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Autore: arty98    28/12/2012    1 recensioni
Kate e Lucy sono due sorelle che vivono in due mondi completamente diversi. Una di notte caccia e si nutre di sangue umano seminando il terrore tra le strade. L'altra uccide i vampiri sotto l'uniforme di una Vegliante con inquietanti sembianze da gatta.
Due mondi differenti, due vite che portano nel loro cuore una ferita che dopo ancora due anni brucia. ma cosa succede se per errore la vampira e la Vegliante non trovano nell'altra un nemico, ma un potenziale amore??
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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i tre, al suono della sveglia, salutarono la compagnia che avevano chiamato per la notte, si alzarono e si vestirono in fretta, come loro solito, e uscirono di casa in fretta, verso l'edificio scolastico nel quale avrebbero passato ancora un solo giorno

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Lucy entrò dalla finestra, si spogliò e mise tutto dietro al pannello dell'armadio come sempre, si unse il collo con una pomata per farlo guarire e poi si mise a letto stanca. al solo pensiero che avrebbe dovuto fare il bucato le veniva voglia di uccidersi. 

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Katrin si sedette al suo solito posto, lontano dai suoi compagni vampiri e attesero tutti l'inizio della lezione, ma nel frattempo a Katrin sembrava di sentire l'odora del sangue della cacciatrice di ieri...

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il mattino seguente il suono della sveglia fu un trauma. si alzò e scese dal letto, si trascinò in bagno dove decise di farsi una bella doccia. si infilò sotto al getto d'acqua calda sbadigliando ancora e indecisa su cosa indossare per l'ultimo giorno di scuola. indecisa tra i jeans neri e una maglietta rossa e un vestito lilla. Scelse di utilizzare il suo balsamo ai frutti esotici. si insaponò i capelli canticchiando sotto alla doccia. Lucy si convinse ad uscire dalla doccia con malavoglia. Si asciugò i capelli alla scelta lasciandoli lisci a coprirle il collo almeno fino a dove potevano. indossò i jeans e la maglietta, prese la cartella e corse fuori casa. verso scuola. ai cancelli trovò Diego il quale le andò in contro "come stai? “chiese preoccupato. "tutto bene. “tagliò corto lei entrando in classe.

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ignorò del tutto la lezione e al suono della campanella cercò di scappare fuori, ma il profe bloccò tutti "e per le vacanze farete compiti in coppie, ma non le solite, eccovi l'elenco e datevi da fare... arrivederci" disse, uscendo

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Lucy si lasciò sedere al banco con Giorgy "nottata intensa?" la prese in giro l'amica ridendo "hahaha davvero divertente" disse la ragazza prendendo i libri "no, sono stata a casa a studiare tutta sera come sempre" spiegò. Giorgy non sapeva che lei era una Vegliante. la sapeva come ragazza tranquilla che passa tutte le giornate a casa a studiare. nemmeno si immaginava tutto il tempo che la ragazza trascorreva ad allenarsi 

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"quella là ti tocca, Katrin? quella mocciosa? beh buona fortuna, davvero..." disse Mat, dandole una pacca sulla spalla 
"grazie..."disse, sconsolata, uscendo da scuola con entrambi loro due 
"se vi dovete trovare, noi usciamo di casa...ok?" rise Jasmine
"molto divertente... ora dovrò fare in modo di trovarla” le disse

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una calca si gettò per vedere le coppie. Lucy andò quasi per ultima dopo sua sorella adottiva che neppure sopportava. quando lesse i loro due nomi sbuffò, prese lo zaino e uscì da scuola. "ci mancava solo di collaborare con lei! ora sono a posto!" pensò camminando verso casa e toccandosi il collo dove era stata ferita. chissà se la rivedrò ancora? si chiese camminando. a casa iniziò a preparare la lavatrice.

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"come cavolo faccio a saper dove abita, nemmeno voglio vederla?!" disse a Jasmine 
"sai benissimo ove abita, ora perciò vai" disse, puntandole contro un dito e mandandola fuori di casa con il necessario
la ragazza sbuffò e cominciò a camminare

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a casa finita la lavatrice cominciò a mettere in ordine e a pulire le armi che non aveva ami utilizzato ma che le piacevano tanto. sarebbe stata a casa da sola tutto il pomeriggio, perciò che male c'era se si faceva un pò i comodi suoi?
con l'MP3 acceso e le cuffie nelle orecchie strofinava gli oggetti. 

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"guarda te cosa mi tocca fare..." disse Katrin sbuffando e accingendosi a suonare il campanello
lo suonò, inutile aspettare ancora...

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Lucy depose il tutto e accaldata alzò e legò la maglietta fin sotto al seno lasciando la pancia scoperta. poi estrasse il vestito e lo controllò per vedere se fosse stato lesionato ma era ancora perfetto neppure lo sentì, talmente era presa da tutto. andò avanti tranquilla canticchiando e saltellando allegramente per la stanza divertita da se stessa 

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sbuffò esasperata; la ragazza stava facendo esattamente come quando abitavano assieme… si alzò in punta di piedi e prese la chiave sopra la porta, la infilò nella serratura ed entrò, in fondo quella era ancora casa sua…

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"na na na na" "na na na na" canticchiava Lucy mentre prendeva i libri dalla cartella e li sistemava nei cassetti. prese il libro di chimica e lo sistemò accuratamente sorridendo, finalmente le vacanze!!! 
Katrin le arrivò dalle spalle, le prese l'Mp3 e lo spense, togliendole le cuffie e guardandola con aria seccata
"ti pare?" le disse, alzando gli occhi al cielo per evitare di guardare il corpo della ragazza
Lucy sbuffò riprendendo il suo MP3 "si, mi pare dato che questa è la mia stanza! e non ti invitato nessuno ad entrare!” l’apostrofò rimettendo a posto la maglietta. le dava fastidio mostrarsi scoperta a qualcuno, in particolare a sua sorella che non era altro se non che una rompi scatole.
"questa camera era di entrambe, posso entrarci tutte le volte che mi pare..." disse guardandola con occhi di sufficienza

"hai detto bene era. ora è la mia stanza perciò a meno che tu non sia qui per qualcosa di importante da dirmi alza i tacchi perché non sei gradita" rispose scocciata dandole le spalle e ricominciando a sistemare. 
"abbiamo un lavoro da fare, nel caso tu non te lo ricordi..." disse, ridendole alle spalle, evitando di guardarla
le ricordava troppo la ragazza con cui aveva passato la notte nel suo appartamento...
"stai tranquilla, me ne occuperò io. tu esci pure con i tuoi amichetti che io farò il tutto. Lavorare con te mi da sui nervi per ciò ciao!" disse voltandosi e invitandola ad uscire senza cerimonie.
rise "eh no, sono felice per questo, proprio perché ti darò sui nervi...quindi non me ne vado a nessuna parte" disse e si sdraiò su quello che una volta era il suo letto
Lucy si infiammò a dir poco "alza subito il culo e portalo fuori da qui immediatamente!" disse prendendola per un braccio e tirandola "fuori da qui immediatamente." continuò ringhiando e tirandola per farla alzare.
"costringimi dolcezza" disse, tirandola con lei sul letto e facendola cadere su di sé
notò un taglio profondo sul suo collo e lo guardò a lungo, con insistenza e alla fine disse, seria "chi te l'ha fatto?" in fondo teneva alla sua incolumità, anche se la odiava per cosa era successo
la ragazza mollò la presa facendo ricadere l'altra sul letto e sbuffando si lasciò cadere sul suo esasperata, distante un po’ da quello della sorella. "muovo il culo!" ribadì indicando la porta 
lei cambiò posizione "fatto" e rise, poi aggiunse, a bassa voce, guardando l'altra "sembra proprio tutto come quando eravamo bambine..."
"se fosse come allora ti prenderei a schiaffi senza indugi" rispose dandole le spalle, la infastidiva così tanto la sua compagnia.
"non sei la unica ad essere cambiata..."le disse, puntando lo sguardo verso l'alto e rivivendo tutto ciò che aveva passato da quando se ne era andata, l'aveva fatto per loro, non perché lo volesse, l'aveva fatto soprattutto per lei...
Lucy si alzò "come vuoi! ora però puoi andartene?" chiese gelida. "non mi interessa rivivere i momenti passati. quindi alzati ed esci di qui, nella mia vita non c'è più posto per te. quindi ciao. hai deciso di andartene e ora non ho intenzione di riaccettarti. vattene e lasciami andare avanti, tu lo hai fatto e allora anche io ne ho il diritto" disse per poi alzarsi e aprendo la porta della stanza invitandola ad uscire. La guardò con un sopracciglio alzato gelida. Si impara facilmente in fin dei conti a cancellare definitivamente le persone dalla propria vita soprattutto se ti hanno ferito. E con Katrin non voleva neppure condividere l'aria.
sbuffò fastidiosamente e si alzò, andandole vicino e gridandole in faccia "pensi che lo abbia voluto io? credi che sia stato facile andarmene dalla mia casa? lasciare tutti quelli a cui tenevo? credi sia stata una scelta felice? credimi, tu non sai niente di me! niente!" disse, andandosene in fretta e sbattendo le porte
Lucy sospirò "sì. lo credo" rispose a bassa voce rimasta sola. 
  
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