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Autore: Alys_90    10/01/2013    4 recensioni
-Sana addio. È finita, non cercarmi mai più-. E così dicendo rientrò.
Akito Hayama mi aveva davvero lasciata. E per di più in quella squallida maniera.
Corsi via, disperata.
-ADDIO!-.
Akito ha lasciato Sana. Come procederà la vita di entrambi? Sarà stato un addio definitivo oppure torneranno nuovamente insieme?
A tal riguardo, un grande segreto verrà a galla e scompiglierà le vite di tutti i protagonisti ..
Questa è la mia prima Fanfiction! Spero sia di vostro gradimento!
Dedicata a Simone, il mio adorabile fratello. ♥
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naozumi/Sana, Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uscii dagli studi televisivi. Che brutto tempo. Tuoni e nuvoloni minacciosi sovrastavano il cielo. La pioggia iniziava a cadere sul caldo e nero asfalto. Ma.. ero ugualmente euforica!
Era un pomeriggio d’inizio agosto e il mio primo giorno di vacanza.
Finalmente libera dal lavoro e dalle mille corse mattutine per giungere in orario a girare show, fiction e quant’altro.
Finalmente libera di poter godere di questo squarcio d’estate che ormai stava quasi per finire.
Finalmente libera di passare ogni singolo momento del giorno con lui. Con Akito.
Pronunciare, o anche solo pensare il suo nome mi scatenava una miriade di brividi in tutto il corpo, dalla testa sin alle punte dei piedi.
Il piccolo dolce Hayama, che conoscevo fin dalle elementari, di cui avevo scoperto la vera personalità, il vero essere. Quel bambino con cui sono cresciuta, quel bambino che ha conquistato la mia anima, con il quale ho vissuto mille avventure e superato milleuno peripezie.
La nostra amicizia era diventata, pian piano, qualcosa di più. AMORE, già. Un amore incondizionato. Un amore desiderato da molto, anzi moltissimo tempo. Un amore che era sbocciato in tutta la sua pienezza.
Io e Akito stavamo insieme da circa sei anni. I sei anni più belli della mia vita. Ne avevamo passate tante, e continuavamo a passarne, ma stare accanto a lui rendeva più semplice tutto.
Aya e Tsuyoshi parlavano perfino di un ipotetico matrimonio tra di noi. Sempre appiccicati, quei due.
-Si vedrà-aveva risposto semplicemente Hayama, voltandosi verso di me sorridendo. Ed io l’avevo stretto forte forte. “La sig.a Hayama”, pensai ad alta voce nella mia testa.
Era diventato il centro dei mio mondo, per non dire che lo era sempre stato.
-Sana ci sei?- La voce di Rei mi riportò alla realtà. Eravamo sulla strada principale e solo ora me ne accorsi. -Ti stavo dicendo appunto, per quanto riguarda quel film..-
-Ma Rei! Sono in vacanza da cinque minuti e già parli di lavoro!- sbuffai.
-Ti stavo solo chiedendo. Permalosi oggi!-
Risi. Il mio manager era un uomo fantastico. Una di quelle persone che ti sorreggono di continuo, in qualunque situazione. Una di quelle persone a cui ti affezioni e che diventano parte della tua vita. Rei si era trasferito, sposato ed ora era in attesa di un bambino. Con Asako, ovvio. Ero veramente felice per loro.
-Hey Sana, stasera hai la cena a casa di Akito con la sua famiglia?- proruppe di nuovo Rei.
-Si e non so nemmeno cosa mettere!- esclamai imbronciata.
-Ma se hai una miriade di abiti nel tuo armadio!-
-Lo so, ma comunque non so ugualmente come vestirmi, accidenti!-
Ormai casa Hayama era la mia seconda dimora. Ogni tanto pranzavo o cenavo con la famiglia di Akito e lui con la mia. Dormivamo spesso insieme, passavamo pomeriggi a studiare, serate in discoteca con gli amici e notti a fare l’amore. Lui era, in poche parole, la mia VITA.
Arrivammo e Rei parcheggiò l’auto davanti al vialetto della mia lussuosa abitazione. “Lussuosa” non era un aggettivo che mi piaceva tanto ma, secondo alcuni, quello era il più adatto a descrivere il mio “tetto”.
-Ciao Rei! Saluta Asako!-
-Sarà fatto!-replicò, sfrecciando via.
Entrai e vidi Mama intenta a scrivere il suo prossimo romanzo, spolicciando sulla tastiera del pc.
-Ciao tesoro! Com’è andata oggi?- mi chiese, staccando gli occhi dallo schermo per posarli sui miei.
-Benissimo! Abbiamo fatto una  piccola festicciola per salutarci visto che ci rivedremo tutti fra un mese!- esclamai.
Mama mi sorrise. -Su vai a prepararti, tra un ora circa devi essere da Hayama-.
Arrossii. -E mi raccomando, comportati bene-.
-Mamma! Ormai ho diciotto anni, non sono più una bambina! Mi ripeti questa frase da anni!- dissi con enfasi.
-Cara, sono tua madre e mi comporterò sempre di conseguenza- obiettò ritornando alla sua attività.
Salii le scale, andai in camera mia e aprii il guardaroba.
-A noi-.
 
                                                                                ***
 
Avevo optato per un vestitino blu con la gonna a ruota. Scarpe rigorosamente alte, nere e lucide.
Stavo seduta accanto ad Akito. Lui sempre impeccabile. Camicia, jeans e il profumo che gli avevo regalato a San Valentino.
-Allora Sana, hai terminato le riprese?- mi interpellò il Sig. Hayama, addentando una gran quantità di spaghetti.
-Certo. Non vedevo l’ora. A volte il lavoro è veramente stancante e un po’ di riposo ci vuole-ribattei.
-Quindi immagino che andrai qualche giorno al mare con mio fratello!- proruppe Natsumi.
-Ehm.. A dir la verità non ci abbiamo ancora pensato!- proferii. Guardai Akito. Questa sera era di poche parole e alquanto serio.
-Akito ti senti bene?- gli chiesi sottovoce.
Nessuna risposta. Guardava fisso la bottiglia di vino. “Ma cos’ha?”.
-So che presto girerai un nuovo film in Italia e starai via per diverse settimane! Caspita, deve essere fantastico avere milioni di fan! Sai, le mie amiche non fanno altro che parlare di te Sana. Mi chiedono insistentemente i tuoi autografi e sono desiderose di incontrarti e..- sosteneva Natsumi.
-Ora basta!-. Akito si alzò e battè un pugno sul tavolo di legno. -Sana, vieni con me- pronunciò, dirigendosi verso la veranda.
-S..Si..-dissi debolmente. Che tono freddo e acido che aveva Akito.
Il Sig. Hayama e Natsumi ci osservarono tra il mezzo sorpreso e il mezzo scioccato.
-Scusatemi..- e corsi verso Akito.
-Si può sapere che ti prende?- gli chiesi, non appena lo raggiunsi sul terrazzo.
Akito scrutava un punto lontano e non disse nulla. “Possibile che non si degni nemmeno di rivolgermi la parola?”. Assurdo.
-E guardami in faccia quando ti parlo!- urlai, strattonandolo per un braccio.
Akito si voltò. Aveva una strana ombra negli occhi. Un’ombra che non avevo mai visto prima.
-Sana è ora di dire basta. Alla nostra storia, a noi-. Gelido come il ghiaccio.
Quelle parole mi trafissero il cuore come lame taglienti. -Co-cosa? Ma.. che dici?-
Sentivo gli occhi iniziare a bruciare a causa delle lacrime che si accumulavano al loro interno.
-Non può andare avanti così! Lo capisci?! Sei sempre impegnata, non hai mai tempo per stare con me e se ne hai è quasi niente! So bene che la tua carriera è importante, ma io non ce la faccio più a continuare in questo modo! Fra pochi mesi andrai all’estero, come ha detto mia sorella, per il tuo nuovo film e io dovrò stare per l’ennesima volta senza te! E' da sei anni che succede questo! Da sei lunghi anni! Sono giunto al limite.. Ci ho riflettuto e la conclusione a cui sono arrivato è questa.. E’ meglio chiudere.. e per sempre-.
Rimasi immobile, ad ascoltare quelle frasi che mi stavano uccidendo dentro.
Akito voleva lasciarmi. No, non potevo crederci!
-Io rinuncerò al film per te, se è questo il problema! Non voglio perderti.. Per nessuna ragione!-
-No Sana. Questo è un ragionamento sbagliato. Tu non devi rinunciare alle tue passioni per me. Hai faticato duramente per diventare una grande star del cinema ed io non sarò l’ostacolo che impedirà la tua scalata. Non lo permetterei mai. Devi continuare a fare quello che fai. Io mi metterò da parte, altrimenti soffrirò ancora e ancora. Ho bisogno che tu ti allontani, che non pensi più a me-.
Un dolore lacerante mi attraversava. Le lacrime iniziarono a sgorgare feroci.
-Non puoi.. Non puoi farmi questo! Come farò a vivere senza te?! Meglio, come farò a sopravvivere?!-
Akito mi prese per le spalle. -Sei una ragazza forte, ce la farai. Non piangere, ti prego. Sai che non sopporto quando piangi. Devi vivere il tuo presente e dimenticare il passato, di cui ora io faccio parte. Sono stati anni bellissimi Kurata.. Non li scorderò mai..-.
Ero sconcertata, sconvolta,sbalordita, turbata e TRISTE. Piangevo a dirotto, non riuscivo a controllarmi.
-Aki..-
-Shhh..- affermò portando un dito sulle mie labbra e abbracciandomi frettolosamente. -Ora vai. Ci penso io con papà e Natsumi-
-Ma..-
-Sana addio. E’ finita, non cercarmi mai più-. E così dicendo rientrò.
Lo guardai chiudere la vetrata e andarsene.
Akito Hayama mi aveva davvero lasciata. E per di più in quella squallida maniera.
Corsi via, disperata.
-ADDIO!-.
 
 
  
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