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Autore: Gatta97    31/12/2012    2 recensioni
In questa storia scopriremo il passato di Light: come era la sua vita prima di entrare in possesso del Death Note.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Light/Raito, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dal giorno in cui era morto J qualcosa era cambiato in Light Yagami.
Non era un cambiamento radicale, ma un cambiamento interiore che nessuno notò: non era più il Light Yagami solare e spontaneo di una volta; era diventato più freddo e calcolatore.
Ora si sentiva vuoto dentro: le esperienze che aveva fatto e che aveva provato sulla sua pelle lo avevano segnato interiormente.
Le sue giornate erano diventate vuote e noiose: ogni giorno sentiva sempre le solite notizie e succedevano sempre le stesse cose.
In lui si faceva strada, giorno per giorno, l'idea che J avesse ragione: "Questo mondo fa schifo" queste parole gli risuonavano ogni giorno e non riusciva a togliersele dalla testa.
Si era accorto che quando J attuava i suoi piani la criminalità stava calando in modo notevole, ma dopo la sua morte essa era tornata ai livelli più elevati.
La morte di J era stata tenuta nascosta in quanto Light si limitò a dire ai suoi compagni che Johan Jefferson aveva finito il suo viaggio di studio ed era ritornato in Inghilterra.
Quando fu solo in camera sua Light prese quattro oggetti e li sistemò con cura dentro uno scrigno: il rosario di Selene, la pallina da tennis con la quale aveva giocato la sua prima partita con Taiki, il collare di Akamu e lo yo yo di J.
Erano oggetti da niente, ma per Light erano come un tesoro; li chiuse dentro lo scrigno e sussurrò: "Selene, Taiki, Akamu, Johan perdonatemi: se solo fossi stato più forte avrei voluto salvarvi tutti".
Il giovane Yagami sapeva che una fase della sua vita era terminata e che presto ne sarebbe iniziata un'altra.In ogni azione che faceva cominciava ad assomigliare sempre di più ad una macchina.
Tuttavia agli occhi di tutti coloro che gli stavano vicino sembrava semplicemente un bravissimo e perfetto ragazzo.
Aveva molte ragazze che erano cotte di lui, ma nessuna era come Selene.
Aveva tanti amici, ma nessuno era come Taiki.
Nonostante le esperienze che aveva passato i suoi risultati scolastici non ne risentirono minimamente in quanto era sempre il miglior studente del Giappone, ma stavolta lo era in modo schiacciante visto che nessuno era come J.
In una fredda mattinata di fine novembre Light faceva sempre lo stesso tragitto a piedi che lo portava fino a scuola percorrendo un viale alberato dove le foglie stavano cadendo da degli alberi quasi spogli.
Come tutte le altre mattine Light arrivò in anticipo in aula e si sedette al suo posto.
La lezione cominciò e Light si guardava in giro annoiato fino a quando il professore gli chiese di tradurre un brano, cosa che il giovane Yagami fece come sempre in maniera impeccabile, ma con un tono di voce che sembrava meccanico.
Visto che dai suoi compagni non sentiva niente di interessante Light era solito a guardare fuori dalla finestra dove vedeva sempre un paesaggio autunnale dove non succedeva niente di particolare.
Tuttavia quel freddo pomeriggio di fine novembre avvenne una cosa che riuscì a catturare l'attenzione di Light: il giovane notò quello che sembrava essere un quaderno nero cadere dal cielo e finire sul prato della scuola.
Questo insolito avvenimento incuriosì molto Light, infatti al termine della lezione il ragazzo si diresse nel punto in cui aveva visto cadere l'oggetto.
Raggiunto quel punto si guardò in giro, ma nessuno a parte lui sembrava averlo notato.
Fu così che Light Yagami si chinò e raccolse quel misterioso quaderno nero.
LA FINE (E L'INIZIO)
  
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