Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: __deep    28/01/2013    1 recensioni
La rossa sta percorrendo il binario nove e trequarti con l'eleganza di una regina, e la stazione scompare, ed anche il brusio, c'è solo lei davanti a me, e il suo sorriso, e le sue labbra morbide che si uniscono alle mie, ed il suo corpo che mi avvolge in una sensazione di sollievo, siamo io e lei soli nel mondo.
Prima fanfiction di un appassionato, incentrata sulla coppia Harry/Ginny e su come il loro rapporto si evolve nel corso dell'ultimo anno ad Hogwarts.
Dedicato a J, credo. Quando scrivo di Ginny, scrivo di te.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aggiungimi su Facebook!
Segui la mia nuova storia: "La resa dei conti: perché tutto ritorna a galla"!
SPECIALE! | Gli appunti originali del Capitolo 8 sull'anello e sul castagno


«Arrì? Hermiòn? Ginnì? Ron? Siete tornati?» chiamò Fleur mentre lavava gli ultimi piatti per la cena della Vigilia «Non entrate A-S-S-O-L-U-T-A-M-O-N-T-E-in cuscina, ho passato tutta la jornata per pulire quel disastro, mon dieu!»
I quattro risero fra i denti, per non farsi sentire da Fleur, visibilmente innervosita dalla giornata passata a spolverare mobili e lavare piatti, posarono i pacchi dei regali in un angolo della sala da pranzo e salirono di sopra a riposarsi.
Diciamocelo, in tempi di vacanza quali le vacanze natalizie, alzarsi alle dieci del mattino corrisponde quasi a una levataccia. Calcolando poi che quella sera ci sarebbe stato il classico veglione, e la nottata sarebbe andata avanti fra giochi e cibo fino al mattino, un po' di riposo era decisamente ciò di cui Harry, Ginny, Ron ed Hermione avevano bisogno.
Alla luce delle relazioni ormai dichiarate fra Harry e Ginny e Ron ed Hermione, la madre di Ron aveva deciso di spostare i loro letti dalla grande stanza dove fino al giorno prima avevano dormito a due stanze attigue, più piccole ma separate. Sperava, in cuor suo, di poter dare un po' di intimità alle coppie, circondate com'erano dagli sguardi della famiglia Weasley al completo.
Ancora una volta l'istinto materno di Molly ci aveva visto giusto: quando Hermione notò il cambiamento fu decisamente sollevata. Prese per mano il fidanzato e lo trascinò in quella che un tempo fu la camera di Fred e George. Ginny, facendo un cenno col capo, indicò la sua stanza ad Harry, dove c'erano due letti ad attenderli.
«Devo parlarti»

* *



«Tu non me la dai a bere, Harry!»
«A bere... ehm... cosa?» disse Harry colto di sorpresa, una volta sedutosi sul letto, sperando che Ginny non si riferisse al regalo che aveva spedito in segreto a Fleur.
«Le lettere del Ministero, Harry! Con chi ti stai scrivendo?»
Harry cacciò fuori un sospiro di sollievo. Ci sarebbe rimasto male, se Ginny avesse conosciuto il suo regalo in anticipo.
«Oh, Ginny, io non so se...» le guardò gli occhi colmi di curiosità «e va bene! Sei crudele, a volte. Lo sai che non so resistere ai tuoi occhi!»
Ginny si sedette di fianco ad Harry e lui estrasse la lettera dalla tasca della giacca – dove l'aveva tenuta tutta la giornata per paura che qualcuno potesse prenderla per errore.
Ginny la scrutò con curiosità, cercando di coglierne i dettagli e rimanendo delusa dalla povertà di particolari presenti su quell'anonima ed usuale busta bianca.
«Di chi è?» chiese a bassa voce «Chi te l'ha spedita?»
Harry esitò un attimo, ma si disse che forse scaricare un po' di quel peso che portava da solo sulle sue spalle sarebbe stata la cosa migliore.
«Di Zio Vernon.»

* *



«Zio Vernon!?» esclamò lei visibilmente sorprese «Cioè, tuo zio? Di Privet Drive?»
«Esattamente.»
«E che vuole da te, quello stupido Babbano?»
«Gli ho scritto io, è... ehm» era leggermente imbarazzato dalla situazione «...sai, dopo la Guerra, ho pensato che, ecco... dopo la sconfitta di Voldemort... si fosse pentito, un po', ed allora...»
«E' bellissimo, Harry!»
«Sul serio lo pensi?»
«Perché non dovrei?»
«Non lo so... è che...»
«E lui che fa? Risponde?»
«Lui no. Ma la zia e Dudley, loro sì! Solo ora sto capendo cosa abbia passato mia zia, sai, Ginny? Non se l'è passata bene, nella vita. Voglio dire, i suoi rapporti con mia madre, e poi la sua morte...»
Silenzio. Non c'erano parole da dire.
«Mi ha detto una cosa bellissima, prima di partire per il mio viaggio, l'anno scorso. Non sei solo tu che hai perso una madre, Harry, quella notte a Godric's Hollow. Io ho perso una sorella. Beh, è la che ho capito che... poteva succedere qualcosa, che forse non erano bestie senza cuore come mi avevano fatto credere.»
Ginny lo abbracciò forte.
«Vogliamo leggerla?»
«A una condizione: è un segreto. D'accordo?»
«D'accordo»

* *



Harry
come va?
Scusa il ritardo, ma lo zio voleva dare fuoco alla busta, per colpa del gufo.
E poi non abbiamo capito bene come spedirtela, mica sapevamo che quelli ci capiscono, quando parliamo!
In ogni caso, buon Natale pure a te! Come va, da quei ragazzi? Te la spassi come sempre?
Sì, ho trovato il nome per l'opera! “Trust me”! E' nella sua fase finale, se passi posso pure d'artelo quando vieni, come ti avevo promesso!
Spero che ci vieni a trovare, prima della fine delle feste, e che mi presenti la tua ragazza. Sembra tanto bella, come me l'hai descritta. Io ho lasciato Clarissa, due giorni fa, per un'altra ragazza. Babbo è furioso.
Anche la zia ti aspetta, anche perché la stanza ora è libera, quella per gli ospiti.
Un saluto,

Big D

PS: non fa niente, per le rane di cioccolato, se non me le mandi. Può essere che non le hai trovate, a Dragon Army, no?

Big D



* *



Harry afferrò una pergamena lì vicino, e con Ginny di fianco iniziò a scrivere la sua risposta.
Era il giorno di Natale, si era ripromesso di essere il più buono possibile.
Gli promise che sarebbe passato prima di tornare ad Hogwarts, e che avrebbe conosciuto la sua ragazza e gli avrebbe presentato la propria.
Quando ebbe completato la stesura della risposta, prese da una delle buste della spesa un grosso pacco dalla forma quadrata.
Scrisse sulla carta da regalo rossa che lo ricopriva Dudley Dursley ed affidò pacco e lettera al gufo di Ron: Leotordo.
Finalmente libero da quel peso.
Si sentiva stanco.
Gli bastò un'occhiata, uno scambio di sguardi, un cenno del capo di Ginny, e si fiondarono entrambi nel letto di lei, a massima velocità.

* *



«Ginny! Harry! Sono rientrati i Weasley! Dobbiamo iniziare a prepararci, o faremo tardi per il cenone...» disse Hermione a bassa voce bussando leggermente alla porta, tanto quanto bastasse per svegliare Harry e Ginny, ancora sotto le coperte del letto di lei, nudi.
«Devo ricordarmi di ringraziare mia madre per il letto a parte, sai, non potrà mai capire quanto bene ci ha fatto
Effettivamente, da quando avevano avuto la loro prima volta, non avevano avuto molte occasioni per fare l'amore.
Quelle poche volte, era stato un qualcosa fatto di sfuggita, furtivamente, e non era mai stato bello come quel pomeriggio, nella tranquillità della deserta casa Weasley.
«Pensi che se ne siano accorti?» le sussurrò Harry all'orecchio
«Certo che sì! Ma anche se fosse, chi se ne frega? Ho diciassette anni, Harry, e tu diciotto, siamo maggiorenni e siamo abbastanza grandi da prenderci le nostre responsabilità, no?»
«Giusto, però...»
«Però nulla, dai, se mia madre avesse voluto evitare questo genere di cose avrebbe fatto in modo di lasciarci nella vecchia stanza di Bill, no? E poi, scommetto che anche Ron ed Hermione hanno avuto il loro bel da farsi, questo pomeriggio.»
Harry ci pensò su, poi le sorrise rilassato e la baciò con tutta la passione di questo mondo.

* *



Dopo essersi vestiti di tutto punto per il cenone, Harry e Ron scesero in cucina con l'intenzione di dare una mano a Fleur e Molly, che stavano preparando tutto il pasto da sole. Appena fecero per entrare in cucina, si avvicinò Molly che li congedò subito, perché voleva tenere segrete le ricette di quella sera.
«Andate via, sciò!» fece Ron contorcendo il naso ed esibendosi in una verosimile imitazione della madre «Oh, meglio per noi! Hermione non potrà dire che non ci abbiamo provato! Ed ora? Che si fa?»
«Beh, aspettiamo che le due regine escano dal bagno e divoriamo il cenone che Fleur e tua madre hanno preparato, no?»
«Miseriaccia, Harry, mi piace questo progetto? Senti...» abbassò la voce in maniera drastica e si avvicinò all'orecchio di Harry «tu... cosa hai preso a Ginny?»
«Perché vuoi saperlo?»
«Io... io non so se ad Hermione piacerà ciò che le ho preso...»
«Insomma, Ron! La conosci da secoli! E' la persona meno materiale che c'è, in questa casa!»
«Tu... almeno sai cosa mi ha regalato? Te l'ha detto?»
«No!» mentì spudoratamente «Io...non l'ho vista tutto il giorno!»
«Ah!» fece lui sconsolato «Perché io le ho preso un...»
«CERTO RON CHE I FALCONI DI FALMOUTH SONO PIU' FORTI DEI TORNADO DI TUTSHILL, CHE BLATERI?!» disse Harry all'improvviso per coprire la voce dell'amico.
Pochi attimi dopo, comparvero Ginny ed Hermione.

* *



Il vestito di Hermione era rosso, in perfetto abbinamento ai suoi capelli legati in un'unica treccia.
L'abito le scendeva dolcemente dalle spalle scoperte fino alle gambe, lisce come il marmo, in una fusione di fili dorati che circondavano il suo esile corpo rendendola leggera e graziosa come una piuma.
Le scarpe, abbinate ai fili d'oro che le scendevano lungo la schiena seminuda, erano dorate anch'esse, e sfoggiavano un elegante tacco che rendeva Hermione alta quasi quanto Ron.
Al contrario, Ginny vestiva un vestitino che le scendeva fino alle ginocchia, completamente nero, che le metteva in risalto i fiammanti capelli rossi sciolti lungo la schiena. Le eleganti calze le scendevano fino alle scarpe nere anch'esse, con un tacco vertiginoso.
Nessuna delle due avrebbe potuto essere più bella.
Ron ed Harry rimasero folgorati dal fascino delle ragazze, che si lasciarono ammirare da quegli occhi tanto affamati di bellezza.
Gli occhi scuri di Hermione erano resi ancora più profondi da un esperto make-up che fondeva nero, oro e rosso in un'unica sfumatura calda e suadente, mentre quelli nocciola di Ginny erano magistralmente messi in risalto da una striscia di eyeliner nero che le allungava i contorni degli occhi.
Le labbra di entrambe erano di un rosso acceso, color sangue, che si sposava alla perfezione sia con il vestito scarlatto di Hermione sia con i capelli fiammeggianti di Ginny.
Nessuna delle due, seppure la propria bellezza fosse stata elevata all'ennesima potenza con l'aiuto del makeup, ne aveva abusato. Le loro facce erano pulite e splendenti, ed quando si esibirono in una piroetta per farsi ammirare dai propri fidanzati riuscirono immediatamente ad ottenere entrambe un passionale bacio nel bel mezzo del salone.
«Siete bellissime!» esclamò Harry guardando i nuovi vestiti delle due.
«Oh, se lo siete, miseriaccia! Dove l'hai preso questo vestito, Herm?»
«Madama McClan non vende solo le divise di Hogwarts, lo sai, vero?»
«E tu Ginny...» la osservò ancora «...sei elegantissima...»
Ron raramente si era espresso in commenti di tale apprezzamento verso la sorella, ma la sua voce tradiva ancora un pizzico di gelosia nei confronti di Harry, nonostante la storia andasse avanti da più di due anni.
«Finalmente te ne rendi conto!» lo ammonì severa Hermione «Solo perché si trucca un po', diventa subito bella, no, Ron? Lei è sempre bella!»
Hermione era la più grande amica di Ginny, e l'avrebbe difesa ed elogiata anche a costo della vita, se necessario.
Non aveva mai sopportato che Ron considerasse la sorella 'poco più che carina', e che sbavasse invece dentro 'bellezze' molto meno genuine come Lavanda Brown o Romilda Vane.
Ginny arrossì un po', ma apprezzò il gesto. Era il tipo da difendersi da sola, se avesse voluto.
Era una delle ragazze più forti e determinate che Harry avesse mai incontrato, e forse era superata solo dalla madre in questi due frangenti.
«A tavolà, ragassì!» chiamò Fleur mentre Harry – che fino a quel punto non aveva ancora detto nulla – contemplava ancora la bellezza eterea di Ginny.
La baciò nuovamente dolcemente ed assaggiò il sapore delle sue labbra scarlatte, poi – mano nella mano – Ginny ed Harry si diressero insieme verso la Sala da Pranzo.

* *



Erano tutti già seduti a tavola.
Da dove fossero comparsi George, Percy, Arthur e Charlie, né Harry né Ron lo sapevano.
«Si saranno Materializzati qua dal Ministero e Diagon Alley» sussurrò Ron ad Harry
«Et voilà!» annunciò Fleur gioiosa sovrastando la sua voce «La diner est servì!»
«La cena è servita» fece Bill a bassa voce, facendo intendere che Fleur ci teneva a parlare in francese, per quell'occasione
Al seguito di Molly, che entrò per prendere posto a tavola, entrarono tutte le portate del cenone.
«Decisamente particolare» commentò sorpreso Harry una volta che riuscì a vedere i piatti che erano a centro tavola.
Cibo inglese e cibo francese si distribuivano in maniera equa sulla tavola, emanando deliziosi profumi – alcuni classici, altri mai sentiti.
«Bouillabaisse, direttamonte dal mio paès» fece indicando una deliziosa zuppa di pesce a centro tavola «e questo è tacchino con castogne, direttamonte da Parìs! Abbiamo anche» spostò l'indice verso un'altra serie di piatti «ostrichè, salmòn ed oca dell'Alsace con aransce! Come dolsce» indicò un enorme vassoio lievitante sul tavolo «il tipico Buche de Noel, con la riscetta della mia familia! E da bere, Bourgogne Rouge, rossò di Borgogna!»
Bill le sorrise e le fece l'occhiolino, Molly diede inizio ad un breve applauso.
«Fleur ci ha cucinato qualche deliziosa pietanza del suo paese, ed io ho fatto lo stesso! Per questo Natale non ho badato a quantità: tacchino ripieno con mirtilli e patate, tartine di prosciutto arrosto, zuppa di zucca, insalata di mare con vongole e gamberetti, anguilla affumicata. Che ne dite?»
Cenni di approvazione divertiti si alzarono da tutta la tavola.
«E non è ancora finita, nossignore! Da bere: whisky e sherry locale, fresco di preparazione! Infine, come dolci ho preparato il nostro tipico pudding natalizio» indicò il classico pudding di Ottery St.Catchpole farcito con frutti di bosco freschi «ed i classici omini di marzapane: i gingerbread!»
Quando finì la presentazione del cenone, ognuno aveva dieci volte la fame che aveva all'inizio.
«Buon appetito, e buon Natale!» esclamò Molly sedendosi a tavola
Ron agguantò affamato una delle tartine e fece per ficcarsela in bocca, ma Hermione lo ammonì furiosa
«Ron! Siamo ad un cenone di Natale! Sai cosa dice il Galateo!»
Si scambiò uno sguardo d'intesa fugace con il resto della tavola, poi proruppe in una risata e mandò giù il primo boccone di quell'interminabile abbuffata.
A suo seguito, il resto dei commensali iniziò a riempire i propri piatti sprizzando allegria da tutti i pori.
«Hey, gingerbread!» sussurrò Harry a Ginny che sembrò non sentirlo «Psst, hey, Ginger!» lei finalmente si girò
«Buon Natale, amore mio»


Fine del dodicesimo capitolo




Aggiungimi su Facebook!
Segui la mia nuova storia: "La resa dei conti: perché tutto ritorna a galla"!
SPECIALE! | Gli appunti originali del Capitolo 8 sull'anello e sul castagno



Angolo dell'autore

Ciao a tutti!
Come promesso, ecco il dodicesimo capitolo - originariamente nato come parte 2 dell'undicesimo!
Ho voluto rivederlo e correggere alcune imperfezioni che c'erano nella trama e nella narrazione, grazie anche alle recensioni dei ragazzi che mi hanno fatto notare alcuni errori o incongruenze, i quali ringrazio calorosamente.
Ci ho messo un po' di tempo solo perché ho voluto informarmi per bene sul cibo da piazzare sulle tavole, sia perché sono un appassionato di gastronomia sia perché volevo che ci fosse coerenza nella narrazione della vicenda.
So che gli inglesi solitamente festeggiano il pranzo del 25 e la vigilia del 24 la passano al pub, ma sarebbe stato orrido narrare di un Natale in un pub magico, no?!
Inoltre volevo ricordarvi che a questo link trovate le immagini degli appunti che presi quando immaginai le scene del capitolo 8 dell'anello e del castagno. Ho voluto inserirle perché qualcuno me lo chiese e mi piacque l'idea.
Come al solito, se potete, recensite la storia per darmi - come gli altri - consigli, suggerimenti, critiche o pareri personali.
Se volete parlarmi, potete mandarmi un messaggio privato qui su EFP oppure potete contattarmi sul mio profilo Facebook.
Inoltre, se vi piace il mio modo di scrivere, volevo avvertirvi che ho iniziato una nuova longfic: "La resa dei conti: perché tutto ritorna a galla"!. Ho già scritto tutta la trama e mercoledì uscirà il secondo capitolo. Sarà una storia di avventura e di dolore, piena di colpi di scena e terribili battaglie.
Un saluto a tutti, affezionatamente
Deep
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: __deep