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Autore: Violet Tyrell    10/01/2013    4 recensioni
Sequel di "Profumo di Tenebra".
Dopo i MAGO, Anastasia Silente deve pensare al suo futuro... e a come allontanarsi dall'influenza di Tom Riddle che ha rischiato di schiacciarla: accettata per un apprendistato presso un noto Spezzaincantesimi nordico, la giovane ex-Corvonero parte per la Finlandia e ottiene un lavoro come insegnante di Volo a Durmstrang per non dover pesare sulle spalle della famiglia.
La avrà una sorpresa-non sorpresa ovvero la presenza di chi inizialmente ha collaborato al suo rapimento. La convivenza sarà difficile, soprattutto se è proprio quell'uomo che il destino ha deciso di metterle al fianco per tutta la sua vita.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Buon sangue non mente'
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Il lato più affascinante della luna, è quello che non ci è consentito vedere Angolo di benvenuto_ 
Questa è il sequel di "Profumo di Tenebra", proprio quello diretto dato che tratta del post Hogwarts di Anastasia Silente. Quindi è necessario conoscere quella storia( ecco il link) per capire.
Davvero grazie all'ampio seguito già nel primo capitolo! La piccola Stacy non mancava solo a me, allora xD

sarò rallentata da una frattura scomposta al dito ç__ç ma vi voglio bene *-*

Il lato più affascinante della luna è quello che non ci è consentito vedere




Capitolo 2 - Non è così semplice.
 


Dorian Ingvar Thorvaldsen sedeva sulla sua poltrona preferita, osservando la neve che aveva imbiancato le montagne di Durmstrang; la maggior parte degli studenti era a casa per festeggiare il Natale con le famiglie e la scuola sembrava più lugubre del solito. Certo, ogni tanto qualche bassorilievo canterino decideva di intonare un motivetto inutile, tuttavia lui ormai non considerava più molto ciò che accadeva oltre la sua aula. A parte le pozioni, ormai non si concentrava su niente soprattutto perchè sapeva di essere tenuto sotto stretto controllo.
Il ritorno a Durmstrang non si era svolto certo tra onori e acclamazioni, al contrario: il Preside lo aveva sospeso dal servizio subito dopo la sua scarcerazione a Londra, anche se questo aveva comportato l'assunzione di un supplente per i restanti mesi di scuola. Dorian lo aveva tollerato poco, sentendosi messo da parte, ma era stato costretto a ingoiare quel rospo terribile: Dekan gli aveva detto apertamente che poteva considerarsi fortunato a essersela cavata con una semplice sospensione, e che se avesse avuto qualcosa a cui appellarsi lo avrebbe licenziato in tronco senza neanche pagarlo. Non che a lui servissero i soldi, ma anche quello sarebbe stato un modo come un altro per umiliarlo.
In fondo non poteva neppure contestare quelle parole: lo scandalo attorno al rapimento di Anastasia Silente aveva fatto il giro del mondo magico, e lui non aveva poi fatto molto per evitare che esplodesse. Stranamente Albus Silente con lui si era mostrato più tollerante di quel maledetto Auror che lo aveva catturato; Dorian portava ancora i segni delle torture fisiche che Conrad Wallace aveva esercitato su di lui, tutto nel tentativo di farlo confessare. Dorian sbuffò. E lo avrebbe anche fatto se non fosse intervenuto il Preside di Hogwarts in persona: il dolore poteva indurre chiunque a confessare qualunque cosa, lo aveva finalmente provato. In quel momento avrebbe anche ammesso di essere d'accordo con Gellert Grindelwald per ammazzare la nipote di Silente, nonostante non fosse proprio vero.
Dorian sapeva che, una volta pronunciate parole simili, nulla avrebbe potuto salvarlo: era rimasto ad Azkaban un paio di giorni, il necessario per capire che avrebbe preferito un semplice ed efficace Avada Kedavra a quel posto. Si era visto sui giornali che parlavano del processo e aveva faticato a riconoscersi: eppure alla fine a salvarlo era stata proprio lei, Anastasia, che tra tutti sarebbe stata la più interessata a volerlo vedere condannato a vita ad Azkaban. Ancora non riusciva a capacitarsi di come avesse potuto candidamente affermare di fronte alla giustizia del Wizengamot di non sapere nulla di un suo coinvolgimento diretto nei piani di Grindelwald.
In realtà era stata detta la verità - ovvero che lui si era limitato a mantenerla viva - ma molte cose erano state taciute e quindi attribuite al solo Grindelwald; l'uomo distolse la mente da quei pensieri, cercando di non farsi più ossessionare. Aveva già avuto tempo in abbondanza per riflettere e vergognarsi di quanto fatto, non desiderava sentire quel peso per il resto della vita anche se era più che probabile che questo accadesse. Inoltre per quanto si fosse procurato più distrazioni possibili, la sua mente era ancora ossessionata dal ricordo di Anastasia; per quanto più volte si fosse detto che si trattava di un vago desiderio passeggero, proprio non riusciva a levarsela dalla mente.
Non aveva mai faticato a ottenere l'attenzione di qualunque donna volesse - giovane o anziana che fosse, l'età era sempre molto relativa - e il pensiero di essere stato sul punto di farsi usare da quello scricciolo di ragazzina era quasi intollerabile; dopotutto non poteva neanche biasimarla se avesse pensato di servirsi di lui per salvarsi la pelle. Al suo posto lui si sarebbe probabilmente spinto ben oltre: il mago si alzò di botto, andando a controllare che la pozione fosse a buon punto. Ci teneva se non altro a mantenersi al solito livello eccelso.
"Dannata ragazzina, la smetti di tormentarmi?" Lo disse ad alta voce più per sfogare la frustrazione che provava che per necessità: ormai anche dormire era diventata una tortura visto che oggi come allora avrebbe che ci fosse lei al suo fianco, a scaldarlo in quelle gelide notti solitarie, invece di continuare a rigirarsi come una belva ferita. Più volte aveva sfogato quella sensazione negativa con altre streghe - dopotutto un uomo restava affascinante anche se quasi condannato, anzi, forse lo diventava persino di più- ma alla fine aveva dato per persa quella battaglia. Ormai gli sembravano tutte scadenti, quelle donne.
Per fortuna poteva distrarsi con le sue solite Pozioni: dall'inizio dell'anno Dorian aveva notato che gli studenti lo osservavano con aria diversa. Chi curiosamente e chi persino con paura; non c'erano state domande da parte loro ma il mago aveva più volte udito bisbigli alle sue spalle, e si era divertito a metterli in difficoltà durante le lezioni. Inoltre con la cattura di Grindelwald, Dorian aveva smesso di essere l'insegnante che plagia gli alunni: con alcuni aveva pure avuto successo, dopotutto la teoria del Bene Superiore non era così indesiderata dalle loro parti, anche se i metodi del mago oscuro non erano mai stati graditi. Fino a quel momento lui non aveva avuto alcuno scrupolo nel mettere sulla via di Grindelwald molti suoi studenti, ma solo quando aveva visto in che modo Gellert si fosse divertito a infierire sulla psiche di Anastasia aveva cominciato ad avere qualche dubbio.
A parte l'ossessiva attrazione che aveva provato nei suoi confronti, anche lei era abbastanza giovane da essere ancora una studentessa e lui si era sempre ripromesso di non fare mai del male ai suoi allievi; ci teneva, lo aveva sempre dimostrato, ma gli era servito vedere coi propri occhi in che modo una persona potesse essere ridotta se provocata da Grindelwald. Forse era anche per questo che aveva deciso di voltare pagina, seppur convinto di non meritarsi quella chance; l'uomo osservò un Thestral in volo dalle finestre del suo studio e decise di uscire dal castello ma prima vide la sua immagine di sfuggita a uno specchio.
Aveva delle profonde occhiaie - segno concreto delle sue notti quasi sempre insonni -, la pelle sembrava persino troppo chiara e non aveva curato nè capelli nè barba
Doveva distrarsi se non voleva impazzire.


***


Anastasia sentiva su di sè gli sguardi curiosi degli abitanti di Durmstrang: lei e Dekan avevano varcato l'ingresso della scuola mentre Alyssa era stata affidata alle cure dell'insegnante competente, e la ragazza sentiva di avere destato la curiosità degli abitanti del Nord. Un paio di studenti - dell'ultimo anno, almeno a giudicare dal loro modo spigliato di muoversi e dell'accenno di barba sul mento - si erano addirittura interrotti sui loro discorsi per osservarla; uno dei tre si era soffermato sulla sua lunga chioma e sul bindi rosso che portava sulla fronte, ma nessuno le aveva rivolto la parola anche se avevano rispettosamente salutato il Preside. E non erano solo loro, i curiosi, bensì anche quei bassorilievi canterini che bisbigliavano tra loro al suo passaggio.
Anastasia notò che di Hogwarts c'era davvero molto poco: c'erano le aule per le lezioni, le varie stanze in comune ma l'edificio era davvero molto più piccolo. Non c'erano sotterranei o torri dedicate al riposo degli studenti bensì un intero piano a loro disposizione; la ragazza ne dedusse che la sola suddivisione era tra maschi e femmine. E in gruppi. Dekan le parlò abbastanza dettagliatamente dei vari gruppi di studio e Anastasia notò affascinata che c'erano anche cose differenti da quelle che conosceva a Hogwarts, come quelli di musica o arte o. Quello era davvero un altro mondo.
Alla fine i due si ritrovarono nell'ufficio personale di Dekan; l'uomo si era rivelato una guida fenomenale e aveva risposto alle varie curiosità di Anastasia, ma ora sembrava leggermente preoccupato dopo averla invitata ad accomodarsi sulla poltrona di fronte alla scrivania.
"Ecco, io sono felice che trovi tutto di tuo gradimento, ma credo che dovremo discutere  seriamente di ciò che ti aspetta se accetti il lavoro. Non parlo delle lezioni ma... beh, del nostro insegnante di Pozioni, di Dorian Thorvaldsen." Il Preside aveva trovato più semplice rivolgersi alla ragazza in modo informale - era così giovane, con un viso tanto simile agli studenti che vedeva di solito da indurlo a chiedersi se avesse avuto davvero una buona idea - ma sapeva che inoltrarsi in un argomento simile sarebbe probabilmente stato penoso. "Forse non ci hai pensato, o magari credevi che fosse stato licenziato, ma è ancora in servizio. Non ho avuto effettivamente motivi concreti per temere per l'incolumità dei miei studenti, ma..."
Anastasia si limitò ad annuire, giocherellando quasi meccanicamente con una ciocca di capelli, arrotolandola svagata attorno alla mano destra: non sapeva neppure lei cos'avesse pensato ma da quando Alyssa aveva posato le zampe sul terreno nordico, aveva di colpo ricordato quell'uomo. La lontananza le aveva quasi fatto dimenticare la paura e il terrore provato, tuttavia ora un'ansia irreale e inspiegabile l'avvolgeva solo al pensiero di essergli così vicina.
"Non c'è bisogno che vi giustifichiate, dato che la mia deposizione gli ha consentito di tornare libero: se è un buon insegnante non vedo perchè dovevate disfarvi di lui..." La ragazza sorrise ma dentro di sè aveva ogni risposta: era infatti stata lei a permettergli di vivere libero, una sola parola e Dorian avrebbe trascorso tutta la vita ad Azkaban, pagando per quelli che probabilmente erano ottimi motivi per essere incarcerato. Anastasia sapeva che in quel momento aveva scelto di concedergli il beneficio del dubbio, o forse era semplicemente una seconda possibilità; lo zio Albus predicava sempre quelle parole e lei le aveva incredibilmente messe in pratica.
Forse con la persona sbagliata. Non poteva negare di avere pensato spesso a tutto quello che era accaduto e alcune volte il dubbio l'aveva sfiorata; il Profeta si era fatto in quattro per raccontare ogni singolo dettagli della vita di Dorian ed era su quelle pagine che aveva scoperto come l'uomo fosse vedovo di ben due mogli, seppur mai collegato ai delitti. Già, il giornale escludeva le morti accidentali, soprattutto perchè entrambe erano state molto giovani: la più vecchia aveva venticinque anni, mntre l'altra ventidue.
Aveva agito bene? Se lo era domandato più volte ma senza mai trovare risposta; a tenerla nel dubbio c'era la consapevolezza di avere volutamente cercato di sfruttarlo durante la prigionia, ed era questo che più di tutto la tormentava. La certezza di avere un'esigua parte di colpa anche se, confrontata alle accuse che il Wizengamot gli aveva mosso, non erano altro che una goccia in un oceano.
Riportò la sua attenzione su Dekan: le era simpatico quell'uomo, anche se era così diverso da Dippet; la stessa Durmstrang le dava un senso di freddezza che a Hogwarts non aveva mai provato, magari era l'assenza di calore tanto che sembrava esserci freddo quanto l'esterno. "E poi probabilmente si è già scordato di me... In ogni caso non vedo l'ora di vedere il vostro campo da Quidditch, vorrei provarlo in vista del mio futuro incarico! Inoltre tra tre giorni devo presentarmi da Fjodor Nastassos, il corso inizierà poco prima della fine delle vacanze scolastiche perciò avrò modo di conoscere i miei studenti al loro ritorno."
Anastasia fremeva d'eccitazione: l'idea di incontrare presto il suo futuro insegnante la riempiva d'aspettativa, ma anche la certezza di poter cominciare a insegnare la rendeva euforica. Solo alcuni giorni prima era costretta a prendere parte alla vita mondana, a subire le continue urla della nonna insoddisfatta dell sua poca voglia di sposarsi, e... e ora si rendeva conto di aver davvero spiccato il volo verso la libertà. La sua era sì una fuga ma almeno fino a quel momento non c'era niente che le dispiacesse; certo c'era freddo ma avrebbe trovato i vestiti adatti e si sarebbe abituata.
Lezioni, corso pratico con Nastassos... Avrebbe anche solo faticato a trovare qualche ora per riposare.



***


"Oh Dorian, non indovinerai mai chi ho appena incontrato sul campo da Quidditch." Il mago sbuffò ma non rispose, osservando con totale disinteresse il suo cocktail alcolico; di solito non si permetteva di prendere quel genere di bevanda ma le lezioni erano sospese e, come diceva spesso suo padre, a volte la pozione migliore era un bel bicchierozzo a fine giornata. E con quel gelo nessuno avrebbe avuto nulla da ridire anche se l'avesse bevuto a colazione. "No, lasciami indovinare... Il supplente di Volo?"
La voce ironica di Dorian fece scoppiare il collega in una risata cavallina: Grijgor von Füssen, l'insegnante di Storia della Magia, era una delle compagnie peggiori tra i vari colleghi. Sicuramente dotato come mago, lo era anche come spia ed era di solito considerato il più pettegolo: il problema era che aveva ormai superato la cinquantina, tanto che non c'era da meravigliarsi se sua moglie gli avesse preferito uno sbarbatello di vent'anni, che si teneva in casa mantenendolo e servendosi di lui come amante. Nulla da ridire, il ragazzo non mancava di fascino, cosa che lo sdentato e viscido Grijgor non possedeva neppure in gioventù.
"Non esattamente, era proprio una bella signorina: io e Mark l'abbiamo osservata proprio bene. Questa volta Dekan se l'è scelta bene l'insegnante, piacerà pure a te." Il mago ruttò sonoramente - Dorian si stupì che non fosse accaduto prima, dato che era il sesto Whisky Incendiario che si scolava - per poi ridere di nuovo. "Non credo, mi basta già L'Arpia. Ci manca solo un'altra simile..."
L'ultima volta che il collega gli aveva consigliato una donna, si era trattato della loro collega, Kathrina van Arpien che insegnava Trasfigurazione; la conosceva dato che aveva un paio di anni più di lui e fisicamente non c'era proprio nulla di cui potersi lamentari, tuttavia era troppo appiccicosa. Sembrava che il suo passatempo preferito fosse quello di dargli la caccia per poi vantarsi di essere riuscita a sedurlo: poverina, era così convinta di essere al centro dell'attenzione maschile da non rendersi conto di essere usata a sua volta.
In ogni caso ormai era da un po' che la donna non otteneva da lui ciò che voleva, precisamente da quando aveva preferito rivolgere le sue attenzioni ad altre, meno disposte ad attaccarglisi come cozze. "Oh, ma questa ti piacerà. Anzi, ho sentito voci secondo cui te la sei spassata con lei più di una volta. Si... oh guarda che caso, eccola! Ma sta parlando da sola?"
La voce sarcastica di
Grijgor colpì Dorian, chiedendosi chi fosse mai la dama misteriosa e guardò nella stessa direzione del collega: strinse per un momento gli occhi chiedendosi cosa ci facesse un Thestral nel loro villaggio. L'animale, chiaramente all'esterno, aveva attirato la sua attenzione ma anche quella di altri maghi all'interno del locale che stavano guardando in direzione della finestra. Non vedendo nulla, Dorian decise di seguire l'impulso e si alzò, andando ad aprire la porta per capire di chi mai stesse parlando il suo collega; fu accolto da un'improvvisa palla di neve che lo colpì in faccia. Ci furono una serie di risatine colpevoli - di bambini - prima che riuscisse a levarsi la neve dalla faccia, furibondo.
"Ti credi divertente?" Si rivolse rabbiosamente a quella che credeva essere la colpevole e rimase senza parole: l'ultima volta che aveva visto quegli occhi azzurri era stato in un'aula di tribunale a Londra, ed era proprio l'ultima persona che avrebbe pensato di vedere. Qualunque altra parola non riuscì a uscire dalle labbra ed era quasi certo di avere sul volto un'espressione quantomeno ebete.
Anastasia rimase di sasso e cominciò a pregare che una buca si aprisse sotto i suoi piedi, inghiottendola e salvandola da una figuraccia colossale; le sembravano trascorsi solo alcuni minuti da quando Dekan le aveva nominato Dorian e non si aspettava di vederlo tanto presto. Tre bambini - i colpevoli della palla di neve - si nascosero letteralmente dietro Anastasia, come se temessero l'ira del biondo mago.
La ragazza tossì per schiarirsi la voce, e cercare di far sparire il disagio che improvvisamente provava. "No, certo che no, ma non era nostra intenzione colpirti... Stavamo solo giocando..." Anastasia si chiese da quando inciampava sulle parole e sperò che succedesse qualcosa, qualunque cosa; l'idea di mettersi a giocare con quei tre bambini le era sembrata una buona idea ma ora somigliava di più a una catastrofe. Perchè mai tra tutte le persone aveva incontrato proprio lui? Era troppo presto, non si sentiva preparata e di colpò cominciò a pensare che non fosse stata poi una buona idea, quella di giungere lì.
Grijgor giunse proprio in quel momento, scoccando uno sguardo  compiaciuto a Dorian e gratificando la ragazza di un'occhiata lasciva così evidente da far agitare persino Alyssa, che se ne stava ad annusare curiosa Dorian. "Ma quale coincidenza, la nostra futura collega! La prego, si sieda a bere qualcosa con noi, questo freddo non le fa certo bene... Orazius! Portami un altro Whisky Incendiario doppio, e per la signorina..." il mago osservò per un momento Anastasia, chiedendosi cosa bevesse, ma fu lei a intervenire.
"Per me un'Acquaviola" borbottò, sentendosi ormai intrappolata dalla mano possessiva del mago; se fosse stato per lei avrebbe preso Alyssa e sarebbe sparita, più che altro per evitare un confonto ravvicinato con Dorian, ma la sorte aveva deciso diversamente.


Anche se in un primo istante aveva deciso diversamente, Dorian rimase nel pub con 
Grijgor e Anastasia; il suo primo impulso era stato quello di mollare li tutto e tornare a scuola, ma poi la parte razionale della sua psiche lo convinse a non darsi alla fuga. Trovarsi Anastasia di fronte così all'improvviso era stato uno shock: in un solo istante era certo di essere passato dal desiderio di scusarsi per quello che le aveva fatto, a volerla baciare.
Ormai sembrava diventato un pensiero fisso anche se quell'ora gli aveva provato che poteva controllarsi; era invece il collega a non capire che la ragazza si sentiva a disagio. Per quanto non fosse stato detto niente a parole, la sua espressione troppo rigida era una conferma. Dorian non era sicuro del proprio ruolo tra i due, se non forse quello di mediatore:
Grijgor aveva la fama di seduttore e donnaiolo, e più erano giovani e meno si faceva scrupoli. A volte lui si era chiesto se non avesse mai rivolto le attenzioni anche alle studentesse, ma se era successo nessuno ne aveva mai saputo nulla. Era meno rischioso lasciare un Babbano in compagnia di Grindelwald che non una ragazza nelle mani del suo collega.
"Forse dovresti piantarla di bere, ormai puzzi". Dorian lo disse apertamente al collega, dopo aver adocchiato con aria disgustata il decimo Whisky e il linguaggio sempre meno educato che utilizzava, apparentemente senza accorgersi della profonda tensione. Invece lui aveva notato che Anastasia sembrava cercare solo un pretesto per allontanarsi, e avendone bisogno a sua volta... Normalmente non si sarebbe rivolto così a un collega ma non voleva neppure che ci si facesse un'idea sbagliata degli insegnanti.
Pochi minuti dopo, nel rassicurante calore della sua stanza, Anastasia stava raggomitolata nella coperta e osservava la neve che continuava a cadere al di la della finestra; aveva già inviato a Narkissos ed Evangeline un messaggio di auguri per far sapere soprattutto all'amica che era arrivata senza problemi, ma non credeva che ci avrebbero badato più di tanto. Nell'euforia del Natale e del loro matrimonio, sicuramente erano impegnati in luna di miele e non si sarebbero accorti di niente; la ragazza rise mentre sorseggiava la cioccolata bollente che si era fatta portare, naturalmente ben ricoperta di panna montata che danzava.
Forse non sarei dovuta venire, non so se ce la faccio... La ragazza aveva assicurato a Dekan che non avrebbe avuto problemi con Dorian ma dopo averlo rivisto non ne era più tanto sicura: aveva avuto l'impressione che il mago la squadrasse attentamente anche se la sua presenza le era stata utile per impedirle di apostrofare quel cafone come meritava. Le sue occhiate l'avevano disgustata perciò aveva colto quasi con sollievo l'intervento di Dorian; eppure sentiva ancora su di sè lo sguardo magnetico del nordico insegnante, che la induceva a chiedersi quanto potere affetivamente potesse avere su di lei.
Nessuno. Era già bastato Riddle a farla sentire sporca e insudiciata, non si sarebbe piegata passivamente di fronte a nessun altro: la facilità con la quale il Serpeverde l'aveva influenzata la spaventava, e la distanza lo rendeva verosimilmente meno pericoloso, tuttavia Anastasia aveva sempre l'impressione di essere controllata. E per quanto trovasse Dorian affascinante, non aveva intenzione di farsi sorprendere anche da lui.
"Ma a chi voglio darla a bere? Probabilmente l'ho fissato come una stupida ragazzina, cosa che effettivamente sono..." Anastasia borbottò tra sè e sè, come se potesse giungere una smentita dal nulla: in verità non l'aveva guardato poi tanto ma proprio come accaduto durante il periodo di prigionia, gli occhi grigi dell'uomo erano una calamita e il fatto che fosse pure affascinante... non giocava a favore della sua voglia di libertà.
Non le piacevano i biondi, li trovava stupidi - Narkissos ai suoi tempi le aveva dato molti motivi per pensarlo, e anche se si era sposato con Evangeline, ciò non lo rendeva improvvisamente più intelligente e maturo - e aveva sempre pensato che fossero meglio i mori; questo anche in virtù del fatto che c'era già lei, di bionda, ma non poteva negare che se Lumacorno avesse posseduto almeno la metà dello charme di Dorian, tutte le ragazze di Hogwarts - lei in testa - avrebbero fatto in modo di contenderselo.
Nonostante tutto quello che era accaduto, Anastasia aveva sentito una forte attrazione magnetica verso di lui, e la cosa la preoccupava. Avrebbe dovuto desiderare di prenderlo a schiaffi, invece... Scrollò la testa. Aveva così tante cose di cui preoccuparsi che non si sarebbe neppure accorta del mago; la mattina successiva avrebbe effettuato un primo giro di volo al campo da Quidditch - per il momento si era limitata a osservarlo dalle gradinate, e a dare un'occhiata alle palle e alle scope della scuola - per poi prepararsi in vista del test con Nastassos. Non si sarebbe neppure accorta di Dorian Thorvaldsen, ne era assolutamente certa.




Note:


Eccoci qui con il secondo!
"
la pozione migliore era un bel bicchierozzo a fine giornata" parola più, parola meno questa è una citazione dal sesto film lol sì il peggiore, ma mi sono ricordata della cena al Lumaclub dove c'è Luma che chiede a Belby qualcosa e lui risponde così xDDDD
Bene, spero vi piaccia: giretto panoramico di Durmstrang - sappiate che utilizzo cose inventate da Enide u.u - e ingresso ufficiale del principe Disney... cioè volevo dire del protagonista, Dorian xD
Si tratta di un personaggio maschile complesso: in questo capitolo sono uscite tutte cose che più o meno si sapevano già, con l'approfondimento del suo legame con Grindelwald e il Bene Superiore u.u ebbene, questo era uno convinto u.u ma, come già detto, era abituato ad agire più che altro nell'ombra. Ora ha 38 anni zizi
Non l'ho scritto ancora ma Dorian prima di diventare insegnante di Pozioni(a 27 anni, il più giovane nella storia - mia xd - di Durmstrang. Anastasia ne ha 19 ma Volo è una materia diversa, più uno è giovine meglio è u.u) era un Guaritore. Forse qualcuno l'ha ipotizzato dato che il suo ruolo in Profumo di Tenebra è quello di curare Anastasia e mantenerla viva xd Verrà fuori più avanti u.u
inizialmente la mia idea era che lui fosse uno che lavorava al Ministero - coincide con l'immagine di lui, abbastanza rilassato diciamo, molto fighetto in gioventù xd anche se poi verso i 30 somiglia di più a un vichingo, come associazione di idee- ma poi ho preferito affidargli una carriera meno eclatante. I Guaritori chi se li fila?o.o nessuno XDDDD cioè se ne vedono pochi u.u però la loro utilità è di indubbio valore u.u
Anche lui tiene ai suoi studentini u.u che carino u.u
ovviamente era un genio a pozioni LOL
andiamo avanti: incontro tra lui e Anastasia, avvenuto PRIMA delle mie previsioni. Ci stava, anche se più che altro non è successo molto.
Inserimento altro personaggio:
Grijgor von Fussen è una merdaccia u.u lo odio, lo picchierei, e spero che lo odiate pure voi xDDD è uno di quei vecchiacci a cui partono gli ormoni appena vedono una ragazzina giovane u.u Dorian doveva necessariamente restare LOL lui insegna storia della magia.
Fussen è un paesino tedesco. Non so perchè ma come cognome mi piace.
Kathrina van Arpien: non poteva mancare l'amante lol se si è capito, questa qui è una bella donna, non sposata, che si infila ovviamente nel letto dell'insegnante figo di turno. Dorian in questo caso u.u ma in verità vale poco e nulla lol lei insegna Trasfigurazione. Il nome me l'ha suggerito quel furbacchione di mio fratello LOL doveva esserci subito l'assonanza XD
Mark viene citato da Grjigor ed è un altro insegnante, più avanti scoprirete chi è u.u
Nel prossimo capitolo mi concentrerò su quella che ritengo essere la mia creazione più brillante in fatto di png maschili: Fjodor Nastassos, il fantomatico Spezzaincantesimi che addestrerà Anastasia *__* non vi do' anticipazioni U__U
grazie a chi legge e recensisce e apprezza solamente <3

Durmstrang non è mai collocato nella saga della Rowling, se non per la pura ipotesi di Hermione che si trovi a Nord. Concordo. Io l'ho ambientato  in Scandinavia e cercherò di essere coerente u.u
c'è chi lo crede in Germania per il parlato ma allora Herm avrebbe detto che si trova a sud dell'inghilterra XDDDDDD
   
 
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