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Autore: pennafluo    09/01/2013    2 recensioni
Cassidy, 17 anni, Denver. Ironica e a tratti agressiva si ritrova al terzo anno del liceo. Stanca della solita routine, convince i genitori a farla partire per sei mesi affinchè possa studiare in una nuova scuola di una nuova città: San Diego! Nuovi amici, feste, tante risate e la prima vera cotta.. Crede sia il vero amore, ma poi le si piazzano davanti due occhioni verdi e un sorriso sghembo "Piacere, Blake."
-Lo fissai a lungo, dai capelli alla mascella squadrata. I nostri occhi si trovarono e lui sostenne il mio sguardo senza batter ciglio. Mi domandai se anche lui provava quello che provavo io ogni volta che ci guardavamo, anche solo per qualche secondo. Poi mi sorrise, e come ogni dannata volta mi rinnamorai di quelle labbra storte, di lui. Si avvicinò e mi sussurò nell'orecchio "Ti amo, Cassy." Inconsciamente aveva risposto alla mia domanda.-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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“Si, forse potrei mettere una pietra sopra al fatto che tu ti sia dimenticata di me, dato che mi hai fornito tutte queste news su San Diego… ma vuoi il mio parere? Il più figo è il ragazzo misterioso, ti ha salvato il culo. E magari è anche bello! Se non lo vuoi tu mandamelo a Denver..” disse eccitata Maci.
“A me piace solo Chad!”
Ero seduta su una poltroncina viola della camera di K (ormai anche mia), la cornetta del telefono rosso a forma di labbra appiccicata all’orecchio. Come mi aspettavo, la mia Maci si era infuriata. Ma dopo qualche “ti odio!” e “non ti perdonerò mai!” aveva ceduto alla curiosità di conoscere le mie novità. Era sabato, un sabato di fuoco. Sudavo nonostante fossi in canottiera e pantaloncini.
“E vuoi sapere quale sarà la ciliegina della sulla torta di questa super settimana?”
“Me lo chiedi?!” sbuffò.
“Grazie a Daisy stasera andremo ad una festa. In spiaggia. Con un falò.” In tutta risposta finse un pianto.
“Se i miei genitori non fossero i miei genitori, ora sarai lì a godermi tutto con te..”
“Sarebbe tutto migliore, mi manchi my love!”
“Anche tu, ora devo staccare, mia sorella scoccia e sbraita che è il suo turno! Sai il ragazzo.. divertiti C, bacioni!”
Abbassai la cornetta, con un po’ di nostalgia addosso. Nonostante io, Daisy e Katerina fossimo un bel trio, Maci era sempre Maci. Sospirai, mentre Kate mi urlava: “Che mi metto?!” dal bagno.

***


Io optai per i miei fedelissimi shorts, una maglia Hollister e delle infradito nere, nonostante K mi avesse pregato di indossare un vestitino come lei.
“Su, è in spiaggia!” aveva usato per motivazione. Ma come al mio solito preferii la comodità.
‘Quello che volevo l’ho già praticamente conquistato’ pensai compiaciuta.
Fummo pronte in un baleno. No, cazzata! Cominciammo a prepararci alle quattro, anche se il falò iniziava alle otto. Ma quando l’avevo fatto notare a Kate, questa mi si era piantata davanti, mi aveva preso il viso tra le mani e detto: “Senti, Cassidy Adams, oggi la sottoscritta cambierà il suo status di facebook. Deve essere impeccabile!”. Dopo di che, si era rinchiusa in bagno e ne era uscita dopo un’ora. Ma c’era un lato positivo: era davvero impeccabile. Indossava un vestito leggero color pesca, e due graziosi sandaletti dorati.
“Stai benissimo K.”In tutta risposta questa aveva alzato un sopracciglio e affermato: “Ne dubitavi?”

***


Prima di andare alla festa, passammo a prendere Daisy, anche lei fortunatamente a shorts. Arrivammo nella spiaggia in poco tempo, ma prima di scendere dalla macchina Kate ci illustrò il suo piano.
“Punto 1: Daisy mi presenti Mcdonald. Punto 2: trovi una scusa per lasciarci soli e corri dal dj ad ordinargli di mettere una canzone lenta, ricattalo se necessario. Punto 3: sarò felice.”
“E io ?!” chiesi.
K mi afferrò le mani e mi sorrise dolcemente.
“Tu sarai felice ed innamorata come me! Okkei, andiamo.”
’mi accontento’

***


Appena arrivate in spiaggia, Daisy agì. Si avvicinò al gruppetto di Mcdonald e cominciò a chiacchierare con nonchalance. Per lo meno, questo mi sembrava di intuire da lontano. Infatti io e Daisy dovevamo rimanere in un’altra zona della spiaggia, più vicine alla strada, fingendo una discussione normale. Sperai fossimo credibili. Dopo una ventina di minuti, Daisy si avvicinò con Mcdonald.
’questo ragazzo mi fa venire ogni volta fame’
“Michael ti presento le mie due amiche: Katerina, la mia migliore amica, e Cassidy, è da poco qui, viene da Denver.” Mcdonald non era nulla di speciale, a parte gli occhi chiari e il moicano. Fece un cenno con la mano. “Piacere, bellezze.”
’Che stile’ Pensai ironicamente.
Alzai un sopracciglio. Mcdonald non m’ispirava per niente. Sembrava un coglione, in più montato. Dov’era il mio C?
“Venite a ballare!” ci disse sbarrando gli occhi. Rossi.
’Cannato pure, antisgamo in più!’ Si arrampicava sempre di più sulle mie palle, nonostante non le avessi.
Il cannato afferrò il polso di Kate, che si fece trascinare con piacere. Io gli sfuggì, bofonchiando una scusa del tipo: “Non mi va, sto male..”
Mentre si allontanavano, mi voltai, Daisy era fuggita in stile Fast&furios, dato che non me n’ero neanche accorta. Poi la scorsi che parlottava con il DJ. Mi guardai intorno, cercando solo lui. La canzone non era ancora partita, suonava a palla ’Party rock anthem’ degli LMFAO.
Una ragazza si aggrappò al mio collo, tentando di farmi ballare. Era probabilmente brilla… poi la riconobbi, era quella con i capelli neri del primo giorno.
’Prova a predirmi altre “ripercussioni”, stronzetta la guardai disgustata e me la staccai di dosso.
“Te l’avevo detto..” disse ridacchiando. Che gallina. Poi continuò: “Sono Allison, per tua informazione.”
Era oscena e volgare, praticamente mezzo nuda.
’E io che credevo fosse gentile e indifesa’ mi dissi scandalizzata. Ormai quella era già tra le braccia di un altro. A proposito di braccia, appena iniziò la canzone lenta, un paio mi avvolsero gentilmente. Mi sollevarono un poco e mi voltarono.
Mi ritrovai contro un petto nudo, alzai lo sguardo e sorrisi. Mi alzai sulle punte e gli sfiorai le labbra. Chad.
’Mr. Romanticismo e ora anche Mr. Tempismo perfetto..’
“Hei.” Mi salutò.
“Hei”.
Poggiai il viso sul suo petto, lui abbassò la sua testa verso la mia. Mi sentivo addosso il suo caldo respiro.
Le mie esili braccia gli circondavano il busto. La canzone finì, le sue labbra mi sfiorarono l’orecchio provocandomi solletico. “Facciamoci un bagno” mi sussurrò.

***


Fortunatamente avevo seguito il consiglio di K e avevo messo un costume che mi aveva prestato invece dell’intimo normale. Era semplice e nero, con un fiocchetto tra le due coppe del reggiseno. Anche lui aveva un costume bianco e verde, DC.
’mi azzecca anche i colori questo, ma un difetto ce l’ha?!’
Ci allontanammo dalla festa camminando sulla riva, presi per mano.
“Speravo avessi l’intimo…” mi sembrò di intravedere un occhiolino, ma era ormai buio.
’ Perverso, ci conosciamo da mezza settimana lillo, giù la confidenza’
“Continua a sperarci per molto tempo!”
“Mi piaci lo stesso..!”
“Lo stesso come?”
“Anche se non usi mai scollature o vestiti che mettono in evidenza il culo, cioè non è quello che m’interessa.. non sono un morto di figa, me le scelgo per altro le ragazze” fece serio.
“Uoooooh 100000 punti!”
Mi fermai e gli saltai al collo sbaciucchiandogli la faccia.

***


Giungemmo fra degli scogli, mi tolsi maglia e shorts e li poggiai su una roccia. Poco lontano le infradito. Mi sciolsi le coda, i capelli caddero ondeggiando. Arrivavano fin sotto la spalla, schiariti nelle punte. Mi arrivò alle spalle, sollevandomi da sotto le ascelle. Non fu un problema per lui, ero uno scricciolo magro di 158 centimetri. Mi buttò in acqua ridendo. Mi aspettavo il gelo, invece mi accolse un’ acqua tiepida.
Riemersi, con lo sguardo verso l’orizzonte, la Luna piena si rifletteva bianca e pura sull’oceano, e le stelle la imitavano. Sentendo rumore, riportai lo sguardo sull’acqua in cui cominciavano a formarsi delle bolle.
’che cazzo??!’
Sbucò fuori Chad, urlando: “BUUU!”.
Urlai anche io.
’Che stupida’
Mi ricomposi, mentre lui se la rideva allegramente.
“Infierisci.” Gli dissi triste. Poi mi ritrovai ancora tra le sue braccia muscolose. Gli cinsi il busto incrociando le gambe.
Mi trascinò sotto e mi baciò piano. Riemerse e io lo stesso ancora intrecciata a lui. Lo fissai dritto negli occhi, le goccioline che gli colavano dai riccioli alle guance. Gli infilai le dita tra i capelli e presi l’iniziativa. Poggiai piano le mie sulle sue labbra a cuore. Lui le schiuse piano.
Era tutto perfetto.

***



Circa un’ora dopo, bacio più bacio meno, tornammo alla festa. Chad mi presentò qualcuno dei sui amici: JJ, Grace, Samuel e Hannah. Ballammo un po’ tutti insieme. Anche Daisy con altri due ragazzi, che probabilmente ci stavano provando con lei, si avvicinarono.
Daisy mi confidò a bassa voce che K aveva raggiunto il suo scopo: lei e Mcdonald si erano baciati. Fui felice per lei.
Dopo dieci minuti ci raggiunse K raggiante, dicendo che Michael era prendere da bere. Andammo avanti a ballare tra “Good Time”, “Gangnam style”,”Live while we’re young”,”Titanium” e tante altre per almeno quaranta minuti. Uno dopo l’altro ci fermammo, sfiniti, sedendoci sulla sabbia. Fu allora che lo vidi, e con me K, mentre baciava e palpava un’altra. Erano Michael e Allison. Mi voltai verso Kate, fissava la scena immobile, gli occhi lucidi.

***


Era ormai passata una decina di giorni da quella sera. Kate aveva retto davanti a tutti, minimizzando e ridendo in modo finto. Era crollata a casa, nella sua camera, al buio. Aveva pianto mentre tra le mie braccia. Perché nonostante si fossero conosciuti quella notte, lei era seriamente infatuata di lui da molto più tempo, la capivo. Okkei, no.. però molte persone che avevo conosciuto erano finite nella stessa situazione. Diciamo che provavo a capirla, anche se un lato di me credeva fosse un po’ patetica. Il brutto era che per un attimo era stato suo, anche se dopo era rimasta a mani vuote e cocci di cuore da raccogliere a terra. Io e Daisy le eravamo state vicino ogni giorno, eravamo uscite, mi avevano mostrato la città. Ma la mia determinata Kate si era dimostrata fragile. Non è che piangesse ogni giorno ad ogni ora, ma era comunque spenta.
In quanto a Chad, tutto andava alla grande. No, non eravamo ancora fidanzati ufficialmente, ma eravamo abbastanza vicini a questo ’traguardo’. Quelli che mi sembrava sentimenti da infatuazione all’inizio, si stavano incredibilmente e velocemente trasformando in qualcosa di più, che mi sembrava di non aver mai provato. Ma certo non avevo più dodici anni, non parlavo ancora d’amore. Avevo raccontato ogni cosa a Maci, e qualcosina a mia madre, e morivo dalla voglia di sentire cosa ne pensasse K, ma capivo che non era il momento di parlare di fidanzatini felici. Era stato poi Chad a trovare una soluzione al problema “Kate-cuore infranto”: “Basta che gli presenti un mio amico disponibile, no?”
PS. L'autrice dell'unica storia che ho tra i preferiti, ha avuto dei problemi.. se aggiorna i capitoli non compaiono sulla home. Quindi se vi va di leggere una storia romantica e divertente andate nei miei preferiti e cliccate su "Sam? Yes, I am." Bacio
  
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