Non era una frequentatrice del palazzo reale, in quanto era una ragazza della città bassa e si recava a palazzo solo per consegnare il pane.
In compenso capì subito che il cortile dove si era ritrovata, era il luogo di allenamento delle nuove reclute. In quel momento però era occupato da qualcun'altro.
Il principe Thor combatteva con la spada, contro Lady Sif, la guerriera più forte di Asgard.
Aveva ottime possibilità di vincere contro il principe se non fosse che dopo qualche istante fu atterrata dall'amico.
< Non dovresti distrarti, mia cara Sif! >
< Lo ammetto è stato un errore! > disse mentre il biondo l'aiutò a rialzarsi < Però mi ha distratto la ragazzina che ci sta spiando >
I tre guerrieri si voltarono a quelle parole, fissando l'amica.
Loki, che fino a quel momento era rimasto seduto sotto ad un albero a leggere, alzò la testa, chiudendo il libro.
La guerriera indicò l'albero dove Flame si era nascosta. Quest'ultima si voltò, appoggiando la schiena all'albero
- Maledetta la mia curiosità! - pensò.
< State calmi! Non è una minaccia per nessuno! >
Il gruppetto di amici si voltò verso Loki, il quale si era avvicinato al fratello.
Dopo qualche attimo di silenzio, fu Thor a parlare.
< Ehi bella bimba! Che ne dici di uscire dal tuo nascondiglio?! >
La povera ragazza non sapeva che fare. Era rossa in volto dalla vergogna.
< Non avrai mica paura, fifona! >
Mossa sbagliata! Flame poteva anche apparire una brava e dolce ragazza, ma se qualcuno le dava della fifona, lei esplodeva!
Di scattò, uscì da dietro l'albero, con le braccia lungo i fianchi e pugni serrati. Ora era rossa di rabbia.
< Oh ma che graziosa fanciulla che abbiamo qui! Finalmente ti sei fatta vedere >
Il sorriso smagliante del principe però non le fece sbollire la rabbia, anzi, una voglia di prenderlo a pugni nacque in lei. Solo per il fatto che si ricordò la differenza di classe sociale, riuscì a trattenersi.
< Fratello! Smettila di stuzzicarla > disse Loki, appoggiando una mano sulla spalla di Thor e guardando la ragazza.

Il moro si avvicinò a Flame, guardandola negli occhi
< Chiedo scusa per il comportamento impulsivo di mio fratello. Posso sapere il tuo nome? >
La rossa si perse in quei pozzi verdi.
< M-mi chiamo Flame, principe. Mi scuso io invece per essere qui > fece un leggero inchino.
< Come mai ti trovi a palazzo? >
A quella domanda, sbiancò. Aveva ancora il volto basso. Non voleva che sapessero che era una panettiera. Sarebbe stato degradante. Ma non poteva mentirgli e decise di dire il vero.
< Sono venuta a portare il pane, principe > disse mentre dentro di lei pensò - che figura! che figura! -
Fu Volstagg a rompere il silenzio che si era creato, facendosi avanti.
< Sei tu che cucini quel pane?! >
La ragazza sollevò il capo, guardandolo stupita
< S-si! >
< Ora è svelato il mistero del pane! é un angelo a crearlo! Ora ho capito perché è così buono! >
< Io in realtà aiuto solo mio padre >
< Resta comunque il fatto che è squisito! > le fece l'occhiolino e lei ringraziò.
< Ora dovrei andarmi! Scusate ancora! > fece un inchino ma prima che potesse andarsene, Loki la prese per un braccio ma la lasciò subito.
Lei rimase colpita da quel gesto ma preferì andarsene. Era stato troppo anche per lei.
< Che succede Loki? > il fratello si avvicinò guardandolo. Il moro non gli diede risposta e si allontanò in silenzio.