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Autore: CathCarey    04/01/2013    3 recensioni
Firenze 1775
Virginia ha sedici Anni e si ritrova ad affrontare un matrimonio dettato dal volere di suo padre.
Virginia data in sposa al libertino Andrea Corsi scopre che il matrimonio non è dei più piacevoli , ma il destino per ironia della sorte le farà conoscere i piaceri e l'amore con il suo Amante Christian Ristori.
Tutto questo scritto in delle pagine di diario.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Dormivo nella mia stanza era notte fonda, ma io non riuscivo a dormire ero scossa da molti pensieri che mi facevano rabbrividire, soffocavo un amore, ma quell'amore stava soffocando me. Mi giravo e mi giravo nel letto e ringraziai il cielo che mio marito non c'era questa notte nel mio letto, era rientrato tardi e non mi importava dov'era stato poteva tradirmi con tutte le donne di Firenze ma io non sarei stata male per uno come lui. 
In una notte come questa avrei voluto solo Christian, avrei voluto che mi avvolgesse in un caldo abbraccio, avrei voluto essere sua moglie ma niente di tutto questo era possibile.
E siccome non sapevo cosa fare presi il mio diario e cominciai a scrivere.


Firenze 1775

" Caro diario, ho bisogno di dirti che sto male, è una vita orrenda se lui non c'è. E mi trovo con il mio disordine nel cuore, senza di lui, ho bisogno di dirti che non è vero, io sono gelosa di lui, e dei fatti suoi, sono gelosa di ogni altra donna.
Io vorrei, stare con lui, io vorrei, ma non si può. Quante cosa ho bisogno di dirgli ancora, Quest'amore mi appartiene dal profondo, io vorrei vederlo, salutarlo, invece mi devo accontentare dei ricordi.
Mi devo accontentare di quella notte la sera del mio debutto a quando lo incontrai per la prima volta.
Eppure sembra così strano che la mia felicità dipenda da un solo essere essere umano, dovrei essere felice ho tutto, ma in verità vorrei solo una persona per sentirmi appagata.
Andrea non è male come marito, facciamo vite completamente separate e quando vuole facciamo anche l'amore, ma sembriamo due estranei. 
Non immaginavo la mia vita così, dovevo essere io la padrona del mio destino.
Una cosa è certa caro diario, resisterò perchè sono forte, non resterò qui a piangermi addosso autocommiserandomi pensando che la mia vita sarebbe potuta andare diversamente, non resterò qui a pensare che la mia vita sia un fiasco. Userò tutte le mie forze per essere felice" 






Posai il diario ed era circa l'una di notte e non riuscivo a prendere sonno, quando sentì un rumore fuori dal mio balcone, uscì fuori coprendomi con la vestaglia, uscì fuori e sentivo solamente il rumore del vento pensando che forse mi ero solamente suggestionata un po'.
Quando All'improvviso vidi  Christian Ristori salire da una siepe per arrivare al mio balcone, io rimasi a bocca aperta ed emisi un suono dalla bocca indecifrabile. " Christian ma siete impazzito? cosa vi dice il cervello? oh diamine!" 
" Aiutatemi , vi prego" disse sussurrando.
Io gli allungai la mano e tentai di farlo salire senza farlo cadere perchè se fosse caduto si sarebbe fatto davvero male. Ce l'avevamo quasi fatta quando All'improvviso tutti e due rotolammo sul mio balcone, lui sospirava e io tremavo per lo sforzo. Quando mi ritrovai il suo corpo sul mio provai un fremito di eccitazione. 
Mi alzai lentamente, la mia vestaglia era scomposta, e cercando di ritrovare la lucidità dissi con forte convinzione " Si può sapere cosa ci fate voi nel mio balcone a quest'ora della notte Christian?"
Lui sospirava ancora forte " Virginia sono qui per dirvi le stesse cose di questa mattina.
Io vi amo"
Mi sfuggì una piccola risata. " Vi prego entriamo, è pericolo stare qui fuori qualcuno potrebbe vederci"
Entrammo nella mia stanza e accesi una candela e mi sedetti per riprendermi.
" Christian, io sono fermamente convinta che quello che provate per me sia sincero e anche io nutro molti sentimenti nei vostri confronti anche io vi amo, vi amo da morire, vi ho amato dal momento in cui vi ho visto per la prima volta la sera del mio debutto, vi ho amato, semplicemente perchè bisogna essere simili per comprendersi e voi siete la mia persona, ho un vuoto dentro che solo voi potete colmare, ma... io sono sposata ho un'altra vita, sono con un altro uomo e niente e nessuno potrà cambiare la situazione, io non posso sottrarmi al volere della mia famiglia e mio marito. "
Christian si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia " Christian vi prego..."
" Virginia, io non faccio altro che pensarti, sembra inconcepibile che due persone che si amano non possano stare insieme."
" Purtroppo è così e non possiamo fare niente per cambiare le cose, ma vi scongiuro ora dovete andare perchè se vi scoprono qui sarà la fine per entrambi"
" Virginia.." Mi prese il viso tra le mani sfiorandomi le labbra.
" Vi prego.." tremavo dal desiderio, quando alla fine non resistetti più e lo baciai, anzi ci baciammo, il nostro bacio fu lento ma passionale, le nostre labbra a contatto creavano un essenza meravigliosa, le nostre lingue che si cercavano e si trovavano . Avvinghiai le mie cosce alla sua vita, e lui mi portò delicatamente nel letto. Ci guardammo negli occhi… quello che provavo non riuscirò mai a descriverlo… c’era qualcosa nei suoi occhi che ancora non capivo… era qualcosa di strano… qualcosa… un misto tra mistero – dolcezza – paura – imbarazzo.
Le mie mani cominciarono a pulsare, sentii il battito del mio cuore sperduto in ogni singolo millimetro del mio corpo, le mie mani iniziarono a sudare,  ero agitata,  tremavo, Mi sentivo il cuore a mille,  mi sentivo la testa girare,non capivo più nulla.
Quando tutto ad un tratto ci ritrovammo tutti e due nudi , il mio corpo combaciava perfettamente con il suo, le mie manci accarezzavano dolcemente la sua schiena fino ad arrivare al sedere, quando sotto lui aprì le gambe per permettergli l'accesso in me. Mi baciava tutta dal collo , fino alla pancia , poi il seno, e il mio corpo tremò per quel contatto unico. 
Quando entrò in me sentì un senso di soddisfazione come se per tutta la vita mi fosse mancato un pezzo e finalmente l'avevo ritrovato.
Raggiungemmo l'orgasmo insieme, e cercammo di non urlare perchè se ci avessero scoperto sarebbe stata la fine. E Facemmo L'amore per tutta la notte, dimenticandoci di quello che eravamo dimenticandoci del mondo che ci circondava, eravamo noi, Christian e Virginia .
  
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