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Autore: Zeepbels    31/01/2013    3 recensioni
Fanfiction momentaneamente sospesa!
Sessantanovesimi Hunger Games.
Rose Halley viene dal Distretto 9.
Quando, il giorno del suo tredicesimo compleanno, si avvia in piazza per assistere alla mietitura, non sa che tra mille e più biglietti quello estratto sarà proprio quello con il suo nome.
Ma sa che in quell'Arena non ammazza solo il corpo, ma ti toglie anche quel poco di spirito che Capitol City ti permette di tenere.
*Dal capitolo 8*
Ecco perché esistono gli Hunger Games, per lasciare ai Distretti la speranza che i loro ragazzi possano tornare, e ai Tributi il compito di farne fuori il più possibile per riabbracciare la propria famiglia.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 4 – Imparare a uccidere.
 
E’ buffo come una persona che sa di avere i giorni contati riesca comunque a non pensarci. Perché è questo che sto facendo in questo momento. Non penso a nulla, fisso il soffitto stesa sul letto.
Ad un tratto la voce di Jessie Honey mi riporta prepotentemente alla realtà: - Su su! In piedi, signorina bella! E’ il primo giorno di addestramento, non vorrai far tardi!
Mi alzo malvolentieri, faccio una doccia e poi infilo i vestiti che la mia stilista mi ha lasciato sulla sedia. Casacca bordeaux, pantaloni aderenti beige e stivali. Lascio i capelli sciolti sulla schiena e vado nella sala da pranzo. Martin non è ancora arrivato però ho troppa fame e così mi riempio il piatto di bacon e uova strapazzate. Sono alla terza porzione, quando il resto della squadra entra nella sala. Emelei si siede davanti a me, inzuppa un panino nella cioccolata calda e mi dice, decisa: - Allora, andiamo al punto. Cosa sai fare?
La domanda mi prende i  contropiede.
- Beh, so accendere un fuoco senza fiammiferi e qualche volta ho lanciato un coltello ma a parte questo …
Emelei sospira: - E’già qualcosa. Allora, io concentrerei la metà del tempo sulle tecniche di sopravvivenza e il resto sul combattimento. D’accordo?
Lancio uno sguardo a Carl e Martin che parlano nell’angolo opposto. La mia mentore deve averlo notato, e probabilmente deve aver interpretato male uno sguardo perché mi chiede prontamente se voglio essere allenata da sola. Rispondo di no, ovviamente. Non ho niente da nascondere agli altri Tributi, proprio perché non ho nulla che mi dia un vantaggio su di loro.
Scendiamo al piano terra del centro di addestramento, come al solito siamo sempre tra i primi. Una volta arrivati tutti veniamo riuniti in cerchio. Mentre un istruttore ci legge le varie postazioni, mi do un’occhiata in giro. Mi rendo conto che qui sono la più piccola, il che non mi fa certo un bell’effetto. I Tributi Favoriti sembrano a loro agio, così come il ragazzo del 7. Altri si guardano intorno nervosi. Altri ancora, come me, sono calmi, ma non vedono l’ora di iniziare.
Mi avvio sicura verso la postazione sui rifugi, raggiunta poco dopo dal ragazzo dell’8. Cerco di ignorarlo mentre l’istruttrice parla, ma alla fine, quando iniziamo a costruire, mi tende la mano, sorridendo: - Flinn.
La stringo, un po’ titubante: - Rose.
- Bello il vestito di ieri sera.
Evito di rispondergli, però gli sono grata quando mi aiuta  nella costruzione di un riparo abbastanza complesso.
Dopo un po’ sento delle risate provenire dalle postazioni di combattimento. Mi volto, incuriosita. I Tributi maschi dell’1 e del 2 si stanno esercitando con le spade, e sono nettamente più bravi degli allenatori. La ragazza del 2 lancia coltelli, quella dell’1 frecce. Non mancano mai un bersaglio.
Solo adesso mi rendo conto che aver fatto bella figura alla sfilata non mi salverà, una volta nell’Arena. Certo, forse mi farà ottenere degli sponsor, ma quando mi troverò faccia a faccia contro uno di loro non avrò speranze.
Distolgo lo sguardo e mi concentro sul rifugio. Alla fine mi alzo in piedi e ammiro i miei risultati: sono stata abbastanza brava, e abbastanza veloce. Penso che mostrerò anche questo agli Strateghi.
Dopo un’altra ora trascorsa nella postazione sui nodi, provo a lanciare coltelli. Ne prendo uno e vado verso i bersagli più semplici. Lancio e … colpisco il manichino sulla spalla. Ok, tenendo conto che è la prima volta …
Pancia, gamba e, alla fine, cuore. Centro pieno!
Passo ai bersagli mobili, un po’ più sicura di me. I primi tiri, ovviamente, vanno a vuoto. Poi, man mano, inizio a prenderci la mano. Qualche Tributo si è voltato a guardarmi e spero che stiano facendo la stessa cosa anche degli Sponsor.
Dopo quasi sue ore, smetto. Devo dare spazio anche alla sopravvivenza, dopotutto.  Ma, in realtà, la ragione vera è che ho paura che gli altri Tributi mi prendano di mira.
All’ora di pranzo i Favoriti e il ragazzo del 7 si mettono tutti intorno allo stesso tavolo, ridendo e scherzando. Io mi riempio il piatto di roba e mi siedo da sola. La malinconia mi assale di nuovo, perciò cerco di concentrarmi sull’ottimo sapore del pollo che sto mangiando. Per fortuna arriva Flinn a salvarmi.
- Posso? – chiede. Annuisco senza alzare lo sguardo e lui mi si siede di fronte. Stiamo in silenzio per  po’, mentre io sbircio di sottecchi i Favoriti.
- Fanno paura, eh? – commenta Flinn.
- Già – sospiro.
- Immaginateli in mutande, davvero, diventa tutto più semplice. Io faccio così.
Davo fare uno sforzo immenso per non sputare l’acqua che stavo bevendo. Una volta che riesco a deglutire, mi volto verso di lui, che mi guarda perplesso, stringendosi nelle spalle: -Che ho detto?
Inizio a ridere e tutti si voltano verso di noi. Non riesco a smettere, e non voglio, perché mi sento davvero bene in questo momento. Quando mi calmo, entra in sala il capo istruttore che ci dice di riprendere gli allenamenti.
Vorrei ringraziare Flinn, ma lui si è già allontanato.
Durante i tre giorni successivi, mi alleno da sola e cerco di isolarmi il più possibile. Emelei, però, continua a dirmi che dovrei allearmi con Flinn, ma io non voglio. Non per orgoglio o perché ho paura di potermi affezionare a lui, ma perché una voce, dentro di me, mi dice che, nonostante l’episodio del pranzo, non mi devo fidare.
La conferma a questi pensieri mi arriva il secondo giorno. Mi stavo allenando con la spada (e avevo appena scoperto di non cavarmela malissimo, in quanto ho buoni riflessi), quando mi sono accorta che tutti erano in silenzio. Mi sono girata e ho capito. Uno dei manichini mobili aveva il cuore trafitto da una lancia. E, a più di quindici metri di distanza c’èra Flinn, con un sorriso sadico stampato sul volto. I Favoriti mormoravano fra di loro.
Eh no, non conviene allearsi con lui. Il Tributo del Distretto 8, per quanto simpatico e gentile possa essere, ha le idee chiare: il vincitore è uno solo, e lui arriverebbe a uccidere la sua gemella per diventarlo.
 
***
 
- Sai già cosa far vedere agli Strateghi, oggi pomeriggio?
Sono nella mia camera, assieme a Emelei. Di sicuro, non l’arrampicata o il tiro con l’arco, penso. E nemmeno la scure; alcune di quelle che ho provato a roteare durante l’addestramento erano così pesanti che non riuscivo nemmeno a sollevarle.
- Coltelli, rifugi e spada – dico.
La mia mentore annuisce. – Si, sono le cose in cui te la cavi meglio. Senti, Rose, perdona la schiettezza. Tu sei brava, nonostante abbia solo tredici anni, ma sarà difficile prendere più di 8. Se, però, te la cavi con un 7, gli sponsor si interesseranno lo stesso, fidati. Al punteggio, infatti, si aggiunge anche con l’impressione di te che riesci a dare, e, fidati, la tua è stata la migliore. E poi, una volta nell’Arena, le cose potrebbero anche cambiare notevolmente.
Annuisco. Ha ragione.
Scendo nella sala di addestramento e aspetto il mio turno per dare la mia dimostrazione agli Strateghi.
Il tempo sembra scorrere lentissimo. Mi torco le mani e non riesco a stare ferma sulla sedia. Dopo un po’ mi alzo e inizio a gironzolare per la stanza. I Tributi rimasti alzano appena lo sguardo, sono tutti ansiosi come me.
Chiamano Martin. – Buona fortuna – gli dico quando mi passa accanto. Mi sorride malinconicamente.
- Rosemary Halley! – tocca a me. Cerco di stare il più calma possibile quando entro nella sala del centro di addestramento. Gli Strateghi sono abbastanza distratti. Questo vuol dire che Martin non deve aver fatto granché. Mi annuncio e recupero l’attenzione che prima non avevo ricevuto. Evidentemente devono considerarmi interessante, perchè mi stanno guardando tutti.
Vediamo di non deluderli allora, penso.
Inizio dai rifugi. Ne costruisco uno, più velocemente che posso. E il risultato è anche abbastanza positivo. Poi passo alla spada. Me la cavo piuttosto bene anche qui. Sospiro. Ho quasi finito.
Mentre mi avvio nella postazione di lancio dei coltelli, guardo con la coda dell’occhio verso la platea degli Strateghi. Tutti mi fissano.
Con calma, prendo in mano il primo coltello e lo faccio roteare. Poi lancio.
Pancia. Ok. Al secondo tentativo prendo il braccio. Ahi. Sento alcun risate. Gamba. E dai, non posso sbagliare ora!
Ho solo un altro tiro. Mi concentro e … cuore!
Mi volto sorridendo verso gli Strateghi e mi inchino, senza parlare.
A tavola, non ho molta fame, nonostante i miei mentori mi abbiano tranquillizzata più volte. Voglio solo andare in salotto e vedere quei maledetti punteggi.
Finalmente la cena finisce. Il presentatore inizia a leggere. Accanto al punteggio appare il volto del Tributo in questione e il numero di Distretto.
I Favoriti ottengono, ovviamente, 9 o 10. Punteggi medio-bassi per gli altri. Fanno eccezione la belva umana del 7, che prende un 10 e Flinn, che ottiene un 8. Accanto al volto del ragazzo del 6 appare un 9. Sto per esultare, ma mi rendo conto appena in tempo che non è una buona idea. Mi sa che sto diventando seriamente scema.
Distretto 9. Mi rizzo sulla sedia. Martin Fanney … 4. No! Povero Martin! Lo vedo che si stringe tristemente nelle spalle.
Rose Halley … 7. Sospiro di sollievo. 7. Sono contenta del punteggio che ho preso, mi sarei aspettata molto meno. La mia squadra si complimenta, dice che per una ragazza così giovane è un risultato ottimo. E, visto che meglio di me sono andate solo le ragazze Favorite, deve essere vero.
Vado a letto con i visi dei Tributi che ancora mi gironzolano nella mente. Il 10 di Cheryl; il 6 della gemella di Flinn; il 4 di Martin; il 2, punteggio più basso, della ragazza del 3.
Il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi è che tutti questi punteggi, in realtà, non sono altro che un giudizio sulla nostra capacità di uccidere.

Bacheca dell'autrice!
Capitolo 4!! :D Spero che vi piaccia, recensite! (accetto anche critiche) ;)
Ringrazio chi mi sostiente moralmente ( :3 ) e chi segue la mia storia o, addirittura la ha aggiuta alle preferite! (si vede che di letteratura proprio non ve ne intendete xD )  sto scherzando, ovvio!
  
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