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Autore: lulubellula    29/12/2012    5 recensioni
Cosa butteresti via del passato prima di iniziare l' anno nuovo?
La bicicletta di Mark (Addison)
Il ventilatore (Cristina)
Gli stampini per i muffin (Izzie)
Le scarpe con le rotelle (Arizona)
La chitarra (Owen)
L' agendina rossa (April)
Il vecchio taglio di capelli (Callie)
La matita portafortuna (Jackson)
I ferri da maglia (Meredith)
La palla di vetro con la neve (Lexie)
Le scarpe di Addison (Derek)
La pasta al formaggio (Teddy)
Sicuri che basterà gettare via un oggetto per eliminare il problema alla radice?
Io non ne sarei così certa.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Cristina Yang, Izzie Stevens, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Cose da buttare via prima che inizi il nuovo anno

Addison

La bicicletta di Mark: ecco che cosa butterei dalla finestra, quell' inutile e ingombrante ammasso di costose ferraglie che continua ad occupare parte del box della casa di New York.
Non prende molto spazio, a dire il vero, solo un modesto angolo polveroso dove giacciono, tra le altre cose, le racchette da tennis di Derek e le foto del nostro matrimonio.
Già, decisamente non l' avrei gettata per via dello spazio, l' avrei tolta di mezzo per quello che rappresentava.
Tradimento.
Delusione.
Fallimento.
Fine.
E' solo uno stupido oggetto inanimato, forse non cambierebbe nulla se lo gettassi via.
Un nuovo inizio.
Io e Derek di nuovo insieme.
Quell' altra sarebbe divenuta solo un ricordo sbiadito per Derek.
Portare quella dannata ferraglia avrebbe significato un nuovo inizio per noi due.
O forse no?

 [120 parole]

Cristina
Il ventilatore sopra al letto matrimoniale: ecco che cosa scaraventerei dalla finestra il 31 Dicembre.
Nonastante la mia corporatura esile e le mie mani delicate, nonostante mi sia costato un bel mucchio di verdoni comprarlo.
Si tratta di Owen, lui é più importante di uno stupido ed inutile aggeggio, si tratta del nostro rapporto, prenderei a calci ogni singolo oggetto che gli riporti alla mente quell' assurda e crudele guerra.
Un ventilatore, un vaso, un quadro, sarei pronta a radere al suolo anche i muri del mio appartamento nel tentativo di farlo stare meglio.
Rompere e smantellare quell' oggetto sembra liberarmi la mente, schiarirmi le idee, farmi stare meglio, convincermi della bontà delle mie azioni.
Tuttavia non riesco ancora a capire del tutto che sto solo scappando dalla realtà, dal nostro complicato e incomprensibile rapporto, da lui.
Non comprendo quanto amarlo con tutta me stessa mi stia distruggendo.
Posso fare a pezzi il ventilatore, le pale, l' appartamento stesso, ma non servirebbe a niente.
Non lo aiuterebbe a tornarsene da me, non posso riportare indietro qualcuno che ha lasciato una parte di sé a centinaia di chilometri di distanza.
Semplicemente non ci riuscirei.

[184 parole]

Izzie

Gli stampini per i muffin: ecco che cosa lancerei via, lontano da me.
Quelle dannate formine in alluminio o in silicone che continuo a riempire come un' ossessa di un impasto giallognolo e appiccicoso che occupa delle terrine poste in disordine sul tavolo della cucina di Meredith.
Uova, farina, burro, lievito per dolci, gocce di cioccolato.
Il tavolo é ingombro di ogni genere di oggetti, padelle, pentole, tazze colme di latte caldo, un assegno da oltre otto milioni di dollari, tra le altre cose.
Continuo a cucinare, mescolo gli ingredienti, imburro gli stampini, li riempio con l' impasto, li inforno, imposto il timer e ricomincio il cerchio delle mie azioni per l' ennesima volta.
352 muffin, ventidue infornate da sedici muffin ciascuna, tortini che basterebbero per sfamare i bambini di una scuola elementare di provincia.
Muffin che ti avrei fatto assaggiare, Denny, ogni mattina un impasto diverso, alle gocce di cioccolato, alle fragole, alla cannella.
La nostra casa avrebbe profumato di dolci e di passi di bambino, di quel tuo profumo che ancora impregna il maglione che ho tessuto per te e che se ne sta appeso ad una gruccia nel mio armadio.
Vorrei aver avuto la possibilità di farti assaggiare la felicità di una vita intera insieme a me, possibilità che ci é stata negata.
Vorrei essere capace, vorrei poter riuscire a smettere di cucinare e uscire fuori o perlomeno dormire un paio d' ore o farmi una doccia, ma non posso.
Ho paura che se mi fermassi, mi ritroverei di nuovo sdraiata a terra, sul pavimento del bagno, con quel vestito rosa che ti sarebbe piaciuto così tanto, se solo avessi avuto l' occasione di vederlo.
Credo che potrei continuare a riempire questo vuoto con l' impasto dei muffin, solo per un altro po', non penso proprio che gettare via gli stampini mi farebbe stare meglio, non ancora almeno.

[300 parole]

Arizona

Le scarpe con le rotelle: ecco un oggetto vecchio e inutile che di certo non mi servirà più.
Ci vogliono due piedi, due dannati piedi per riuscire a pattinare come si deve, per potersi muovere con grazia e leggerezza tra le stanze del reparto di chirurgia pediatrica dell' ospedale in cui lavoro.
Dovrò limitarmi a delle pesanti e per nulla aggraziate calzature ortopediche, che insieme al mio bastone da passeggio, formano davvero una accoppiata perfetta.
Eppure, se la penso in questo modo, perché non riesco a disfarmene? Perché non sono in grado di chiuderle in uno scatolone e di gettarle in un cassonetto dei rifiuti, possibilmente in uno ben lontano da casa mia in modo che non mi venga la tentazione di ritornarmene sui miei passi e riportarle nella scarpiera?
Non ne sono capace perché sono una parte di me, di quello che sono stata, di quello che potrei ancora essere.
Un giorno potrei ancora riuscire a pattinare, magari un giorno lontanissimo, magari mai, potrei tenerle da parte ed insegnare a Sofia a librarsi leggera sul suolo, come una fatina buona.
Vorrei avere il fegato di gettarle via e lasciarmi il passato e i giorni felici e spensierati alle spalle.
Tuttavia quale persona assennata getterebbe via quel poco di speranza che ancora serba nel cuore?

[208 parole]

NdA:
Sì, lo so, ho un' infinità di altre storie in corso, tuttavia non ho resistito a scrivere una raccolta (3 capitoli) su quello che i nostri amati dottori vorrebbero dimenticare e gettare via, in procinto di incominciare un nuovo anno.
Come si nota, faccio riferimento a momenti e a serie diverse e al fatto che, una volta buttato un oggetto, il sentimento resta, perché non ci si può disfare davvero di una sensazione semplicemente distruggendo un oggetto inanimato.
Ovviamente le recensioni sono ben accette!
A domani
lulubellula
   
 
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