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Autore: Haruichan96    26/12/2012    5 recensioni
Dal capitolo 4
"Ti prego Zoro, anche se forse non ne ho il diritto"
"Ascoltami bene zucca vuota, tu sei il re dei pirati e non devi pregare proprio nessuno e poi non ci devi nemmeno pensare, certo che ti aiuterò, fino alla fine Capitano!"
"Grazie, miglior spadaccino del mondo"
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Finalmente cominciamo ad incamminarci, ma non ci dirigiamo verso la città che si staglia in alto, al contrario ci infiltriamo in una fitta foresta: è quella che avevo visto fin dall'inizio, ma non credevo che ci saremmo andati. Una volta dentro è possibile sentire i rumori tipici della foresta: ruggiti di animali feroci, piccoli movimenti tra le foglie, versi striduli e armoniosi degli uccelli.

Mi guardo intorno, come fanno anche i miei compagni: mi soffermo su Rufy.

Per terra non c'è niente: ne un sentiero, ne una strada, eppure lui sembra che sappia perfettamente dove sta andando: mantiene lo sguardo dritto davanti a se e talvolta sorride. Un sorriso triste e pieno di malinconia.

Camminiamo ormai da dieci minuti: il territorio è in salita e non accenna a diminuire, fino a quando non ci fermiamo. Davanti a noi c'è un albero un po' più basso degli altri: questa foresta sembra molto antica, come si può notare dal' altezza degli alberi, ma questo è diverso, come se fosse stato tagliato artificialmente. Il nostro capitano lo tocca con una mano, quasi lo accarezza “Che ricordi” sussurra, poi si accarezza il cappello, in un gesto meccanico che ormai ripete spesso.

Tutto bene capitano?” Mi stupisco della mia voce; di solito così decisa e autoritaria e stavolta leggermente tremante e insicura. A dire il vero mi stupisco di me stesso. Chissà, stare con questa gabbia di matti mi ha davvero cambiato come affermano tutti: una volta ero “Roronoa Zoro, il cacciatore di pirati”: un lupo solitario che non aveva amici e non aveva famiglia; ora sono “Roronoa Zoro, il miglior spadaccino del mondo” che ha una famiglia che adora e un capitano fantastico.

Si è solo...sapete, quest albero l'ho rotto io, quando ero piccolo”
“Lo hai rotto tu?”

Si Usopp. Vedete, avevo sette anni e Shanks se ne era andato da poco. Il nonno era venuto a trovarmi e appena visto il cappello era andato su tutte le furie: così decise di portarmi via dal villaggio: mi prese per la collottola e mi trascinò su questa montagna: nel mentre continuava a ripetere che io sarei diventato un grande marine. Io non volevo ne diventare un marine ne andarmene dal villaggio, così mi sono attaccato a questo albero con tutte le mie forze. Solo che ne io ne nonno ci arrendevamo così...l'albero è caduto sulla sua testa. Shi, shi, shi, inutile dire che il vecchiaccio non si è fatto niente.”

Yohohoho, ma ora ci dici chi è Dadan?”

Certo, ci stavo arrivando” ricomincia a camminare e noi lo seguiamo: “ Garp mi stava portando proprio da Dadan: è il capo dei banditi del monte Corvo ed è stata proprio lei a crescere me e Ace: per me è un po'...un po' come una mamma, anche se non so proprio che cosa sia...a dire il vero.”

Ca...capo dei banditi? Oh no! Ragazzi, lo so è triste, ma il grande capitano Usopp vi deve lasciare, mi sono appena ammalato di “meglio-filarsela-sulla-Suny-al-più-presto!”

Non fare il fifone e cammina” Sanji gli tira un poderoso calcio che lo spedisce qualche metro più avanti.

Io invece penso alle sue parole: un bandito di montagna come “mamma adottiva” e uno come Garp come nonno; forse ora capisco perché è diventato così pazzoide...

Non preoccuparti Usopp, Dadan non è forte anzi... Provava sempre a prenderci, ma noi tre scappavamo sempre: ci conoscevano tutti, sia nel grey terminal, sia nella città alta. Bhe, tre marmocchi che riescono a battere chiunque osi mettersi sulla propria strada non passano certo inosservati.”

Fratello, perché tre?”

Si ferma di botto e io lo guardo subito: si sta sicuramente riferendo a Sabo. Era partito a ruota libera, raccontando il proprio passato, come mai aveva fatto in vita sua. Stava rivivendo tutti quei ricordi che gelosamente aveva tenuto nel cuore, non mostrandoli a nessuno, nascosti da un sorriso luminoso e bellissimo che ti abbaglia e ti conforta allo stesso tempo.

Si gira “Volevo dire due, che scemo che sono!” e ricomincia a camminare.

Questa bugia non ha incantato nessuno, lui non è capace a raccontare le bugie, non ne è mai stato capace. Gli altri lo seguono senza proferire parola, ma tutti sanno che ha appena raccontato una frottola.

Io e Robin ci guardiamo con uno sguardo complice, andando avanti.

Il sole sta ormai calando, ma continuiamo a camminare: la curiosità è palpabile nell'aria, ma nessuno proferisce parola. Arriviamo ad un bivio: Rufy da una fugace occhiata verso destra e poi gira a sinistra: Qualcosa mi dice che devo ricordarmi questo particolare, non so perché.

Ancora qualche metro e siamo arrivati: davanti a noi c'è una casetta. E' modesta e in alto c'è una vedetta che si volta proprio verso la strada che abbiamo appena percorso.

Subito si sentono dei piccoli passi e un ometto, sarà alto poco più di Chopper, esce con un carico di legna in braccio.

Ciao Dogura, è da molto che non ci vediamo!”

E?”

Non mi riconosci, sono Rufy!”

......Ru....Rufy!?”

Sono venuto a salutarvi!”

Tu sei QUEL Rufy, il re dei pirati...il bambino che si cacciava sempre nei guai?”

E chi altri?”

Il piccoletto fa cadere tutta la legna raccolta e si fionda nella baracca, sbattendo la porta e urlando “capo”.

Continua ad urlare, fino a quando la porta non viene spalancata da una donna: è abbastanza robusta, rovinati capelli arancioni abbastanza lunga, un faccione...non proprio amichevole e un cosciotto stretto in mano

Ciao Dadan, da quanto tempo”
“Rufy”

La donna lo guarda, poi rivolge una fugace occhiata anche a noi e poi torna a concentrare la sua attenzione solo su Rufy: lo guarda, come se lo stesse passando sotto una scanner. Il suo sguardo si sofferma sulla X che copre il suo petto: un brivido le percorre la schiena.

Subito molla il cosciotto, che con un tonfo si riempie di polvere, e si fionda da Rufy. Lo abbraccia e qualche lacrima incomincia a scenderle dagli occhi.

Rufy rimane fermo e, poi, piano posa le sue braccia attorno al corpo della donna. Prima piano, poi sempre più forte, fino a stringerla a se.

Chiude gli occhi e si stringono a vicenda.

Sia noi sia i banditi guardiamo la scena: loro piangono felici e tristi, noi stiamo in silenzio, sentendoci di troppo.

Lentamente la donna si allontana da Rufy e lo fissa in volto, ancora in lacrime: “Brutto marmocchio! Non sai nemmeno quanto mi hai fatto preoccupare 5 anni fa: prima a impel down e poi a Marineford.

Sia te, sia Ace...vi ho sempre tenuti d'occhio e ho sempre fatto il tifo per voi. Ma dopo quel giorno...lo sai, ero furibonda. Credevo fossi morto anche tu; ho picchiato anche Garp, sai, davanti a tutti, al villaggio.

Ma in quel momento non me ne fregava niente.

Stupido marmocchio, sempre a cacciarti nei guai insieme ai tuoi amici” Dadan si allontana e ci fissa. Ci sentiamo strani di fronte a quello sguardo “noto con piacere che non sei cambiato!”

Il suo sguardo ritorna su quello di Rufy, sta per dire dell altro, ma mai avrei pensato dicesse parole simili...

Sai” la sua mano si stringe a pugno “quando alle Sabaondy hai picchiato quel drago celeste, hai pensato a Sabo, vero? Al giorno in cui lui....è morto, vero? Sei il solito imprudente, ti sei cacciato in una mare di guai, ma” la voce le muore in gola, per un attimo “io avrei fatto la stessa cosa, moccioso!”

 

 

 

 

 

 

E adesso? Rufy non aveva mai detto a Zoro che lui pensa che Sabo sia morto! Come andrà avanti? Come dirà a Rufy la verità il nostro marimo preferito?

Zoro: Ehy!

Io: Ops, scusa! Però io non volevo offenderti!

Zoro: Si si, ora ho da fare...ma dopo ti affetto

Io: Non mi hanno ucciso i Maya e ci penso tu? E che cavolo!

Intanto, prima di morire, ringrazio tutti per la pazienza dimostrata, veramente siete dei santi!

Visto che ci sono, anche se in ritardo...

BUON NATALE A TUTTI!

Inoltre volevo chiedere una cosa che non ha a che fare con la storia, ma se potete rispondermi mi fate un favore.

Ci sono delle storie che ho scritto che mi sono venute in mente guardando un immagine, mi è bastata un occhiata e avevo in mente la storia di una fanfiction: è possibile creare una raccolta di questo tipo?

Magari chiamandola “guardando un immagine...”

Se si mi piacerebbe, perché sono tante storie che in comune non hanno molto: tranne che sono tutte su one piece e che sono tutte nate allo stesso modo.

Grazie alla prossima!

Ciao!

 

  
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