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Autore: Jecchan92    31/12/2012    4 recensioni
All’improvviso, un grosso ragazzo di Tassorosso si alzò dal suo tavolo, con sguardo fiero. I suoi compagni lo fissavano ammirati e spaventati.
Lui percorse quei pochi metri che lo separavano dal tavolo dove sedeva Hermione, e si sedette accanto a lei.
Draco osservò la scena, sicuramente quella sarebbe stata la cosa più interessante dell’anno, vedere la Granger rifiutare uno dopo l’altro i suoi pretendenti.
Piccola storia sulla coppia Draco-Hermione. Nessuna pretesa. Recensite, se vi va! ^^
Jecchan
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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J.K.Rowilng detiene tutti i diritti di questo mondo, mi sono presa la libertà di prendere alcuni dei suoi personaggi per farvi divertire.
Non ho fini di lucro.
Buona letttura! ^^

Erano ancora a marzo inoltrato, quando i ragazzi del settimo anno cominciarono ad avere forti crisi di panico per gli esami imminenti.
Ron era disperato. Sembrava regredito a moccioso del primo anno: miseriaccia, aveva affrontato una Guerra, due o tre incantesimi in più rispetto agli altri doveva averli imparati!
Invece, non riusciva neanche a trasformare un topo in una tazza da the.
Hermione cercò di rassicurarlo, che era semplicemente sotto stress, che avrebbe dovuto lasciar stare la pratica e concentrarsi sulla teoria, ma ormai il suo amico rosso era nel panico totale.
Anche Harry, il salvatore del Mondo Magico, si trovava in seria difficoltà con lo studio: in quanto a pratica era avanti anni luce a tutti, ma il suo cervello si rifiutava di memorizzare anche solo una data, o una stella.
Hermione cercava di aiutarli come poteva, aiutandoli con piccoli trucchi a memorizzare qualche pagina, facendogli dei riassunti o scrivendo le parole chiave su dei fogli.
Ma pareva che nulla aiutasse i suoi due amici ad uscire dall’oblio dell’ignoranza in cui erano caduti.
 
Quando Draco aprì gli occhi, per poco non gli venne un colpo: Zabini era a pochi centimetri dal suo viso, con un sorriso a trentadue denti.
-Sveglia, bell’addormentato! Oggi è una bellissima giornata! Il sole splende e gli uccellini cantano!-
Poi lo vide vagare come una mina impazzita per la camera, a rassettare e raccogliere i vestiti sparsi per terra.
-Blaise si può sapere che diavolo…?-
Ma subito capì: si era innamorato, di nuovo.
-E chi è la donna della tua vita di turno, oggi?-
Il moro si girò a fissarlo, offeso.
-Lei è la donna della mia vita, e lo sarà anche nei mesi a venire! E’ stato un colpo di fulmine! Lei è bellissima, spigliata, solare, senza contare che è tosta, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno!-
Draco alzò la mano per farlo tacere.
-Nessuno ti ha chiesto di indire una conferenza stampa su questa ragazza-
-Invece sì, tu mi devi dare una mano!-
Draco lo fissò perplesso.
-Io? Ti ricordo che tutto il genere femminile, e anche maschile a dire il vero, mi ripugna-
Blaise fece un sorrisetto malizioso.
-Bè, non tutto il genere femminile, a quanto pare-
Riuscì miracolosamente ad evitare un cuscino che puntava dritto alla sua faccia. Forse poteva fare il provino come Cacciatore.
-Scherzi a parte, Draco. La tua ragazza è molto amica della mia musa- disse con occhi sognanti.
-Io non ho una ragazza- lo corresse Draco forse un po’ troppo velocemente.
-Sì, come no. Dicevo, potresti dirle di mettere una buona parola per me? Certo, sarà dura visto che è già impegnata, ma..-
-Un momento Blaise. Mi vuoi dire chi è questa ragazza?- gli chiese, ora sinceramente curioso.
-Pensavo l’avessi già capito, no? E’ Ginevra Weasley!-
A Draco cadde di mano la bacchetta che si stava infilando nel mantello e lo fissò, sbalordito.
-Tu hai deciso di portarti a letto la rossa?-
Questa volta fu il turno di Draco di schivare il cuscino.
-Non me la voglio portare a letto, Malfoy. No, lei è una ragazza speciale, ha bisogno di tutto il corteggiamento necessario!-
Il biondo decise di non rispondergli più. Era stanco del suo amico che si innamorava di una ragazza diversa ogni due settimane.
Poi se la portava a letto, e la magia svaniva.
La cosa assurda era che non se ne faceva mancare una, anche le più fedeli ai propri fidanzati finivano tra le braccia di Zabini, ormai innamorate perse di lui.
Povera Weasley, si disse, non la invidiava affatto per quello che le stava per succedere.
 
Ginevra Weasley era stanca. Stanca di tutto.
Di suo fratello, dei dannati esami, dei dannati pretendenti e delle dannate pretendenti di Harry.
Ah, e anche di Harry.
Il loro rapporto sembrava quello di due persone sposate da anni, persino i suoi genitori avevano una vita più vivace della sua.
Voleva sentirsi viva, non voleva stare con Harry se significava ogni sera giocare a Scacchi Magici con Ron.
Ma, per sfortuna sua, amava profondamente quel ragazzo.
Lo amava e lo desiderava e, quando ogni tanto riuscivano a stare da soli, si sentiva amata e desiderabile.
La vodka e lo spinello le avevano solo regalato una brutta nottata. Doveva trovare un altro modo per sentirsi viva.
 
Ginny correva per i corridoi tenendo tra le braccia una serie di libri decisamente troppo pesanti per lei.
Sulla spalla teneva la borsa rotta, che molleggiava pigramente seguendo i passi della sua proprietaria.
Quando il piede trovò una mattonella leggermente rialzata, la caduta fu inevitabile.
Mentre cadeva, lanciò un’imprecazione degna dei peggiori Ghermidori.
-Complimenti, Weasley. Sei proprio una signora-
La ragazza girò la testa di scattò, trovando un divertito Blaise Zabini che, a braccia incrociate, la fissava.
-Grazie, Zabini. Evapora-
Non era proprio giornata per lei, e incontrare un Serpeverde, che per di più l’aveva vista cadere come una pera cotta per terra, era proprio la ciliegina sulla torta.
Ma quando lo vide piegarsi affianco a lei e aiutarla a raccogliere i libri ed i fogli sparsi, non credeva ai propri occhi.
Anzi, non riusciva ad emettere fiato.
-Ecco qui, dovrebbe esserci tutto-
Si alzò, con più della metà dei libri di Ginny tra le braccia.
-A che lezione vai? Potrei accompagnarti, così ti aiuto-
-Cosa vuoi?- gli chiese la ragazza.
Non credeva a questa improvvisa gentilezza del Serpeverde, non si fidava per niente.
-Cosa voglio? Bè, mi piacerebbe invitarti ad uscire, ma so che non accetteresti mai, quindi.. Nulla. Solo aiutarti-
Stop, fermi tutti. Zabini voleva uscire con lei? Si era ammattito tutt’un tratto?
-Scusami? Puoi ripetere?-
-Voglio solo aiutarti- ripeté Blaise, con il sopracciglio alzato.
-No, prima. Hai detto di voler uscire con me?-
-Mi piacerebbe- ammise sorridendo.
Lei fu fulminea: tirò fuori la bacchetta e la puntò alla gola del moro, che non si mosse di un millimetro e continuava imperterrito a sorridere.
-Non so quale sia il tuo piano, ma sappi che da questo momento in poi ti terrò d’occhio. Wingardium Leviosa- pronunciò poi l’incantesimo puntando la bacchetta sui libri.
Sempre controllandosi le spalle, corse con i libri a mezz’aria verso la lezione di Trasfigurazione.
Cosa voleva quel Zabini? A che gioco stava giocando?
 
-Ciao ragazzi-
Ginny salutò i suoi amici ed il suo ragazzo, già al tavolo per pranzo, ma invece di mangiare, stavano studiando.
-Hermione, ripetimi ancora quando c’è stata la Seconda Grande Guerra tra Goblin e Folletti-
Hermione sbuffò: Harry le aveva fatto questa domanda già tre volte da quando avevano iniziato il ripasso.
-E’ cominciata il 15 marzo 1347 e si è conclusa quasi cinquant’anni dopo, ma nessuno sa con precisione la data. Perché non te lo segni da qualche parte? Ciao Ginny-
Harry alzò lo sguardo dalla miriade di fogli che aveva tra le mani e lo piantò su Ginny, sorridendole dolcemente.
Lei gli si avvicinò e lo baciò castamente sulle labbra, poi si sedette al suo fianco.
-Allora, come sta andando lo studio?-
-Un disastro- disse Ron, appoggiando la testa sul tavolo – Non ci ricordiamo nulla! Come se avessimo il cervello talmente pieno di informazioni di questi sette anni di studio da non avere più spazio per altro!-
-Oh Ronald, tu non hai mai avuto spazio nel cervello!- lo prese in giro la sorella.
Le lanciò uno sguardo di fuoco, ma era troppo depresso per rispondere a tono.
Il caso volle che Ginny fece vagare lo sguardo per la Sala Grande, più per noia che per reale interesse, ed incrociò quello di Zabini, che le sorrise felice e la salutò con la mano.
Lei non contraccambiò, e riportò l’attenzione ai ripassi dei suoi amici, ma mentre Harry e Ron erano troppo intenti a tentare di ricordare, Hermione la guardò interrogativa, indicando con un cenno il tavolo Serpeverde.
Ginny riuscì a mimare un “dopo” con le mani.
 
-Zabini si è offerto di aiutarti a portare i libri?- chiese Hermione perplessa.
-Già, ci credi?-
Erano riuscite a sganciarsi da Harry e Ron per “questioni di donne” e si rinchiusero, ovviamente, nel bagno di Mirtilla Malcontenta.
-Mi risulta difficile crederlo. Insomma, perché?-
-E’ quello che mi sto chiedendo. Non vorrei mi stesse per giocare un tiro mancino-
Hermione non rispose: stava pensando già alla persona a cui chiedere informazioni.
-Se mi giuri di non chiedermi nulla, io forse posso aiutarti a scoprire qualcosa-
-Cioè?-
-Giuralo- le ricordò la riccia.
-Ok, ok. Lo giuro- disse Ginny posandosi la mano sul cuore.
-Bene, dammi qualche giorno e ti saprò dire. Coraggio, andiamo da quei due, prima che si affoghino nel succo di zucca dalla disperazione!-
Mentre uscivano dal bagno, Ginny non poté fare a meno di pensare che la sua amica avesse ancora dei contatti con Draco Malfoy.
 
-Senti Malfoy..- cominciò Hermione.
Quella sera capitarono in coppia per la ronda, per gentile concessione di qualche burlone che li voleva ancora insieme per qualche colpo di scena.
-Dimmi tutto-
-Mi chiedevo.. Zabini ti ha mai parlato di.. Sai la mia amica Ginny Weasley?-
Lui si fermò di colpo, fissandola.
-Certo che conosco la tua amica Ginny Weasley. Vai avanti, Granger-
-Ecco..-
Hermione non seppe da dove cominciare, e decise per la totale sincerità.
Così, raccontò ciò che Ginny aveva detto a lei.
-E così, sembra che al mio amico piaccia la piccola Weasley, eh?- chiese divertito.
In realtà lo sapeva da quella mattina, e lo sapeva per bocca del diretto interessato.
-Così pare, ma voi Serpi siete imprevedibili, e giustamente Ginny pensa ad uno scherzo o qualcosa che possa farle molto male-
-E così, noi Serpi saremmo imprevedibili, eh?- chiese Draco, appoggiandosi con la schiena contro il muro, cercando di non ridere.
-Sì, insomma. Chi l’avrebbe mai detto che tu saresti cambiato in un modo così radicale? Eppure mi sembra sia successo. O no?- gli chiese poi, ancora un po’ sospettosa.
Era piena di dubbi quando si trattava del biondo, non capiva quanto fosse serio quello che faceva e quanto fosse gioco.
-Vieni qui- disse invece lui tendendole la mano.
Lei fissò prima la mano e poi lui, titubante.
-Giuro, non ho spire, non ti posso soffocare- la rassicurò lui ridendo.
Un po’ più tranquilla, posò la sua mano su quella di Draco. Lui lentamente la portò verso di sé, dandole il tempo, se non voleva, di scostarsi.
Ma non successe nulla di tutto ciò, per cui Malfoy fu libero di stringerla a sé, affondando il viso tra i suoi capelli.
Hermione portò le braccia intorno alla vita del ragazzo e nascose il viso sul suo petto, godendosi quell’abbraccio improvviso.
-Se non fossi cambiato in modo così radicale, avrei mai fatto questo?- le sussurrò.
-Non credo proprio. Prima mi odiavi-
-Piccola Granger. Non avevi mai capito che cercavo le tue attenzioni, con quegli insulti e quelle prese in giro? Ti invidiavo, volevo essere come te. Sì, ti odiavo, ma perché tu avevi tutto quello che io non ho e non avrò mai- concluse.
Lei alzò il viso verso quello di Draco, fissandolo intensamente.
-Tu hai e sei tante cose, puoi diventare quello che vuoi- sussurrò.
Dopodiché si alzò in punta di piedi e gli posò un bacio sulle labbra. Ma Draco fu più lesto, e la costrinse dolcemente a prolungare il bacio.
Rimasero a baciarsi per parecchi minuti, finché Hermione decise di guardare l’ora.
-Santo Godric, è tardissimo! Dovevamo essere nella Sala Riunioni più di mezz’ora fa!-
Si staccò e si sistemò i capelli.
-Sai Granger, credo che parlerò con McLaggen. Voglio farmi mettere in coppia con te anche la prossima volta- la prese in giro ghignando.
In realtà quell’abbraccio, quel bacio lo avevano scosso nel profondo.
Ma ancora non voleva pensare, non doveva pensare.

NdA: Buon pomeriggio!
Allora, come avete visto, questo capitolo è interamente dedicato a Ginny e Blaise, coppia che personalmente amo alla follia, ma ho fatto anche un piccolo momento di tenerezza dei nostri innamorati (non ancora dichiarati) preferiti!
Volevo postare questo capitolo per augurarvi BUON ANNO NUOVO, e anche per farvi capire che la storia non finirà tanto presto, spero avrete ancora voglia di seguirmi!
Grazi alle 52 recensioni, ai 24 che la preferiscono, ai 12 che la ricordano ed ai 129 che la seguono!!
Grazie mille a tutti, spero che il nuovo anno porti con sé tanta gioia e qualche soldo in più xD
A prestissimo! ^^
Jecchan
  
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