Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ChocolateClaire    02/01/2013    1 recensioni
{01. Scialuppe e mostri marini; Sirius Black non si era mai sentito del tutto normale, ma doveva ancora capire se effettivamente la colpa fosse o non fosse sua}
{02. Bauli, mantelli, maglioni e biscotti; Remus, nonostante i suoi undici anni, aveva un buon metodo quasi per ogni cosa. Quindi i suoi genitori non si stupirono più di tanto quando, dopo essere entrati nella camera da letto del figlio, lo videro intento ad appallottolare i calzini e a riporli con cura all’interno del vecchio baule di famiglia. Aveva persino separato i bianchi dai colorati}
{03. Iniziare nel peggiore dei modi; Il ragazzo che lo aveva salutato, lo riconobbe immediatamente, era lo Spettinato del treno}
{04. Preludio all'amicizia; La loro amicizia non era sbocciata immediatamente, ma aveva avuto bisogno di tempo per mostrarsi in tutte le sue potenzialità. Certo, James e Sirius si erano conosciuti sull’Espresso per Hogwarts, ma il primo incontro non aveva sancito da subito il solido rapporto che tra i due si sarebbe instaurato solo parecchie settimane dopo}
Raccolta di momenti riguardante la Old Generation, focalizzata in particolare su Sirius, Regulus, Remus e James.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Granelli di sabbia

 

 

 

 

 

 

Grimmauld Place, 31 agosto 1971

 

Le pigre giornate di fine estate si erano susseguite più lentamente del solito quell’anno, e Sirius si annoiava a morte. Si annoiava così tanto che, quel giorno, l’unico intrattenimento che aveva trovato era guardare l’elfo domestico preparargli il baule per la scuola.

 

« Detesto quel mantello » borbottò alzandosi dalla poltrona su cui era mollemente seduto. « È inutile portarlo… »

 

« Kreacher prepara il baule secondo le disposizioni della Padrona, Signorino Sirius » rispose quello con voce untuosa.

 

Sirius sbuffò e avanzò verso l’elfo, le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni.

 

« Ma ha i colori di Serpeverde… Non sanno neanche in che casa finirò— »

 

« Finirai nella Casa di Serpeverde, è il minimo che ci si possa aspettare. Tutti i Black sono stati lì. »

 

Sirius sussultò lievemente; a parlare era stato suo padre, apparso improvvisamente sull’uscio della porta.

 

« E se io invece— »

 

« Non dire sciocchezze » tagliò corto Orion, « non c’è nulla di cui preoccuparsi. »

 

Sirius avrebbe voluto dire che non era affatto preoccupato del fatto di non finire in Serpeverde, piuttosto era infastidito all’idea di finirci, ma si trattenne. Orion avanzò verso il figlio.

 

« Sirius, questi ultimi mesi sono stati piuttosto turbolenti » iniziò. « Adesso però cambia tutto. Domani partirai per Hogwarts e io mi auguro che tu possa mutare il tuo atteggiamento. »

 

C’era una sottile, sottilissima vena di dolcezza nel tono fermo e severo del padre, e Sirius se ne stupì.

 

« Vorrei solo che tu iniziassi a comportarti bene, intesi? »

 

Sirius sostenne per un secondo gli occhi del padre, poi distolse lo sguardo e annuì mestamente.

 

« Bene » concluse Orion piano. Intanto la sua mano andava a scompigliare in maniera un po’ burbera i capelli corvini del figlio.

 

 

 

 

 

 

 

Casa Potter, 31 agosto 1971

 

« Mamma! » urlò James dalla sua camera da letto, « Dov’è il maglione blu?! »

 

« Al solito posto, » urlò di rimando la madre dal piano di sotto, « nell’ultimo cassetto dell’armadio! »

 

« Oh, giusto… » mormorò il ragazzino dai capelli esageratamente aggrovigliati. Aprì il cassetto, prese il maglione, e lo buttò senza troppe cerimonie nel baule, assieme al manuale di “Storia della magia” e al telescopio pieghevole in ottone. Per James quello di ordine era un concetto estraneo e misterioso.

 

« Bene, ho finito! » concluse soddisfatto.

 

« Santo cielo, Jamie! Che cosa hai combinato?! »

 

James si voltò e si accorse che la madre, appena entrata nella stanza, guardava in direzione del baule con la fronte corrugata e con la mano alla bocca.

 

« Ho fatto i bagagli, no?! » rispose innocentemente quello.

 

« Hai buttato qualsiasi cosa ti capitasse a tiro dentro il baule, vorrai dire… » disse la madre trattenendo un sorriso. Agitò la bacchetta e in un attimo ogni cosa, all’interno del baule, prese una disposizione sensata.

 

« Hai appena distrutto il lavoro di ore— » tentò di dire James, prima che la madre lo stringesse in un abbraccio soffocante.

 

« Oooooh, il mio piccolino va ad Hogwarts! »

 

 

 

 

 

 

 

Casa Lupin, 31 agosto 1971

 

Remus, nonostante i suoi undici anni, aveva un buon metodo quasi per ogni cosa. Quindi i suoi genitori non si stupirono più di tanto quando, dopo essere entrati nella camera da letto del figlio, lo videro intento ad appallottolare i calzini e a riporli con cura all’interno del vecchio baule di famiglia. Aveva persino separato i bianchi dai colorati.

 

Sua madre gli appoggiò una mano sulla spalla. « Tesoro, » disse dolcemente, « avresti dovuto lasciare fare a me, avrei fatto tutto con un colpo di bacchetta. »

 

« Be’, tu ti confondi sempre coi miei maglioni preferiti, » disse Remus con un sorrisino triste. « E poi volevo tenermi occupato… »

 

I genitori si scambiarono un’occhiata nervosa, poi il padre disse: « Lo sai che non devi preoccuparti… il Preside ci ha garantito la massima sicurezza… »

 

« E se qualcuno dovesse scoprire qualcosa? Se io riuscissi comunque a ferire qualcuno? » chiese Remus diventando pallido. Le preoccupazioni che si era tenuto dentro per tutta l’estate si erano finalmente fatte largo, proprio adesso che ogni cosa era stata decisa e che tutto era pronto per la partenza. « Secondo me andare ad Hogwarts non è una buona idea. E poi sono sicuro che non mi farei nessun amico— »

 

« Non dire sciocchezze » lo interruppe il padre, gli occhi fissi sul figlio. « Remus Lupin, tu andrai a quella scuola e ti farai un sacco di amici. Ti è stato concesso nonostante tutto di ricevere un’istruzione a Hogwarts; è un’opportunità preziosa che non deve essere buttata via. »

 

Quelle parole non intendevano essere dure, volevano anzi essere di incoraggiamento, ma finirono per far sentire Remus ancora peggio. Era come se nessuno volesse capire il suo punto di vista. Era come se i suoi genitori cercassero ad ogni costo di procurargli una normalità che non sarebbe mai stata possibile. Remus era terrorizzato; fino a quel momento era stato tenuto al sicuro, protetto all’interno delle mura domestiche, e adesso, ad un giorno dalla partenza, si sentiva come se stesse andando allo sbaraglio. Ma ciò che temeva di più era la solitudine.

 

« Ma voi sapete cosa sono! » cercò di dire mentre, contro ogni volontà, gli occhi gli si riempivano di lacrime. « E se io— »

 

Le parole furono sopraffatte dai singhiozzi. Remus odiava piangere, lo faceva sentire terribilmente stupido. Ma non riusciva comunque a far cessare quei maledetti singhiozzi, anzi, quelli diventavano più prepotenti ad ogni tentativo di zittirli. Sua madre lo cinse fra le braccia e, alla fine, Remus si arrese.

 

 

 

 

 

 

 

Casa Pettigrew, 31 agosto 1971

 

Peter si chiedeva per quale motivo sua madre fosse sempre così agitata quando si trattava di fare i bagagli. La vedeva andare da una parte all’altra della casa come un furetto impazzito, sempre con diverse pile di qualcosa fra le braccia. Era comunque piacevole starsene comodamente seduti in poltrona mentre lei dava di matto. Le madri che danno di matto non fanno caso ai figli che perdono briciole biscottose sul tappeto del soggiorno.

 

Questa sì che è vita, pensò ficcandosi in bocca un altro biscotto.

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Il prossimo capitolo sarà intitolato Iniziare nel peggiore dei modi.

Che dire, in pochissimi hanno letto il primo capitolo di questa fan fiction! D: Spero che andando avanti questa raccolta riesca a farsi notare un pochino di più *//*.

Se vi va lasciate un commentino, sarebbe veramente molto, molto gradito *-*.

Un bacio,

Claire

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ChocolateClaire