da loro e sussurrai.

“Mille grazie! Grazie! “ esclamai rivolta a Lucifero.

“Per cosa bambina?” Mi chiese con un espressione dubbiosa in volto e io gli sorrisi.

“Per cosa? Bè, per questo!” alzai le braccia e le volsi verso tutta la casa e i presenti. “ Per la sensazione di famiglia che questa armonia e questi attimi sono riusciti a trasmettermi. Non manca nulla…proprio nulla…” tirai su con il naso… “ solo ..forse…D…” In quel momento suonò il campanello interrompendo le mie parole. Vidi Lucifero alzare gli occhi al cielo.

“Chi cavolo è che rompe ancora!” esclamò dirigendosi alla porta e aprendola di scatto.

“Non si usa invitare alle feste LuLù!” esclamò il nuovo arrivato.

“Tu non sei certo il benvenuto qui, compare!” esclamò risentito Lucifero ma con l’ ombra di un sorriso che aleggiava sul volto.

“Si, si, dici sempre così!” esclamò l’uomo alla porta e io ancora cercavo di decifrare chi lui fosse. Ad estinguere il mio dubbio fu Lilith, che seguita da tutti noi, appena vide l’uomo alla porta esclamò contenta ed estasiata.

“Gesù! “ esclamò correndo da Lui ad abbracciarlo. “ Ma che piacere vederti, è tanto che non ci vieni a trovare!” esclamò felice.

“Già, circa due secoli Lilith! E’ un piacere anche per me rivederti!” esclamò quello che doveva essere Gesù.

“Oddio mi sta venendo un infarto!” esclamai per poi appoggiarmi al petto di Andrè e chiudere gli occhi incredula.

“Ciao piccola Lunael!” esclamò rivolto a me e avvicinandosi con passo calmo e controllato.

“Oh oh oh…cavoli non ci credo!” Ero davvero senza parole. Ero sempre stata un tipo che aveva fede e andava in chiesa e ricordo che mi ero pure parecchio arrabbiata quando avevo letto nella Bibbia che Gesù era morto in croce per noi,  bè, per gli uomini. Avrei voluto picchiare a sangue chi lo aveva condannato a morte e mettere lui al suo posto ed ora vederlo qui in persona davanti a me vivo e vegeto e davvero un miracolo, ha davvero dell’ incredibile. Scollegai del tutto il cervello e una frase idiota mi uscì dalle labbra.

“Ges..Gesù mi…mi faresti un autografo?” esclamai e la casa piombò in un silenzio quasi tombale. Un silenzio  interrotto solo dai nostri respiri. Diventai di mille colori per poi terminare in una tonalità di colore che si avvicinava molto al viola. Nascosi il viso nell’ incavo del collo di  Andrè, poi sentii tutta la casa scoppiare in una fragorosa risata.

“Ma che ci ridete a fare! Uffa!” sbuffai come una bambina e quando sentii le braccia di Gesù staccarmi da Andrè e stringermi in un forte abbraccio mi sciolsi in un mare di lacrime e contraccambiai la stretta.

“Bambina, so cosa hai provato quanto sei venuta a conoscenza, chiamiamola cosi, della mia storia, ma sono morto per salvare gli uomini dal peccato. Concedere a tutti la felicità che in questo momento stai provando tu! Non essere egoista Lun…”

“Ma sentitelo! Ehi compare, la bimba qui ti sta dicendo che ci ha sofferto per la tua morte, cosa che io ti avevo detto, ma è necessario farlo? E tu mi hai risposto. Si Lucifero è necessario per la salvezza dell’umanità, e tu te ne esci con la frase : Non essere egoista!” esclamò Lucifero alzando gli occhi al cielo.

“Lucifero io sono dovuto morire per i disastri e le tentazioni che combini tu!” esclamò serio Gesù e Lucifero sbuffò sonoramente scatenando nuovamente l’ilarità di tutti i presenti.

“Ehm…scusa Gesù, ma colui che dovrebbe essere il diavolo, è sempre così comico?” chiesi titubante.

“IO non sono comico, solo allegro.” Esclamò risentito Lucifero.

“Oh bimbetta, no, non è sempre così comico a volta sa essere un vero demonio, ma certe volte è la comicità fatta a persona. Non fosse per qualche danno che combina il signorino qui presente sarebbe ancora un angelo!” esclamò divertito.

“meglio essere come sono ora che un affarino piumato!”

“EHI!” esclamarono punti sul vivo Raphael, Michael, Uriel, Anael, Gabriel, Andrè e si anche io.

“che c’è? È la verità!” esclamò Lucifero.

“Bastaaaaaaaaa! Ragazzi la cena sta diventando gelata, Gesù ma tuo padre?” chiese Lilith.

“Ah, bè super impegnato ma se può ci raggiunge!” dichiarò cheto Gesù.

“Per le trombe dell’inferno ci mancava solo questa. “ esclamò Lucifero indignato scolandosi il suo drink.

“Ne vedremo delle belle se Tuo padre e mio marito si incontrano Gesù, chissà le scintille. Anche comiche. !” esclamò Lilith rivolta a Gesù poi si rivolse a noi. “ Ragazzi preparate i fazzoletti, ci sarà da ridere fino alle lacrime!” concluse Lilith con un sorriso beffardo in volto.

“Lilith!” esclamarono Lucifero e Gesù e io non trattenni le risate, quando vidi quella donna fare la linguaccia agli uomini, o meglio essere divini, come Lucifero e Gesù, che incrociavano le braccia e entrambi mettevano un broncio adorabile.

Se quella era la mia famiglia; Cavoli se l’adoravo!

 

To be continued

   
 
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