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Autore: Sora33    12/01/2013    3 recensioni
E' una giornata così tranquilla e serena, una calda mattina estiva, un raggio di sole entrava dalla finestra riscaldando il pavimento in legno e illuminando lievemente la stanza. Kari già in piedi si stava divertendo a finire di preparare la valigia per la partenza.
Finalmente lei e i suoi amici Digiprescelti avrebbero passato una settimana di vacanza tutti insieme. Era così eccitata dall'idea che continuava ad aprire agitata i cassetti e riempire la valigia in modo quasi compulsivo.
Nel sottofondo il russare del suo rumorosissimo fratello Taichi. Ancora si chiedeva come facesse a dormire con tutto il rumore che lui stesso provocava.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6:

 

 

 

“ Coraggio Joe... Davis! Adesso vi riscaldate un po' davanti al fuoco e poi ci prepareremo per scendere.”

 

Sora è sempre così gentile, tranquilla, rilassata e diplomatica. Aveva questo modo di fare anche a Digiword. Infatti tutti le prestavano spesso attenzione e ascolto. Mi è sempre stata molto vicina e forse è proprio grazie alla sua presenza che io non sono diventata una ragazza egoista e sono cresciuta.

Seduta su una panca di legno osservo la baita di montagna tutto intorno. E' un luogo un po' rustico ma allo stesso tempo infonde calore e conforto. In un caminetto in legno zampilla del fuoco e in cima appeso al muro c'è una grande testa di cervo con due maestose corna e lo sguardo vivo. Sembra veramente possa staccarsi da li e scappare via saltando in mezzo hai tavoli e le panche di legno e uscendo dalla porta a gran corsa.

Il bancone mostra diversi dolci e pietanze che emanano un profumo casereccio. Le pareti in pietra e la luce è bassa come se fosse una caverna.

Il propietario del posto è stato così gentile che ha imprestato due coperte a Joe e Davis e gli ha detto di stare davanti al fuoco a prendere caldo mentre i vestiti si sarebbero asciugati.

 

“Mimi... vuoi una cioccolata?”

 

Sora è in piedi davanti a me che mi guarda tranquilla. Siamo stati io e lei ad accompagnare Joe e Davis a chiedere un po' di conforto.

 

“Io vorrei un po' di the caldo....”

 

“Anche io... posso?”

 

“ Ma certo... chiedevo apposta...”

 

“Io niente grazie comunque...”

 

Detto questo si allontana e va al bancone a parlare.

 

“Brr... mamma mia.”

 

Davis si stringe più forte sotto le coperte nascondendo le labbra e sospirando stancamente. Joe dal canto suo invece sembra essere particolarmente allegro. Il suo scivolone nel lago lo ha comunque divertito molto nonostante volesse uccidermi per un primo momento.

Per questo io e Sora ci siamo offerte di accompagnarli ad asciugarsi e a chiedere se potevano usufruire di un caminetto. Anche se è estate in montagna a certe altitudini come questa c'è parecchio freddo sopratutto dopo aver fatto un bel tuffo in un lago.

 

“Perdonami Joe...”

 

“Ah tranquilla lo so che non lo avete fatto apposta... perciò per oggi sei perdonata..”

 

“Sei sicuro che non vuoi che faccia qualche cosa per sdebitarmi?”

 

Lui mi fissa per un attimo. A quel punto incomincio a preoccuparmi.

“Qualche cosa in effetti potresti fare...”

 

 

 

 

 

 

 

“Tutto questo è ridicolo.”

 

“Lo hai detto tu che volevi sdebitarti no...”

 

Lo guardo male... una canna da pesca e in mano e lo sguardo da serial killer. Maledetto il momento in cui gli ho detto che avrei fatto qualsiasi cosa per sdebitarmi. Io non sopporto queste cose..

 

“Sono cose che si dicono sul momento … non dicevo certo sul serio..”

 

“Su Mimi coraggio..”

 

Indica la scatola piena di vermi che si attorcigliano fra di loro.. Oddio...

 

“E io dovrei metterci la mano dentro..”

 

Mi fissa compiaciuto.

 

“Joe giuro che me la paghi.... Ma poi è stata Sora a lanciare la palla...”

 

“Non è andata proprio così e lo sai..”

 

Sora mi guarda sorridente seduta sul prato.. Braccia all'indietro gambe incrociate come se fosse un'indiana.

 

“Ok ok... non è andata così però non è giusto..”

 

“Mimi...”

 

“E va bene...”

 

Sospiro sconsolata e mi avvicino a quella confezione disgustosa. Chiudo gli occhi per non vedere lo spettacolo che ho davanti addiritura decido che per sicurezza è meglio girarsi dall'altra parte. Ma non serve a niente. Come immergo la mano l'ha dentro sento delle cose muoversi intorno a me vive, viscide e disgustose che cercano di arrampicarsi e rigirarsi fra le mie dita.

 

“Ahhh... non ce la faccio..”

 

Ritraggo la mano e vedo Joe scompisciarsi dal ridere.

 

“Giuro che me la paghi..”

 

Mi avvicino a lui con la canna in mano decisa a rompergliela in testa ma lui con un gesto della mano mi indica di fermarmi. Mi sorride ancora.

 

“Ricordati Mimi. Me lo devi.”

 

Sospiro e mi allontano innervosita...

 

“Accidentiiiiii...”

 

“Ragazzi...”

 

Arriva Cody correndo dalla parte opposta della riva del lago. Gli altri stanno mettendo tutto a posto consegnando le canne da pesca a quello che le noleggia e anche le esche. Devono aver pescato almeno due pesci ognuno.

 

“Chi ha vinto?”

 

Chiede incuriosita Sora appena Codì si ferma davanti a noi cercando di riprendere fiato.

 

“Yolei...”

 

“Yolei?”

 

Esclamiamo in coro.

 

“ah... la solita fortuna del principiante.”

 

Esclama Davis sbuffando scocciato. Era con noi da un po'... Non si sarebbe di certo perso l'occasione di prendere in giro Mimi.

 

“E chi ha perso?”

 

Chiede Joe...

 

“ Tai... ne ha preso solo uno poi la sua lenza si è andata ad attorcigliare a quella di Ken e hanno dovuto tagliarla.”

 

“ahahahaha... adesso sarà divertente dargli una punizione.”

 

“Non vedo l'ora.”

 

“Davis stai attento a quello che fai... potrebbe decidere di legarti e imbavagliarti e chiuderti in uno sgabuzzino..”

 

“... Non ci mette molto a farlo... probabilmente è il suo desiderio più nascosto.”

 

Scoppiamo a ridere tutti insieme, poi vediamo arrivare anche Ken che ci informa che è ora di andare.

In effetti sono già le sei e il sole comincia a calare. Alle sette e mezza il pulmino ci aspetta al punto in cui ci ha lasciato e non possiamo permetterci di perderlo perchè è l'ultimo.

 

 

 

 

 

“Sono distrutto...”

 

Izzy è appoggiato allo schienale del pulmino e ha proprio l'aria stanca. Joe seduto al suo fianco nella medisa posizione di traverso sul sedile ha la stessa espressione affranta.

 

“Volete qualche cosa per ricaricarvi... Ho delle merendine.. le tenevo da parte in caso potessero servire.”

 

“Davvero?!”

 

Tai salta fuori da dietro il mio sedile come se volesse farmi un agguato e dietro di lui vedo spuntare anche Matt con aria famelica.

 

“Ok ok... ne ho giusto 4 però fate i bravi e non mettetemi fretta..”

 

Sospiro e prendo il mio zaino frugando dentro. Propio non li trovo, tiro fuori il portafoglio, una cartina, il cappello, una penna, due macchine fotografiche, un coltellino, una bottiglia d'acqua...

Poi mi accorgo che Izzy e Joe mi fissano perplessi e forse anche Matt e Tai...

 

“Bhè? Che c'è?”

 

“Ma quanta roba hai li dentro?”

 

“La domanda è... come fa a starci tutta quella roba dentro a una borsa del genere...”

 

Esclama Tai ridacchiando fra se e se...

 

“Ahahahaha... Mary Poppins mi fa una pippa...”

 

Allegramente riprendo a frugare dentro e finalmente trovo quello che cercavo e inizio a distribuire hai poveri ragazzi affamati.

Mi sembrano soddisfatti e lo stesso vale per me... Mi capita ogni tanto di osservarli in modo distaccato e non posso fare a meno di pensare a quanto voglio loro bene. A quanto li sento come una seconda famiglia. E più sto con loro più mi accorgo della loro mancanza quando sono in America.

Osservo Izzy che ha finito la sua barretta di cioccolata. Mi guarda e mi sorride allegro.

 

“Grazie ancora Mimi...”

 

“Non c'è di che... ma...”

 

“Cosa?”

 

Gli indico il bordo sinistro delle labbra che è sporco di cioccolata.

 

“Ahhh è vero..”

 

E in quel momento si pulisce con la mano strofinandola sul viso. Io e Joe ridiamo... Ma non posso fare a meno di pensare a quando sia carino e impacciato a volte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Taiiii.... paghi penitenza...”

 

Osservo il mio migliore amico con un'espressione un po' scema. Si perchè è inutile cercare di essere seri con lui. E anche se ci provi dopo un po' non ce la fai e finisci per abbassarti a un livello pari al sottolivello del mare. O della crosta terrestre? mm.. non so come paragonarlo..

Lui mi guarda con le braccia conserte mezzo svaccato sulla sedia della cucina e penso che voglia farmi fuori.

 

“Ragazzi... Ragazzi... ma ci pensate? Io ho vinto... ho vinto... HO VINTO!!!”

 

Yolei vaga in cucina da mezz'ora ripetendo sempre le stesse parole e ci manca poco che Tai possa ucciderla.

 

“Tsù... tutta fortuna...”
 

“Si quella del principiante.”

 

“Parli così perchè sei geloso.”

 

Si avvicina a Davis con un'espressione compiaciuta e tutta la voglia di sbattergli in faccia la sua felicità.

 

“E tu Tai... ricordati che sono io a decidere la punizione che devi avere...”

 

In quel momento irrompe in cucina Sora. Era andata a fare una doccia rinfrescante e adesso ha effettivamente un'aria più limpita. I capelli lucidi e vaporosi, un po' elettrici ma pur sempre bellissimi... Fanno venire voglia di accarezzarli. Quasi mi viene voglia di alzarmi e andare da lei abbracciarla forte e baciarla. Ancora mi chiedo come faccio a resisterle.

Lei si avvicina quatta quatta a Tai e lo abbraccia dal collo chinandosi su di lui e posandogli la testa sulla spalla, il viso rivolto al suo orecchio destro e un sorriso sornione.

 

“Io propongo di farti dormire all'aperto sta notte..”

 

“Siii.. potrebbe essere un'idea..”

 

Kari che fino a quel momento era in piedi che osservava Joe e Ken pulire i pesci si volta elettrizzata.

 

“Tua sorella ti vuole così bene devo dire.”

 

Guardo Tai e lui si mette a ridere. Non sembra essersela presa...

Scioglie la braccia dal petto e le porta dietro di se avvolgendole intorno hai fianchi di Sora come se la stesse cingendo in un abbraccio.

 

“Eh va bhè...”

 

“E va bhè cosa? Vogliono farti dormire in giardino lo hai capito?”

 

Mimi lo fissa sorpreso...

 

“Sai che roba... è estate.... non c'è freddo.. io dormo con le cicale e le stelle.”

 

Bhè non fa una piega. Infatti c'è un attimo di silenzio...

 

“Voglio dormire anche io in giardino..”

 

“Siii... dai che ne pensate?”

 

“Magari non dormire... ma si può fare..”

 

“Scusate ma allora che genere di punizione diamo a Tai?”

 

Lui ci guarda male. Penso che si stia maledicendo per aver parlato e in qualche modo me la rido sotto i baffi è sempre divertente vederlo così.

 

“ Ahhh ci penserò...”

 

“Uffaaaaaa...”

 

Vedo Sora scostarsi dall'abbraccio del mio migliore amico e allontanarsi verso le scale, forse sta andando in camera. E' in quel momento che mi alzo in piedi e la seguo fuori dalla cucina, salgo le scale e la trovo nel corridoio il legno vicino a camera sua.

Sembra osservare il tetto...

 

“Che c'è?”

 

Si volta e mi fissa sorpresa, poi chiude gli occhi e scuote la testa sfoderando il più bel sorriso che abbia mai visto.

 

“Niente... è che.. mi è sembrato di sentire un rumore.”

 

Osservo il punto che guardava lei poi mi volto a fissarla di nuovo.

 

“Sarà caduto qualche cosa in soffitta... senti un po'... ti va di uscire e fare una passeggiata... io e te... soli?”

 

Mi guarda con un'espressione indecifrabile e per un attimo rimpiango di essermi esposto così tanto e di averle chiesto una cosa del genere.

Ma poi sorride ancora.

 

“Si... aspetta qui fuori che mi cambio e arrivo...”

 

Entra in camera chiudendosi la porta alle spalle. E mentre la guardo sparire dietro la porta mi appoggio al muro felice... Siiii... finalmente un po' da soli...

Era da tanto che non la beccavo così tranquilla e sola... Finalmente.

Appoggiato al muro faccio finta di avere un'espressione pseudo seria prima che quella porta si apra di nuovo mostrandomi il suo bellissimo sorriso.

 

“Che faccia hai?”

 

“Eh?”

 

Mi volto e vedo il mio fratellino che sorride allegramente mentre mi guarda stupito...

 

“Che faccia ho..”

 

“mm.. non saprei.. non riesco a scegliere se è un'espressione fra il felice o il mi sento rimbecillito totalmente...”

 

“Ah bene... Grazie per avermelo detto ora mi sento meglio..”

 

Lui mi scoppia a ridere davanti con un sorriso cristallino. E' cresciuto davvero tanto e non posso fare a meno di accorgermi di questo ora. Si perchè da piccolo è diventato un bel ragazzo di certo migliore di me quando avevo la sua età.

 

“Che ci vuoi fare fratellino. È così..”

 

“Ti capisco, ti capisco... però cerca di tranquillizzarti un po' e non esagerare...”

 

“Ok ok...”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre osservo gli altri finire di pulire i pesci mi accorgo della mancanza di Tk.... La cosa mi lascia stupita perchè fino a poco fa mi sembrava fosse in cucina.

Lo cerco con lo sguardo fino a che non mi trovo davanti Davis...

 

“Ciao...”

 

Sgrano gli occhi perplessa e poi gli sorrido..

 

“Ciao...”

 

“Ti va di andare a fare un giro?”

 

“Non posso.. devo dare una mano agli altri a finire di fare queste trote altrimenti non finiamo più...”

 

Forse è una buona scusa. O forse è un modo per incastrarmi in una situazione senza ritorno.

Ma in quel momento vedo scendere le scale Tk...

 

“Oh... Tk... ma Matt e Sora?”

 

L'innocente domanda di Ken fa sobbalzare Tai sulla sedia che sembra essersi accorto solo in quel momento della mancanza dei suoi due migliori amici.

 

“Mah... penso siano usciti a fare una passeggiata..”

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