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Autore: Lyls    22/01/2013    2 recensioni
tratto dal 1°capitolo:
«io non la capisco» dice sussurrando accigliata «perchè mi sta aiutando? e perchè continua a dire di mia madre? io c'è l'ho una madre ed è babbana» si sta alterando e a Piton non sfugge, tanto che gli scappa un ghigno, oh si è proprio sua figlia.
«perchè è la verità, ma non dovrei esserlo io a dirtelo»anche perchè non mi crederesti «Annabeth Black» dice Piton lasciando il libro «cerca questo nome e capirai»
Hermione fissa Piton che se ne va, lasciandola tremendamente confusa e con quel libro.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hermione Granger, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Mondo Capovolto'
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Sotto una cattiva stella
 


Di come Voldemort sta fregando tutti, Silente in primis.


In una casa da qualche parte a Londra.

«Cara stai bene?» domanda il marito ad un tratto, preoccupato per la moglie che fissa la lettera da cinque minuti.
«si tesoro non preoccuparti» dice sorridendo falsamente, il marito torna a leggere il giornale.
E lei torna a fissare la lettera appena ricevuta, con sopra solo due parole.
Lo sa.
«Tesoro» dice fissando il marito che torna a guardarla alzando nuovamente gli occhi dal giornale.
«dove stai andando?» domanda notando solo in quel momento che è vestita per uscire.
«è arrivata una lettera da Hermione» dice fissandolo cercava di mostrarsi come dovrebbe mostrarsi una madre che riceve notizie dopo mesi che non sente la figlia, anche se non è davvero Hermione ad avere scritto.
«non hai risposto alla domanda» le fa notare il marito.
«vado a fare due passi» dice semplicemente la donna.
«va bene» dice e chiude il giornale.
«che fai?» domanda vedendo che si alza dal divano.
«vengo con te mi sembra ovvio» dice fissandola
«ma non preoccuparti torno subito» si avvicina all'uomo e lo spinge delicatamente verso il divano.
«sei sicu...» non fa in tempo a finire la frase che la moglie se ne è già andata e si sente solo lo sbattere della porta.
Così la donna si incammina con passo sul vialetto d'ingresso per poi voltare l'angolo continuando con quel passo svelto, come se ne andasse della sua vita, e quasi ad un passo dalla sua meta è costretta a rallentare, perchè sa che sta scadendo il tempo, infatti i lineamenti del viso sembrano cedere piano piano mostrando un volto più giovane rispetto a quello della donna che è appena uscito da casa, il corpo si snellisce mostrando un fisico allenato e formoso, così come i capelli che si scuriscono fino a diventare neri e si allungano arrivando quasi alla schiena, e due occhi azzurro ghiaccio prendono il posto di quelli color nocciola ambrati.
Un giovane decisamente seccato l'aspetta vicino ad un cancelletto spalancato, ed alza gli occhi al cielo.
«era ora» dice fissando la ragazza «allora che è successo?»
«che schifo ho toccato un babbano» dice la ragazza con faccia schifata pulendosi le mani sul ragazzo che fa una smorfia «comunque alla signora è arrivata una lettera» dice riprendendo fiato «di Silente, dice solo due parole, lo sa, a te come è andata?»
«a detto solo una parola» dice il ragazzo sbuffando
«che parola?»
«Black»
«Black che diavolo vuol...» si blocca di colpo la ragazza «è una Black» dice folgorata «la ragazza deve aver capito che è stata adottata» il ragazzo entra in casa e la ragazza lo segue.
E dopo essere entrati si sentiranno delle urla, cosa che da fuori non si sentono, segno che è stato attento questa volta per non essere scoperto.
«a quanto pare qualcuno non ha pazienza» dice fra se mentre mano a mano che si avvicinano le urla aumentano.
«n-non lo so dov'è! v-ve lo giuro-o!» urla la donna tremante.
«mi vuoi far credere che non sai dov'è tua figlia? ne l'uomo che te l'ha affidata?» domanda una voce sibilina.
«si! è quello che dico da un ora!» dice la donna che sembra sul punto di piangere, ma lui senza curarsene continua a cruciarla.
«signore» dice la ragazza interrompendo le torture ricevendo in cambio un occhiata penetrante «abbiamo scoperto qualcosa»
«cosa?» domanda spazientito
«alla madre è arrivata una lettera» dice fissando prima il signore e poi la donna «era di Silente»
Sentendolo nominare si volta fissando la ragazza ora ha la sua attenzione.
«dice solo, lo sa» dice il ragazzo ed al sentire quelle due parole la donna sbianca, i due ragazzi se ne accorgono e pure lui che sorride soddisfatto.
«interessante» dice avvicinandosi alla donna, si accuccia alla sua altezza, che è rannicchiata contro il muro «cosa sai che io non so?» La donna forse sperando di aver salva la vita così, decide di parlare.
«Silente» dice la donna cercando di parlare «mi ha detto solo che... non doveva sapere... di essere una Black ha... parlato anche di voi... e del fatto che la madre... è un vostro mangiamorto» dice la donna pensierosa anche se con tutte le torture ricevute è già un miracolo che sia ancora viva «ha anche detto che madre... e figlia non devono... incontrarsi che ne va... della sorte del vostro mondo»
«ah quindi Silente ha paura che la figlia segua le orme della madre» dice compiaciuto, fissando la donna che annuisce solamente, che sentendo che non la tortura più pensa di essere salva «direi che non ci servi più» dice con un ghigno malefico «AVADA KEDAVRA» urla puntando la bacchetta contro la donna che si accascia a terra senza vita.
«non devo tornare di nuovo la vero?» domanda la ragazza schifata, anche se la donna è morta può sempre chiederlo.
«stavolta no, Alexa ho un altro compito per te» dice il Signore Oscuro «e tu Alec, stavolta l'aiuterai»
«sarebbe?» domanda perplessa.
«un uccelino mi ha detto che Hermione è in una scuola di magia in Italia» dice Voldemort  «Simona Razi è la preside nonchè mangiamorte, lei oltre alle sorelle Black, sono state le uniche a non farsi tatuare il marchio nero, quindi non sospettano minimamente di lei»
«quindi?» domanda Alec non capendo.
«quindi dovete iscrivervi a scuola e controllare la piccola Black per me, e voglio anche verificare una cosa»
Sa che Silente non è stupido, e vuole capire fin quanto si è spinto per cercare di tenere la ragazza dalla sua parte.
«signore lei pensa che Silente abbia fatto l'incanto,vero?» domanda Alexa.
«l'ho sempre detto che la tua intelligenza sarebbe stata utile» dice Voldemort soddisfatto.
«che incanto?» domanda Alec.
«esiste un incantesimo che solo i maghi esperti posso fare, e come il custode segreto ma con la differenza che invece di tenere il segreto è fatto sulle emozioni, quindi ammazzando il detentore o la detentrice dell'incanto, l'incantesimo si spezza e la figlia non solo si scorda dei sentimenti provati per loro ma anche se sa è come se gli si cancellino completamente dalla memoria, in questo caso erano i coniugi Granger»
«aspettate» dice un attimo Alexa «se avete ammazzato pure il padre, visto che l'avete appena detto, chi era quello che era in casa?»
«ah! Silente ha avuto la mia stessa idea» dice divertito Voldemort «a sto punto ho fatto bene ad ucciderlo, era il padre il detentore e la madre sapeva solo più del dovuto»
E dopo aver detto questo li congeda entrambi, pregustando già una sua futura vittoria.

   
 
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