Ebbene, siccome domani ho
un esame… Ho deciso di aggiornare qualcosa XD sì, è una contraddizione, vero?
XD ma questa storia non se la fila nessuno, è tanto che non aggiorno e… Beh,
beccatevela :v
Sperando che questo
capitolo riscuota più successo del primo XD
Buona lettura =)
Primo capitolo
Era
tornato al Manor ormai da diverse settimane.
Dopo
essere stato adeguatamente punito per la sua codardia da Lord Voldemort in
persona – esperienza che non augurava a nessuno, nemmeno a sfregiato Potter,
sebbene sapesse che a lui spettava di peggio – Draco aveva cercato di chiudersi
nelle sue stanze ed isolarsi dal resto del mondo, senza successo.
Casa
sua si era trasformata inesorabilmente nel quartier generale dei Mangiamorte e
c’era un via vai di gente impressionante. Sua madre era venuto a curarlo dopo
che era stato punito, molto più pallida del solito, e da allora cercava sempre
di rassicurarlo con la sua ‘presenza’. Non che questa contasse molto, nella
Villa e soprattutto nei confronti di Voldemort.
Draco
voleva solo essere lasciato in pace.
Suo
malgrado era invece costretto ad assistere a più o meno tutte le riunioni di
Mangiamorte e a portare a compimento le mansioni ingrate che gli venivano
affidate, come quella di Cruciare a morte i prigionieri inutili o di torturare
meno selvaggiamente qualche sporco Babbano catturato apposta per far divertire
la feccia che ormai frequentava casa sua.
Feccia,
sì, perché dopo aver visto gli orrori che erano costretti a compiere i
Mangiamorte… Ed aver visto gli stessi torturare vittime innocenti solo per
rilassarsi dopo una giornata di ‘duro lavoro’… Non potevano che essere feccia
senza pietà.
Ma
questo badava bene di non dirlo né farlo capire. Aveva ripreso le lezioni di
Occlumanzia con sua zia Bellatrix e gli erano state molto utili.
Nonostante
essa stessa gli facesse paura, le era anche un pochino grato del fatto che,
grazie ai suoi insegnamenti, il Signore Oscuro non potesse leggergli
completamente nella testa.
Non
avrebbe mai tentato di nascondergli qualcosa, questo no, non era così stupido
da provarci. Ma cose ‘innocenti’ come i suoi pensieri riguardo a lui… Se non li
cercava direttamente nella sua testa – non era molto interessato a queste cose,
a meno che non sospettasse un tradimento: pretendeva solo la cieca obbedienza –
in genere era in grado di evitarli e di occultarli.
Utile,
dopotutto.
Zia
Bellatrix si premurava di insegnargli anche altro, magie oscure avanzate che
Draco aveva sempre professato di voler conoscere e che adesso gli facevano
rivoltare lo stomaco al solo pensiero. Teneva duro e sopportava e pregava che
l’estate finisse presto, per poter tornare ad Hogwarts.
A
proposito della scuola… Giusto qualche tempo prima si era saputo che Severus
Piton sarebbe stato nominato preside.
Quella
volta sua zia era andata su tutte le furie, tanto che aveva torturato e ucciso
cinque Babbani e non si era ancora calmata.
“Quello.
Stronzo. Babbanofilo. Che. Si. Parava. Sotto. Le. Sottane. Di. Silente.”
Ogni
parola era un taglio inferto in quei poveri corpi. Draco avrebbe fatto a meno
di stare lì ad osservarla, ma sua zia riteneva che assistere a certe cose fosse
un buon modo per imparare.
“CRUCIO!”
urlò infine, con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Anche
il Babbano – un uomo sui quarant’anni – urlò e il ragazzo impallidì.
Sua
madre, Narcissa, gli poggiò le mani sulle spalle cercando di trasmettergli un
po’ di conforto. Anche lei era venuta ad assistere, ma solo per stare vicino al
figlio. Si faceva forza per lui e cercava di non lasciarlo solo, soprattutto
nei momenti di umore pessimo della sorella. O almeno così pensava Draco, che
comunque era troppo concentrato sulla sensazione di nausea per poterci
riflettere.
“Bella,
non credi di star esagerando?” le chiese Narcissa, piano.
“Avada
Kedavra!” urlò lei, uccidendo così anche l’ultimo prigioniero. Poi si rivolse
alla sorella.
“Esagerando?
ESAGERANDO?! Quello schifoso diventa preside di Hogwarts ed io starei
esagerando?! Ah! Ma perché nessuno vede come non sia altro che uno sporco
traditore?!”
“Ha
ucciso Silente.”
“Solo
per lo stupido giuramento che gli hai fatto fare! Stava salvando la sua pelle,
non di certo dimostrando lealtà al Signore Oscuro!”
“Bella.”
cercò di avvertirla lei.
“Bella
un corno, Narcissa! Se proprio aveva un altro scopo, oltre a quello di salvarsi
la pelle, era quello di screditare ancor di più la nostra famiglia! Doveva
lasciar fare a Draco quello che gli era stato ordinato di fare!”
“Secondo
me…”
“E’
inutile che parli. Non mi fiderò mai di lui. Non capisco come tu e Lucius
possiate averlo scelto coma padrino di Draco.”
Il
ragazzo stava in silenzio.
Non
era mai una buona cosa provocare Bellatrix o tentare di calmarla durante i suoi
scatti d’ira: poteva avere i suoi ‘momenti’ e ci rimanevi stecchito in mezzo
secondo. L’unica che osava farlo era appunto sua madre Narcissa, e Draco
sospettò c’entrasse qualcosa il legame di sorellanza.
“Personalmente
ho molta stima di Severus…”
“Stima!
Stai parlando dell’uomo che ha provocato la caduta del Signore Oscuro!”
Quella
era nuova. Neppure lui poteva trattenersi, non dopo ciò che aveva sentito.
“Che
intendi dire, zia? Come sarebbe?”
Bellatrix
gli rivolse uno sguardo strano, poi alzò il mento e prese a parlare fieramente.
“Devi
sapere, caro Draco, che Severus Piton è stato colui che ha riferito la prima
parte di quella maledetta profezia al Signore Oscuro. E’ tutta colpa sua se lui
ha deciso di uccidere i Potter e Harry… E ha quindi perso tutto il suo potere.
Non lo perdonerò mai, per questo, MAI.”
“Bella,
stai esagerando. E’ vero che ha riferito la profezia ma ha fatto come chiunque
altro di noi avrebbe fatto. E probabilmente non te lo ricordi perché sei finita
subito ad Azkban…”
“Ad
Azkaban solo per non tradire il mio Signore!”
“Sì,
Bella, lo so. Ma non è questo il punto. Il punto è che Severus è stato male,
molto male, per aver provocato la caduta del Signore Oscuro.”
“Davvero?”
chiese Draco, sempre più avido di sapere. Quella era una cosa che non gli era
mai stata detta e non ne capiva il motivo.
“Beh,
è così, Draco. Era dimagrito un sacco e sembrava sempre pallido… Oh, non mi guardare
così, Bella, lo so che è sempre stato magro e pallido. Io intendo più del
solito, tanto da farci preoccupare, almeno me e Lucius. L’abbiamo dovuto
confortare per mesi dicendogli che non aveva colpe, prima che smettesse di
tormentarsi.”
“Avete
fatto male! Lui ha colpe!”
A
questo punto Narcissa emise uno sbuffo spazientito.
“Come
vuoi. In ogni caso è già ora di cena: Draco, vai a cambiarti. Bella, manderò
qualche Elfo a pulire questo casino.”
Fece
un cenno con la testa in direzione dei corpi del Babbani e poi uscì dalla
stanza, seguita a ruota dal figlio.
Draco
non sapeva che pensare.
Insomma,
non che gli desse un’importanza stratosferica, però era curioso sapere che era
anche un po’ colpa del professor Piton se il Signore Oscuro era caduto.