“Perspicace devo dire” Rise. ‘Che simpatico, incredibilmente.’ “Perché?” sapevo che era quello che voleva gli chiedessi. Non per fare la vanitosa, ma ci sapevo fare con i ragazzi e bhè… non ero certo uno schifo esteticamente. ”Sembri figa… mettersi contro John Morrison non è da tutti, sai è un bulletto…” Mi sedetti in terra a gambe incrociate, con la schiena al muro. “Tremo di paura!” Alzai le mani e feci una faccia spaventata. Ridacchiò. ‘Sei davvero bello quando ridi amore della mia vita’ Guardai fuori dalla finestra, pioveva. Lui interruppe il silenzio, piuttosto imbarazzante in effetti. “Sei una cattiva ragazza?” chiese senza guardarmi. “Rispondere a dovere a un coglione non è essere una cattiva ragazza, è avere le palle.” Mi girai e gli feci un sorrisetto finto. Si voltò anche lui. Era davvero carino, qualche difettuccio lo aveva, ma d’altronde io ero capace di scovarlo in chiunque. “Sei una tosta, mi piaci!” sorrise e alzò il pugno. Ci battemmo il “”respect.” ’Non credere sia facile adescarmi ragazzo..’