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Autore: Lucy Light    16/07/2007    12 recensioni
"Nella sua vita non si era mai curata di uno solo degli sguardi che le venivano rivolti; la maggior parte delle volte sapeva benissimo la loro natura, e aveva deciso che non le sarebbe mai importato. Allora perchè, si chiese schivando con grazia un gruppetto di Serpeverde, perchè sono così terrorizzata all'idea di cosa capirò dal suo sguardo?"

Un primo appuntamento può essere quanto mai emozionante, ma se le persone che l'hanno concordato si chiamano Neville Paciock e Luna lovegood, anche arrivarci diventerà una sfida che, senza saperlo, condivideranno insieme...Prima parte, dal punto di vista di Luna.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Allora. Questo, no. Questo, no. Neppure questo mi va... perfetto. Vado senza niente addosso e via." Neville rimase a guardare sconsolato la sua stanza, dove c'era la versione maschile della camera di una certa Corvonero.
"Senti Neville, se continui così fai prima a buttarti giù dalla torre di astronomia! Che succede?"
Con immenso stupore, il ragazzo si accorse che due ragazze erano entrate chissà da quanto nel dormitorio maschile. Per fortuna le conosceva, ma questo non gli toglieva di testa la domanda "E voi che ci fate qui??". Aveva praticamente un fumetto di fianco, tanto che Hemione e Ginny non poterono fare a meno di ridere.
" Saremmo venute per fare uno scherzo a due simpatici gentiluomini che ci hanno tirato un bidone per vedere le nuove creazioni di Fred e George all'opera tramite Lee Jordan, ma visto che non sembri molto allegro volevamo darti una mano. Per prima cosa, mettiamo ordine."
Così dicendo Hermione sistemò in due secondi quel macello inenarrabile.
"E uno! Ora. Cosa c'è, Neville?"
"Bene... avete presente Luna? Ecco... io...lei... insomma.. è così bella... e... strana, ma in un modo che..." disse il grifondoro, sospirando.
" Ehm... Neville?"
"Cosa? Ah, sì scusa... Eh, lei...Ci devo uscire..." queste parole, dette ancora in stato di beatitudine, lo riportarono con forza alla realtà "Capite? Non so cosa mettermi, dove portarla, cosa dire... Cioè, io la amo, punto. E vorrei che andasse tutto bene!"
"Neville sei un grande!" proruppe Ginny, entusiasta. "Luna non poteva sperare di meglio... sul serio! Direi che il tempo è prezioso. Io e Herm ti daremo una mano. Ci stai?"
" E me lo chiedete?? Grazie mille, ragazze!"
 15 minuti dopo.
"Solo una domanda." chiese Neville. Dopo essere stato vestito con gli abiti di due suoi compagni di stanza (le loro fidanzate, indovinate chi?, si erano auto concesse di prenderli senza rimorso), aveva anche potuto usufruire di una buona panoramica sui posti più romantici di Hogsmeade e alcune regole di galateo.
"Dicci pure!" le due ragazze erano esauste, ma felici del risultato.
"Oscar lo posso portare?"
Le facce sconvolte delle grifondoro gli fecero capire che il suo rospo non era invitato all'appuntamento.
Peccato, pensò. Si sarebbe divertito!
"Vaaa bene, scherzetto!" si salvò per un pelo da un lancio di scope!
"Ah, Neville... quello che le dirai ti verrà al momento. Non badarci troppo, ora"
"Grazie di cuore! Se vi serve qualcosa, io ci sarò!"
"In effetti" disse Ginny" se tu volessi farci il piacere..."
Ascoltò il progetto delle ragazze, poi ridendo promise il suo contributo.
"Ehi, devi andare o farai tardi!!"
A queste parole Neville volò giù dalle scale senza inciampare (miracolo di cui si sarebbe accorto più tardi) e, investendo un paio di ragazzini del secondo anno, si fiondò fuori dalla sala comune.
"Herm, hai notato? Sembra... meno impacciato... più deciso... non so."
" Sì, ho visto anch'io. Ma sai una cosa? Tanto meglio per lui!! Secondo me sarà una bellissima storia..."
"Dici che porterà a termine il compito?" chiese Ginny, ora incerta.
"Sì, tranquilla! Anzi, dobbiamo prepararci anche noi! Coraggio, dai!" e con un sorrisetto malizioso si diressero verso la loro camera.
                                                                
Neville arrivò in netto anticipo. Felice. Non era mai caduto nonostante la velocità con cui era sceso dalle scale; aveva salutato beffardamente Malfoy che il giorno prima gli aveva chiuso a pugni la bocca per una risposta esatta di troppo a Erbologia.  Si sentiva come padrone di se' stesso, per la prima volta nel vero senso della parola. Coraggioso, ecco.
Aspettò qualche minuto. Nell'atrio c'era parecchia gente, tutti pronti per andare a Hogsmeade. Ma lei no. Niente panico. C'era una ragazza bionda, che stava arrivando, e si illuse; ma non era Luna. Aveva i capelli troppo lunghi e dritti per essere lei, e nessuno aggeggio particolare addosso. Triste, si girò e risalì le scale. Immerso nei suoi pensieri, andò addosso a un gruppetto di Corvonero, con Cho in mezzo, che stava dicendo:"Sì, Luna... vedessi che bella! Non lo capiresti che è lei, comunque... sembra un'altra...". E Neville si fermò di botto. Oh cavolo.
Era proprio lei! Ma... e i ravanelli? gli anelli colorati? Spariti! Ringraziando la fortunaper avergli fatto udire quello stralcio di conversazione, doveva ammettere che era veramente bella. Ma non si sarebbe riconosciuta. Lui la preferiva un po' più matta, ma andava sempre bene. Prima ancora di riuscire a dirle qualcosa oltre "Ciao!", però, dovette correre lontano da lei. Harry e Ron erano lì, e lui aveva promesso.
"Ciao, ragazzi! Fortuna che vi ho trovato... qualcuno ha frugato nei vostri bauli. Le vostre scope sono sparite! Hanno lasciato un biglietto per voi, ma non l'ho letto... vi conviene correre!"
Neanche da dire. Due razzi vestiti di rosso oro con la faccia bianca sfrecciarono in direzione camera, ignari del fatto che stavano andando incontro ad una minaccia ben più grave del furto di un paio di scope: Hermione e Ginny, infuriate!!
"Scusa se ti ho fatta aspettare..."
"Tutto bene?"
Neville la osservò meglio, e senza pensare le chiese del cambiamento. E lei lo fece restare a bocca aperta. Praticamente, rivedeva le scene di poco prima, con la voce di Luna. Assurdo? Forse. Ma bello. Tutti e due preoccupati, insicuri, aiutati.
Poi lei gli chiese di Oscar, lui prese un respiro si preparò a raccontare le follie di qualche decina di minuti prima, già ridendo immaginando la sua reazione, ancora stupito dall'aver trovato qualcuno di così simile, lui che pensava di essere solo, che credeva di essere sempre sbagliato. E invece c'era lei, come lui.
Dalla stessa parte.


Grazie mille a Eryp92, che mi ha recensito, e a Mariko88 per il favorite.
Ringrazio anche chi ha letto ma non mi ha commentata (cattivelli...!)
Insomma, vi ringrazio tutti ^^
Baci!
Lucy Light
  
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