Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: _Frency_    15/01/2013    1 recensioni
Provate a immaginare una Elizabeth stanca di aspettare il suo amato, un capitan Jack Sparrow in cerca di avventure e una fonte che non aspetta altro che essere trovata. Aggiungete un Will Turner che vive da tempo in una tormentata conflittualità interiore. Immaginate un gioco di complicati equilibri, che si muovono a tempo con la marea. E se i loro destini si scontrassero una volta ancora? Ma si sa, il gioco è bello finché corto, quindi saranno in grado di mettere la parola “Fine” alla loro comune avventura?
Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Will Turner
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao ragazzi! Sono tornata, e decisamente prima del solito! Sono abbastanza soddifatta di questo capitolo, se però avete consigli da darmi o correzioni da farmi, sarò felicissima di parlarne con voi! Ovviamente ringrazio ancora Fafy Ste, che ha recensito il precedente capitolo, e tutti quelli che seguono, ricordano, preferiscono. Siete più importanti di quanto non pensiate! :) 
Non vi anticipo nulla, l'unica cosa che vi dico è che ci avviciniamo sempre più verso un punto saliente della nostra storia. Sperando di non aver deluso le vostre aspettative, vi lascio alla lettura!


Capitolo 14: Vivere o morire

Il pirata aveva sgranato gli occhi, il fiato corto per la corsa e il cuore che martellava furioso nel petto. Non credeva a ciò che vedeva, letteralmente: Elizabeth che si accasciava al suolo, inerte, il petto che andava ricoprendosi di copioso sangue scarlatto, non poteva certo essere una visione reale. Lei non poteva… nemmeno voleva pensarlo. Il suo corpo reagì spontaneamente, non ebbe neanche il tempo di ragionare. Un cenno del capo ad un compagno, che si era precipitato a coinvolgere il famigerato inglese in una furiosa lotta, e aveva trovato il tempo di soccorrere la donna.
Gibbs, dal canto suo, aveva assistito alla scena e, sempre tenendosi Serena accanto, che a mala pena muoveva qualche passo spaventata, si era piombato accanto al capitano e alla sua Regina.

“Jack!”

“Gibbs, maledizione!” urlò di rimando il pirata, cercando di mantenere il sangue freddo. “Ho bisogno che tu resti qui a proteggerla e a difenderla, fai qualcosa, cerca di fermare l’emorragia, ho bisogno di qualche secondo, il tempo di prendere una goccia di acqua miracolosa!” spiegò con voce concitata, mentre sia che Gibbs che Serena si piegavano sul corpo della giovane.

“Guardaci le spalle.” proferì Serena, e il pirata per un secondo rimase sorpreso dall’udire la sua delicata voce, che così raramente aveva udito. “Io penserò a lei.” Asserì convinta, stracciando la camicia della giovane per vedere dove la lama l’avesse ferita.
 
Sparrow, intanto, era balzato lontano appena ne aveva avuto modo, e spalleggiato da un altro filibustiere si era fatto strada verso la Fonte. Sapeva bene che non sarebbe stato semplice, era un chiaro monito lo sguardo del Lord che mai l’aveva perso di vista, e che ora si dirigeva verso di lui con la spada sguainata. Un paio di balzi, e si ritrovò davanti alla strana fontana, i calici ancora stretti con un laccio di tela logora alla cintura, come si era premurato di fare una volta giunti al cospetto della Fonte della Giovinezza. Gli sfilò rapidi, portandoli sotto il getto d’acqua limpida e fredda. Qualche goccia tintinnò cristallina contro l’argento dei calici. A Jack sembrava tutto troppo, orrendamente facile. Difatti…

“Sparrow, ma che pensiero carino facilitarmi il lavoro.” Sibilò Lord Beckett, puntandogli il freddo ferro imbrattato di sangue grumoso contro. “I calici.” Aggiunse perentorio.

Jack, per la prima volta forse dalla morte di Will non aveva voglia di liberarsi dell’avversario improvvisando i suoi famosi giochetti. Voleva arrivare solo dritto al sodo, e subito.
<> si ritrovò a pensare. Aveva i calici stretti in precario equilibrio nella mano destra, e la sinistra ancora libera. Improvvisò una rapida mossa con quella mano, quel tanto che bastava per arrivare alla pistola, e il suo gesto fu talmente rapido che soprese anche il Lord, che nel giro di una manciata di secondi si era ritrovato con una pistola puntata alla fronte, e un pirata ardente dalla voglia di premere il grilletto.

“Infame.” Mugugnò Beckett.

“No… Giusto.” Ringhiò di rimando il pirata, ma, invece di premere il grilletto, si limitò a ad alzare di poco la canna arabescata della pistola e a sbatterla violentemente sulla testa dell’inglese, che cadde tramortito al suolo. Sghignazzò soddisfatto, certamente sarebbe rimasto k.o. il tempo necessario per evitare l’inevitabile.
Corse come un pazzo, fino al gruppetto dei suoi compari. Serena sorreggeva Elizabeth, sussurrandole parole in una lingua a lui sconosciuta; un lembo della camicia della donna avvolgeva il petto della piratessa, arrestando parzialmente la copiosa fuoriuscita di sangue.

“Jack, ce l’hai fatta!” esultò il luogotenente.

“Ceramente, mastro Gibbs, ne dubitavate forse?” domandò assottigliando gli occhi, per poi rivolgersi alla sirena.

“Devi piangere. Ti prego, ho bisogno che tu pianga in questo calice, devi farlo per lei. Ricorda che Elizabeth è sempre stata l’unica a mostrarti…rispetto.” Disse sbrigativo.

“Aspetta Jack, ci manca qualcuno da sacrificare!” gli ricordò ansante Gibbs, mentre lasciava un regalino di piombo nel petto di una giubba rossa. Egli trattenne il fiato, come sopraffatto da tutti quei vincoli, tutte quelle limitazioni che gli remavano ampiamente contro.

“Oh, io non temo certo la …” fece per dire il capitano, per poi venire interrotto bruscamente.

“Non dite così, Capitan Jack Sparrow. Voi temete la morte come ogni uomo, nonostante l’abbiate già precedentemente affrontata. Non c’è bisogno del vostro sacrificio, mi immolerò io. Dopotutto, sono già condannata. Una volta prese sembianza umane non abbiamo che pochi giorni di vita.” rivelò la sirena.

A Jack parve stringersi il cuore di gioia (e sollievo, in fondo in fondo), mentre osservava la giovane Serena accingersi a versare una lacrima limpida come  rugiada in uno dei due calici.
Si ritrovò a stringere la mano di Elizabeth tra le sue senza nemmeno rendersene conto, rimirandone il sorriso affaticato e l’espressione sofferente.
Appena Serena bevve dal suo calice, Jack allungò una mano per portare l’altro alle labbra di Lizzie, che però vi posò sopra un paio di dita, tremolante, respingendolo. Con evidente sforzo articolò qualche parola di protesta.

“Se bevo io… Non ci sarà tempo per te.” Biascicò.

“Spero che abbiate voglia di fare dell’ironia, Miss Swann. Sono forse io quello che sta per morire dissanguato?” domandò con una lieve nota ti tirato sarcasmo.

La ragazza non protestò ancora, limitandosi a scuotere impercettibilmente il capo. Con una rumorosa sorsata mandò giù il contenuto del suo calice.
Subito una specie di folata di forte vento investì il gruppetto e i pochi uomini ancora sopravvissuti (un paio di ufficiali, il Lord e tre pirati malconci) con inaudita potenza. Serene venne sollevata da questo getto d’aria inaspettato, mentre Sparrow si calcava in testa il tricorno di cuoio, onde evitare di perdere il suo prezioso cappello.
Serena, volteggiando sospesa grazie a quello strano ciclone in miniatura, si ritrovò ben presto a girare sempre più velocemente, finché lembi della sua pelle candida venivano strappati violentemente dal proprio corpo esile, mettendo a nudo prima muscoli e poi ossa. La scena diede origine ad un macabro spettacolo, da cui però nessuno riusciva a staccare gli occhi.
Fu un attimo, della sirena non rimase che polvere fluttuante nel vento, ombra misera di ciò che era stata, ma forse vera essenza della sua anima. Intanto, la ferita sul petto della piratessa iniziò, lentamente, a rimarginarsi, finché di essa non rimase che sangue raggrumato sulla camicia. Elizabeth, che aveva portato gli occhi all’altezza del suo petto rialzò lo sguardo, lucido di commozione, incontrando quello assente di Jack. Il pirata si limitò a stringerla tra le sue braccia, lasciando che lei si abbandonasse ad un pianto liberatorio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: _Frency_