Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LilyGlover    12/07/2007    10 recensioni
Caro diario, la Hermione che ti sta scrivendo in questo momento non è più la Hermione che ti scriveva prima. Quella di adesso è incavolata nera, furiosa con il mondo intero, anzi, con due persone: Ronald Weasley e Lavanda Brown.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Last Chappy
Notte nella sala comune

Caro diario,
stanotte non ho dormito. Continuavo a pensare...pensare a come avrei fatto per rimediare... pensare a come mettere in atto il mio piano... e stamattina ero talmente stanca che sono inciampata ben cinque volte nello scalino per uscire dal buco del ritratto.
Però avevo un'idea.
Siccome era domenica, neanche oggi c'erano le lezioni, così ho passato tutta la giornata a gironzolare qua e là, a cercare di essere il più gentile possibile con Lavanda e a evitare ogni santo secondo lo sguardo di Malfoy, che continuava a pedinarmi con aria molto confusa.
Ad un certo punto mi sono girata, scocciata, e l'ho mandato a quel paese.
"Hai i tuoi tre galeoni, no?? Sei contento, adesso. Che bisogno c'è di seguirmi in ogni corridoio e di cercare di starmi appiccicato come una sanguisuga????"
Malfoy ha alzato gli occhi al cielo, però non ha commentato e se n'è andato.
Fortunatamente, deve aver compreso in modo chiaro che non lo volevo tra i piedi, perchè durante il resto della giornata non l'ho più rivisto.
Il mio piano doveva essere pronto per la notte.
Così, quando tutti se ne sono andati nei dormitori a dormire, io sono rimasta in sala comune e ho preparato tutto ciò che mi serviva.
Ora ero pronta.
Ho fatto un respiro profondo e mi sono avvicinata alle scale che portano al dormitorio dei maschi.
Ma poi mi sono fermata.
Aiuto.
Non avevo il coraggio.
No, dovevo andare.
Così mi sono di nuovo avviata verso gli scalini, ma... le mie gambe si rifiutavano di muoversi.
Ok, basta, datti una calmata, Hermione. Non è necessario che lui ricambi, l'importante è che apprezzi quello che gli mostrerai e che capisca quello che gli dirai. Non c'è nulla di male.
Dopotutto, al cuore non si comanda.
...giusto??????????
Uff, ancora un altro passo e sono sul primo scalino.
Fatto.
E se non riesco a svegliarlo???
Secondo scalino.
E se non vuole alzarsi????
Terzo scalino.
E se non vuole seguirmi????
Quarto scalino.
E se si mette a ridere davanti a quello che gli mostro????
Quinto scalino.
E se mi dice che sono pazza????
Sesto scalino.
E se mi dice che sono secchiona????
Settimo scalino.
E se mi dice che lui ama Lavanda con tutto il cuore????
Ottavo scalino.
E se dopo stanotte comincerà ad odiarmi???
Nono scalino.
E se non saremo mai più amici???
Decimo scalino.
Ok. Ora basta.
Ho fatto il resto degli scalini correndo, col cuore in gola.
Però c'era ancora un altro ostacolo da superare.
La porta del dormitorio.
Dai, Hermione, hai preparato tutto, sei arrivata fin qui... non puoi mollare adesso...
Ok.
Ho aperto la porta.
Nella stanza c'era il buio totale.
L'unico rumore era il russare di Neville.
Mi sono avvicinata lentamente al letto di Ron.
Ma, quando sono passata davanti a quello di Harry Potter, ho visto due occhi verdi che mi fissavano...
E' il mio famoso migliore amico.
Aveva capito tutto.
Stava aspettando che entrassi.
Mi ha fatto l'occhiolino e mi ha indicato il letto di Ron.
Dopo lo sguardo d'incoraggiamento di Harry, mi sono sentita molto più sicura.
Così mi sono avvicinata al letto di Ron, il quale stava dormendo in una posizione alquanto ridicola.
L'ho scosso leggermente.
"Ron?" ho bisbigliato.
"No, mamma, ancora cinque minuti..." ha grugnito lui, nel sonno.
Io ho soffocato una risata e ho tentato ancora.
"Ron, sono Hermione, svegliati."
Ron ha cominciato a prendere conoscenza. Ha aperto pian piano un occhio, in seguito anche l'altro, infine mi ha fissata sbalordito.
"Hermione, che fai qui??" ha sussurrato, la voce impastata dal sonno. "Perchè non sei a letto?"
"Ehm, ecco... devo dirti delle cose" ho risposto. Fortunatamente era buio, perchè devo essere arrossita violentemente.
"Me le devi dire proprio adesso??? Non possiamo aspettare domattina???" mi ha supplicata.
"Uff, dai, Ron, ti prego. E' importante" l'ho implorato.
Ron mi ha fissata per un minuto buono, cercando di decifrare ogni singolo dettaglio del mio viso.
"Va bene" ha detto infine.
Stavo per mettermi a gridare dall gioia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si è alzato e si è messo la vestaglia, mentre io restavo in piedi, imbarazzata, e Harry faceva finta di dormire, in modo poco convincente. Il suo russare era davvero strano, infatti Ron gli ha mormorato:
"Avanti, amico, lo so che sei sveglio. Non c'è niente da nascondere. Torno più tardi."
Harry ha ridacchiato e si è girato dall'altra parte. Sarebbe rimasto sicuramente sveglio, in attesa che Ron, al suo ritorno, gli raccontasse tutto. Ma non mi dava fastidio. Non mi vergognavo certo di Harry!!!
Quando io e Ron abbiamo sceso le scale, l'espressione di lui era leggermente confusa: la sala comune era immersa nel buio, ma un lume sul tavolo illuminava tanti album ammucchiati, rilegati in pelle di drago.
"Che significa questo??" mi ha domandato, la voce ancora un po' assonnata, ma ora molto più sveglia di prima.
Non ho risposto.
"Vieni."
L'ho portato vicino al tavolo e l'ho fatto sedere su una sedia di legno.
Ho aperto uno di questi album, e Ron ha sbirciato... erano album di foto. Foto in movimento, foto magiche, foto tipiche di questo mondo.
"Questa foto è stata scattata alla fine del primo anno."
Era una foto fatta da Hagrid, che ritraeva me, Ron e Harry abbracciati e sorridenti, felici di aver finalmente terminato gli esami.
"Ricordi il primo anno? Ci siamo conosciuti in treno, io e te. La prima volta. Io ero una ragazzina viziata e insopportabile, vero?"
"Ma noooo... eri solo una specie di Grillo Parlante."
Abbiamo sorriso entrambi.
"Io mi ricordo benissimo il nostro primo incontro. Ero venuta nel vostro scompartimento perchè stavo aiutando Neville a ritrovare il suo rospo. E ho trovato te e Harry... non avrei mai immaginato che saremmo diventati inseparabili. Tu stavi provando un incantesimo su Crosta... dicevi che te l'aveva insegnato Fred. O George??? Non mi ricordo. Comunque era l'incantesimo più stupido che avessi mai visto."
Ron si è messo a ridere. Cominciava ad essere rilassato, quasi curioso, ma sul suo viso si leggeva ancora un'espressione un po' confusa.
"Sì, Hermione, mi ricordo. E poi tu hai detto qualcosa tipo: 'Quello non è un vero incantesimo. Io ho provato a farne molti e mi sono riusciti sempre'. Eri veramente una ragazzina ambiziosa e superba. Però, non te l'ho mai detto, ma mi faceva un po' ridere il tuo modo di fare. Ero impaziente di conoscerti meglio" ha continuato Ron.
Il mio cuore batteva come un tamburo.
"E poi, grazie a te e a Harry, sono sopravvissuta all'incontro con il troll e siamo diventati amici. Da quel momento sono cambiata."
"Già. Nonostante tu fossi una gran so-tutto-io, io e Harry eravamo contenti quando ci aiutavi. Eri una ragazzina molto in gamba. Be', ma lo sei ancora adesso, no???? Cos'era il tuo ultimo voto??? Eccezionale?????"
Io e Ron siamo scoppiati a ridere.
Ogni mia preoccupazione era svanita. Stavo bene.
Ero me stessa.
E Ron non era più confuso. Forse aveva capito.
E forse ne era felice.
Poi ho aperto un altro album.
"Questa foto è del secondo anno. Quando mi hanno fatto tornare normale, dopo essere stata pietrificata."
Ron è rabbrividito.
"Quell'anno è stato terribile. E quando io e Harry abbiamo visto il tuo corpo sul letto dell'infermeria, immobile... non ci voglio neanche pensare."
"Sì, è stato orribile. Ma voi mi avete aiutata, perchè avete sconfitto il Basilisco."
"Harry ha sconfitto il Basilisco."
"Be', ma tutti gli eroi hanno bisgono di una spalla, no?? Tu sei la spalla di Harry."
Ron è arrossito.
"Grazie. Ma comunque, senza il tuo aiuto non ce l'avremmo fatta."
Io ho sorriso.
Poi ho aperto un altro album.
"Questa è del terzo anno. L'anno in cui abbiamo litigato di più. Tu odiavi Grattastinchi e io non osavo ammettere che forse era vero che il mio gatto aveva mangiato Crosta."
Ron ha annuito, serio.
"Già, mi ricordo. Me la prendevo con te per tutto. Ti ricordi anche la questione della Firebolt? Hai detto alla McGranitt che Harry aveva ricevuto una scopa anonima... così lei gliel'ha confiscata, credendo fosse opera di Sirius Black" ha raccontato lui.
"Oh, sì, me lo ricordo bene. Anche quello è stato un anno difficile per me... stavo sempre da sola... mi sembrava di aver perso i miei migliori amici. E tutto per un topo e per una scopa" ho spiegato amaramente.
Ron sembrava triste.
"Io... io non... cioè... m-mi dispiace" ha mormorato.
Non ho voluto sciupare quel momento in cui sentivo di rappresentare qualcosa per lui, così sono rimasta zitta.
Poi ho aperto un altro album e sono andata avanti con i ricordi.
"Il quarto anno. L'anno del Torneo Tremaghi. Be', anche qui abbiamo avuto tanti battibecchi... soprattutto per il Ballo del Ceppo."
Ron è diventato rosso come la poltrona vicino al fuoco.
"S-sì, mi ricordo."
Ho fatto un respiro profonfo. Glielo chiedo o non glielo chiedo?
Glielo chiedo.
"Ma, senti... non ho ancora capito perchè ce l'avevi tanto con Viktor Krum, quando mi ha invitata al ballo." Fatto.
Ron sicuramente preferiva sprofondare nel terreno piuttosto che spiccicare parola.
"Be', ecco.. mmm... non saprei... forse perchè per me eri... non so... ehm... una specie di... mmm... di sorella? Ecco, sì, sì, è per quello. Sì, è... è per quello. Sì."
Balbettava un po' troppo per i miei gusti. Però ho preferito non insistere.
"D'accordo. Comunque è stato un altro anno difficile, soprattutto per Harry... ha visto il ritorno di Voldemort."
Ron è trasalito sentendo pronunciare quel nome, eppure non ha commentato.
Ho sfogliato un altro album.
"Qui siamo al quinto anno... a casa di Sirius. Forse questo è stato l'anno migliore per noi due. Certo, i litigi non mancavano... però erano soprattutto stupidaggini. Poi eravamo impegnati con l'ES... insomma, è stato un anno pieno."
Lui ha fatto cenno di sì con la testa.
Infine ho preso l'ultimo album.
"Questa foto l'ho scattata qualche giorno prima che tu e Lavanda vi fidanzaste. Eravamo felici. Però sembri felice anche con Lavlav, quindi... insomma... è questo che conta, no?"
Ron ha fatto una specie di smorfia.
"Be', ecco..." ha cominciato, ma... "no, ehm... niente."
Il mio cuore ha cominciato a battere in modo eccessivo. Stava per scoppiare.
Era arrivato il momento.
"Durante tutti questi anni, Ron, io... non ho fatto altro che pensare a te. Questa sera abbiamo rivissuto i momenti speciali che abbiamo passato insieme, a Hogwarts, e... è il mio modo per dirti che tu sei speciale. Sei la persona a cui tengo di più al mondo."
Ron mi fissava con gli occhi sgranati.
Io non gli ho lasciato il tempo di parlare e ho continuato con il mio discorso.
"Per me è dura vederti con Lavanda. Ti sembrerà strano, ma sono stata io a permettere che le accadessero tutte queste cose, ultimamente. Volevo strapparti via da lei.
Ora però mi rendo conto che il mio cuore è spezzato. E' doloroso che tu stia con Lavanda... quando vorrei passare ogni attimo della mia vita con te. Ma ti capisco. Volevo solo che tu lo sapessi... e volevo augurarti tantissima felicità, in ogni momento della tua vita futura... anche con Lavanda."
L'avevo detto. Ce l'avevo fatta. Mi ero confessata.
Mi sentivo finalmente libera da un peso opprimente.
Però adesso sentivo gli occhi riempirsi di lacrime... cosa avevo fatto di sbagliato? Perchè non potevo avere Ron tutto per me???
Le lacrime avevano cominciato a rigarmi il volto e, per non farmi vedere, ho abbassato la testa e ho cominciato a fissare il pavimento, piena di disperazione.
Se la mia vita fosse andata avanti così, senza Ron, il mio cuore non sarebbe più stato vivo.
Avrei avuto un cuore pieno di polvere.
Un cuore le cui radici si erano piantate nel corpo di Ron. Un cuore che avrebbe vissuto per sempre nel petto di quel ragazzo rosso... ormai ogni fibra del mio corpo apparteneva a lui.
E se lui avesse rifiutato...
La mia vita sarebbe stata vuota.
Ad un certo punto, ho sentito la sedia di legno cigolare.
Ho alzato lo sguardo e ho visto che Ron veniva verso di me...
Quando era ormai vicino, ho cominciato a dire:
"Non..."
Ma lui mi ha messo un dito sulla bocca, facendomi segno di tacere.
Ha invece aperto leggermente la sua, sussurrando le due parole che avevo sognato da anni di sentire:
"Ti amo."
Ho sentito la testa che mi girava... ma sono stata salvata dalla cosa più bella che avessi mai potuto provare.
Ron aveva appoggiato le sue labbra sulle mie...sentivo il suo respiro dentro il mio... sentivo il gusto della sua bocca dentro la mia... sentivo le sue labbra morbide muoversi sopra le mie... sentivo il suo profumo inebriante...
...sentivo Ronald Weasley...era una sensazione meravigliosa...
...ed era meglio di tutte le Operazioni Scaccia Lavanda del mondo.

Tua,
Hermione
 
THE END

E così si conclude la mia ff!!!!!!!! Mi dispiace che sia corta, ma l'avevo già progettata così................ spero che vi sia piaciuta e spero che l'abbiate seguita volentieri!!!!!! Comunque, per cacciare via ogni vostro dubbio, alla fine Ron lascia Lavanda... e si mette ovviamente con la nostra Hermione!!!!!!!!!!! Fan della coppia, scateniamoci!!ahahah =)))))
Ah, scriverò altre ff, quindi mi vedrete ancora da altre parti......"Il ritorno di LilyGlover!!!!"ihihih :)
Be', lasciate un commentino e...............con questo vi saluto!!!!!A presto!!!!!!!Un bacio a tutti
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LilyGlover