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Autore: salasar18    12/07/2007    3 recensioni
Harry impedisce involontariamente a Ron di presentasi al suo primo appuntamento con Hermione e questi per vendicarsi obbliga il moro a fare una cosa molto brutta che coinvolge un biondo Serpeverde...
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi non sono miei ma di J.K. ROWLING




DAMN HUG!




Capitolo Quattro : Primo appuntamento : parte seconda.




Il rumore del phon era davvero,davvero,davvero insopportabile. Anche lo sforbiciare e la musica di sottofondo cominciavano ad essere fastidiosi alle orecchie di Harry. La cosa che però più stava dando fastidio al moro era quel maledetto parrucchiere che continuava a fissarlo da dieci minuti. L’uomo sfoggiava una camicia piena di merletti e dei pantaloni di velluto fucsia che mettevano in risalto la sua figura magra. Già di per sé il suo aspetto fisico non lo rendeva esattamente simpatico,se poi si aggiungeva la moltitudine di facce disgustate che aveva fatto nel vederlo entrare,la cosa non faceva altro che renderlo ancora meno affabile agli occhi del Grifondoro.Eppure era strano : quando era entrato Draco quel damerino aveva rivolto al biondo un sorrisone a trentadue denti,poi quando era apparso lui sulla soglia del salone,il sorriso aveva lasciato il posto a una smorfia di puro schifo.


“Allora Pière?Ci sono speranze?”Domando all’improvviso Draco.


Dopo il bagno turco e un massaggio all’olio profumato, Malfoy aveva obbligato il moro a seguirlo,portandolo per Hogsmeade.All’inizio parlare con lui si era rivelato davvero problematico,dato che non avevano nulla in comune,ma poi il discorso era finito chissà come sul Quidditch e alla fine era risulatao più semplice per entrambi intrattenere una conversazione.


Durante la mattinata avevano svuotato due negozi di abbigliamento e uno di scarpe,dove il biondo Serpeverde aveva scelto dei vestiti per Harry,senza consultarlo affermando che: “Tu non hai vista,non hai buon gusto e non hai classe.Un trinomio davvero pericoloso.” Nonostante lo odiasse profondamente,Harry doveva ammettere che al di là delle batture sarcastiche,dei rimproveri,dei difetti che gli aveva affibbiato e degli insulti si era realmente divertito. Almeno finché non lo aveva portato da questo parrucchiere gay frustrato.


Quella Serpe si stava divertendo da morire. Harry lo sentiva ridacchiare e lo guardava con la coda dell’occhio. Era piuttosto difficoltoso guardarlo pienamente,dato che era seduto nella poltrona di fianco e soprattutto era circondato da uno stuolo di ragazze intente a fargli manicure,shampoo,balsamo e quant’altro.Era davvero una prima donna : pur di avere un taglio di capelli aveva obbligato il padrone del locale a cacciare via tutti i clienti e a riservare per due ore l’intero salone solo per lui…


“Mais oui,Signorino Malfoy,” Rispose subito il parrucchiere ostentando una vocina da leccapiedi “Nous qui à ‘Magique Pière’ fasciamo letteralmonte miracòli! Onche s’il y a un gatto mort sur la testa!”


Era chiaro come il sole che non credeva minimamente alle sue stesse parole,ma tenersi buono un cliente ricco come Malfoy doveva essere molto più importante del dire la verità.


“Dovremo solamente scercare gli attressi giusti.”Continuò Pière prendendo un pettine dai denti larghi e rimettendolo a posto,afferrandone invece uno a denti sottili e iniziando a spazzolare i capelli bagnati del Grifondoro.


“Ahi!”Si lamentò questi,ma il parrucchiere lo ignorò. “Ahia!”Ribadì di nuovo il ragazzo fulminando l’uomo che si bloccò momentaneamente di fronte a quello sguardo omicida.


“Oh,Potter ma smettila!Sei grandicello per fare simile scenate!”


Harry si voltò di scatto.


“Si presume che un parrucchiere ti debba tagliare e acconciare i capelli,non strapparteli dalla testa a ciocche!”


Per tutta risposta il biondo sbuffò annoiato e fece cenno a Pière di continuare.


“Vedi di stare tranquillo dato che a pagare tutto quello che abbiamo preso oggi pomeriggio sono io.”


“Questo perché non mi hai lasciato prendere i soldi dalla Gringott!Quando mi stavo avvicinando alla banca mi hai fatto lo sgambetto per non entrare!”Disse pieno d’indignazione il Grifondoro.


“Già è vero!E’ stato divertente quando poi ti sei alzato e abbiamo scoperto che avevi quasi ucciso uno di quei Gremlin che lavorano lì dentro!”


“Non sono Gremlin,Malfoy!E comunque-“


“Uff… che pizza Potter!Smettila di lagnarti e goditi il nostro appuntamento!Non ti stai divertendo forse?”


Draco si era girato verso il Ragazzo-Sopravvissuto e lo stava guardando seriamente,ma con le labbra curvate leggermente all’insù. Harry sentì ancora quella dannata fitta al petto che lo aveva accompagnato per tutto il giorno,supportata da quella sensazione di calore che iniziava a prenderlo dallo stomaco e si diffondeva per l’intero corpo. Si,si stava divertendo,anche se non voleva ammetterlo. Al negozio di vestiti lui e Draco avevano provato una miriade di vestiti che poi avevano fatto recapitare direttamente ad Hogwarts e il moro aveva capito che quando il Serpeverde piegava la testa di lato verso destra era soddisfatto di ciò che aveva provato,mentre quando fissava lo specchio strizzando gli occhi e rilasciando un sospiro,significava che ciò che aveva addosso gli faceva davvero schifo.


Anche se non era davvero sicuro di questa sua ipotesi dato che quando era uscito a torso nudo per fargli vedere solo i jeans che aveva preso,Draco aveva piegato impercettibilmente la testa verso destra.


Quando erano andati nel negozio di scarpe si era divertito come non mai a lanciare mocassini e scarpe da tennis al biondo dopo l’ennesimo battibecco,anche se alla fine l’unico ad esserne uscito ferito era stato il povero commesso.


“Bene,allora fatti acconciare i capelli. Chi esce con me deve sempre essere una spanna in alto agli altri e avere una bella presenza. Tu invece prima aveva una spanna di lerciume addosso e una presenza da far venire la pelle d’oca…e non per il piacere.”


“V-va bene.” Rispose alla fine l’altro,sospirando mentre Pière continuava a sforbiciare.


“Mon Dieu..”Sussurrò alla fine quest’ultimo.




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Dopo un’ora e mezza circa,il risultato del lavoro del padrone del salone di bellezza dei maghi di Hogsmeade fu più che evidente : i capelli di Harry erano stati spuntati di qualche centimetro,ma erano finalmente ordinati e come Draco,anche lui si era fatto fare la manicure.


Quando lasciarono il salone Harry giurò a sé stesso di non raccontare mai e poi mai ciò che era avvenuto tra quelle mura.


Stavano passeggiando vicini,con il gelato appena comprato in mano,chiacchierando del più e del meno e Harry notò con sorpresa che il biondo non era poi male se non costruiva spille contro di lui o non gli scagliava le solite sfrecciatine,anzi era piuttosto simpatico. Lo osservò di nascosto,chiedendosi come mai stesse trascorrendo la giornata con quello che fino al giorno prima avrebbe considerato il suo peggio nemico.I capelli biondissimi incorniciava perfettamente il viso delicato del Serpeverde,mentre le labbra erano rosse per il prolungato contatto con il freddo gelato. La lingua calda di Draco stava leccando il gelato,senza tralasciare nessuna goccia del dolce.Gli occhi verdi del ragazzo rimasero fissi per un po’ su quella lingua,fino a quando non sentì le proprie guance andare a fuoco.Stavano leccando entrambi il proprio cono di gelato ‘Non finisce Mai’ quando Draco ruppe il silenzio dicendo :


“Stai molto bene così Potter.”


“Mh?”Chiese ancora rosso l’altro.


“Il taglio di capelli.”Spiegò “Ti dona.Molto meglio di prima.”


“Ehm,grazie Malfoy.Dimmi solo quanto ti devo .”Rispose impacciato il moro.Non sapeva perché,ma si sentiva nervoso.


“Non mi devi nulla.E’ un’appuntamento e ho offerto io. So che probabilmente non sai nemmeno come ci si comporta quando si esce insieme con qualcun’altro,ma non sono i soldi il problema. E non credo che siano qualche galeoni a fare la differenza nel mio conto.Voglio dire,se in cambio abbiano trascorso delle ore serene non c’è nessun problema. Offrirai tu la prossima volta.”


“Si lo so,ma la giornata di oggi deve essere stata terribilmente costosa e non voglio avere debiti con te,soprattutto dato il fatto che non sappiamo se usciremo di nuovo insieme.”


Harry non sapeva bene il motivo,ma aveva la sensazione di aver detto qualcosa di sbagliato perché Draco si bloccò in mezzo alla strada,voltandosi verso di lui e fissandolo on una faccia impassibile.Gli occhi grigi però sembravano un po’ tristi.


“Ah.Si,giusto.”


Il Grifondoro si sentiva terribilmente in colpa e non sapeva nemmeno perché! Prima che potesse connettere il cervello alla bocca,le parole gli uscirono da sole.


“Si,insomma,voglio dire…non so se ti andrà ancora di uscire dopo oggi,non vorrei che ti fossi annoiato troppo...”


Okay,qualcosa non andava in lui,perché credeva di dover semplicemente porre fine a una penitenza indicatagli dal suo miglior amico…che diavolo stava facendo?


Il viso del biondo sembrò illuminarsi,anche se oggettivamente rimase uguale a prima.


“Beh,sono tentato a non privilegiarti con la mia presenza,ma sappiamo entrambi che ne moriresti. Bene,si è fatto tardi. Che ne dici di tornare al Castello?Potremmo stare ancora un po’ di fronte al Lago Nero e tornare poi nelle nostre Sale Comuni.”


L’altro annuì. Draco recuperò il fermacapelli che avevano usato all’andata e di nuovo entrambi si sentirono trascinati all’indietro,per ritrovarsi poi nel bel mezzo dl campo da Quidditch,dirigendosi poi verso il Lago.




__________________________________________________________________________________________




Ormai erano passate le sei da un pezzo quando sia Draco che Harry decisero di ritornare al Castello. Si alzarono entrambi dal prato su cui erano stati seduti fino a quel momento e mentre si liberavano dal terriccio e dai fili d’erba,Harry ne approfittò per fare la domanda che aveva avuto sulla punta della lingua sin dal giorno prima.


“Malfoy,” Disse incerto.


“Mh?”.


“Senti,è tutto il giorno che volevo chiedertelo : perché…ehm…voglio dire…perché sei uscito con me?Cioè…io ti ho detto quella cosa-“


“Che ti piaccio.”Puntualizzò ghignando il biondo.


Ci stava godendo un mondo a metterlo in difficoltà.


“Si,esatto.” Gli diede corda il moro “Ma perché hai deciso di darmi un appuntamento?..Nel senso,”


“Ero curioso.”


“Curioso?”Ripetà Harry un po’ spaesato.


“Si,curioso.”Confermò il Serpeverde.


“Curioso riguardo a cosa?”


“Niente di particolare,una sciocchezza.


“E cioè?”Insistette Harry.


Draco tentennò per qualche secondo,poi però sottolo sguardo serio dell’altro disse:


“Ecco, io non sento nulla quando sto con una ragazza e Blaise ha avuto la stramba idea di suggerire che è dovuto al loro sesso.”


“In che senso non provi nulla quando stai con una ragazza?Non capisco.”Chiese perplesso il moro.


“Beh..sai non mi si alza la bandiera.”


“Quale bandiera?A Serpeverde avete una bandiera?”


“No!Cioè…il serpente non esce dalla tana.”Cercò di rendere più facile il concetto Draco,anche se mostrava comunque segni di imbarazzo.


“Non credo che a una ragazza piacerebbe un Serpente.”Rispose semplicemente Harry.


“Potter ti prego : non puoi essere davvero così scemo.”


“?”


“Oh,Merlino : SEI davvero così scemo. Okay,cercherò di spiegartelo in modo semplice : non mi si rizza.”


“…”


“Oddio Potter,Blaise dice che provo attrazione solo per i ragazzi.”


“Oh.”


“Già e dice anche che sono ossessionato da te,e che in realtà per tutti questi anni,quando ti rendevo la vita un’inferno in realtà non facevo altro che incanalare la mia attrazione e la mia passione nei miei stupidi piani,schermando i miei veri sentimenti in odio,mentre in realtà nei tuoi riguardi provo amore. E’ ovvio che è un cretino e non sa di cosa sta parlando.”


“E’ ovvio!”Acconsentì subito il Grifondoro.


“Si,beh,credo che però,tutto sommato,abbia ragione perché ogni volta che…come posso dire…mi do una MANO, mi vieni in mente tu.”


“Ah,si si. Capisco. Allora Zabini ha ragione.”


Qualcosa stava sfuggendo dalle mani di Harry.Ah si : l’INTERA SITUAZIONE.Cosa.stava.accadendo.?


“Da quanto ti piaccio Potter?”Lo interruppe l’altro.


“Come?”


“Da quanto ti piaccio?”


“Ehm,non so esattamente se mi piaci,comunque non da molto.Già…decisamente non da molto.Però ecco,non so se-”


“Già,conoscendoti probabilmente non ti è mai nemmeno saltata in testa di fare qualcosa con un ragazzo,vero?”


Che domanda era?


“Certo che no!”


“Nemmeno con Weasley?Sembrate affiatati.”


“Oddio credo che vomiterò.”


“Quindi niente pensieri sui ragazzi?”


“Ma assolutamente no!”Rispose subito il moro. Poi indugiò un secondo. “Perché tu si?”


Gli sembrava una domanda più cretina di quella di Draco.


“Si.”


“Si?”


“Potter io sono bisex.Oltre che con le ragazze io vado anche con i ragazzi. Vabbè,mi è capitato solo tre volte,ma in linea generale se una persona mi piace,non m’importa poi tanto di che sesso è.”


“Mh.Capisco.”


“Potter è evidente che non capisci nemmeno te stesso,non fingere di capire me. Comunque è chiaro che mi piaci.”


“Ma hai detto che Zabini è un cretino e che non sa di cosa sta parlando.”


“Si,ma credo abbia ragione perché ora come ora con quell’espressione al limite dello svenimento ti trovo adorabile.”


Come faceva questa specie di essere contorto a dire certe cose con una simile tranquillità?Harry si sentiva sempre più schockato. Okay,ammettere di aver trascorso una giornata piacevole insieme all’ultima persona sulla terra con cui credeva di poter trascorrere una giornata piacevole era una cosa,ammettere di essere attratta da quest’ultima era un altro paio di maniche.


Harry si domandò se era possibile avere un infarto alla sua età.


“Malfoy,non credo che-“


Ma non poté finire la frase perché Harry sentì le labbra di Malfoy che avevano inchiodato le sue in un bacio improvviso. Non reagì subito,preso com’era dalla sorpresa,ma restò immobile per alcuni secondi,gli occhi aperti. Si sentì strano : razionalmente sapeva benissimo di dover allontanare il biondo,perché non potevano farlo,ma istintivamente parlando voleva ancora che il profumo del Serpeverde lo inondasse in quella maniera. Il bacio durò alcuni secondi. Harry avvertì subito la differenza dal baciare una ragazza : il corpo di Draco era privo di curve e molto più muscoloso,ma le labbra del biondo erano morbide e gli facevano dimenticare tutto il resto. Lentamente chiuse gli occhi,facendo suo quel momento e godendosi quel bacio. Sentì le mani del biondo incorniciargli il viso e tenerlo stretto,mentre il suo respiro gli solleticava la pelle. Inconsciamente il moro alzò le braccia e le mise intorno al collo dell’altro,avvicinandosi. Draco inclinò leggermente la testa verso destra,lasciando scivolare la propria lingua all’interno della bocca del moro.


Quando alla fine Draco si staccò,Harry ebbe una sgradevole sensazione,come se qualcosa di bello fosse terminato bruscamente.


Riaprì gli occhi e la prima cosa che notò furono le guance arrossate del biondo e la sua espressione imbarazzata.


“Non fare quella faccia idiota!”


“I-io..”Farfugliò l’altro.


“Da oggi staremo insieme. Faremo una settimana di prova che ne dici?”


Harry si riprese all’improvviso.


“Ma che stai dicendo?Non possiamo-“


“Senti : io ti piaccio,tu mi piaci : proviamoci. Una settimana non di più. Se non sentiremo nulla e non scatterà nulla tra noi,torneremo ad ignorarci e a tentare di ucciderci per i corridoi come prima.”


“Ma..”


“Ti è dispiaciuto baciarmi adesso?”Chiese un pò timoroso della risposta il biondo.


“No,ma-“


“Allora ci stai?”Domandò di nuovo Draco.


Harry era assolutamente confuso. Tentennò per un secondo, sul punto di dire qualcosa, ma nessun pensiero sensato si fece largo tra la sua mente. Non poteva assolutamente dire che gli fosse dispiaciuto questo bacio,ma era la prima volta che ne scambiava uno simile : era un bacio diverso.Alla fine senza rendersene conto,finì per annuire.


“Bene.”Sentenziò il Serpeverde.






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