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Autore: Arkady    19/07/2007    1 recensioni
Una parte della mia vita raccontata con i personaggi di Inuyasha and co.
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Vi consiglio di rileggerla da capo, se vi va. Questa storia è stata scritta nel 2007, avevo vent'anni.
Nel 2014 ho iniziato a risistemarla, ma non avevo portato a termine il lavoro.
Oggi, a 15 anni dai fatti descritti nella storia, il progetto si conclude.
Buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9: Il messaggio

 
Assemblea di istituto - giovedì 24 febbraio
Oggi c'è assemblea d'istituto. Questo vuol dire che ognuno fa un po' quello che vuole.
C'è chi gioca a carte, chi ascolta musica con il lettore cd, chi dorme e poi ci siamo noi, che facciamo la "classifica dei culi" dei ragazzi della nostra classe.
L'idea è partita da me e Saiyuri, dopo che le ho raccontato che in gita, per puro caso, io e Emi siamo passate davanti alla camera di Esen e Masaru, i quali se ne stavano bellamente in mutande con la porta spalancata.
Eh, beh, che dire? La vista non è stata affatto male!
Siamo tutte d'accordo sul fatto che il primo posto vada a Masaru e l'ultimo a Daisuke, che sembra avere una lavatrice al posto del fondoschiena. Ora non resta che incasellare tutti gli altri, lanciando occhiate in giro non appena qualcuno si alza dalla sedia.
Mentre stiamo discutendo su che voto dare a Esen, che ci è appena passato davanti, entra in classe Inuyasha con un bellissimo paio di pantaloni attilati. Si sporge sulla cattedra, dando a noi la schiena, parlotta con Masaru e torna ad uscire.
– Però! - esclamo io rivolta a Saiyuri, indicando il ragazzo - Non ha mica un brutto culetto il nostro Inuyasha! Che ne dite di una seconda posizione? –
La scena vista da fuori deve avere un che di comico, siamo tutte le ragazze a fissare il ragazzo di schiena, facendo commenti tipo “mmm… si può andare” o “ehi, hai ragione!” o ancora "seconda posizione aggiudicata".
Una volta accordate tutte, non resta che rendere partecipe Emi, che è rimasta a casa a poltrire.
 
Messaggio: "anche Inuyasha alla fin fine ha un bel culetto... un buon 7, anche e mezzo"
 
Glielo scrivo subito, anche se avrei potuto aspettare di avere una classifica più sostanziosa.
Tanto di sicuro a quest'ora sarà ancora tra le coperte, sono da poco passate le 9.
Ma giacché si parla del secondo classificato...
 
Vrrr vrrr
 
Impossibile! Emi è già sveglia a quest’ora? Non ci credo!
 
Mittente: Inuyasha
 
Ah, è lui. Probabilmente non ha voglia di tornare in classe e vorrà che gli porto qualcosa fuori
Mi si è gelato il sangue nelle vene solo a leggere le prime due parole, arrivare in fondo poi mi fa pietrificare all'istante: 
 
anche Inuyasha alla fin fine ha un bel culetto... un buon 7, anche e mezzo...GRAZIE
 
Ma come caaaaa…cchio ho fatto a sbagliare destinatario?
Che figura di merda! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! 
Qualcuno mi chiede cos’ho, la mia faccia deve sembrare quella di uno che ha appena visto un fantasma! Non riesco a parlare, boccheggio per un po’ e poi balbetto che ho mandato il messaggio a lui.
Risate generali.
Ma vaffanculo! Io sono qui che vorrei sprofondare e queste ridono?
Stronze!
Oh mio Dio devo nascondermi, inventarmi qualcosa! Si, mi nasconderò nell'armadio per il resto della giornata.
Ma non faccio in tempo nemmeno a mettere via il cellulare, che lui entra con un sorriso da orecchio a orecchio, camminando verso di me e sculettando vistosamente.
 
 

 
 
Mai passate due ore come queste.
Inuyasha faceva cadere a posta il portafoglio, per poi abbassarsi a tirarlo su piantandomi il culo in faccia.
Non che non fosse una bella visuale, ma era solo una presa in giro.
E il resto della classe contribuiva.
Nel giro di mezz'ora lo sapevano tutti, e io ero diventata "setteemezzo".
Sono arrivata al mio limite di sopportazione, e credo che la gente se ne sia accorta, perché è da un po' che non sono più il fenomeno da baraccone protagonista.
O forse, più semplicemente, si sono stufati.
Ho bisogno di un po' d'aria, meglio fuggire prima che ricominci il circo!
 
- Dove vai? – mi chiede Inuyasha
 
Tentativo fallito. Volevo filarmela senza che nessuno mi vedesse, ma la sua domanda concentra di nuovo tutta l'attenzione su di me.
Li guardo tutti con disprezzo.
Sono una persona autoironica, ok, e se la presa per il culo si fosse limitata a una mezz'ora, non me la sarei nemmeno presa.
Ma qui tutti, dal primo all'ultima dei miei compagni si sono divertiti a mie spese per due ore! Nonostante fosse evidente che ero tremendamente in imbarazzo.
Quando, alla fine, sposto lo sguardo verso il ragazzo che ha parlato, sento gli occhi diventarmi lucidi.
E questo è perché, se degli altri non mi interessa più di tanto, il fatto che lui si sia comportato così tutto il tempo, mi fa stare male.
 
– Non sono fatti tuoi – gli dico mentre mi giro ed esco, non si sa come, senza sbattere la porta.
 
È assurdo pensare a come ci sto male nuovamente per un ragazzo.
Alla fine mi sono illusa di nuovo, proprio come con Koga.
Gli uomini, per quanto gentili all'inizio, poi hanno il solo scopo di farti stare male.
 
- Ehi tu, signorina! –
 
Ecco ci mancava solo Baffetto, il nostro coordinatore di sede, alias Myoga.
Ho appena passato dieci minuti buoni a sentirmele perché non si può girare per i corridoi, noi prendiamo l'assemblea di istituto solo come tempo per non fare niente, invece dovremmo approfittarne per studiare, eccetera.
Una volta libera, mi dirigo verso il bagno. Ma anche qui non trovo pace, dato che c'è un gruppo di ragazzine tutte eccitate che spettegolano di non si sa cosa.
Non mi restano che le scale esterne sul retro.
Scendo alcuni gradini, altrimenti sono perfettamente visibile dal corridoio, e vorrei evitare un altro incontro con Baffetto.
- Voglio tornare a casa! -
Lo penso, ma mi ritrovo anche a dirlo ad alta voce.
Guardo l'orologio, ma la mia tortura durerà ancora due ore, prima della fine della giornata scolastica.
E parliamo, comunque, solo di oggi. Domani è un altro giorno, ottimo per continuare il circo.
Sto morendo di freddo!
Sono fuori senza giacca, domani sicuro mi verrà il raffreddore. Magari anche la febbre, così me ne sto a casa, lontano dalle male lingue.
 
– è mezz’ora che ti cerco! – la voce di Yuka mi fa sobbalzare, non ho nemmeno sentito la porta aprirsi!
Per fortuna è lei, forse è l'unica di tutti i miei compagni a non aver infierito e ad essersi schierata con me.
Ho già detto che la adoro?
- Anche Inuyasha ti cercava - continua lei.
 
Non vedo perché dovrebbe interessarmi.
Certo che mi cerca! Il giocattolo è scappato, e ora non si sa che fare.
Urge un passatempo: la sottoscritta.
 
– Dai vieni dentro, starai congelando qui fuori - incalza Yuka.
 
Questa non mi molla finché non torno dentro. Non ho voglia di rientrare, ma la accontento lo stesso.
La seguo con calma, e al momento di entrare mi ripeto mentalmente "sono invisibile, sono invisibile!”
Pare funzioni.
Nessuno mi degna di uno sguardo. Sembra sia tornata la tranquillità di stamattina.
Inuyasha non c'è.
Chissà se è vero che è in giro a cercarmi. Naa, sarà fuori a fumare.
Mi avvicino al mio banco, in fondo alla classe.
Mentre per tutta la mattina è stato il punto focale di tutti, ora è lì abbandonato, solo.
Ottimo.
Sul banco vicino ci sono delle carte, le recupero e mi siedo al mio posto iniziando a fare un solitario, mettendo tra me e il resto del mondo un muro fatto di cuffie nelle orecchie e musica a palla.
 
 

 
 
Non mi accorgo di ciò che mi accade intorno, fino a quando qualcuno non prende la sedia del banco davanti e si siede di fronte a me. Giuro che se mi arriva ancora qualche battutina, inizio a urlare.
Alzo solo per un attimo lo sguardo, per capire chi ho di fronte, e incrocio gli occhi di Inuyasha.
Lo guardo male e poi continuo a giocare a carte, come se niente fosse. Lui si avvicina e mi toglie una cuffia.
Resto immobile, in attesa.
Ho già il braccio pronto a colpire per lasciargli una cinquina sulla faccia.
 
- Partitina? - Mi chiede sorridendo.
Ma non è il sorriso di scherno che mi ha riservato da quel maledetto messaggio, è uno dei suoi soliti sorrisi.
Abbasso un po' le difese, ma non del tutto.
Sono ancora arrabbiata, credo.
- Mischi tu - gli dico porgendogli le carte.
 
Andiamo avanti per un po' di partite, tutte vinte da me. Beh, almeno stracciarlo a carte è una piccola rivincita.
 
- Senti – comincia lui, mentre io sono impegnata a mischiare – riguardo a prima... –
E no!
Non ho intenzione di sentire niente "riguardo a prima".
Sbatto le carte sul tavolo e mi alzo di scatto. Ho fatto bene a non abbattere completamente il muro.
- Ehi, aspetta! Devo solo dirti... - Ma non gli dò il tempo di finire.
– Non mi interessa. - Sussurro a denti stretti e esco dalla classe, di nuovo.
 
E di nuovo non ho un posto dove andare, e c'è il rischio di rincontrare Myoga.
Mi chiudo in bagno, ora deserto, e mi ritrovo a pensare che forse ho esagerato.
Magari voleva solo chiedermi scusa.
Aspetto in bagno, finché non sento suonare la campanella, tanto non ho fretta. Quando penso che la maggior parte della gente si sia fiondata verso le corriere, rientro in classe per raccogliere le mie cose.
È quasi deserta, c'è solo Yuka che aspetta me, ma ci sono ancora alcuni zaini.
Sorrido all'idea che l'incubo di oggi sia finito, ma il sorriso mi muore sulle labbra quando vedo entrare Inuyasha.
 
Mi passa accanto dicendomi - Un attimo! - e si dirige verso le sue cose.
 
Ma se lo può scordare che io lo aspetti!
Anzi, affretto il passo, tirandomi dietro Yuka.
Arrivate in fondo alle scale, ci dirigiamo al solito posto in cui, assieme ad alcuni nostri compagni, aspettiamo la corriera.
La mia fuga, però, non è affatto riuscita, perché una volta recuperato lo zaino, Inuyasha ci ha subito raggiunte.
 
Faccio finta di niente, ma lui mi si avvicina e sussurra – Quello che volevo dirti prima è che mi dispiace, non volevo finisse così – fa un mezzo sorriso e se ne va verso la sua corriera.
 
Rimaste sole, Yuka con un sorriso mi dice - Grande performance la tua, oggi-
 
So che sta cercando solo di tirarmi un po’ su e buttare sul ridere tutta la situazione, ma non ho proprio voglia ora.
Non mi resta che sperare che domani ci sia altro di cui parlare.
Almeno lui mi ha chiesto scusa.
 
E a questo pensiero sorrido e rispondo a Yuka – Visto? Ma lo sai che sono specializzata in figure di merda! –

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Questo capitolo non è molto romantico, vero? In quel momento in realtà ero molto molto più arrabbiata, e lo sono stata con tutti per settimane. Ma a distanza di tempo, dopo aver avuto modo di parlare con gli altri e vedere il tutto dal loro punto di vista, so che non era loro intenzione esagerare. Nei prossimi capitoli scoprirete come si evolve il tutto :)

per michi88

non posso dire che il momento romantico non ci sarà, ma dovrete aspettare un po’… :)

Non vorrei tagliare delle parti, accelerando i tempi. Dei prossimi capitoli ho già buttato giù una piccola traccia, giusto per avere una tabella temporale delle cose da raccontare. Devo però trasformare lo schema in un capitolo con un minimo di senso. Non penso di farcela per domenica…

   
 
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